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Traslitterazione

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Latraslitterazione (otranslitterazione) è l'operazione consistente nel trasporre igrafemi di unsistema di scrittura nei grafemi di un altro sistema di scrittura (generalmente unalfabeto), in modo tale che a uno stesso grafema o sequenza di grafemi del sistema di partenza corrisponda sempre uno stesso grafema o sequenza di grafemi del sistema di scrittura di arrivo, e ciò indipendentemente dallapronuncia delle duelingue. I due sistemi di scrittura devono dunque essere equipollenti: una traslitterazione non può essere ambigua e la corrispondenza tra gli elementi dei due sistemi grafici deve essere biunivoca. A partire da una traslitterazione bisogna essere in grado di ricostruire il testo nel sistema di scrittura originale.[1]

La traslitterazione non deve essere confusa con latrascrizione, che consiste invece di una trasposizione scritta deifoni (trascrizione fonetica) o deifonemi (trascrizione fonematica) di una lingua utilizzando sistemi di scrittura ideati per questi usi. Tuttavia, va osservato che il termine "traslitterazione" viene spesso comunemente usato in senso lato per indicare una trascrizione: si veda ad esempio latraslitterazione dall'arabo, che effettivamente consiste in un sistema di trascrizione, non di traslitterazione, in quanto non c'è una corrispondenza biunivoca tra il sistema di trasposizione e il sistema di scrittura arabo.

Normalizzazione

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Per quanto impropriamente chiamata anche translitterazione, la normalizzazione non opera tra due alfabeti, bensì si tratta di "ridurre" le lettere accentate dell'alfabeto latino alle ventisei canoniche, più altri cambiamenti come la riduzione di altri caratteri speciali (come il trattino, l'apostrofo o l'e commerciale) secondo tabelle prestabilite. A titolo di esempio, nella zona macchina-leggibile dei passaporti e di altri documenti biometrici, l'ICAO utilizza per l'alfabeto latino le seguenti normalizzazioni (trattandosi di nomi, gli unici caratteri speciali possibili sono l'apostrofo, che viene eliminato, e il trattino, rivisto come uno spazio):

  • Cancellazione del segno diacritico: ad esempio,à diventaa,é diventae,î diventai,š diventas;
  • Scioglimento delle legature:æ viene riscritto come ae;
  • Utilizzo della normalizzazione tradizionale germanica, per cui l'umlaut (presente in ä, ö e ü) viene riscritto come una e (generando così ae, oe, ue) e l'eszett (ß) viene ridotta a ss;
  • Utilizzo della normalizzazione tradizionale scandinava, in cui la a con l'anello (å) viene ridotta ad aa, l'o tagliata (ø) diventa oe, le due affricate islandesið eþ diventano dh e th.

Dunque, gli ipotetici signori Gößlin, Þorvaldson, Amédé-François si troveranno i loro nomi nella riga del passaporto scritti comeGOESSLIN,THORVALDSON eAMEDE FRANCOIS.

Nell'assegnazione delcodice fiscale italiano, l'Agenzia delle Entrate usa la medesima normalizzazione, eccettuata la soppressione dell'apostrofo e con l'aggiunta che l'accento grave oppure acuto in fin di parola viene tramutato come apostrofo (uso consuetudinario mutuato dall'epoca dellemacchine da scrivere, nelle quali le maiuscole accentate non erano presenti e si sopperiva tramite l'apostrofo). Dunque, da un punto di vista legale, l'ipotetico signor Nicolò Giosuè D'Andrea è in realtà registrato all'anagrafe italiana comeNICOLO' GIOSUE' D'ANDREA.

Nazionalizzazione degli antroponimi

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In passato, era prassi naturale considerare persino gli antroponimi come parole di una lingua e, quindi, traducibili o comunque riconducibili a forme più comuni per la lingua d'arrivo. Tuttavia, quando si iniziavano ad incontrare lingue difficilmente compatibili da un punto di vista fonetico e morfologico, nonché con la nascita di cognomi dal significato o comunque non più valido in senso letterale, la pratica iniziò a scemare, rimanendo soltanto per quei prenomi la cui corrispondenza era attestata, come ad esempioCarlo Darwin (dov'era nota e accettata l'equivalente con l'inglese Charles). Con l'affermarsi però della burocrazia, per la quale tali cambiamenti dovevano essere attestati con apposite note di cambio di nome, considerato poi il fatto che non sempre tali cambiamenti avvenivano per decisione conscia del portatore, la pratica è scemata completamente, restando in essere soltanto per i sovrani regnanti (comeCarlo III del Regno Unito oppureFilippo VI di Spagna) e i loro congiunti più prossimi, eccettuato il caso in cui questi siano noti grazie alla stampa col nome originale (come per William, principe di Galles, oppure Juan Carlos, re emerito di Spagna).

In altre lingue, invece, questa prassi di nazionalizzazione degli antroponimi esiste ancora anche per i casi non-nobiliari:

  • inceco eslovacco, per ragioni di grammatica, i cognomi delle donne terminano in-ová. Questo suffisso viene esteso anche ai cognomi stranieri.
  • in gaelico, i nomi gaelici vengono tradotti, partendo dal presupposto che la forma inglese sia una variante degli stessi. Ad esempio, l'ipotetico signor Patrick McDonald verrà chiamatoPádraig MacDhòmhnaill in gaelico; questo però non si estende ai nomi di non-gaelici: Patrick Smith non diventaPádraig Smith.
  • inlettone, tutti i nomi stranieri, qualunque ne sia l'origine, devono essere scritti con l'ortografia lettone ed essere regolarmente declinabili in lettone.
  • per le lingue classiche, la nazionalizzazione viene preferita per tradizione (in italiano, ad esempio, si parla diGiulio Cesare, diAnnibale Barca e persino diViroato, non diIulius Caesar, Hannibal Barca, Viroathus; tuttavia, questo non si estende ai casi di latinizzazione in epoca moderna, comeGoethius perGoethe, che non viene chiamatoGezio in italiano); in virtù del fatto che i caratteri cinesi sono tradizionalmente i medesimi utilizzati per ilcinese classico, i nomi cinesi inVietnam eGiappone vengono letti sulla base della pronuncia locale dei caratteri cinesi corrispondenti e, viceversa, inCina i nomi appartenenti alla sfera sino-xenica vengono letti con la moderna pronuncia mandarina.

Traslitterazione verso altri alfabeti

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Normalmente, essendo scritto l'italiano con lettere latine, si suppone implicitamente che "traslitterazione" si riferisca alla romanizzazione a partire da sistemi di scrittura terzi. Tuttavia, anche il processo inverso è possibile:

  • Cirillizzazione: trascrizione verso l'alfabeto cirillico. Questo può essere sia da alfabeti terzi (ad esempio, dall'alfabeto latino o dai caratteri cinesi) sia da altre versioni dell'alfabeto cirillico (ad esempio, dal cirillico russo al cirillico serbo). In particolar modo, per ilserbo-croato, la trascrizione dal croato scritto in lettere latine e dallo sloveno si fa tramite le corrispondenze fra l'alfabeto di Gaj e l'alfabeto cirillico serbo. Per le trascrizioni verso l'alfabeto cirillico russo, il sistema in uso è quello pubblicato da Giliarevski e Starostin, con delle lievi modifiche per le trascrizioni verso l'ucraino e il bielorusso. Nel caso della versione serba delserbo-croato, indipendentemente dal fatto che sia scritta in lettere latine o cirilliche, tutti i nomi di origine straniera devono conformarsi alle regole ortografiche serbe, per riuscire così a mantenere la corrispondenza biunivoca tra i due alfabeti (ad esempio, il primo presidente americano viene scritto in serbo comeDžordž Vašington/Џорџ Вашингтон); questo sistema, invece, non è in uso nella versione croata.
  • Coreizzazione: trascrizione verso l'hangeul. Il governo sudcoreano ha pubblicato regole ufficiali[2] per trascrivere diverse lingue del mondo in maniera univoca.
  • Ellenizzazione: trascrizione verso l'alfabeto greco. Se per l'epoca odierna non ci sono sistemi ufficiali, noi possiamo però contare per l'epoca antica l'esistenza di schemi per l'ellenizzazione dellatino, dell'ebraico biblico e, in misura meno sistematica, delsanscrito.
  • Nipponizzazione: il giapponese è una lingua con una struttura sillabica ristretta. La trascrizione di parole straniere fa uso del sillabariokatakana, con poche espansioni d'uso comune per certi suoni assenti in giapponese (ad esempio, le sillabe che iniziano per f-, visto che di queste in giapponese esiste soltantofu) e altre divenute obsolete (come le sillabe che iniziano in l-, invenzione della Chiesa Cattolica per insegnare i canti latini). Per quel che riguarda, però, la trascrizione dal cinese, non si bada al suono, bensì alla mera trasposizione dei caratteri cinesi, che verranno poi letti in base alla pronuncia giapponese degli stessi.
  • Sinizzazione: anche il cinese presenta una struttura sillabica ristretta. Le trascrizioni da lingue straniere seguono le tabelle pubblicate dall'Agenzia Nuova Cina, ma trascrizioni alternative che invece tentavano di mantenere anche il significato della parola sfruttando il significato intrinseco dei caratteri cinesi possono venir comunque trovate in ambito pubblicitario. Poiché però la maggior parte delle parole cinesi sono bisillabiche, mentre le trascrizioni di nomi stranieri possono necessitare di molti più caratteri, non è raro trovare delle abbreviazioni per i nomi stranieri più in uso, come nel caso di molti paesi occidentali, dei quali è stato ritenuto solo il primo carattere seguito dal carattere per paese, come nel caso della Francia, la cui trascrizione propria è 法兰西 (Fǎlánxī), ma in cinese si trova quasi universalmente 法国 (Fǎguó).

Arabo

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L'alfabeto arabo è propriamente detto unabjad: gli unici segni scritti sono le consonanti e le madri di lettura (delle consonanti utilizzate per simboleggiare una vocale lunga, ad esempio lavav, che può essere utilizzata sia per il suono consonantico /w/, sia per la vocale lunga /u:/). Testi che necessitano di una resa fonetica precisa, come ilCorano o i libri per l'apprendimento della lingua, utilizzano poi anche un sistema di diacritici che permette di specificare le vocali brevi. Le tre madri di lettura per l'arabo l'alif (colpo di glottide come consonante, a lunga come vocale), la ya' (/j/ come consonante, /i:/ come vocale) e la vav (/w/ come consonante, /u:/ come vocale).

Considerata la natura di abjad dell'alfabeto arabo, ogni sua trascrizione propriamente detta, in realtà, supplisce anche le vocali relative, corte o lunghe. Di seguito, la tabella per la trascrizione scientifica delle consonanti dell'arabo:

ابتثجحخدذرزسشصضطظعغفقكلمنهويءة
ʾ / ābtṯ (th)ǧḫ (kh)dḏ (dh)rzsš (sh)ʿġ (gh)fqklmnhū / wī / jʾä / t

Invece, la trascrizione solita delle consonanti, tipica dei passaporti, è la seguente:

ابتثجحخدذرزسشصضطظعغفقكلمنهويءة
(non trascritto)btthjhkhddhrzsshsdtz(non trascritto, ma trasforma lau che lo segue ino)ghfqklmnhwy(non trascritto)(non trascritto)

Per le vocali, la trascrizione scientifica impone che quelle lunghe abbiano un macron sopra (ā, ī, ū), mentre la trascrizione solita dei passaporti non fa differenza tra vocali lunghe e corte. In arabo, inoltre, ci sono due dittonghi,aj/ay eaw, che in arabo classico venivano pronunciati come dittonghi, ma che al giorno d'oggi vengono letti come /e:/ ed /o:/ nella maggior parte dei dialetti e, quindi, possono esser a volte trascritti comee/ei/ey (come inSharm el-Sheikh) eo.

Si noti, però, che alcuni nomi sono ormai traslitterati in maniera diversa, comeGheddafi,Gaza,muezzin. Da queste trascrizioni, in uso soprattutto nell'epoca coloniale, si può dedurre uno pseudo-sistema che converte dalla trascrizione in uso nei passaporti a quella di stampo coloniale:

  • La J è ritenuta essere G dolce
  • La Q e il GH sono ritenuti essere G dura (però Q a fine parola diventa K oppure CH; eccezionalmente GH diventa R inGiarabub)
  • La K è ritenuta essere C dura
  • La Z può diventare S se fra due vocali
  • La Y diventa I (o scompare, se preceduta già da I)
  • La W diventa U (o scompare, se preceduta già da O oppure U)
  • La A corta può diventare E
  • KH diventa C dura
  • DH diventa Z
  • I dittonghi arabi AY e AW diventano E e O
  • La A può venir trascritta A oppure E a seconda delle consonanti che la circondano:
    • Se a fine parola o se davanti a una hamza o un H che termina la parola, è A
    • Se preceduta o succeduta da una consonante enfatica (ظ ,ط ,ض ,ص), è A
    • Se preceduta da una consonante dorsale o laringiale (ه ,ق ,غ ,ع ,خ ,ح ,ء), è A
    • Se succeduta da R, è A
    • Altrimenti, è E
  • La U può venir trascritta O oppure U a seconda delle consonanti che la circondano (stesse regole della A, con O nei casi speciali e U nel caso non specificato)
  • OW e UW (e WO e WU) si semplificano perdendo la W; altrimenti, la W diventa U
  • Si aggiungono E epentetiche in caso di incontri consonantici impossibili in italiano
  • A fine parola, C e G dura aggiungono una H alla fine
  • Le H vicino alle consonanti vengono perdute
  • L'articolo al- viene trascritto come EL-, ma con la dovuta assimilazione (Allah rimane però Allah)

Questo sistema non è più utilizzato, sia perché mai formalizzato, sia perché avente un deciso gusto colonialista: parlare diSciarm esc-Sceich, delCuèt, delGatar, diMorracusc, diRiàz sarebbe straniante a dir poco.

Persiano

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L'alfabeto persiano è un'estensione dell'alfabeto arabo, con le seguenti lettere aggiunte:

  • پ (pe), trascritta come P
  • چ (če), trascritta scientificamente come Č e nei passaporti come CH
  • ژ (že), trascritta scientificamente come Ž e nei passaporti come ZH
  • گ (gâf), trascritta come G

Inoltre, a differenza dell'arabo, la differenza tra le vocali non è solo in quantità ma anche in qualità, il che cambia anche la trascrizione:

  • Il dittongo AY, letto /ej/, viene trascritto EI/EY
  • La I corta, pronunciata /e/, viene trascritta dunque E, mentre la I lunga, pronunciata /i:/, viene trascritta I
  • La U corta, pronunciata /o/, viene trascritta dunque O, mentre la U lunga, pronunciata /u:/, viene trascritta OU (OW se in fine di parola) oppure OO.

Pashto

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Lalingua pashtu è una variante delpersiano e la sua trascrizione nei passaporti ne segue le regole, con l'aggiunta delle seguenti lettere proprie del pashto:

  • ټ (ţe): trascritta come T o TT
  • څ (tse): trascritta come C o TS
  • ځ (dze): trascritta come DZ
  • ډ (ḑal): trascritta come D o DD
  • ړ (ŗal): trascritta come R o RR
  • ږ (ǵey): trascritta come Ž̧, Z̄ o Ǵ
  • ښ (x̌in): trascritta come SH nei passaporti e Ş̌, S̄, X̌ o X dai linguisti
  • ګ (gap): trascritta come G
  • ڼ (ņun): trascritta come N o NN

Armeno

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Lo stesso argomento in dettaglio:Traslitterazione dell'armeno.

Traslitterazione dell'alfabeto armeno, nella seconda riga secondo la traslitterazione scientifica (preferita daa Wikipedia), nella terza secondo l'uso consuetudinario dei passaporti e della cartellonistica stradale:

աբգդեզէըթժիլխծկհձղճմյնշոչպջռսվտրցւփքօֆուև
abgdezēət'žilxckhjłčmynšoč'pǰsvtrc'wp'k'ōfowew
abgde(ma yead inizio parola)zeyt'zhilkhtskhdzghchmynshochpjrrsvtrtswpkofuev(ma yevad inizio parola)

Si noti, però, che la zona abitata da armeni nell'Azerbaigian viene chiamata in italianoNagorno Karabakh (semplificazione del russoНагорный Карабах) e raramente col nome armeno diArc'ax/Artsakh.

Birmano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sistema di trascrizione MLC.

Cambogiano

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Consonanti:

Forma pienaForma soscrittaTrascrizione ufficiale dal 1993
្កg
្ខk
្គg
្ឃk
្ងng
្ចj
្ឆch
្ជj
្ឈch
្ញgn
្ដd
្ឋt
្ឌd
្ឍt
្ណn
្តt
្ថt
្ទt
្ធt
្នn
្បb
្ផp
្ពp
្ភp
្មm
្យy
្រr
្លl
្វv
្ឝs
្ឞs
្សs
្ហh
្ឡl
្អ(omesso)

Vocali:

VocaleSerie apertaSerie chiusa
(vocale inerente)ao
aea
ei
eii
oeue
euueu
ou
ouu
uouo
aeueu
oeaoea
ieie
ee
aeeae
aiey
aoou
auov
hh
mm

Cinese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Pinyin.
Lo stesso argomento in dettaglio:Wade-Giles.

Propriamente parlando, lalingua cinese è una lingua pluricentrica o una famiglia di lingue accomunate da un sistema di scrittura unificato, icaratteri cinesi. Ufficialmente, la forma scelta dai governi che fanno del cinese una lingua ufficiale è ilcinese mandarino, che è anche la variante più diffusa; le altre varianti, tra cui ad esempio ilcantonese, vengono ritenute dai vari governi come dei dialetti, anche nonostante la differenza sia tale da renderle inintellegibili, allo stesso modo come, ad esempio, in Italia si considera ilveneto come un dialetto e non una lingua.

I caratteri cinesi sono ideogrammi che non forniscono alcuna indicazione sulla pronuncia, anche se alcuni di essi, quando furono coniati, utilizzarono caratteri pre-esistenti di simile pronuncia come elementi compositivi. Ad esempio, il carattere 沖 (chōng, irrigare) fu coniato usando come base il carattere 中 (zhōng, centro), per via della simile pronuncia. Tuttavia, i caratteri cinesi sono quasi esclusivamente monosillabici, il che rende possibile classificarli in base a quattro proprietà: la consonante iniziale, il nucleo vocalico, la coda finale e il tono. La traslitterazione del cinese si basa sul come ricomporre una sillaba in base a queste proprietà. Tuttavia, queste proprietà fonetiche dell'ideogramma variano in base ai dialetti: ad esempio, il carattere 中 viene lettozhōng in mandarino, mazung in cantonese. Dunque, nei casi in cui si renda necessaria una trascrizione che preservi l'ideogramma originario (considerato che, il più delle volte, alla stessa combinazione di iniziale-nucleo-coda-tono corrispondono più ideogrammi) e che non possa venir confusa tra un dialetto e l'altro, si utilizza il codice telegrafico Cinese, una grande tabella che assegna a ogni ideogramma e segno tipografico di importanza un codice numerico univoco a quattro cifre. Ad esempio, il carattere 中 ha il codice0022, che è valido solo e soltanto per il carattere 中 e non può essere confuso con nessuno suo omonimo.

Per quel che riguarda la trascrizione delle sillabe cinesi in alfabeto latino, partendo dal mandarino due sistemi sono in uso: il più antico, ilWade-Giles, è ancora utilizzato scevro di segni diacritici nelle trascrizioni provenienti daTaiwan, mentre ilPinyin è utilizzato nel resto dei casi. Tuttavia, per quanto il Pinyin trascriva anche i toni tramite l'uso di segni diacritici, la maggior parte delle trascrizioni non di uso glottologico, come ad esempio per la cartellonistica o i passaporti, non mostrano i toni: ad esempio,Pechino si trascrive propriamente comeBěijīng (Pinyin), ma sulla cartellonistica si preferisceBeijing. Esiste anche un terzo sistema, ilBopomofo, utilizzato nelle scuole taiwanesi per insegnare ai bambini le proprietà delle sillabe cinesi utilizzando caratteri sorti dall'astrazione di certi ideogrammi cinesi. Ad esempio, il carattere 中 viene insegnato come ㄓㄨㄥˉ (zh-w-êng-1).

I dialetti cinesi, invece, non sempre hanno degli schemi di trascrizione di uso comune fra i locutori. Con l'eccezione del cantonese (dove coesistono tre standard di trascrizione in uso ufficiale: uno nelGuangdong, uno adHong Kong e uno aMacao), per la maggior parte dei dialetti cinesi l'unico sistema di trascrizione sistematico è quello in uso dai linguisti.

La quasi totalità delle trascrizioni cinese verso l'alfabeto latino utilizza o il Pinyin o il Wade-Giles, ma l'unica eccezione è la trascrizione ceca del cinese, dove ad esempio si haPejťing, Siangkang, Kuangčou perBejing, Xianggang, Guangzhou.

Cirillico

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Lo stesso argomento in dettaglio:Traslitterazione scientifica del cirillico.
Lo stesso argomento in dettaglio:Traslitterazione anglosassone.

L'alfabeto cirillico è utilizzato per molte lingue slave e turche, con due sistemi di trascrizione in uso nel contesto italiano: latraslitterazione scientifica e la trascrizione usata dall'ICAO nei passaporti (una variante dellatraslitterazione anglosassone. Esistono anche sistemi terzi, solitamente nati dallo Stato in questione indicante un sistema di traslitterazione avente valore legale e quindi usato nei passaporti preferibilmente alle precedenti tabelle ICAO.

Nell'editoria e inglottologia, la traslitterazione scientifica è quella preferita (dandoci ad esempioČechov,Dostoevskij,Donecʹk,Nižnij Novgorod), preferenza utilizzata anche da Wikipedia nell'intitolare le sue voci; mentre nellagiornalistica e nellacontabilità, obbedendo al principio secondo cui il nome da un punto di vista legale è quello indicato neidocumenti d'identità, la trascrizioneICAO è quella preferita (dandoci inveceChekhov, Dostoevsky, Donetsk, Nizhny Novgorod).

In scritti del tardo Ottocento e primo Novecento, inoltre, non è raro imbattersi in traslitterazioni che si appoggiano invece alle regole ortografiche italiane, dandociCecov, Dostoievschi, Donezc, Nisni Novgorod, un sistema piuttosto arbitrario e in cui diventa impossibile ricostruire l'originale con sufficiente certezza. In altre lingue, invece, come il francese e il tedesco, sistemi di traslitterazioni che si appoggiano alle regole ortografiche della lingua d'arrivo sono sì vigenti (per il francese,Tchekhov, Dostoïevski, Donetzk, Nijni-Novgorod; per il tedesco,Tschechow, Dostojewski, Donetzk, Nishni-Nowgorod), ma la loro applicazione nel caso diantroponimi su un piano legale è impropria in presenza didocumenti d'identità con trascrizione in stileICAO (dunque all'anagrafe francese o tedesca risulterannoChekhov, Dostoevsky).

Bielorusso

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La lingua bielorussa è co-ufficiale inBielorussia, assieme al russo. Per via di questa ragione, nonostante l'indipendenza del paese, non è raro che i nomi propri di persone e luoghi legati alla Bielorussia vengano ancora trascritti nella giornalistica a partire dal russo, ad esempio il capo di statoAleksandr Lukashenko.

Per ragioni storiche, il bielorusso presenta inoltre anche altre due ortografie: la Taraškievica e la Latina. L'alfabeto bielorusso classico, detto Taraškievica, introduce laґ ucraina per distinguere il suono /g/ dal suono /ɣ/ (che è quello tipico dellaг in Bielorusso, eccettuati i prestiti da altre lingue), e fa inoltre uso di regole diverse per ciò che riguarda la palatalizzazione e il trattamento della l nei prestiti da altre lingue; viene chiamata ortografia classica perché in uso per rappresentare il bielorusso ufficialmente fino al 1933 e mantenuto in vita da alcune parti della diaspora bielorussa in opposizione ai governi sovietici prima e al governo di Lukashenko poi. L'alfabeto bielorusso latino, invece, dettołacinka, fu usato per scrivere il bielorusso inizialmente sotto il governo dellaPolonia-Lituania e, in seguito, è rimasto parzialmente in uso da autori bielorussi della diaspora con forti legami con la Polonia o con il mondo occidentale in generale.

Lettera cirillicaTraslitterazione ufficiale[3]Traslitterazione scientificaAlfabeto Łacinka
АAAA
БBBB
ВVVV
ГGGH(se però corrisponde a Ґ, allora G)
ДDDD
ЕIE*EJE
ЁIO*ËJO
ЖZHŽŽ
ЗZZZ(ma ЗЬ diventa Ź)
ІIII
ЙJJJ
КKKK
ЛLLL oppure Ł a seconda della vocale che segue
МMMM
НNNN(ma НЬ diventa Ń)
ОOOO
ПPPP
РRRR
СSSS(ma СЬ diventa Ś)
ТTTT
УUUU
ЎWŬŬ
ФFFF
ХHCHCH
ЦCCC(ma ЦЬ diventa Ć)
ЧCHČČ
ШSHŠŠ
ЫYYY
Ь(omesso)ʹ(causa cambiamenti nella consonante precedente)
ЭEE(a volte Ė)E
ЮIU*JUJU
ЯIA*JAJA

 * Per le lettere Е, Ё, Ю, Я, queste si trascrivono con la J iniziale (JE, JO, JU, JA) ad inizio parola oppure se dopo un apostrofo, un'altra vocale (tranne loы), il segno breve (ь) o la u semiconsonantica (ў).

L'apostrofo, nella trascrizione ufficiale, viene omesso e i suoi effetti sono visibili soltanto nella scelta fra J e I nella trascrizione delle vocali iotate.

Bulgaro

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Lo stesso argomento in dettaglio:Traslitterazione del bulgaro.

Nel1995, laBulgaria dichiarò un sistema ditraslitterazione ufficiale, basato già sulle tabelle ICAO in vigore per il cirillico.

Lettera cirillicaTraslitterazione ufficiale[4][5][6][7]Traslitterazione scientifica
ΑAA
БBB
ВVV
ГGG
ДDD
ЕEE
ЖZHŽ
ЗZZ
ИII
ЙYJ
КKK
ЛLL
МMM
НNN
ОOO
ПPP
РRR
СSS
ТTT
УUU
ФFF
ХHH
ЦTSC
ЧCHČ
ШSHŠ
ЩSHTŠT
ЪAĂ
ЬYʹ
ЮYUJU
ЯYAJA

Kirghiso

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Il kirghiso, essendo lingua turcica, può essere trascritto anche con una variante dell'alfabeto di Atatürk, ma solitamente le trascrizioni più in uso sono quella scientifica presso gli Slavisti e la BGN/PCGN[8][9] nei documenti emessi dal Kirghizistan, perdendo tuttavia dieresi ed apostrofi nei passaporti.

Lettera cirillicaTraslitterazione BGN/PCGNTraslitterazione panturcicaTraslitterazione scientifica
ΑAAA
БBBB
ВVVV
ГGGG
ДDDD
ЕEEE
ЁYOYOË
ЖJCŽ
ЗZZZ
ИIİI
ЙYJJ
КKKK
ЛLLL
МMMM
НNNN
ҢNG (ma N nei passaporti)NGŅ
ОOOO
ӨÖÖÔ
ПPPP
РRRR
СSSS
ТTTT
УUUU
ҮÜÜ
ФFFF
ХKHHH
ЦTSTSC
ЧCHÇČ
ШSHŞŠ
ЩSHCHŞÇŜ
Ъˮ(non trascritto)ʺ
ЫYIY
Ьʹ(non trascritto)ʹ
ЭEEĖ
ЮYUYUÛ
ЯYAYAÂ

Questo significa che, ad esempio, la capitaleБишкек può venir trascrittaBishkek (come in uso nei passaporti), Bişkek (facendo valere l'origine turca della lingua kirghisa) oBiškek (applicando la traslitterazione scientifica in uso presso i glottologi).

Macedone

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Avendo fatto parte dellaJugoslavia, le regole che determinano la trascrizione del macedone si appoggiano sulla lingua serba. Infatti, già sotto il dominio jugoslavo, non era raro che si intendesse l'alfabeto macedone come una particolare variante dell'alfabeto di Karadžić, visto che le uniche differenze sono la presenza dellaЅ (lettera già esistente nell'alfabeto cirillico antico) e due lettere,Ѓ eЌ, che corrispondevano alle serbeЂ eЋ nelle parole di simile etimologia.

Dunque, la traslitterazione del macedone, similmente al serbo, si rivela essere una sostituzione uno-ad-uno con l'alfabeto di Gaj:

ΑБВГЃДЕЖЗЅИЈКЛЉМНЊОПРСТЌУФХЦЧЏШ
abvgǵdežzdzijklljmnnjoprstufhcčš

Tuttavia, a livello di documenti, il catasto macedone e tutti gli altri enti pubblici dellaMacedonia del Nord hanno adottato un sistema diverso, privato dei segni diacritici quanto più possibile[10]:

ΑБВГЃДЕЖЗЅИЈКЛЉМНЊОПРСТЌУФХЦЧЏШ
abvggjdezhzdzijklljmnnjoprstkjufhcchdjsh

Mongolo

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La lingua mongola usa due sistemi di scrittura ufficialmente, un sistema tradizionale in uso inMongolia Interna (Cina) e il cirillico russo inMongolia. La trascrizione, dunque, del cirillico mongolo segue le stesse regole di quella russa, ad eccezione delle seguenti lettere:

Lettera cirillicaTrascrizione ufficiale (MNS 5217:2012)[11][12]Trascrizione scientifica
ЕYE (sempre)E
ЁYO (sempre)Ë
ЖJŽ
ЙIJ
ӨÖÔ
ҮÜÜ
ЩSHŜ
ЪIʺ
ЬIʹ
ЭEÈ
ЮYU (sempre)Û
ЯYA (sempre)Â

Rumeno

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Alfabeto cirillico rumeno.
Lo stesso argomento in dettaglio:Alfabeto cirillico moldavo.

Storicamente, i rumeni, essendo ortodossi, scrivevano con l'alfabeto cirillico. Negli anni trenta dell'Ottocento, tuttavia, inValacchia eMoldavia si passò all'alfabeto latino, mantenuto poi nelprincipato di Romania sorto dall'unione dei due stati precedenti e da cui discende la Romania odierna. Tuttavia, a seguito dell'occupazione sovietica della Bessarabia e della Bucovina settentrionale, i territori romenofoni in mano ai sovietici riadottarono l'alfabeto cirillico. Solo a seguito dell'indipendenza negli anni novanta del XX secolo, laMoldavia (ex-territorio sovietico) si riallineò alla vicina Romania e ne adottò l'alfabeto latino; la regione dellaTransnistria, invece, unilateralmente dichiarando la sua indipendenza e cercando di mantenere le istituzioni di era sovietica, continuò e continua a utilizzare l'alfabeto cirillico per scrivere la lingua romena-moldava.

Alfabeto latinoAlfabeto cirillico rumeno (storico)Alfabeto cirillico moldavo (in uso inTransnistria)
AА(Ꙗ/Ѧ per IA)А(Я per IA)
ĂЪЭ
Â/ÎЫ/Ѫ(ma Ꙟ per ÎN/ÎM)Ы
BББ
CК(ma Ч davanti ad E, I)К(ma Ч davanti ad E, I)
DД(ma Ѕ per DZ)Д
EЄ/Е(ma Ѣ per EA e Ѥ per IE)Е(ma Я per EA)
FФФ
GГ(ma Џ davanti ad E, I)Г(ma Ӂ davanti ad E, I)
HХ(tranne se per indurire la consonante)Х(tranne se per indurire la consonante)
IИ, Й, І, ЬИ, Й, Ь
JЖЖ
LЛЛ
MММ
NНН
OО(Ѡ in certe parole greche)О
PПП
RРР
SСС
ȘШ(ma Щ per ȘT)Ш
TТТ
ȚЦЦ
UОУ(Ю per IU)У(Ю per IU)
VВВ
ZЗЗ

Russo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lingua russa e Traslitterazione scientifica del cirillico.

Per traslitterare l'alfabeto cirillico dellalingua russa si può fare riferimento al sistema raccomandato dall'ONU approvato nel1987[13].

Tuttavia, è abbastanza in uso anche un sistema di trascrizione basato sullalingua inglese, regolamentato dalGOST R 52535.1-2006 e utilizzato dall'ICAO per i passaporti. Per i segnali stradali, invece, la traslitterazione in vigore usa il sistemaGOST R 52290-2004.

Alfabeto cirillicoTrascrizione ISOTrascrizione sui passaportiTrascrizione sulla cartellonistica stradale
ΑAAA
БBBB
ВVVV
ГGGG
ДDDD
ЕEEE (ma YE ad inizio parola o dopo i segni molle e duro)
ЁËEYO (ad inizio parola o dopo una vocale o dopo i segni molle e duro), E (dopo Ч, Ш, Щ, Ж), YE
ЖŽZHZH
ЗZZZ
ИIII
ЙJIY
КKKK
ЛLLL
МMMM
НNNN
ОOOO
ПPPP
РRRR
СSSS
ТTTT
УUUU
ФFFF
ХH (concesso CH)KHKH
ЦCTSTS
ЧČCHCH
ШŠSHSH
ЩŜ (concesso ŠČ)SHCHSHCH
Ъʺ(non trascritto)' (apostrofo)
ЫYYY
Ьʹ(non trascritto)' (apostrofo)
ЭĖEE
ЮÛ (concesso JU)IUYU
ЯÂ (concesso JA)IAYA

Serbo-Croato

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Lalingua serbo-croata usa al contempo due alfabeti, uno latino (Alfabeto di Gaj) e il secondo cirillico (Alfabeto di Karadžić), con una corrispondenza uno-ad-uno. Dunque, trascrivere un nome dal cirillico altro non significa che ricondurlo all'altro alfabeto in uso:

ΑБВГДЂЕЖЗИЈКЛЉМНЊОПРСТЋУФХЦЧЏШ
abvgdđ(a volte scritto dj)ežzijklljmnnjoprstćufhcčš

Ucraino

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Per traslitterare l'alfabeto cirillico dellalingua ucraina si può fare riferimento al sistema raccomandato dall'ONU approvato nel1987[13]. Le coppie sono:

ΑБВГҐДЕЄЖЗИІЇЙКЛМНОПРСТУФХЦЧШЩЪЬЮЯ
abvhgdeježzyiïjklmnoprstufchcčšščʺʹjuja

Tuttavia, è abbastanza in uso anche un sistema di trascrizione basato sullalingua inglese, approvato dal Consiglio dei Ministri ucraino come risoluzione 55 del 27 gennaio 2010[14], e utilizzato dall'ICAO per i passaporti:

ΑБВГҐДЕЄЖЗИІЇЙКЛМНОПРСТУФХЦЧШЩЪЬЮЯ
abvh (però ЗГ viene trascritto come ZGH)gdeye (ad inizio parola, altrimenti IE)zhzyiyi (ad inizio parola, altrimenti I)y (ad inizio parola, altrimenti I)klmnoprstufkhtschshshch(non trascritto)(non trascritto)yu (ad inizio parola, altrimenti IU)ya (ad inizio parola, altrimenti IA)

Considerato, però, che l'ucraino e il russo sono lingue molto simili e che la diplomazia con l'Unione Sovietica si svolgeva prevalentemente in russo, è anche possibile trovare casi storici in cui la trascrizione veniva fatta dal russo anziché dall'ucraino, come nel caso diKiev (in russoКиев, ma in ucrainoКиїв, che quindi dovrebbe trascriversiKyiv) oČernobylʹ (in russoЧернобыль, ma in ucrainoЧорнобиль, cioèChornobyl). Il governo ucraino ha più volte ribadito in inglese la necessità di basare le proprie trascrizioni sulla grafia ucraina e non su quella russa, ma nel caso italiano c'è da considerare anche la possibilità che la trascrizione dal russo sia ormai assurta ad esonimo (come nel predetto caso diČernobylʹ).

Tagico

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Lettera cirillicaTraslitterazione ufficialeSembra una copia della tabella russa[senza fonte]Traslitterazione scientifica
ΑAA
БBB
ВVV
ГGG
ҒGHĠ/Ƣ
ДDD
ЕE (però YE ad inizio parola)E
ЁYOË
ЖZHŽ
ЗZZ
ИII
ӢIĪ
ЙYJ
КKK
ҚQĶ
ЛLL
МMM
НNN
ОOO
ПPP
РRR
СSS
ТTT
УUU
ӮUŪ
ФFF
ХKHH
ҲH
ЧCHČ
ҶJÇ
ШSHŠ
Ъ'ʹ
ЭEÈ
ЮYUÛ
ЯYAÂ

Lingue turche

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Storicamente, le lingue dei vari paesi dell'ex-Unione Sovietica erano scritte in cirillico, anche quando non lingue slave; con l'indipendenza, la maggior parte dei nuovi paesi ha adottato un nuovo sistema di scrittura basato sull'alfabeto latino, più propriamente, vista l'origine turca delle proprie lingue, sull'alfabeto turco inventato daAtatürk. Così come per il caso del serbo-croato, trascrivere significa, in questo caso, passare dall'alfabeto cirillico all'alfabeto latino già ufficiale.

Lettera cirillicaTraslitterazione secondo l'alfabeto pan-turcicoTraslitterazione scientifica del cirillico
ΑAA
ӘÄ (ma Ə in azero)Ə
БBB
ВVV
ГGG
Ғ/ҔĞ (ma GH in uiguro e Gʻ in usbeco)Ġ/Ğ
ДDD
ЕEE
ЖJ (ma ZH in uiguro)Ž
ҖJŽ̦oppure Ž̧
ЗZZ
ІIÌ
Иİ (ma I in turcmeno e kazako)I
ЙY (ma Ý in turcmeno e İ in kazako)J
КKK
Ҡ, Қ, ӃQǨ, K̦/Ķ, Ḳ
ЛLL
МMM
НNN
Ң, ҤÑ o NG (a seconda della lingua)N̦/Ṇ, Ṅ
ОOO
ӨÖÔ
ПPP
РRR
СSS
ТTT
УUU
ҰŪ
ҮÜÙ
ЎW (ma Oʻ in usbeco)Ŭ
ФFF
ХX (ma H in kazako, chirghiso)H
ҺH
ЦTS (ma C in chirghiso)C
ЧÇ (ma CH in uiguro e usbeco)Č
ҸCĈ
ШŞ (ma SH in usbeco e uiguro)Š
ЫI (ma Y in turcmeno e kazako)Y
ЭEĖ
ЮYUÛ
ЯYAÂ

Coreano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Latinizzazione riveduta della lingua coreana.

In passato, il coreano si scriveva principalmente concaratteri cinesi, ma già dalXV secolo fu in uso parallelo anche un sistema fonetico dove lo spazio di un'ideogramma viene riempito da una composizione procedurale di elementi fonetici base dettijamo. Questo sistema fonetico, dettohangeul, divenne l'unico ufficiale a partire dagli inizi delXX secolo ed è su di esso che si basa la romanizzazione del coreano in lettere latine.

Al momento, ufficialmente esistono due sistemi, lalatinizzazione riveduta della lingua coreana (sistema ufficiale inCorea del Sud) e ilsistema McCune-Reischauer (ufficiale inCorea del Nord e, fino al 2000, anche inCorea del Sud).

Consonanti:

Jamo
Ad inizio sillabaLatinizzazione rivedutagkkndttrmbppsss(omesso, perché indica sillaba che inizia in vocale)jjjchktph
McCune-Reischauerkkkntttrmpppsss(omesso)ch(ma j in Corea del Nord)tch(ma jj in Corea del Nord)ch'(ma ch in Corea del Nord)k'(ma kh in Corea del Nord)t'(ma th in Corea del Nord)p'(ma ph in Corea del Nord)h
IPA/k//k͈//n//t//t͈//ɾ//m//p//p͈//s//s͈////t͡ɕ//t͈͡ɕ͈//t͡ɕʰ//kʰ//tʰ//pʰ//h/
A fine sillabaLatinizzazione rivedutakkntlmpttngttktpt
McCune-Reischauerkkntlmptngttktpt
IPA/k̚//n//t̚//ɭ//m//p̚//t̚//ŋ//t̚//t̚//k̚//t̚//p̚//t̚/
"—" indica quei jamo che non possono apparire a fine sillaba.

Nella trascrizione McCune-Reischauer, alcuni incontri fra consonanti di sillabe diverse portano a trascrizioni diverse da quelle della tabella di cui sopra.

Vocali:

Hangul
Latinizzazione rivedutaaaeyayaeeoeyeoyeowawaeoeyouwowewiyueuui / yii
McCune-Reischaueraaeyayaeŏe(ë se dopo A)yeowawaeoeyouwewiyuŭŭii
IPA/a//ɛ//ja//jɛ//ʌ//e//jʌ//je//o//wa//wɛ//ø/~/we//jo//u//wʌ//we//y/~/ɥi//ju//ɯ//ɰi//i/

Ebraico

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Così come per l'arabo, anche l'ebraico è in realtà unabjad con tre madri di lettura: l'alef (colpo di glottide in consonante, ā come vocale lunga), la he (h come consonante, ā oppure e come vocale), lo iod (j/y come consonante, ī come vocale) e la vav (v/w come consonante, ō/ū come vocale). Inoltre, per quel che concerne i nomi biblici, si ha spesso una traslitterazione che invece ricalca la pronuncia dell'ebraico biblico filtrata attraverso il greco antico.

Lettera ebraicaNomeTraslitterazione scientificaTraslitterazione semplificata (in uso nei passaporti)Traslitterazione biblica
אAlef''(consonante), a(madre di lettura)a(madre di lettura)
בBetvb
גGimelgg
דDaletdd
הHehhh
וVavwv(consonante), o/u(madre di lettura)v(consonante), u(madre di lettura)
זZainzzz
חHetkh/chh(consonante), a/e(madre di lettura)
טTettt
יIodyy(consonante), i(madre di lettura)i
כKafkh/chch
לLamedlll
מMemmmm
נNunnnn
סSamechsss
עAinʿ(omesso)(omesso, ma raramente G)
פPefph
צTsadetz/tss
קCofqkc
רResrrr
שׁŠinšshs
שׂŚinśss
תTauttth

Nell'ebraico, inoltre, esiste il segno diacritico del dageš, che assomiglia a un punto al centro della lettera: la sua presenza indica che la consonante è da pronunciarsi nella maniera biblica e non in quella moderna. Ad esempio, la bet normalmente si pronuncia /v/, mentre la bet col dageš è da leggersi /b/ (nella traslitterazione scientifica, questo è segnalato eliminando il trattino). Tuttavia, il dageš può anche indicare un raddoppiamento della consonante, che verrà trascritta doppia.

Inoltre, nei prestiti da altre lingue, può comparire il gereš, visivamente simile a un apostrofo: solitamente, questo viene utilizzato per rappresentare le affricate inesistenti in ebraico. Ad esempio, la gimel col gereš viene utilizzata per rappresentare il suono /d͡ʒ/ ("g dolce").

Per quel che riguarda la trascrizione delle vocali, la traslitterazione scientifica cerca di mantenere una distinzione fra vocali lunghe e corte e riserva inoltre uno specifico segno per la scevà; invece, la trascrizione in uso nei passaporti e nella cartellonistica riduce la scevà a unae e non fa distinzione di lunghezza fra vocali. Per quel che concerne la trascrizione biblica, invece, le vocali sono trascritte in una maniera piuttosto arbitraria, a cui poi aggiungere il fatto che, venendo filtrate per il greco, spesso leu corte venivano rivisitate come delleo corte (infatti, in greco non esiste la u corta).

La differenza tra le tre traslitterazioni diventa evidente, ad esempio, nel nome della città diTel Aviv: nella traslitterazione scientifica, noi abbiamoTēl Āḇīḇ; nella trascrizione semplificata troviamoTel Aviv; nella trascrizione biblica,Thel Abib.

Yiddish

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Lalingua yiddish è una lingua germanica, cugina del tedesco e dell'olandese. La trascrizione dallo yiddish all'alfabeto latino, non essendo lo yiddish lingua ufficiale, non è concordata in maniera universale, ma il sistema più utilizzato è quello promulgato dallo YIFO a Manhattan, per quanto rimanga possibile voler sottolineare le corrispondenze col tedesco trascrivendo secondo l'ortografia tedesca. Ad esempio, il nome della lingua,ייִדיש, viene trascritto secondo lo schema YIFO comeYiddish, ma la trascrizione alla tedesca, dandociJidisch, rende più facile riconoscere che la parola è cognata del tedescoJüdisch.

Etiope

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L'alfabeto etiope, più propriamentealfabeto ge'ez, è in realtà unabugida, cioè un sillabario sorto da legature fra una consonante base (che solitamente ha un suono vocalico inerente, nel caso etiope /æ/) e da vocali originariamente segni diacritici (tra cui anche un segno diacritico per indicare l'assenza di vocale). Per quanto non esista una tabella ufficiale di trascrizione, fra i grammatici rimane abbastanza in uso la romanizzazione BGN/PCGN; una sua forma privata dei segni diacritici pare corrispondere con la trascrizione in uso nei passaporti etiopi ed eritrei.

Tuttavia, per via delle passate ambizioni coloniali italiane inAbissinia, un sistema semi-ufficioso di trascrizione che si basa sulla fonetica italiana coesiste per certi nomi propri:Ambaradan,Addis Abeba,Uccialli,negus,Menelik, ... Queste trascrizioni, inoltre, segnalano la presenza di consonanti doppie in maniera non prevedibile dal testo in etiope.

Consonante etiopeTrascrizione BGN/PCGNTrascrizione coloniale italica
HH
LL
H?
MM
ŚLS(?)
RR
SS(raddoppiata se possibile)
Q/ḲC dura (a volte QU)
BB
TT
H
NN
ʼ(omesso)
KC dura
WU
ʽ(omesso)
ZZ(ma S se a fine parola o davanti altra consonante)
YJ (nel senso di semiconsonante /j/)
DD
GG dura
T
P
Z
Ṣ́Z
FF
PP
VV
ČC dolce
ǦG dolce
Č̣C dolce
ŠSC dolce
ÑGN
ŽG dolce

Per le consonanti dolci a fine parola (ossia quando la vocale è la scevà), solitamente queste venivano scritte semplici (nel caso diSC) o raddoppiate (nel caso diC eG dolce), anche nonostante questo sia in realtà contrario alla fonologia italiana; le equivalenti forme "dure" aggiungevano una h alla fine. Per le consonanti labializzate, solitamente si scrivono con W aggiunta (nel caso di C dura, si scrive KW).

Vocale etiopeTrascrizione BGN/PCGNTrascrizione coloniale italica
ÄE(ma UO per WÄ e SCIO per ŠÄ)
UU(omesso se seguito da U consonante; trasformata in O se non accentato e seguito da vocale)
II
AA
EE
ƏSolitamente omesso, ma trasformato in E oppure I se la risultante è un incontro consonantico illeggibile in italiano, preferendo la trascrizione I se nella parola già compare la E a rappresentare altra vocale, ma non se questa E già rappresenta vocali originarie diverse. Nel caso di -AYƏ a fine parola, la trascrizione è invece -E per l'intero gruppo.
OO(omesso se seguito da U consonante)
WAUA
IA

La differenza tra le due trascrizioni è piuttosto visibile: se internazionalmente nella guerra d'indipendenza eritrea si parla del presidente etiopeMäläsə Zenawi e del presidente eritreoʼIsayəyasə ʼAfəwärəki, nella trascrizione italica noi abbiamoMelles Zenaui eIsaias Afuorchi.

Georgiano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lingua georgiana e Traslitterazione del georgiano.

L'unica nota da aggiungere è che sulla cartellonistica stradale e sui passaporti gli apostrofi non vengono scritti.

GeorgianoLatino
a
b
g
d
e
v
z
t
i
k'
l
m
n
o
p'
zh
r
s
t'
u
p
k
gh
q'
sh
ch
ts
dz
ts'
ch'
kh
j
h

Giapponese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sistema Hepburn.

Per ogni scritta in alfabeto latino, è ormai prassi consolidata trascrivere il giapponese secondo ilsistema Hepburn, eliminando però il segno di vocale allungata, cioè ilmacron, quando questo non sia disponibile (in particolar modo sui documenti d'identità).

La scrittura giapponese si compone di due sillabari (hiragana ekatakana) e dikanji, cioè qualche miriade di caratteri cinesi, la cui pronuncia, in particolar modo nei nomi propri, non è sempre facilmente desumibile.

Greco

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Lo stesso argomento in dettaglio:Alfabeto greco.

Traslitterazione delgreco antico:

Α, αΒ, βΓ, γΔ, δΕ, εΖ, ζΗ, ηΘ, θΙ, ιK, κΛ, λΜ, μΝ, νΞ, ξΟ, οΠ, πΡ, ρΣ, σ (ς)Τ, τΥ, υΦ, φΧ, χΨ, ψΩ, ω
abgdezēthiklmnxoprstyphchpsō

Per ilgreco moderno sono previste le corrispondenze esposte nella tabella seguente secondo l'ISO 843:1997 TL.[15]

Α, αΒ, βΓ, γΔ, δΕ, εΖ, ζΗ, ηΘ, θΙ, ιK, κΛ, λΜ, μΝ, νΞ, ξΟ, οΠ, πΡ, ρΣ, σ (ς)Τ, τΥ, υΦ, φΧ, χΨ, ψΩ, ω
avgdezīthiklmnxoprstyfchpsō

Lingue indiche

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Lo stesso argomento in dettaglio:Alfabeto internazionale per la traslitterazione del sanscrito.
Lo stesso argomento in dettaglio:Sistema di romanizzazione della Biblioteca Nazionale di Calcutta.
Lo stesso argomento in dettaglio:ISO 15919.

Per le lingue indiche, la trascrizione usata dal governo dell'India e conseguentemente anche dalNepal è il sistema Hunteriano privato dei segni diacritici. Tuttavia, esistono anche l'IAST e l'ISO 15919 come standard di concorrenza utilizzati in ambito glottologico. Per quel che riguarda l'urdu, lingua ufficiale delPakistan, essendo esso uno dei due registri standard dell'indostano, si può tecnicamente riutilizzare il sistema di trascrizione dell'hindi, l'altro registro che invece è la lingua ufficiale dell'India, ma non c'è nessuna ufficialità nota. InSri Lanka, invece, le lingue ufficiali (cingalese etamulo) vengono traslitterate ufficialmente tramite l'ISO 15919 privato dei segni diacritici.

Particolarità dell'alfabetodevanagari (e degli altri alfabeti brahmici) è che le consonanti hanno una vocale inerente, la scevà, che viene sostituita da una vocale segno diacritico, a cui aggiungere anche il segno diacritico che indica l'assenza di vocale. Se nel Sanscrito tutte le scevà sono mantenute, nelle moderne lingue indiche in molti casi la scevà non viene pronunciata anche senza la presenza del diacritico che elimina la vocale; tale rimozione della scevà viene riflessa anche nella trascrizione in lettere latine.

Anche ilbengalese, lingua ufficiale delBangladesh, viene trascritta nella cartellonistica usando il sistema Hunteriano privato dei segni diacritici (ma preferendo gli esonimi inglesi, ad esempio scrivendoMymensingh al posto della trascrizione dal bengaleseMayamansinha). Tuttavia, poiché la pronuncia bengalese è significativamente diversa dal sanscrito, le trascrizioni a uso dei glottologi sono adattamenti dell'IAST, ad esempio scrivendo la scevà comeô perché pronunciata /ɔ/.

Vocali:

Devanagari (Hindi)Nasta'liq (Urdu)HunterianoIAST
اaa
آāā
اِii
یīī
اُuu
اوūū
رِṛĭ
رِṟĭ
اےēe
اےaiai
اوōo
اوauau
अंں,ن,مṅ, ṁ
अःح
اےæ
اوû

Consonanti:

Devanagari (Hindi)Nasta'liq (Urdu)HunterianoIAST
کkk
کھkhkh
گgg
گھghgh
ن
چchc
چھchh(proposte forme diacritiche come cẖ, čh)ch
جjj
جھjhjh
نññ
ٹ
ٹھṭhṭh
ڈ
ڈھḍhḍh
ن
تtt
تھthth
دdd
دھdhdh
نnn
پpp
پھphph
بbb
بھbhbh
مmm
یyy
رrr
لll
وvv
شsh(in Nepalese, a volte anche S)ś
شṣh
سss
حhh
क़قq
ख़خḳh, k͟h
ग़غg͟h
ड़ڑ
ढ़ڑھṛh
फ़فf
ज़زz
झ़ژzh
क्षکشkṣh
त्रترtrtr
ज्ञگیہgy(ma jñ per il Sanscrito)
श्रشرshrśr

|}

Laotiano

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La trascrizione in uso ufficiale nelLaos ricalca ilsistema generale reale thailandese di trascrizione.

Consonanti:

LaotianoTrascrizione in uso ufficiale
g
k
k
ng
j
s
s
y
d
t
t
t
n
b
p
p
f
p
f
m
y
r
l
w
h
(omesso)
h

Vocali:

Laotiano (vocale corta)Laotiano (vocale lunga)Trascrizione ufficiale
◌ະ, ◌ັ◌◌າa
◌ິ◌ີi
◌ຶ◌ືue
◌ຸ◌ູu
ເ◌ະ, ເ◌ັ◌ເ◌e
ແ◌ະ, ແ◌ັ◌ແ◌ae
ໂ◌ະ, ◌ົ◌ໂ◌o
ເ◌າະ, ◌ັອ◌◌ໍ, ◌ອ◌o
ເ◌ິເ◌ີoe
ເ◌ັຍເ◌ຍ, ◌ຽ◌ia
ເ◌ຶອເ◌ືອ, ເ◌ືອ◌uea
◌ົວະ◌ົວ, ◌ວ◌ua
ໄ◌, ໃ◌ai
ເ◌ົາao
◌ໍາam

Maldiviano

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L'alfabetothaana è utilizzato per scrivere la lingua maldiviana. Per quanto esista una trascrizione sistematica promulgata per legge, la più utilizzata rimane la versione in lettere latine utilizzata dal governo delleMaldive nel periodo 1976-1978 (detta Malé-Latino). In alternativa, esiste anche la trascrizioneISO 15919. L'alfabetothaana ha inoltre tratto ispirazione dall'arabo, per cui le vocali sono in realtà scritte come segni diacritici sulla consonante precedente.

ThaanaMalé-LatinoISO 15919
އ(omesso)(omesso)
ހhh
ށsh
ނnn
ރrr
ބbb
ޅl
ކkk
ވvv
މmm
ފff
ދdhd
ތtht
ލll
ގgg
ޏgnñ
ސss
ޑd
ޒzz
ޓt
ޔyy
ޕpp
ޖjj
ޗchc
އަaa
އާaaā
އިii
އީeeī
އުuu
އޫooū
އެe(scritta é a fine parola)e
އޭeyē
އޮoo
އޯoaō

Somalo

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Lalingua somala, in realtà, è già normalmente scritta in alfabeto latino. Tuttavia, per via del passato coloniale, l'Italia mantiene molti esonimi basati su una trascrizione più conforme alla fonetica italica:

  • La J viene trascritta come G dolce
  • X e KH vengono ridotti ad H, mentre la H normale si perde
  • SH viene trascritto come SC dolce
  • C (/ʕ/) viene cancellato
  • DH perde la acca
  • Q e K vengono trascritti come C dura (ma Q a volte viene ritenuto essere G dura)
  • G viene vista come G dura
  • W viene trascritto come U (cancellato, però, se preceduto da O/U)
  • Y viene trascritto come J
  • Le vocali lunghe, scritte doppie, vengono invece trascritte singole
  • Delle vocali corte, E, I, O, U possono scomparire se vicino alla semiconsonante più simile in suono
  • Se l'incontro tra due consonanti non è possibile in italiano, solitamente si aggiunge una A
  • Similmente al caso dell'etiope, le C e G finali sono raddoppiate se dolci, ma seguite da H se dure

Essendo però all'epoca coloniale il somalo scritto più con un adattamento dell'alfabeto arabo, ne consegue che vi è un'imprevedibilità nel determinare come le vocali (e gruppi di vocali, semiconsonanti e acca) siano state in realtà storicamente trascritte: inMogadiscio, ad esempio, il nome somalo è Muqdisho, che dovrebbe darci Mugadiscio.

Thailandese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sistema generale reale thailandese di trascrizione.

Tibetano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Traslitterazione Wylie.
Lo stesso argomento in dettaglio:Pinyin tibetano.

Bhutanese

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Lalingua dzongkha, lingua ufficiale delBhutan, è una lingua tibetana che usa la scrittura tibetana. Tuttavia, visto che quest'ultima è ortograficamente allineata al tibetano classico e riflette poco la pronuncia attuale, nel 1991 la Commissione per lo Sviluppo Dzongkha ha proclamato un sistema di trascrizione ufficiale da utilizzarsi. L'unica differenza rispetto all'uso nei passaporti e nella cartellonistica è che la trascrizione della Commissione fa uso di un modificatore di aspetto simile al segno del grado e di segni diacritici per specificare le diverse qualità delle vocali, ambo perduti sui passaporti e sulla cartellonistica.

Turco

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La lingua turca è già scritta normalmente in caratteri latini grazie alle riforme diAtatürk. Tuttavia, nell'Impero Ottomano, era prassi comune scrivere il turco tramite lettere arabe, con diversi adattamenti. Non ci fu mai un sistema accettato di trascrizione dell'alfabeto turco ottomano, ma l'uso dell'italiano come lingua diplomatica occidentale da parte dello Stato della Fulgida Porta fa sì che stranamente una qualche forma di traslitterazione sia possibile, come testimonia iltrattato di Küçük Kaynarca, dove il luogo viene indicato all'interno del trattato stesso comeChiuciuc/Cuciuc Chainarggi. L'adattamento dell'alfabeto arabo, originatosi da una lingua con appena tre vocali singole (raramente scritte poi se corte), al turco, dove vi sono quattro coppie diverse di vocali, fa sì che la corrispondenza fra lettere arabe e trascrizione non possa essere univoca e, in realtà, siano sempre da interpretare ed aggiungere le lettere. Ad esempio,مصطفی كمال پاشا (Mṣṭfá Kmāl Pāșā), viene reso in turco moderno comeMustafa Kemal Paşa, mentre in forma italianizzata otterremmoMustafà Chemal Pascià.

Lettera arabaTurco modernoTrascrizione all'italiana
اa, ea, e
ء/ع
بb (p)b (p)
پpp
ت/طtt(h)
ث/س/صss(s)
جcgdolce
چçcdolce
ح/خhh
دdd
ذ/ز/ظzs
رrr
ژjgdolce
شşscdolce
ضd, zz
غğg
فff
ق/کkc(h)dura
گg, ğg
ڭ/نnn
لll
مmm
وv, o, ö, u, üv, o, u
هh, e, ah, e, a
یy, ı, iy, i

Note

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  1. ^ Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli,Il Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana 2008, a cura di Luca Serianni e Maurizio Trifone, Firenze, Le Monnier, 2007,ISBN 978-88-04-56485-0.
  2. ^https://kkeutsori.com/loanword-transcription-rules/
  3. ^Instrukcija po peredache naimenovanij geograficheskih objektov s belorusskogo i russkogo jazykov na drugie jazyki i transliteracii naimenovanij geograficheskih objektov bukvami latinskogo alfavita, supravo.by, Gosudarstvennyj komitet po imushchestvu Respubliki Belarus, 2023.
  4. ^(BG)Regolazioni per l'emissione dei documenti bulgari dell'identità, Gazzetta di Stato N. 14, 2000. ISSN 0205-0900
  5. ^(EN) L.L. Ivanov,On the Romanization of Bulgarian and English, Contrastive Linguistics, XXVIII, 2003, 2, pp. 109-118. ISSN 0204-8701;Errata, id., XXIX, 2004, 1, p. 157.
  6. ^(EN, BG) Andreev A., I. Derzhanski eds.Bulgarian Academy of Sciences: Institute of Mathematics and Informatics, founded 1947.Archiviato il 6 giugno 2011 inInternet Archive. Sofia: Multiprint Ltd., 2007. 64 pp.ISBN 978-954-8986-27-4
  7. ^(EN)United Nations Document E/CONF.98/CRP.71. 17 August 2007.
  8. ^Report of Eastern Europe, Northern and Central Asia Division (PDF), suunstats.un.org, UNGEGN, Aprile 2016, p. 8.
  9. ^Position on the transfer of names of geographical objects of the Kyrgyz Republic in the letters of the Latin alphabet, sucbd.minjust.gov.kg, 19 agosto 2008.
  10. ^CatastoArchiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive./ICAO Doc 9303 (pagine 33, 34)Archiviato il 19 ottobre 2017 inInternet Archive.
  11. ^(MN)Монгол кирил үсгийн латин хөрвүүлгийн шинэ стандарт батлагдлаа, sunews.gogo.mn, GoGo.mn, 18 febbraio 2012.URL consultato il 20 febbraio 2012.
  12. ^kirill-useg-standart.jpg, tabella su archive.today
  13. ^ab(EN)Russian (PDF), suEesti Keele Instituut.URL consultato il 7 luglio 2021(archiviato il 25 maggio 2021).
  14. ^[1]
  15. ^(EN)Greek (PDF), suEesti Keele Instituut.URL consultato il 7 luglio 2021(archiviato il 6 luglio 2021).

Voci correlate

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