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Tornavento

Coordinate:45°34′58″N 8°42′45″E45°34′58″N,8°42′45″E (Tornavento)
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Tornavento
frazione
Tornavento – Veduta
Tornavento – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Comune Lonate Pozzolo
Territorio
Coordinate45°34′58″N 8°42′45″E45°34′58″N,8°42′45″E (Tornavento)
Altitudine170 m s.l.m.
Abitanti2 006
Altre informazioni
Cod. postale21015
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantitornaventesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tornavento
Tornavento
Modifica dati su Wikidata ·Manuale
La chiesa parrocchiale di Sant'Eugenio a Tornavento

Tornavento (Tornavent indialetto varesotto) è una frazione del comune diLonate Pozzolo, inprovincia di Varese. È situata nella valle delTicino a 170 metri sul livello del mare.

Storia

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Le origini ed il nome

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Della località di Tornavento si hanno notizie da un atto di vendita del1263 in cui comparivano i due testimoni Guglielmo Pagani e Zanolo de Lamberto.[1] In un atto del1465 del notaio lonatese Stefanino Cane, con cui i fratelli della Croce affittavano ai fratelli Perotti campi, prati e boschi di Tornavento, è menzionato un terreno nella valle delTicinosubtus Castellatium, cioè che stava sotto una fortificazione antica e ormai cadente. Questa struttura poteva fungere da punto di riferimento utilissimo per chi, navigando con barca o barcone sul Ticino, fiume ancora rapido e vorticoso in questo tratto, voleva essere avvertito che era prossimo l'imbocco delNaviglio. Donde l'epiteto di torre segnaletica per i naviganti,turris naventium, italianizzato Tornavento, nome poi esteso anche alle case che sorsero dappresso. Si può ritenere che il castellazzo suddetto sia stato trasformato prima in residenza dei feudatari, infine nell'attuale villa Parravicino.

Tuttavia vi sono indizi seri per un'origine romana di Tornavento: all'inizio del percorso tra i boschi che conduce all'anticadogana Austro-ungarica, sono stati trovati dei blocchi di laterizi che provengono da abitazioni romane presumibilmente delII secolo a.C.

La battaglia di Tornavento

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Lo stesso argomento in dettaglio:Battaglia di Tornavento.

Il 22 giugno1636, nei dintorni di Tornavento, tra le truppe delRe di Spagna (signore del milanese in quantoDuca di Milano), capitanate dal governatoremarchese di Leganés, e un esercito delRegno di Francia, alleato deiPiemontesi, comandato dalmaresciallo di Créquy, fu combattuta nell'ambito dellaGuerra dei trent'anni una sanguinosa battaglia che lasciò circa 2.000 morti nellabrughiera. Una cronaca dettagliata di questo fatto d'armi si trova narrata diffusamente nell'Historia d'Italia diGirolamo Brusoni, edita nel1656. Ogni anno l'evento è rievocato con una manifestazione folcloristica.

Storia recente di Tornavento

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Tornavento è cresciuto intorno alle proprietà terriere dei nobili Parravicino, praticamente padroni dell'intero centro abitato, come testimonia la Villa Parravicino che oggi si apre sull'omonima piazza. Essi investirono molti fondi per la crescita del villaggio dal punto di vista agricolo, industriale e sociale. L'ingegner Ippolito Parravicino fu anche sindaco di Lonate Pozzolo dal1875 al1877.

Il territorio di Tornavento comprende una parte della valle del Ticino, che rappresenta un vero e proprio museo all'aperto di tecnologia idraulica realizzata in epoche differenti. La piazza Parravicino, su cui si apre la parrocchiale di Sant'Eugenio, è stata ristrutturata nel 1997 e vi è stato edificato un belvedere, dal quale è possibile vedere gli innumerevoli corsi d'acqua che rigano il territorio: i canaliVilloresi eIndustriale, laGora Molinara, ilponte in ferro sul Ticino, l'inizio delNaviglio Grande con la Casa della Camera, la paladella in granito che divide l'acqua del fiume in due parti: a sinistra l'imbocco del canale, a destra la "Bocca di Pavia" per la quale si proseguiva la navigazione sul fiume. Da lì è visibile anche la Cascina Castellana, dalla quale nell'Ottocento partiva una barca-corriera per il trasporto di persone fino aMilanoPorta Ticinese.

Lungo la scarpata che da piazza Parravicino porta alfiume Ticino era stata edificata nell'Ottocento l'ingegnosaFerrovia delle Barche ideata daCarlo Cattaneo per sollevare le stesse dal Naviglio al pianalto e da lì trasportarle su vagoni trainati da cavalli per 17 chilometri sino aSesto Calende, con notevole risparmio di tempi e di fatiche rispetto ai modi prima in uso per risalire il Ticino. Cessò la sua attività nel1865, in conseguenza della costruzione dellaferrovia Milano-Arona.

Impianti dellaFranco Tosi alla centrale termica di Tornavento

Il 4 novembre1809 un Regio Decreto aggrega Tornavento, che fino ad allora era stato comune autonomo, al comune di Lonate Pozzolo, parte della provincia di Milano. Annullato dal ritorno degli austriaci, il Regio Decreto fu nuovamente emanato il 7 marzo1869, quando Lonate era parte del circondario diAbbiategrasso e del mandamento diCuggiono. A fine ottocento, nel1860 e1868 si ricordano delle memorabili piene del Ticino. Nel1896 venne realizzata la via Sant'Anna per congiungere più agevolmente Lonate al capoluogo. Nel1900 la chiesa di Sant'Eugenio fu elevata a parrocchia; il primo parroco, dal 1900 al 1903, fu don Luigi Genoni. Nel1997 è stata costituita un'Unità pastorale tra le parrocchie di Sant'Ambrogio in Lonate Pozzolo e Sant'Eugenio in Tornavento.

L'industrializzazione di fine ottocento, innescata dalla suddettaFerrovia delle Barche, richiamò mano d'opera e determinò l'aumento della popolazione residente: già nel1900 è attestata nel territorio la filatura di lana Trezzi, mentre la centrale termica a carbone funzionò nel primo decennio del Novecento, producendo energia elettrica per la ferrovia Milano-Gallarate-Varese. Nel1910 funzionavano in valle il Tubettificio di Tornavento di proprietà Formenti e Gorla e, ai Molinelli, la ditta Gagliardi per la produzione dicotone idrofilo. Sempre nel1910 alponte di Oleggio c'era una pista ciclabile ove si esercitava il Velo Club Ticino; contemporaneamente nell'abitato di Tornavento operava l'oste Lattuada, funzionava la scuola elementare con una sola maestra, c'era l'ufficio idraulico del Naviglio Grande. Dopo il1920 fu fondato il Circolo Cooperativa Sant'Eugenio. Nel1933 cominciò l'attività l'asilo infantile Parravicino, affidato alle Suore del Suffragio.

Per via della presenza del ponte in ferro sul Ticino, il paese ha subito martellanti bombardamenti durante laseconda guerra mondiale, cui il ponte ha resistito miracolosamente. Essi lasciano strascichi anche oggi, poiché negli ultimi venti anni il paese è stato evacuato almeno tre volte per ritrovamenti di ordigni bellici lungo il fiume.Nel 1998 Piazza Parravicino viene sottoposta a una ristrutturazione totale. Il progetto, a cura dell'ing. Ferrario, ne ha fatto una delle piazze più suggestive della zona, con una vista unica sulla sottostante valle del fiume Ticino e una panoramica sulla catena delle Alpi che spazia dal massiccio delMonte Rosa alle cime delMonviso.

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Panorama dal belvedere di Tornavento

Il porto di Tornavento

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Storicamente in territorio di Lonate, ma non lontano dall'abitato di Tornavento da cui lo si poteva osservare dall'alto, era edificato il "porto", cioè il traghetto per il trasporto di uomini e merci attraverso il fiume Ticino. Questa realtà importantissima, che pure teneva occupate per il suo funzionamento pochissime persone, era certamente più antica del primo documento finora reperito che ne fa menzione: la concessione in affitto della struttura nell'anno1421 da parte del comune di Lonate, che ne divideva proprietà e diritti con il comune di Oleggio. Il comune di Lonate concedeva, limitatamente alla quota di sua spettanza, ad Antonio da Cardano, gestore anche del porto diCastelnovate, il diritto di traghettare attraverso il Ticino con le due navi di comproprietà Lonate-Oleggio che allora valevano 34 fiorini d'oro. La bastia era allora sulla sponda di Oleggio.

Il porto dovette cambiare posizione più volte, in obbedienza ai cambiamenti di letto del fiume. Nel1499 un Piantanida di Oleggio vendette a un nobile Modoni di Lonate un terreno con edifici sulla sponda di Oleggio ad portum novum. Nel1536 è riconosciuto ai comuni di Lonate e di Oleggio il diritto di "mutare" il porto "de loco ad locum ad eorum libitum".

Nel1636, nei giorni precedenti la battaglia di Tornavento o del Panperduto di cui si è detto sopra, i soldati franco-sabaudi invasori del Ducato di Milano, "trovandosi il porto dalla parte di là, lo presero et lo trattennero così incordato". Nel1783 il porto era affittato a certo Masser. Nel1875 l'impianto era poco a valle del successivo ponte in ferro. Fornito di due barche unite dal soprastante palco munito di parapetto, il traghetto era assicurato con cavo e carrucola ad una fune tesa attraverso il Ticino e si muoveva da una sponda all'altra sfruttando la corrente dell'acqua, con opportuna manovra del timone.Pochi anni dopo, precisamente nel1889, fu costruito sul Ticino, per il raccordo tra Lonate e Oleggio, unponte di ferro che rese anacronistico il secolare traghetto.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Parrocchiale di Sant'Eugenio

Architetture civili

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Villa Alessandri Parravicini

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L'esistenza della villa è attestata già agli inizi del XVIII secolo, quando la dimora apparteneva a una famiglia - gli Alessandri - beneficiaria di dirittifeudali sia suOlgiate Olona sia, dal 1695, su Tornavento. Dotata di un cortile interno,[2] la villa è situata in posizione dominante sulla valle del Ticino.[3]

Società

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Evoluzione demografica

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È solo un'ipotesi che la chiesa diSant'Eugenio già esistesse nelTrecento; certo era in piedi nelSeicento quando ebbe un cappellano. Il piccolo nucleo abitato crebbe col tempo più degli altri cascinali che si formavano all'intorno, sull'altopiano e nella valle. Gli abitanti erano 89 nel1824, 251 nel1864. Nel1900 Tornavento contava oltre 400 anime (comprese quelle delle adiacenti cascine del pianalto e dei mulini in valle). Al 31 dicembre2005, infine, esso contava 143 nuclei famigliari per un totale di 348 abitanti.

Note

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  1. ^Bertolli, 2010, p. 5.
  2. ^Langè, p. 292.
  3. ^Langè, p. 291.

Bibliografia

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  • Santino Langè,Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
  • Bertolli, Iannello,Tornavento in 20 schede, Printart, 2010.

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Collegamenti esterni

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