Il territorio del comune confina con quelli diAlbidona a nord ovest, diPlataci a sud ovest, e diVillapiana a sud, mentre ad est è limitato dalMar Ionio. Il nucleo originario si adagia su un terrazzamento a 73 metri s.l.m. A breve distanza, Trebisacce Marina, nell'area geografica dell'Alto Ionio cosentino.
Il clima di Trebisacce risulta molto influenzato dalla natura morfologica dellapiana di Sibari e delmassiccio del Pollino, che ripara il paese dai venti provenienti da nord e da est. Il riscaldamento è accentuato dal monte Mostarico, che impedisce la circolazione d'aria tra terraferma e mare. La catena dellaSila fa da scudo per le correnti da sud-est e lapenisola salentina riscalda l'aria proveniente daiBalcani. Un evento meteorologico di portata eccezionale è stata la mareggiata, che fra il 4 e il 6 dicembre2008 e nella notte tra l'11 e il 12 dicembre ha provocato ingenti danni al manto stradale del Lungomare, agli stabilimenti balneari e ad alcuni edifici che si trovavano sul Lungomare con onde alte ben 4 metri.
Le medie di temperatura registrate nel periodo dicembre 2005-novembre 2006:
Mese
media mensile
massima
minima
gennaio
10°
13°
7°
febbraio
11,5°
15°
8°
marzo
13°
17°
9°
aprile
17°
21°
13°
maggio
25°
30°
20°
giugno
26,5°
33°
20°
luglio
32°
38°
24°
agosto
30°
37°
23°
settembre
27°
30°
24°
ottobre
21°
25°
17°
novembre
19°
24°
14°
dicembre
11°
14°
8 °
La temperatura media di questo periodo è stata di 18,8° di media, con 22,7° per le massime e 14.8° per le minime (bisogna considerare che il dato molto probabilmente sia sopra media la quale dovrebbe essere all'incirca sui 18° annui). L'escursione stagionale è intorno ai 39°. Le temperature difficilmente salgono d'estate sopra i 40° e difficilmente d'inverno scendono sotto i 3°.
Le precipitazioni annue sono intorno ai 550 mm con una frequenza di 62 giorni. Per quanto riguarda le analisi mensili le precipitazioni sono concentrate nei mesi di novembre, dicembre e gennaio con una media intorno agli 80 mm con una frequenza di 8 giorni, mentre la zona secca si riscontra da giugno fino ad agosto con medie molto inferiori a 20 mm e con una frequenza attestasi su due giorni, la maggior parte di queste precipitazioni sono dovute alla morfologia del territorio cosicché si viene a creare il cosiddettoeffettostau.
Fiumare e torrenti
Fiumara Saraceno, che separa il comune di Trebisacce da quello di Villapiana.
Torrente Pagliara, dal quale prende il nome l'omonima frazione detta anche Bivio.
La zona ha una lunga storia che risale all'epoca preistorica, come dimostrano i reperti archeologici risalenti al XII secolo a.C., trovati nella località di Broglio, che ospitava uno dei primi villaggi protostorici della Calabria. Alcuni identificano questa zona con l'antica Vicenumo, il cui nome deriva dal greco "trapezakion", che significa 'piccola tavola' o 'tavoliere', riferendosi all'altura su cui è stato costruito il centro abitato.
Nel corso dei secoli, la zona è stata controllata da diverse famiglie nobiliari, tra cui iSanseverino, i Castrocucco, i di Somma e i Giannini. Nel XVI secolo è stata attaccata daiturchi, ma successivamente è tornata sotto il controllo dei Castrocucco, per poi passare ai Campora nel XVII secolo e ai Petagna nel XVIII secolo.
Nel XIX secolo, con il nuovo ordinamento amministrativo imposto dai francesi, è stata inclusa prima nel governo di San Lorenzo Bellizzi e poi trasferita nel circondario di Amendolara. Dopo l'unità d'Italia, la storia della zona si è intrecciata con quella del resto della penisola.
Nell'ultimo cinquantennio Trebisacce ha raddoppiato la sua popolazione. Dagli anni '70 gode di uno sviluppo economico e commerciale continuo, che è aumentato ancor di più dagli anni '90 delXX secolo in poi, trasformando radicalmente la cittadina, da paese di pescatori fino a metà del '900 a un attivo centro economico-commerciale-turistico dell'alto Ionio Cosentino.
A Trebisacce vi era anche l'Ospedale "Guido Chidichimo", aperto negli anni ottanta, di riferimento per l'intera comunità Montana dell'Alto Ionio. Dal 2008 al 2012 è stato in atto un discusso ridimensionamento dell'ospedale, che è attualmente chiuso dal 31 marzo 2012 in vista di un suo futuro accorpamento nell'Ospedale della Sibaritide diCorigliano Calabro, in fase di progettazione.
Per secoli la costa ionica era stata caratterizzata da paludi e dal problema dellamalaria, sconfitta solo nella prima metà delXIX secolo.Un residuo di tale situazione sanitaria ha lasciato una percentuale tra le più alte italiane difavismo[4].
Dal2015 Trebisacce èBandiera Blu delle Spiagge, riconoscimento europeo assegnato dallaFEE[6] e dal 2018 Trebisacce risulta essere l'unico comune calabrese ad aver ottenuto il riconoscimento diSpighe Verdi dalla FEE.
Tra le testimonianze storiche e architettoniche più significative ci sono la chiesa parrocchiale di San Nicola di Mira, di origini bizantine, la cappella di San Giuseppe, un'antica chiesa rupestre, i resti della cinta muraria del XV secolo che circondava il centro storico e una torre di difesa costiera.[7]
Quest'area rappresenta delle analogie dialettali con ilsardo, avendo avuto una latinizzazione tardiva, per il persistere dellalingua greca, a causa della sua collocazione in una zona di rilievi tra le piane diSibari e diMetaponto. L'influsso linguistico del greco si rafforzò in seguito al dominiobizantino nell'alto medioevo. La latinizzazione tardiva comportò inoltre la conservazione di elementi latini in quantità molto maggiori rispetto agli altri dialetti romanzi.
Altri influssi furono dovuti alle successive dominazioni storiche (lingua siciliana con diversi prestiti linguistici dalfranco-normanno all'epoca diFederico II elingua napoletana, in seguito all'appartenenza alregno di Napoli a partire dall'epocaangioina). Il dialetto locale subì quindi importanti modifiche, modificando radicalmente la grammatica e avvicinandosi maggiormente alla famiglia dei dialetti napoletani piuttosto che a quella siciliana e aggiungendo nuovi vocaboli, tra cui molti prestiti linguisticicatalani ecastigliani dovuti sempre a motivazioni storiche. Alcuni vocaboliarabi provengono dalle incursioni dei piratisaraceni lungo la costa: da essi deriva il nome alla fiumara maggiore del paese (il "Saraceno").
Tra i prodotti tipici si annoverano lasardella (in dialetto trebisaccese "sardicella" o "nuda" o "nudicella" o "rosamarina") e le specialità marinare a base dipesce azzurro locale. Da non dimenticare il"Biondo Tardivo": una specialità di arance tipica di Trebisacce, al quale è dedicata una festa nei primi giorni di giugno volta alla promozione di questo tipico prodotto locale.
Da sempre il calcio ha appassionato la popolazione di Trebisacce. Gli anni più gloriosi per la compagine jonica furono a cavallo tra gli anni 70 e 80 quando la SS Trebisacce riuscì a centrare la promozione in serie D (quarta serie). Conseguenza di questo risultato fu la costruzione del nuovo stadio comunale "Giuseppe Amerise" sito in contrada Rovitti, alla periferia nord della cittadina, che sostituì di fatto il centralissimo e glorioso campo sportivo "Alfredo Lutri". L'attuale stadio, a partire dal 19 marzo del 2018, fu interessato da interventi di restyling.
Dopo anni di declino e di risultati altalenanti, il calcio tornò alla ribalta grazie alla principale squadra di calcio della città: l'A.S.D. Trebisacce (nata nel1999 come Arsenal Trebisacce, nome mantenuto fino al 2013) militante nel campionatocalabrese diEccellenza. I colori sociali sono il giallo ed il rosso, il simbolo è il delfino e la società vanta un settore giovanile riconosciuto dallaF.I.G.C. con oltre 150 tesserati.
Il 13 aprile 2011 conquistò per la prima volta nella sua storia (dato da verificare) la Coppa Calabria, battendo in finale allo Stadio "Rocco Riga" diLamezia Terme il Polistena per 3-0.
Retrocessa nel 2020, rimase inPromozione per due stagioni e dalla 2022-23, dopo un’altra retrocessione, militò inPrima categoria.
Il 27 gennaio 2025 l' A.S.D. Trebisacce fu matematicamente promosso nel campionato d'Eccellenza terminando al primo posto nelgirone con la vittoria contro il Cassano Sybaris.
ASD Nova Volley Trebisacce: fondata nel novembre 2018 partecipò inizialmente al campionato provinciale misto USAcli nella stagione sportiva 2018/2019, arrivando prima nel girone e perdendo poi in semifinale. Dalla stagione sportiva 2019/20 la società è affiliata FIPAV partecipando al campionato provinciale di II Divisione Femminile. Colori sociali: Nero/Giallo. Disputa gli incontri casalinghi presso il Palazzetto dello Sport di Trebisacce sito in contrada Rovitti.