Pierre Simon Laplace Inanalisi funzionale , latrasformata di Laplace (dal nome delmatematico francesePierre Simon Laplace ) è unatrasformata integrale ovvero nello specifico unoperatore funzionalelineare che associa unafunzione di variabilereale con una funzione di variabilecomplessa .
Sia data una funzionef ( t ) {\displaystyle f(t)} definita suinumeri reali . La trasformata di Laplace è la funzione definita sull'insieme continuos {\displaystyle s} data da
L { f } ( s ) = def ∫ − ∞ + ∞ e − s t f ( t ) d t {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s){\stackrel {\text{def}}{=}}\int _{-\infty }^{+\infty }{\text{e}}^{-st}f(t)\,{\text{d}}t} essendoe {\displaystyle {\text{e}}} ilnumero di Nepero (o Eulero) ed il parametros {\displaystyle s} unnumero complesso
s = def σ + i ω {\displaystyle s\ {\stackrel {\text{def}}{=}}\ \sigma +{\text{i}}\omega } conσ {\displaystyle \sigma } eω {\displaystyle \omega } numeri reali ei {\displaystyle {\text{i}}} l'unità immaginaria. Talvolta la trasformata è indicata, meno rigorosamente, nella formaL { f ( t ) } {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{f(t)\right\}} .
Si può definire la trasformata di Laplace di unamisura di Borel finitaμ {\displaystyle \mu } attraverso l'integrale di Lebesgue :
( L μ ) ( s ) = def ∫ [ 0 , + ∞ ) e − s t d μ ( t ) . {\displaystyle ({\mathcal {L}}\mu )(s)\ {\stackrel {\text{def}}{=}}\ \int _{[0,+\infty )}{\text{e}}^{-st}\,{\text{d}}\mu (t).} Un importante caso particolare si verifica seμ {\displaystyle \mu } è unamisura di probabilità .
Latrasformata unilatera di Laplace è definita pert > 0 {\displaystyle t>0} come:
L u { f } ( s ) = def ∫ 0 + ∞ e − s t f ( t ) d t . {\displaystyle {\mathcal {L}}_{u}\left\{f\right\}(s)\ {\stackrel {\text{def}}{=}}\ \int _{0}^{+\infty }{\text{e}}^{-st}f(t)\,{\text{d}}t.} La trasformata di Laplace tipicamente esiste per tutti i numeri realiR e ( s ) > a {\displaystyle \mathrm {Re} (s)>a} , dovea {\displaystyle a} è una costante (chiamataascissa di convergenza ) che dipende dalla funzione originaria e che costituisce laregione di convergenza .
Si tratta di unatrasformata integrale che gode di numerose proprietà, che la rendono utile per l'analisi deisistemi dinamici lineari . Il vantaggio più significativo è che l'integrale e laderivata di una funzione diventano rispettivamente una divisione e una moltiplicazione per la variabile complessa, analogamente al modo in cui ilogaritmi cambiano la moltiplicazione di numeri nella loro addizione. Essa consente di trasformare leequazioni integrali e leequazioni differenziali inequazioni polinomiali , che sono più immediate da risolvere. Anche la risposta (l'uscita) di un sistema dinamico lineare può essere calcolata comeprodotto di convoluzione della suarisposta impulsiva unitaria con il segnale d'ingresso. Sviluppando questo calcolo nello spazio di Laplace la convoluzione diventa unamoltiplicazione , che spesso rende il problema più semplice. In particolare nell'ingegneria dei sistemi la trasformata di Laplace dellarisposta impulsiva del sistema è la suafunzione di trasferimento che caratterizza il comportamento del sistema in oggetto:
H ( s ) = def L { h ( t ) } = ∫ − ∞ + ∞ h ( t ) e − s t d t . {\displaystyle H(s)\ {\stackrel {\text{def}}{=}}\ {\mathcal {L}}\{h(t)\}\ =\ \int _{-\infty }^{+\infty }h(t){\text{e}}^{-st}\,{\text{d}}t.} Nellateoria delle probabilità la trasformata di Laplace è definita come unvalore atteso . SeX {\displaystyle X} è unavariabile casuale confunzione di densità di probabilità f {\displaystyle f} , allora la trasformata dif {\displaystyle f} è data dal valore di aspettazione:
( L f ) ( s ) = E [ e − s X ] . {\displaystyle ({\mathcal {L}}f)(s)=E\left[{\text{e}}^{-sX}\right].} Conabuso di notazione , ci si riferisce a tale integrale come la trasformata di Laplace diX {\displaystyle X} stessa, e sostituendos {\displaystyle s} con− t {\displaystyle -t} si ha lafunzione generatrice dei momenti diX {\displaystyle X} . Di particolare interesse è la pratica di ottenere la funzione cumulativa di distribuzione di probabilità di una variabile casualeX {\displaystyle X} attraverso la trasformata di Laplace nel modo seguente:
F X ( x ) = L s − 1 { E [ e − s X ] s } ( x ) = L s − 1 { ( L f ) ( s ) s } ( x ) . {\displaystyle F_{X}(x)={\mathcal {L}}_{s}^{-1}\left\lbrace {\frac {E\left[{\text{e}}^{-sX}\right]}{s}}\right\rbrace (x)={\mathcal {L}}_{s}^{-1}\left\lbrace {\frac {\left({\mathcal {L}}f\right)(s)}{s}}\right\rbrace (x).} L'inversa della trasformata di Laplace è data dall'integrale di Bromwich , anche dettointegrale di Fourier-Mellin oformula inversa di Mellin , un integralecomplesso dato da
f ( t ) = L − 1 { F ( s ) } = 1 2 π i lim T → + ∞ ∫ γ − i T γ + i T e s t F ( s ) d s , {\displaystyle f(t)={\mathcal {L}}^{-1}\{F(s)\}={\frac {1}{2\pi {\text{i}}}}\,\lim _{T\to {+\infty }}\int _{\gamma -{\text{i}}T}^{\gamma +{\text{i}}T}{\text{e}}^{st}F(s)\,{\text{d}}s,} doveγ {\displaystyle \gamma } è un numero reale tale che il contorno del cammino di integrazione sia contenuto nella regione di convergenza diF ( s ) {\displaystyle F(s)} .
Si dimostra che se una funzioneG ( s ) {\displaystyle G(s)} ha la trasformata inversag ( t ) {\displaystyle g(t)} , ossiag {\displaystyle g} è una funzione continua a tratti che soddisfa la condizione
L { g } ( s ) = G ( s ) , {\displaystyle {\mathcal {L}}\{g\}(s)=G(s),} allorag ( t ) {\displaystyle g(t)} è univocamente determinata.
Sef {\displaystyle f} è unafunzione localmente integrabile , o più in generale unamisura di Borel sufficientemente regolare, allora la trasformata di LaplaceF ( s ) {\displaystyle F(s)} dif {\displaystyle f} converge se esiste il limite
lim R → + ∞ ∫ 0 R f ( t ) e − t s d t {\displaystyle \lim _{R\to {+\infty }}\int _{0}^{R}f(t){\text{e}}^{-ts}\,{\text{d}}t} econverge assolutamente se esiste l'integrale di Lebesgue
∫ 0 + ∞ | f ( t ) e − t s | d t . {\displaystyle \int _{0}^{+\infty }|f(t){\text{e}}^{-ts}|\,{\text{d}}t.} Se si verifica soltanto la convergenza del primo tipo, la trasformata di Laplace converge condizionatamente.
Dalteorema della convergenza dominata segue che i valori tali cheF ( s ) {\displaystyle F(s)} converge assolutamente sono tali cheR e ( s ) > a {\displaystyle \mathrm {Re} (s)>a} oppureR e ( s ) ≥ a {\displaystyle \mathrm {Re} (s)\geq a} , dovea {\displaystyle a} appartiene alla retta reale estesa. Tale costante è dettaascissa di convergenza assoluta e dipende dal comportamento della crescita della funzionef {\displaystyle f} . Nella regione di convergenza assoluta la trasformata è unafunzione analitica .
L'insieme di valori in cuiF ( s ) {\displaystyle F(s)} converge, condizionatamente o assolutamente, è la regione di convergenza (ROC). Se la trasformata di Laplace converge condizionatamente ins = s 0 {\displaystyle s=s_{0}} allora converge per ognis {\displaystyle s} tale cheR e ( s ) > R e ( s 0 ) {\displaystyle \mathrm {Re} (s)>\mathrm {Re} (s_{0})} , e di conseguenza la regione di convergenza è il semipianoR e ( s ) > a {\displaystyle \mathrm {Re} (s)>a} ed eventualmente punti sulla linea di frontieraR e ( s ) = a {\displaystyle \mathrm {Re} (s)=a} . Nella regione di convergenzaR e ( s ) > R e ( s 0 ) {\displaystyle \mathrm {Re} (s)>\mathrm {Re} (s_{0})} la trasformata di Laplace può essere espressa integrando per parti:
F ( s ) = ( s − s 0 ) ∫ 0 + ∞ e − ( s − s 0 ) t β ( t ) d t , {\displaystyle F(s)=(s-s_{0})\int _{0}^{+\infty }{\text{e}}^{-(s-s_{0})t}\beta (t)\,{\text{d}}t,} con
β ( u ) = ∫ 0 u e − s 0 t f ( t ) d t , {\displaystyle \beta (u)=\int _{0}^{u}{\text{e}}^{-s_{0}t}f(t)\,{\text{d}}t,} evidenziando così il fatto che nella regione di convergenza la funzioneF ( s ) {\displaystyle F(s)} può essere espressa come la trasformata di Laplace assolutamente convergente di qualche altra funzione, ed in particolare è analitica.
L [ ∑ i = 1 n K i ⋅ f i ( t ) ] = ∑ i = 1 n K i ⋅ L [ f i ( t ) ] . {\displaystyle {\mathcal {L}}{\Biggl [}\sum _{i=1}^{n}K_{i}\cdot f_{i}(t){\Biggr ]}=\sum _{i=1}^{n}K_{i}\cdot {\mathcal {L}}{\bigl [}f_{i}(t){\bigr ]}.} L { f ′ } = s L { f } − f ( 0 − ) ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f'\}=s{\mathcal {L}}\{f\}-f(0^{-});} L { f ″ } = s 2 L { f } − s f ( 0 − ) − f ′ ( 0 − ) ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f''\}=s^{2}{\mathcal {L}}\{f\}-sf(0^{-})-f'(0^{-});} L { f ( n ) } = s n L { f } − s n − 1 f ( 0 − ) − ⋯ − f ( n − 1 ) ( 0 − ) = s n L { f } − ∑ k = 1 n s n − k d k − 1 f ( 0 ) d t k − 1 ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{f^{(n)}\right\}=s^{n}{\mathcal {L}}\left\{f\right\}-s^{n-1}f(0^{-})-\cdots -f^{(n-1)}(0^{-})=s^{n}{\mathcal {L}}\left\{f\right\}-\sum _{k=1}^{n}s^{n-k}{\frac {d^{k-1}f(0)}{dt^{k-1}}};} L { t f ( t ) } = − L { f } ′ ( s ) ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\{tf(t)\}=-{\mathcal {L}}\left\{f\right\}'(s);} L { f ( t ) t } = ∫ s ∞ L { f } ( σ ) d σ . {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{{\frac {f(t)}{t}}\right\}=\int _{s}^{\infty }{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(\sigma )\,{\text{d}}\sigma .} L { ∫ 0 t f ( τ ) d τ } = 1 s L { f ( t ) } . {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{\int _{0}^{t}f(\tau )\,{\text{d}}\tau \right\}={1 \over s}{\mathcal {L}}\{f(t)\}.} L { e a t f ( t ) } = L { f } ( s − a ) ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{{\text{e}}^{at}f(t)\right\}={\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s-a);} L − 1 { L { f } ( s − a ) } = e a t f ( t ) . {\displaystyle {\mathcal {L}}^{-1}\left\{{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s-a)\right\}={\text{e}}^{at}f(t).} L { f ( t − a ) Θ ( t − a ) } = e − a s L { f } ( s ) ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\left\{f(t-a)\Theta (t-a)\right\}={\text{e}}^{-as}{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s);} L − 1 { e − a s L { f } } = f ( t − a ) Θ ( t − a ) . {\displaystyle {\mathcal {L}}^{-1}\left\{{\text{e}}^{-as}{\mathcal {L}}\left\{f\right\}\right\}=f(t-a)\Theta (t-a).} doveΘ ( t ) {\displaystyle \Theta (t)} è ilgradino di Heaviside . ( − 1 ) n L { t n f ( t ) } = d n d s n [ L { f } ( s ) ] . {\displaystyle {\mathcal {(}}-1)^{n}\ {\mathcal {L}}\{\,t^{n}f(t)\}={\frac {{\text{d}}^{n}}{{\text{d}}s^{n}}}[{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s)].} L { f ∗ g } = L { f } L { g } {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f*g\}={\mathcal {L}}\{f\}{\mathcal {L}}\{g\}} L { f } = 1 1 − e − p s ∫ 0 p e − s t f ( t ) d t . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f\}={1 \over 1-{\text{e}}^{-ps}}\int _{0}^{p}{\text{e}}^{-st}f(t)\,{\text{d}}t.} Si possono enunciare due teoremi che permettono di conoscere il valore iniziale e il valore finale della funzione partendo dalla sua trasformata. Essi valgono per funzioni di classeC 1 {\displaystyle C^{1}} , causali (cioè nulle pert < 0 {\displaystyle t<0} ) e con ascissa di convergenzaa < + ∞ {\displaystyle a<+\infty } . Il teorema del valore iniziale stabilisce che:
f ( 0 ) = lim t → 0 f ( t ) = lim s → ∞ s L { f } ( s ) , {\displaystyle f(0)=\lim _{t\to 0}f(t)=\lim _{s\to \infty }s\,\,{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s),} mentre il teorema del valore finale stabilisce che se è finito ed esistef ( + ∞ ) {\displaystyle f(+\infty )} , allora:
f ( + ∞ ) = lim t → + ∞ f ( t ) = lim s → 0 s L { f } ( s ) . {\displaystyle f(+\infty )=\lim _{t\to +\infty }f(t)=\lim _{s\to 0}s\,\,{\mathcal {L}}\left\{f\right\}(s).} L { δ ( t ) } = 1. {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\delta (t)\}=1.} L { Θ ( t ) } = 1 s . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\Theta (t)\}={\frac {1}{s}}.} L { R ( t ) } = 1 s 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{R(t)\}={\frac {1}{s^{2}}}.} L { e α t } = 1 s − α . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{{\text{e}}^{\alpha t}\}={\frac {1}{s-\alpha }}.} L { sin ( α t ) } = α s 2 + α 2 ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\sin(\alpha t)\}={\frac {\alpha }{s^{2}+\alpha ^{2}}};} L { e β t sin ( α t ) } = α ( s − β ) 2 + α 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{{{\text{e}}^{\beta t}\sin(\alpha t)}\}={\frac {\alpha }{(s-\beta )^{2}+\alpha ^{2}}}.} L { cos ( α t ) } = s s 2 + α 2 ; {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\cos(\alpha t)\}={\frac {s}{s^{2}+\alpha ^{2}}};} L { e β t cos ( α t ) } = s − β ( s − β ) 2 + α 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{{\text{e}}^{\beta t}\cos(\alpha t)\}={\frac {s-\beta }{(s-\beta )^{2}+\alpha ^{2}}}.} L { sinh ( α t ) } = α s 2 − α 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\sinh(\alpha t)\}={\frac {\alpha }{s^{2}-\alpha ^{2}}}.} L { cosh ( α t ) } = s s 2 − α 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\cosh(\alpha t)\}={\frac {s}{s^{2}-\alpha ^{2}}}.} L { ln ( t ) } = − ln ( s ) + γ s . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\ln(t)\}=-{\frac {\ln(s)+\gamma }{s}}.} L { t α } = s − α + 1 α ⋅ Γ ( 1 + 1 α ) . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{{\sqrt[{\alpha }]{t}}\}=s^{-{\frac {\alpha +1}{\alpha }}}\cdot \Gamma \left(1+{\frac {1}{\alpha }}\right).} L { J α ( t ) } = ( s + 1 + s 2 ) − α 1 + s 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{J_{\alpha }(t)\}={\frac {\left(s+{\sqrt {1+s^{2}}}\right)^{-\alpha }}{\sqrt {1+s^{2}}}}.} Funzioni di Bessel modificate: L { I α ( t ) } = ( s + − 1 + s 2 ) − α − 1 + s 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{I_{\alpha }(t)\}={\frac {\left(s+{\sqrt {-1+s^{2}}}\right)^{-\alpha }}{\sqrt {-1+s^{2}}}}.} L { erf ( t ) } = e s 2 / 4 erfc ( s / 2 ) s . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\operatorname {erf} (t)\}={{\text{e}}^{s^{2}/4}\operatorname {erfc} \left(s/2\right) \over s}.} La trasformata di Laplace–Stieltjes di unafunzione a variazione limitata g : R → R {\displaystyle g\colon \mathbb {R} \to \mathbb {R} } è l'integrale di Lebesgue-Stieltjes dato da:
{ L ∗ g } ( s ) = ∫ 0 + ∞ e − s t d g ( t ) . {\displaystyle \{{\mathcal {L}}^{*}g\}(s)=\int _{0}^{+\infty }{\text{e}}^{-st}{\text{d}}g(t).} Seg {\displaystyle g} è laprimitiva dif {\displaystyle f} :
g ( x ) = ∫ 0 x f ( t ) d t , {\displaystyle g(x)=\int _{0}^{x}f(t)\,{\text{d}}t,} allora la trasformata di Laplace–Stieltjes dig {\displaystyle g} coincide con la trasformata di Laplace dif {\displaystyle f} . In generale, la trasformata di Laplace–Stieltjes è la trasformata di Laplace della misura di Stieltjes associata ag {\displaystyle g} .
Latrasformata di Mellin e la sua inversa si ottengono dalla trasformata di Laplace con un cambio di coordinate. Se nella trasformata di Mellin
G ( s ) = M { g ( θ ) } = ∫ 0 + ∞ θ s g ( θ ) d θ θ {\displaystyle G(s)={\mathcal {M}}\left\{g(\theta )\right\}=\int _{0}^{+\infty }\theta ^{s}g(\theta ){\frac {d\theta }{\theta }}} si poneθ = e − t {\displaystyle \theta ={\text{e}}^{-t}} , si ha la trasformata di Laplace.
La trasformata di Fourier è equivalente al valutare la trasformata di Laplace bilatera con argomento immaginarios = i ω = i 2 π f {\displaystyle s={\text{i}}\omega ={\text{i}}2\pi f} :
f ^ ( ω ) = F { f ( t ) } = L { f ( t ) } | s = i ω = F ( s ) | s = i ω = ∫ − ∞ + ∞ e − i ω t f ( t ) d t {\displaystyle {\hat {f}}(\omega )={\mathcal {F}}\left\{f(t)\right\}={\mathcal {L}}\left\{f(t)\right\}|_{s={\text{i}}\omega }=F(s)|_{s={\text{i}}\omega }=\int _{-\infty }^{+\infty }{\text{e}}^{-{\text{i}}\omega t}f(t)\,{\text{d}}t} e tale definizione è valida se e solo se la regione di convergenza diF ( s ) {\displaystyle F(s)} contiene l'asse immaginario. Inoltre, richiede la presenza del fattore1 / 2 π {\displaystyle 1/{2\pi }} nella trasformata di Fourier inversa. Una relazione del tipo
lim σ → 0 + F ( σ + i ω ) = f ^ ( ω ) {\displaystyle \lim _{\sigma \to 0^{+}}F(\sigma +{\text{i}}\omega )={\hat {f}}(\omega )} vale tuttavia sotto condizioni meno restrittive, e le condizioni generali che relazionano il limite della trasformata di Laplace di una funzione sul bordo con la trasformata di Fourier sono date dalteorema di Paley-Wiener .
La trasformata zeta unilatera è la trasformata di Laplace di un segnale campionato in modo ideale con la sostituzione:
z = e s T , {\displaystyle z={\text{e}}^{sT},} doveT = 1 / f s {\displaystyle T=1/f_{s}} è il periodo di campionamento, conf s {\displaystyle f_{s}} lafrequenza di campionamento (misurata in campioni per secondo o inhertz ).
Sia
Δ T ( t ) = d e f ∑ n = 0 + ∞ δ ( t − n T ) {\displaystyle \Delta _{T}(t)\ {\stackrel {\mathrm {def} }{=}}\ \sum _{n=0}^{+\infty }\delta (t-nT)} un treno di impulsi e sia
x q ( t ) = d e f x ( t ) Δ T ( t ) = x ( t ) ∑ n = 0 + ∞ δ ( t − n T ) = ∑ n = 0 + ∞ x ( n T ) δ ( t − n T ) = ∑ n = 0 + ∞ x [ n ] δ ( t − n T ) , {\displaystyle {\begin{aligned}x_{q}(t)&{\stackrel {\mathrm {def} }{=}}x(t)\Delta _{T}(t)\\&=x(t)\sum _{n=0}^{+\infty }\delta (t-nT)\\&=\sum _{n=0}^{+\infty }x(nT)\delta (t-nT)\\&=\sum _{n=0}^{+\infty }x[n]\delta (t-nT),\end{aligned}}} la rappresentazione tempo-continua del segnalex [ n ] = d e f x ( n T ) {\displaystyle x[n]{\stackrel {\mathrm {def} }{=}}x(nT)} ottenuto campionandox ( t ) {\displaystyle x(t)} . La trasformata di Laplace dix q ( t ) {\displaystyle x_{q}(t)} è data da:
X q ( s ) = ∫ 0 − ∞ x q ( t ) e − s t d t = ∫ 0 − + ∞ ∑ n = 0 + ∞ x [ n ] δ ( t − n T ) e − s t d t = ∑ n = 0 + ∞ x [ n ] ∫ 0 − + ∞ δ ( t − n T ) e − s t d t = ∑ n = 0 + ∞ x [ n ] e − n s T . {\displaystyle {\begin{aligned}X_{q}(s)&=\int _{0^{-}}^{\infty }x_{q}(t){\text{e}}^{-st}\,{\text{d}}t\\&=\int _{0^{-}}^{+\infty }\sum _{n=0}^{+\infty }x[n]\delta (t-nT){\text{e}}^{-st}\,{\text{d}}t\\&=\sum _{n=0}^{+\infty }x[n]\int _{0^{-}}^{+\infty }\delta (t-nT){\text{e}}^{-st}\,{\text{d}}t\\&=\sum _{n=0}^{+\infty }x[n]{\text{e}}^{-nsT}.\end{aligned}}} Si tratta della definizione della trasformata zeta unilatera della funzione tempo-discretax [ n ] {\displaystyle x[n]} , ossiaX ( z ) = ∑ n = 0 + ∞ x [ n ] z − n . {\displaystyle X(z)=\sum _{n=0}^{+\infty }x[n]z^{-n}.}
con la sostituzionez = e s T {\displaystyle z={\text{e}}^{sT}} . Confrontando le ultime due relazioni si ottiene quindi la relazione tra la trasformata zeta unilatera e la trasformata di Laplace del segnale campionato
X q ( s ) = X ( z ) | z = e s T . {\displaystyle X_{q}(s)=X(z){\Big |}_{z={\text{e}}^{sT}}.} Nell'ambito della teoria delleequazioni differenziali lineari avalori iniziali dati, le proprietà della trasformata di Laplace, in particolare lalinearità e la formula per lederivate difunzioni , possono essere utilizzate come potente mezzo risolutivo. Considerando la proprietà della trasformata:
L { f ′ } = s L { f } − f ( 0 ) , L { f ″ } = s 2 L { f } − s f ( 0 ) − f ′ ( 0 ) , {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f'\}=s{\mathcal {L}}\{f\}-f(0),\qquad {\mathcal {L}}\{f''\}=s^{2}{\mathcal {L}}\{f\}-sf(0)-f'(0),} si può facilmente dimostrare perinduzione che
L { f ( n ) } = s n L { f } − ∑ i = 1 n s n − i f ( i − 1 ) ( 0 ) . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f^{(n)}\}=s^{n}{\mathcal {L}}\{f\}-\sum _{i=1}^{n}s^{n-i}f^{(i-1)}(0).} Si consideri ora la seguente equazione differenziale:
∑ i = 0 n a i f ( i ) ( t ) = ϕ ( t ) {\displaystyle \sum _{i=0}^{n}a_{i}f^{(i)}(t)=\phi (t)} con valori iniziali dati:
f ( i ) ( 0 ) = c i . {\displaystyle f^{(i)}(0)=c_{i}.} Usando la linearità della trasformata di Laplace è equivalente riscrivere l'equazione come
∑ i = 0 n a i L { f ( i ) ( t ) } = L { ϕ ( t ) } , {\displaystyle \sum _{i=0}^{n}a_{i}{\mathcal {L}}\{f^{(i)}(t)\}={\mathcal {L}}\{\phi (t)\},} ottenendo
L { f ( t ) } ∑ i = 0 n a i s i − ∑ i = 1 n ∑ j = 1 i a i s i − j f ( j − 1 ) ( 0 ) = L { ϕ ( t ) } . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f(t)\}\sum _{i=0}^{n}a_{i}s^{i}-\sum _{i=1}^{n}\sum _{j=1}^{i}a_{i}s^{i-j}f^{(j-1)}(0)={\mathcal {L}}\{\phi (t)\}.} Risolvendo l'equazione perL { f ( t ) } {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f(t)\}} e sostituendof ( i ) ( 0 ) {\displaystyle f^{(i)}(0)} conc i {\displaystyle c_{i}} si ottiene
L { f ( t ) } = L { ϕ ( t ) } + ∑ i = 1 n ∑ j = 1 i a i s i − j c j − 1 ∑ i = 0 n a i s i . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f(t)\}={\frac {{\mathcal {L}}\{\phi (t)\}+\sum _{i=1}^{n}\sum _{j=1}^{i}a_{i}s^{i-j}c_{j-1}}{\sum _{i=0}^{n}a_{i}s^{i}}}.} La soluzione perf ( t ) {\displaystyle f(t)} è ottenuta applicando latrasformata inversa di Laplace aL { f ( t ) } {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f(t)\}} . Si noti che se tutti i valori iniziali sono zero, cioè:
f ( i ) ( 0 ) = c i = 0 , ∀ i ∈ { 0 , 1 , 2 , … , n } , {\displaystyle f^{(i)}(0)=c_{i}=0,\qquad \forall i\in \{0,1,2,\ldots ,n\},} allora la formula si semplifica a:
f ( t ) = L − 1 { L { ϕ ( t ) } ∑ i = 0 n a i s i } . {\displaystyle f(t)={\mathcal {L}}^{-1}\left\{{{\mathcal {L}}\{\phi (t)\} \over \sum _{i=0}^{n}a_{i}s^{i}}\right\}.} Si vuole risolvere:
f ″ ( t ) + 4 f ( t ) = sin ( 2 t ) , {\displaystyle f''(t)+4f(t)=\sin(2t),} con valori inizialif ( 0 ) = 0 {\displaystyle f(0)=0} ef ′ ( 0 ) = 0 {\displaystyle f'(0)=0} .
Si nota che:
ϕ ( t ) = sin ( 2 t ) , {\displaystyle \phi (t)=\sin(2t),} ottenendo
L { ϕ ( t ) } = 2 s 2 + 4 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{\phi (t)\}={\frac {2}{s^{2}+4}}.} L'equazione è quindi equivalente a:
s 2 L { f ( t ) } − s f ( 0 ) − f ′ ( 0 ) + 4 L { f ( t ) } = L { ϕ ( t ) } . {\displaystyle s^{2}{\mathcal {L}}\{f(t)\}-sf(0)-f'(0)+4{\mathcal {L}}\{f(t)\}={\mathcal {L}}\{\phi (t)\}.} Si deduce quindi che:
L { f ( t ) } = 2 ( s 2 + 4 ) 2 . {\displaystyle {\mathcal {L}}\{f(t)\}={\frac {2}{(s^{2}+4)^{2}}}.} Applicando la trasformata inversa di Laplace si ottiene:
f ( t ) = 1 8 sin ( 2 t ) − t 4 cos ( 2 t ) . {\displaystyle f(t)={\frac {1}{8}}\sin(2t)-{\frac {t}{4}}\cos(2t).} Si consideri l'equazione:
N ˙ = − λ N . {\displaystyle {\dot {N}}=-\lambda N.} Questa equazione è la relazione fondamentale che descrive ildecadimento radioattivo , dove:
N = N ( t ) {\displaystyle N=N(t)} rappresenta il numero di atomi non decaduti in un campione diisotopi radioattivi al tempot {\displaystyle t} , eλ {\displaystyle \lambda } è lacostante di decadimento . Si può usare la trasformata di Laplace per risolvere questa equazione. Riscrivendo l'equazione da una parte si ha:
N ˙ + λ N = 0. {\displaystyle {\dot {N}}+\lambda N=0.} Trasformando entrambi i membri:
( s N ( s ) − N 0 ) + λ N ( s ) = 0 , {\displaystyle (s{N}(s)-N_{0})+\lambda {N}(s)=0,} dove
N ( s ) = L { N ( t ) } , N 0 = N ( 0 ) . {\displaystyle {N}(s)={\mathcal {L}}{\{N(t)\}},\qquad N_{0}=N(0).} Risolvendo si trova:
N ( s ) = N 0 s + λ . {\displaystyle {N}(s)={\frac {N_{0}}{s+\lambda }}.} Alla fine si antitrasforma per trovare la soluzione generale:
N ( t ) = N 0 e − λ t , {\displaystyle N(t)=N_{0}{\text{e}}^{-\lambda t},} che è il risultato corretto che descrive il decadimento radioattivo.
Si consideri uncircuito RC in tensione continuaV {\displaystyle V} definita come:
V := { 0 , t < 0 , V ¯ ≠ 0 , t ≥ 0 {\displaystyle V:={\begin{cases}0,&t<0,\\{\overline {V}}\neq 0,&t\geq 0\end{cases}}} e con condizioni inizialiI ( 0 ) = V C ( 0 ) = 0 {\displaystyle I(0)=V_{\text{C}}(0)=0} (si tratta dellacarica di un condensatore ). Usando leleggi di Kirchhoff , si ha che la sua equazione caratteristica è
V = I R + 1 C ∫ 0 t I ( t ′ ) d t ′ . {\displaystyle V=IR+{\dfrac {1}{C}}\int _{0}^{t}I(t')\,\mathrm {d} t'.} Trasformando secondo Laplace da entrambe le parti:
V ¯ s = I ~ R + 1 s C I ~ ⟹ I ~ = V ¯ R 1 s + 1 τ , {\displaystyle {\dfrac {\overline {V}}{s}}={\tilde {I}}R+{\dfrac {1}{sC}}{\tilde {I}}\implies {\tilde {I}}={\dfrac {\overline {V}}{R}}{\dfrac {1}{s+{\dfrac {1}{\tau }}}},} dove si è indicatoI ~ {\displaystyle {\tilde {I}}} la trasformata di Laplace diI {\displaystyle I} eτ = R C {\displaystyle \tau =RC} . Dunque, antitrasformando:
I = V ¯ R exp ( − t τ ) , {\displaystyle I={\frac {\overline {V}}{R}}\exp \left(-{\dfrac {t}{\tau }}\right),} che è la nota espressione per la corrente in un circuito RC in fase di carica.
Studiamo l'equazione delmoto armonico semplice :
θ ¨ ( t ) + ω 2 θ ( t ) = 0 , {\displaystyle {\ddot {\theta }}(t)+\omega ^{2}\theta (t)=0,} conθ ( 0 ) = θ 0 , θ ˙ ( 0 ) = θ ˙ 0 {\displaystyle \theta (0)=\theta _{0},\ {\dot {\theta }}(0)={\dot {\theta }}_{0}} . Trasformando secondo Laplace da entrambe le parti si ottiene
s 2 θ ~ − s θ 0 − θ ˙ 0 + ω 2 θ ~ = 0 ⟹ θ ~ = θ 0 s s 2 + ω 2 + θ ˙ 0 ω ω s 2 + ω 2 {\displaystyle s^{2}{\tilde {\theta }}-s\theta _{0}-{\dot {\theta }}_{0}+\omega ^{2}{\tilde {\theta }}=0\implies {\tilde {\theta }}=\theta _{0}{\dfrac {s}{s^{2}+\omega ^{2}}}+{\dfrac {{\dot {\theta }}_{0}}{\omega }}{\dfrac {\omega }{s^{2}+\omega ^{2}}}} e, dunque, antitrasformando
θ ( t ) = θ 0 cos ω t + θ ˙ 0 ω sin ω t = A sin ( ω t + φ ) , {\displaystyle \theta (t)=\theta _{0}\cos \omega t+{\dfrac {{\dot {\theta }}_{0}}{\omega }}\sin \omega t=A\sin \left(\omega t+\varphi \right),} avendo posto
A = θ 0 2 + ( θ ˙ 0 ω ) 2 , {\displaystyle A={\sqrt {\theta _{0}^{2}+\left({\dfrac {{\dot {\theta }}_{0}}{\omega }}\right)^{2}}},} sin φ = θ 0 A , {\displaystyle \sin \varphi ={\frac {\theta _{0}}{A}},} cos φ = θ ˙ 0 ω A . {\displaystyle \cos \varphi ={\frac {{\dot {\theta }}_{0}}{\omega A}}.} (EN ) K.F. Riley, M.P. Hobson, S.J. Bence,Mathematical methods for physics and engineering , 3rd, Cambridge University Press, 2010, p. 455,ISBN 978-0-521-86153-3 . (EN ) J.J.Distefano, A.R. Stubberud, I.J. Williams,Feedback systems and control , 2nd, Schaum's outlines, 1995, p. 78,ISBN 0-07-017052-5 . (EN ) M. Abramowitz e I. Stegun.Handbook of Mathematical Functions . Dover, Nueva York, 1964. (capitolo 29 ) (EN ) J. C. JaegerAn Introduction To The Laplace Transformation . Methuen and co., 1949. (EN ) David Vernon Widder.The Laplace Transform . Princeton University Press, 1946. (EN ) A. D. Polyanin,Handbook of Linear Partial Differential Equations for Engineers and Scientists , Chapman & Hall/CRC Press, Boca Raton, 2002.ISBN 1-58488-299-9 Luca Tomassini,trasformata di Laplace , inEnciclopedia della scienza e della tecnica ,Istituto dell'Enciclopedia Italiana , 2008. (EN )Laplace transform , suEnciclopedia Britannica , Encyclopædia Britannica, Inc. (EN ) Eric W. Weisstein,Laplace Transform , suMathWorld , Wolfram Research. (EN )Trasformata di Laplace , suEncyclopaedia of Mathematics , Springer e European Mathematical Society. Trasformata di Laplace , inEnciclopedia della scienza e della tecnica , Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007-2008.Calcolo online della trasformata e della trasformata inversa in wims.unice.fr(EN ) K. S. KölbigLaplace transform Academic Training Lectures CERN, Geneva, Switzerland, 1 Sep 1968 - 30 Jun 1969 (EN ) EqWorldTrasformata di Laplace (EN ) MathWorldTrasformata di Laplace