Parte del territorio, esteso su una superficie di circa75 km², sull'altopiano della Murgia si trova all'interno delparco nazionale dell'Alta Murgia, comprende terreni coltivabili (uliveti e mandorleti), ipascoli delleRegie difese e zone dove svernavano le greggi provenienti dall'Abruzzo; untratturo passava a circa7 km dal paese in direzione della frazione diQuasano.
Altre aree dell'altopiano sono invece costituiti da terrenicalcarei sassosi e interessati da fenomenicarsici: vi si trovano la voragine delPulicchio di Toritto e la grotta di San Martino.
Il clima mite e il terreno fertile permettono la coltura dell'ulivo, del mandorlo e della vite, che vengono per lo più destinati all'esportazione.
Le origini del paese risalgono all'Alto Medioevo, forse intorno alIX secolo, sebbene i più antichi documenti che citano il nome "Toritto" nella forma "Turitto" e "Turittii" sono il diploma di donazione del duca Ruggero Borsa del 1092 all'abate Guarino dei Benedettini del monastero di S. Lorenzo di Aversa e il Codice Diplomatico Barese (datato ottobre 1105)[5]. Nel1171 un documento dell'arcidiocesi di Bari testimonia la presenza di unaparrocchia. Una conferma proviene dagli studi di Francesco Magistrale su una pergamena apocrifa datata agosto 1075, rinvenuta nell'archivio di S. Nicola, nella quale, si menziona il termine "Turectisi"[6]. Questo particolare suggerisce l'esistenza di un'identità collettiva già nota a una comunità urbana di maggior rilievo, che aveva rapporti con la città di Bari. Il 15 maggio 1092, si registra una significativa donazione da parte di Ruggero e della duchessa Adele, riguardante la chiesa di "Sancta Maria de Turitto cum hominibus, eorum possessionibus et pertinentis", insieme a tutti i suoi beni, che fu conferita al monastero di San Lorenzo dei benedettini di Aversa.
Il nome è dietimologia incerta: dalla radice ditorus ("altura") o datauretum ("collina"). Nel XIX secolo, lo storico Romanelli, basandosi sulle informazioni di Plinio, menzionava l'esistenza di una comunità chiamata Tutini nella sua Topografia del Regno di Napoli. Romanelli ipotizzava che la loro capitale fosse Tutum, ma non c'erano indicazioni precise in merito, così come accadeva per altri popoli descritti da lui. Pertanto, suggeriva la possibilità di correggere "Tutini" di Plinio in "Turini", supponendo che la capitale potesse essere stata Turum. Alcuni ipotizzano così che la Tutum di Plinio potrebbe corrispondere all'attuale Toritto, con il significato originario di "luogo rialzato e protetto"[7]. A supportare questa teoria ci sono importanti scoperte archeologiche nella località Legna, situata a circa 10 chilometri a sud-ovest di Toritto, vicino alla frazione di Quasano.
Ci fu una proposta che voleva unire il comune di Toritto con quello diGrumo Appula eBinetto formando un nuovo comune ma alla fine il progetto venne abbandonato.
Lo stemma cittadino fu creato nel1818, quando venne richiesto lo stemma civico di ogni comune delRegno delle Due Sicilie: in riferimento alla leggenda dell'origine del nome, vi fu inserita l'immagine di un toro d'argento in campo azzurro, terrazzato di verde. Lo storico stemma venne riconosciuto con il decreto delcapo del governo del 4 febbraio 1935[8] con l'aggiunta delcapo del Littorio, ornamento obbligatorio durante il regime fascista. Dal 1957, eliminato il fascio littorio, è stata inserita una fascia d'argento caricata di tre stelle a sei punte di azzurro.[9] Il gonfalone, concesso con regio decreto del 23 agosto 1934[8], è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Il paese si distende in una direzione nord-est - sud-ovest lungo la via principale, intitolata a Giuseppe Alberto Pugliese.
Vi si trovano due piazze, la "piazza vecchia" (piazza Vittorio Emanuele III), sulla quale si affaccia il medioevale "Palazzo marchesale" (o "Castello marchesale", attestato dal1167), e la "piazza nuova" (piazza Roma, poi piazza Aldo Moro), alberata e con al centro una fontana dedicata ai caduti delle guerre mondiali.
Presso la "piazza vecchia" si erge la Torre dell'Orologio con una porticina sulla via di Santa Maria (oggi corso Umberto), sul cui frontale è scolpito in rilievo "1564".
Chiesa matrice di San Nicola, costruita nel1410 e restaurata nel 2006. Dal 1986 ospita il "Centro parrocchiale-oratorio San Nicola", con gli uffici parrocchiali, sale ed aule e campi sportivi.
Chiesa della Madonna delle Grazie, in piazza Aldo Moro, risalente al1789 e dedicata alla compatrona. Sul frontone reca la scritta: "Proteggerò questa città e la salverò proprio io".
Chiesa della Madonna della Stella, anteriore al1092. Nel 1560 fu acquistata dal duca di Toritto; riedificata nel 1619 è ancora oggi di proprietà privata degli eredi della famiglia ducale e, dal 1774, sede della confraternita di San Rocco, compatrono del paese.
Chiesa di San Giuseppe terminata nel 1927 nell'ortale Caravita sull'attuale via G.A. Pugliese. I locali sottostanti della chiesa sono ancora oggi sede dell'associazione culturale Il Piccolo Teatro San Giuseppe fondata nel 1975. La chiesa è stata edificata in seguito all'abbattimento nel 1921 della chiesetta del Purgatorio del duca Della Tolfa, di cui oggi resta solo una nicchia con la statua del santo su via Cimitero (oggi via Don Pierino Dattoli).
Chiesa della Madonna del Carmine, terminata nel1908.
Chiesa della Resurrezione, presso il cimitero comunale.
Chiesa di San Vincenzo, all'interno della casa della carità San Vincenzo de Paoli.
Chiesetta all'interno dell'Istituto San Giuseppe.
Chiesetta all'interno dell'ospedale Pugliese.
Santuario Maria S.S. degli Angeli di Quasano del 1880.
Terzadomenica di giugno: festa di Santa Maria degli Angeli di Quasano, con processione da Toritto verso Quasano di carri addobbati che trasportano le panelle, pani che verranno benedetti e distribuiti ai devoti.
Prima domenica di settembre: festa patronale in onore dellaMadonna delle Grazie e disan Rocco, istituita nel1724 dopo la fine di un'epidemia ditifo e "mal di canna". Sfila in processione un "carro trionfale", alto dodici metri e tirato a braccia da una carovana di dodici tiratori con la statua della Madonna; viene inoltre portata a spalle la statua di San Rocco interamente inargento.
Antivigilia di Natale (notte tra il 23 e 24 dicembre) "La notte dei Fornai", una tradizione di questua con squadre di suonatori e cantanti che girando per la città al suono di fisarmoniche e chitarre, portano di casa in casa il suono dellaPastorale e dellaTarantella Torittese.
L'unicafrazione di Toritto èQuasano, una località di villeggiatura situata nell'altopiano delleMurge (a380 m s.l.m.), a circa11 km dal capoluogo comunale, popolata maggiormente nella stagione estiva. Vi si trovano una cappella dedicata alla Madonna degli Angeli, edificata prima del1710 e l'omonima chiesa, costruita a partire dal1872 e recentemente restaurata. È un borgo che lambisce l'area naturale protetta dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, meta di escursionisti e amanti della natura. Le aree naturali prospicienti la borgata di Quasano hanno il livello di protezione e conservazione maggiore rispetto alla classificazione adottata nella cartografia dall'Ente Parco proprio in virtù del pregio ambientale di cui si caratterizzano.
Ha sede nel comune la società di calcioASD Toritto, che ha disputato campionati dilettantistici regionali ed è attiva a livello giovanile. Invece, laOld Bull Toritto disputa tornei a livello amatoriale. Dalla stagione 2022-23 è attiva laASD La Torittese (dopo aver acquisito il titolo sportivo dellaASD Città di Palo) che ha disputato il campionato di Seconda Categoria Puglia e dalla stagione seguente è attiva a livello giovanile.
Per quanto riguarda la pallacanestro, laAGSD Toritto disputa campionati sia a livello dilettantistico che giovanile. Nella stagione 2024-25 compete nel campionato di Divisione Regionale 2, dopo aver partecipato alla finale play-off del torneo di Divisione Regionale 3 nella stagione precedente.