Tonno in agrodolce | |
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Origini | |
Altri nomi | Tunnina ca cipuddata |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Sicilia |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Iltonno in agrodolce (tunnina ca cipuddata otunnina ammarinata) è un secondo, ma anche unantipasto, a base diTonno rosso condito concipolle inagrodolce tipico dellacucina trapanese[1].
Tradizionalmente nel periodo della pesca del tonno nelletonnare trapanesi diFavignana,San Giuliano eBonagia (maggio-luglio) il tonno che non veniva lavorato negli stabilimenti, in particolare quello dei tagli meno pregiati, e che non poteva essere consumato fresco veniva preparato in questa maniera.Era anche il metodo di conservazione che usavano le famiglie dei pescatori trapanesi, che avevano l'esigenza di tenere il cibo a bordo per più tempo, così da conservarlo per alcuni giorni.
Una volta fritto il tonno (non rosato), nella stessa padella venivano stufate le cipolle rosse (diPartanna) in olio, cui si aggiungeva aceto di vino bianco e un cucchiaio di zucchero, infine a fuoco spento si depositavano le fette di tonno. Quindi in un contenitore di terracotta si conservava il tonno posto a strati inframezzati dalle cipolle e da qualche foglia dimenta. Da servire freddo, dopo almeno 4-6 ore di riposo e al massimo farlo intiepidire prima del consumo.
Oggi si può trovare in molte località costiere dellaSicilia occidentale nel periodo della pesca deltonno rosso. In alcune variazioni le fette di tonno vengono infarinate prima di friggerle, o fatte a dadini (in particolare se usate come antipasto).