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Trecate

Coordinate:45°26′N 8°44′E45°26′N,8°44′E (Trecate)
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Disambiguazione – Se stai cercando il musicista, compositore e organista italiano Luigi Ferrari Trecate, vediLuigi Ferrari Trecate.
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Trecate
comune
Trecate – Stemma
Trecate – Bandiera
Trecate – Veduta
Trecate – Veduta
Scorcio diPiazza Cavour
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoDiego Dalla Verde (Commissario prefettizio) dal 16-6-2025
Territorio
Coordinate45°26′N 8°44′E45°26′N,8°44′E (Trecate)
Altitudine136 m s.l.m.
Superficie38,22km²
Abitanti21 194[1] (31-7-2025)
Densità554,53 ab./km²
FrazioniSan Martino
Comuni confinantiBernate Ticino (MI),Boffalora sopra Ticino (MI),Cerano,Garbagna Novarese,Novara,Romentino,Sozzago
Altre informazioni
Cod. postale28069
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT003149
Cod. catastaleL356
TargaNO
Cl. sismicazona 4(sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 481GG[3]
Nome abitantitrecatesi
Patronosan Cassiano di Imola esan Clemente[non chiaro]
Giorno festivoterza domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trecate
Trecate
Trecate – Mappa
Trecate – Mappa
Posizione di Trecate nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Trecate (Trecà inpiemontese[4],Tracaa inlombardo) è uncomune italiano di 21 194 abitanti[1] dellaprovincia di Novara inPiemonte. È situato circa 9 km a est delcapoluogo, e il suo territorio comunale è bagnato dalfiume Ticino che ne segna il confine orientale con laLombardia. Numerose sono le aziende e diversi i comparti produttivi interessati, specie nel polo chimico della frazione San Martino, dove ha sede la raffineriaSarpom. Buoni redditi provengono ancora dall'agricoltura (riso, mais, foraggio) e dall'allevamento.

Storia

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Età pre-romana e romana

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Non vi sono testimonianze concrete di insediamenti sul territorio di Trecate nel periodo preistorico. A partire dalIX secolo a.C., lungo il corso superiore del Ticino, si sviluppò laCultura di Golasecca.

Il nome deriva da un luogo situato nel punto dove ilfiume Ticino esce dallago Maggiore. Il fiume era certamente la via di comunicazione preferita dai golasecchiani, sia verso l'attuale Svizzera lungo il lago Maggiore, sia verso ilPo. Quindi, probabilmente, anche la sponda trecatese venne frequentata dagli antichi abitanti, almeno in modo occasionale, non essendo state trovate indicazioni relative a scali stabili, in grado di mettere in comunicazione i transiti che avvenivano via fiume con quelli della terraferma. Anche le invasioni celtiche del IV secolo a.C. e le successive vicende non hanno lasciato traccia sul territorio trecatese, sicuramente interessato da insediamenti, come laLomellina o il paese limitrofo di Romentino, luoghi in cui furono invece rinvenute abbondanti testimonianze archeologiche. Oggetti risalenti a questo periodo sono comunque visibili presso il Museo Archeologico di Novara nella sezione dei Civici Musei che conserva ed espone, in modo chiaro e semplice, ciò che è stato trovato sull'intero territorio novarese.

Più numerose sono le testimonianze di età romana. La colonizzazione si attuò con gradualità sul territorio a nord del fiume Po a partire dalI secolo a.C. Il primo legame ufficiale del territorio novarese conRoma è individuabile nella legge dell'89 a.C. Con questa legge alle province dei territori padani veniva, infatti, riconosciuto il diritto latino, che permetteva ai centri celtici insediati su queste terre una certa autonomia amministrativa. Ai centri più importanti venne inoltre concesso un territorio circostante e a Novara si pensa fossero assegnate le terre della valle delTicino e delSesia. Nel42 d.C.Novara divenne un "municipium", cessando perciò di essere considerata provincia, e si organizzò come centro zona dotandosi di edifici pubblici e di una precisa organizzazione urbanistica.

Da Trecate, inepoca romana, passava lavia delle Gallie,strada romanaconsolare fatta costruire daAugusto per collegare laPianura Padana con laGallia.

La dominazione franca

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Alladissoluzione dell'Impero Romano, Trecate come insediamento unitario e definito non esisteva ancora. La prima citazione storica di Trecate si ebbe nell'840 quando ilvescovo di Novara Adalgiso citò il luogo di "Tercade" a proposito di alcuni diritti di decima. L'organizzazione religiosa si era infatti diffusa nel Novarese parallelamente a quella civile e militare. Furono iFranchi a suddividere il territorio in unità politico-amministrative, il cui controllo venne affidato a comandanti militari investiti del titolo di conte. Le unità furono dette "comitati". I comitati franchi in territorio novarese furono quelli dell'Ossola, Lomello, Stazzona, Pombia e di Burgaria (collocato sulla riva sinistra del Ticino), a cui appartenevano anche i territori ora occupati da Trecate. L'appartenenza di Trecate al Contado di Burgaria è documentata nel testamento dell'imperatriceEngelberga d'Alsazia o Angilberga, vedova diLudovico II. Nell'877 Engelberga donava infatti ad un convento diPiacenza la corte di Trecate, posta nel Contado di Burgaria.Nell'840, dunque, Trecate era un villaggio ormai costituito. Quando si formò questo villaggio e dove fosse situato non può essere stabilito con precisione. Alcuni indicano il primitivo nucleo collocato nei pressi della chiesa di Sant'Ambrogio, ora scomparsa, eretta nella seconda metà del V secolo o nella prima metà del VI. Altri, invece, sostengono che il primo borgo di Trecate fosse sito attorno alla chiesa di San Cassiano, costruita in un'area cimiteriale, come attestano le necropoli di età romana rinvenute in territorio adiacente, datate al Il e IV secolo d.C. Anche questa chiesa è oggi scomparsa, come quella dedicata a san Michele, santo a cui erano particolarmente devoti i Longobardi. La chiesa di San Michele era ubicata nell'area dell'attuale villa Cicogna, verso via Galileo Ferraris: qui doveva forse essersi stabilito un gruppo di famiglie longobarde, detto "fara". La "fara" era probabilmente stata posta a guardia del porto sul Ticino, in prossimità della consolare Novara-Milano.

L'età comunale - I Visconti e gli Sforza

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Nel1154 Trecate era un villaggio munito di castello posto sotto la giurisdizione diMilano: era però ancora più simile ad un agglomerato di fabbricati rurali che non ad un paese. La posizione geografica del villaggio, in prossimità di importanti vie di comunicazione e del transito sul Ticino, determinò nel corso dei secoli il suo continuo passaggio dall'una all'altra area di influenza dei Comuni più potenti, in queste terre rappresentati dal Comune diNovara — già documentato come autonomo nel1116 — e da quello diMilano. Trecate fu continuamente oggetto di contese e teatro di guerre: forse proprio questo impedì una sua rapida crescita e un maggiore sviluppo economico. A questi motivi particolari se ne aggiungono altri, di ordine più generale. Nel corso del X secolo e ancor più dell'XI, infatti, le necessità della difesa contro le incursioni degli Ungari e degli Arabi determinarono il fenomeno dell'incastellamento. Mentre i feudatari si chiusero nei castelli, le città ricostruirono le loro mura e molti abitanti della campagna si rifugiarono in esse. L'addensamento degli abitanti nelle città determinò lo sviluppo dell'economia cittadina, mettendo in moto un meccanismo di crescita sempre più rapida e richiamando all'interno un numero sempre maggiore di persone. La vita cittadina ebbe il centro nel mercato, a cui convergevano prodotti di regioni differenti e i prodotti dell'artigianato urbano. Il nuovo modo di vivere che si organizzò dentro le città portò alla nascita del comune, con ordinamenti e leggi che tutti dovevano rispettare. I Comuni furono spesso in guerra fra loro e, proprio nel XII secolo, anche contro l'autorità imperiale rappresentata nel 1152 daFederico Barbarossa. Violento fu soprattutto lo scontro fra l'imperatore e il Comune di Milano, a cui Trecate era vincolata, scontro che si concluse, con vicende alterne, nel1183 con lapace di Costanza, in base alla quale Trecate passò sotto il dominio del Comune diNovara. L'antica appartenenza del borgo al Comune diMilano, rese difficili i rapporti con i nuovi alleati, i Novaresi, per cui la "villa" di Trecate non ottenne mai dal comune di Novara il privilegio di trasformarsi in "borgo" e poter costruire delle mura di difesa. Gli affronti che i Trecatesi dovettero subire dai Novaresi furono probabilmente all'origine della devastazione e del saccheggio che essi operarono ai danni del palazzo comunale diNovara nel1356, durante le guerre condotte da Novara — alleata diMilano — contro ilMarchese del Monferrato che proprio in quell'anno aveva invaso il territorio del comune e parte della diocesi. Il cronistaPietro Azario dice che: «…da Galliate e da Trecate erano entrati [in Novara] molti villani… così Novara fu riempita di ladroni e mascalzoni che meditavano di far saccheggio…» Più che di far saccheggio, Galliatesi e Trecatesi avevano forse il desiderio di vendicare l'oppressione che Novara esercitava su di loro. Infatti la loro ira ebbe, come oggetto, non i beni dei cittadini novaresi ma le carte del comune: distrussero i banchi dei notai, buttarono nel pozzo del Broletto i registri nei quali erano conservati i diplomi di privilegio della città, cioè quei documenti che avevano fatto da supporto all'arroganza dei Novaresi. L'anarchia durò poco. Nel1358 Trecate ritornò sotto il dominio di Novara, al termine della guerra con ilMarchese del Monferrato che dovette restituireNovara e il Novarese aiVisconti. Il casato si estinse alla morte diFilippo Maria Visconti nel1447. Egli, nel1437, aveva ceduto la terra e il borgo di Trecate aOldrado Lampugnano[5] che ne era così diventato il feudatario. Con la fine dei Visconti e nel periodo di confusione politica che ne seguì, nel1447, Trecate riuscì a staccarsi daNovara, e a sottrarsi al feudatarioLampugnano ponendosi sotto la protezione dellaRepubblica Ambrosiana, prima che quest'ultima fosse costretta a capitolare sotto le armi dello Sforza. Trecate divenne cosìlibero comune, con propri Statuti e poté godere di nuovi privilegi. Fra questi grande importanza ebbero la concessione del mercato settimanale, da tenersi in ciascun sabato, i diritti di proprietà e di uso delle acque della Roggia di Trecate derivata dall'Agogna e dal Terdoppio, i diritti sul porto di San Martino. Soprattutto, ai Trecatesi, venne riconosciuta la libertà amministrativa e giuridica nelle cause civili e criminali. La caduta dellaRepubblica Ambrosiana e la salita al potere diFrancesco Sforza nel1450, determinò un nuovo assetto del borgo di Trecate che, conGalliate eCerano, fu uno dei primi centri ad arrendersi alla sua potenza e a cui consegnò il castello. In premio ricevette dallo Sforza la riconferma degli Statuti e la conferma dell'indipendenza dalla città di Novara ma dovette accettare il ritorno della famiglia feudataria dei Lampugnano che impose a Trecate il pagamento di un pesante tributo in denaro. Da questo momento la storia del borgo si confuse con quella degli altri centri del Ducato e, a partire dalla fine del secolo XV, con le vicende che interessarono l'intera Europa. Nel1499 anche Trecate subì la dominazione dei Francesi e alla morte diFrancesco II Sforza, avvenuta nel1535, il borgo con il Novarese e tutto ilDucato di Milano passò sotto il dominio degli Spagnoli.

Trecate tra il 1535 e il 1800

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Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate, 1741

La dominazione spagnola si protrasse fino al1706 e in questo periodo Trecate continuò ad essere feudo dei Lampugnano. Con i trattati dipace di Utrecht edi Rastadt il novarese — e quindi anche Trecate — passò dagli Spagnoli agli Austriaci e, durante questo periodo, nel borgo si assistette anche all'arrivo di un nuovo feudatario. Infatti nel1700 era morto il conte Carlo Francesco Maria Lampugnano lasciando in eredità la signoria di Trecate all'Ospedale Maggiore di Milano. L'Ospedale, nel1732, pose in vendita la signoria, che venne acquistata dal marcheseGiorgio Clerici appartenente alla famiglia deiClerici per 175 000 ducati. In occasione dell'ingresso del nuovo feudatario nel borgo vennero organizzate feste grandiose che durarono cinque giorni. Il marchese Clerici trasformò il castello di Trecate in una "casa da nobile", dove trascorreva le vacanze e soggiornava durante le battute di caccia, organizzate nei suoi vasti possedimenti al Ticino. Alla sua morte Trecate e i suoi territori passarono in eredità al pronipote Antonio Giorgio, generale dell'esercito austriaco. Dopo lapace di Vienna il novarese fu annesso al Piemonte e il generale dovette chiedere al governo sabaudo la convalida del suo feudo. IlDuca di SavoiaCarlo Emanuele III accolse la richiesta e, con una patente del1756, concesse al generale l'investitura del feudo, con l'obbligo di versare 8.000 lire. Il feudo passò poi alla figlia Claudia Caterina, sposa del Conte Biglia diMilano. La contessa aveva infatti ottenuto, nel1778, dal Duca di SavoiaVittorio Amedeo, l'investitura della signoria di Trecate e la corona baronale diSozzago. Con la rivoluzione francese e la successiva calata di Napoleone in Italia venne a cessare la signoria di Claudia Caterina: pressata dalle gravose tasse, imposte dalle nuove autorità, vendette il feudo al conte Annoni per 40 000 lire in oro. Il conte lasciò il castello e i terreni ai nipoti conti Cicogna. Il castello è attualmente proprietà del Comune, che lo ricevette in donazione nel1975.

L'Ottocento

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Nei primi anni dell'Ottocento, Trecate, come gli altri paesi del Novarese, rientrò nella nuova organizzazione imposta daNapoleone, che aveva riordinato a livello pratico ed amministrativo i suoi possedimenti. La Repubblica Italiana venne divisa in dipartimenti ciascuno dei quali era a sua volta ripartito in distretti. Laprovincia di Novara venne denominataDipartimento di Agogna e fu suddivisa in diciannove distretti. Trecate faceva parte di questo dipartimento e del distretto diNovara. I primi anni dell'Ottocento non furono facili per la popolazione trecatese poiché, a causa della calata delle truppe francesi, era costretta ad alloggiare i soldati e ad ospitare gli ufficiali in abitazioni private. Per le truppe la comunità doveva provvedere al vitto, al mantenimento dei cavalli e al trasporto delle merci al porto sul Ticino. Ad aggravare la situazione bande armate percorrevano le campagne commettendo ruberie di ogni genere. A partire dal1814, con il ritorno dei Savoia, il paese fu coinvolto nelle vicende del Risorgimento. Con l'armistizio di Villafranca e lapace di Zurigo laLombardia entrò nell'orbita sabauda accanto allaToscana e all'Emilia che, con un plebiscito, votarono l'annessione alPiemonte. L'unione dellaLombardia con ilPiemonte fu causa di mutamenti profondi nella vita del paese di Trecate: dal momento che non era più una località di confine il posto di dogana fu abolito; la linea ferroviaria che negli anni precedenti terminava a Trecate fu collegata con il tratto costruito dagli Austriaci in Lombardia; il nuovo collegamento fece gradualmente scomparire il servizio di diligenze e la mancanza di viaggiatori costrinse alla chiusura molti alberghi della zona. Anche lo stesso paesaggio mutò aspetto: la brughiera incolta ed abbandonata presso la zona di confine venne lottizzata e trasformata in zona agricola

Il Novecento e oggi

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In questo secolo si conclusero i processi storici e sociali iniziati nella seconda metà del secolo precedente e caratterizzato, da un punto di vista storico, dalle guerre d'indipendenza e, da un punto di vista economico, da una nuova organizzazione votata all'agricoltura. Fondamentale fu, infatti, per il territorio novarese, l'apertura dei grandi canali d'irrigazione quali ilCavour nel1864 e ilQuintino Sella nel1874 a cui si affiancò, nel1954, ilRegina Elena. L'assetto moderno del territorio venne anche impresso dalle nuove arterie di comunicazione ferroviaria, che furono aperte fra il1854 e il1859, i cui effetti in Trecate sono già stati sottolineati nelle sezioni precedenti. Più tardo, del1888, fu invece il collegamento conDomodossola e il Sempione. Trecate, perciò, come tutto il territorio novarese vicino al fiume Ticino, seguì il modello di sviluppo più diffuso, che vedeva nell'industrializzazione nuove possibilità economiche. Dapprima legata alla tessitura, l'economia trecatese trovò, intorno al1950, nuovi elementi di attività nell'area chimica, anche grazie alla costruzione di un oleodotto proveniente daNovi Ligure.

Il 28 febbraio del 1994, in località Cascina Cardana, esplose il pozzo petrolifero TR24 della societàAgip, causando una fuoriuscita di gas e il petrolio.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 ottobre 1993.[6]Sullo sfondo azzurro dello scudo sono raffigurate tre case d'argento,male ordinate, coperte di rosso, chiuse e finestrate di nero, le due inferiori fondate su campagna di verde.Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Onorificenze

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Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 21 novembre 1996[6]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Villa Cicogna
Chiesa di San Francesco

Villa Cicogna

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La villa si erge su un luogo particolarmente importante per Trecate perché, in antico, sulla stessa area si innalzava il castello di cui oggi non rimane traccia. Il ricordo dell'antica fortezza rimane nel toponimo di "castello" con cui si indica ancora Villa Cicogna.

La villa riassume le caratteristiche più significative degli edifici nobiliari settecenteschi improntati alla funzionalità ma, soprattutto, all'eleganza delle forme architettoniche e delle decorazioni. Questa "casa da nobile" è costituita da due ali che, unite al corpo centrale, formano un edificio unico senza cortili interni. La facciata di rigorosa semplicità è abbellita al piano terra dalle tre porte a vetri centrali dove, nei momenti di maggiore splendore, trovava posto ilgiardino d'inverno.

I vasti saloni interni sono completamente privi dell'arredamento e dei preziosi stucchi e marmi che abbellivano pareti e camini, i quali furono venduti dai conti Cicogna. Solo gli affreschi del salone e poche decorazioni sui soffitti restano a vestigia del passato. Le ultime testimonianze dell'ormai perso splendore sono il giardino inglese, da poco risistemato, antistante la facciata principale della villa, ed i tre cancelli in ferro battuto sormontati dalmonogramma dei Cicogna.

L'ala sinistra della villa è impiegata come sede del Comando di Polizia Locale, mentre il corpo centrale, recentemente ristrutturato, ospita una nuova e moderna biblioteca dotata anche di attrezzature multimediali.

Chiesa e convento di San Francesco

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Il complesso fu fondato dall'Ordine dei Frati Minori Francescani nel1475. L'aspetto odierno è il risultato delle profonde trasformazioni apportate nel corso delXVII secolo. Del convento si conserva oggi una parte del primo chiostro, affrescato nella seconda metà del XVII secolo con episodi della vita di San Francesco mentre all'interno della chiesa sono stati recentemente (1985) riportati alla luce alcuni affreschi cinquecenteschi di Gian Battista Alberti conosciuto come ilCerano[7].

La chiesa ospita la tomba del patrizio milanese Giovanni Battista Leonardi, benefattore di Trecate, cofondatore delleSorelle Ministre della Carità di San Vincenzo de' Paoli.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti sono 3 891, pari al 17,41% della popolazione.[9]

Infrastrutture e trasporti

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Lastazione di Trecate è servita da treni regionali della linea suburbana S6 delServizio ferroviario suburbano di Milano, svolti daTrenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con laRegione Lombardia.

Presso la stessa sorgeva, fra il1884 e il1934, un analogo impianto a servizio dellatranvia Novara-Vigevano-Ottobiano.

Amministrazione

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Gonfalone Comunale
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
14 giugno 200631 marzo 2010Enzio Zanotti FragonaracentrodestraSindaco
1º aprile 201029 maggio 2011Giovanna VilasiCommissario prefettizio
30 maggio 201119 giugno 2016Enrico RuggeronecentrosinistraSindaco
20 giugno 201613 giugno 2025Federico BinatticentrodestraSindaco

Gemellaggi

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Sport

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Ha sede nel comune lasocietà di calcio A.S.D. Trecate Calcio, fondata nel 1912, chd milita inPromozione.

La squadra femminile di pallavolo dell'AGIL Volley dal 2012-13 disputa gli incontri casalinghi aNovara, ma mantiene le formazioni giovanili al Pala AGIL di Trecate.

La squadra di basket A.S.D. Basket Club Trecate partecipa al campionato di Serie D regionale.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV.,Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 665,ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^Cenni storici, suCittà di Trecate.URL consultato il 3 febbraio 2014(archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).
  6. ^abTrecate, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 29 ottobre 2023.
  7. ^Carta turistica, Assessorato al TurismoProvincia di Novara, Legenda, Novara 2008
  8. ^Dati tratti da:
  9. ^demo.istat.it,https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it Titolo mancante per urlurl (aiuto).

Bibliografia

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Approfondimenti

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Collegamenti esterni

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