| Tom Dumoulin | |||||||||||||||||||||||||||||||
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| Nazionalità | |||||||||||||||||||||||||||||||
| Altezza | 185[1]cm | ||||||||||||||||||||||||||||||
| Peso | 69[2]kg | ||||||||||||||||||||||||||||||
| Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||||||||
| Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||||||||
| Termine carriera | 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||
| Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||
| Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||||||||
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| Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||
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| Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||
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| Statistiche aggiornate al 15 agosto 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Tom Dumoulin (Maastricht,11 novembre1990) è un exciclista su stradaolandese. Professionista dal 2012 al 2022, è stato unpassista-scalatore forte anche in discesa e acronometro.[3] Soprannominato"Farfalla di Maastricht",[4] in carriera ha vinto ilGiro d'Italia 2017, oltre a quattro tappe allacorsa rosa, tre alTour de France e due allaVuelta a España; si è inoltre aggiudicato iltitolo mondiale a cronometro nel2017, vincendo nella stessa specialità anche la medaglia di bronzo aimondiali 2014 e le medaglie d'argento aiGiochi olimpici 2016 aRio de Janeiro ed aiGiochi olimpici 2020 aTokyo.
Dumoulin passa professionista all'inizio del 2012 con laProject 1T4I, già Skil-Shimano. Nei primi due anni dapro non coglie successi. Ha comunque modo di ottenere diversi piazzamenti, tra i quali un sesto posto allaVuelta a Andalucía 2012, la vittoria della classifica scalatori nella stessa corsa l'anno seguente, la seconda piazza nella prova in linea e la terza in quella a cronometro aicampionati olandesi del 2013, il secondo posto finale all'Eneco Tour 2013. AlTour de France 2013 è invece uno dei gregari diMarcel Kittel nelle volate.
Nel 2014 ottiene le prime vittorie in carriera da professionista, tutte in prova a cronometro. Ottiene piazzamenti di rilievo anche in brevicorse a tappe (secondo alGiro del Belgio, terzo all'Eneco Tour, quinto alGiro di Svizzera) e in gare in linea (secondo alGrand Prix Cycliste de Québec, prova delWorld Tour). Il 24 settembre 2014 si classifica terzo nella prova a cronometro deicampionati del mondo diPonferrada, aggiudicandosi la medaglia di bronzo.
Nel 2015 vince la cronometro dellaVuelta al País Vasco e le due cronometro delTour de Suisse, entrambe prove World Tour. Il 30 agosto 2015 vince la sua prima corsa in linea da professionista, precedendo tutti sull'arrivo in salita della nona tappa dellaVuelta a España: nell'occasione indossa anche per due giorni la maglia rossa di leader dellaclassifica generale. Dopo aver ceduto il primato aFabio Aru, senza però mai perdere molto terreno in classifica generale, lo riprende quando vince la tappa a cronometro diBurgos. Nei giorni seguenti resistite agli attacchi del corridore sardo. Quando la vittoria sembra vicina, però, nella penultima tappa con arrivo aCercedilla, cede la maglia rossa proprio a favore dell'italiano. Il crollo dell'olandese è importante tanto da farlo uscire dal podio, precipitandolo al sesto posto della classifica generale.
Nel 2016 vince in patria la prima tappa delGiro d'Italia, il prologo a cronometro disputato adApeldoorn, e indossa lamaglia rosa. Cede la leadership della classifica generale all'ex compagno Marcel Kittel dopo la terza tappa, riprendendola nella tappa seguente con arrivo aPraia a Mare. Cede quindi definitivamente il simbolo del primato nell'ottava tappa terminata adArezzo, per poi ritirarsi nel corso dell'undicesima tappa (daModena adAsolo) per problemi fisici al soprasella.[5]
Dopo aver vinto il campionato olandese a cronometro partecipa alTour de France senza ambizioni di classifica ma con l'intento di prepararsi per la cronometro deiGiochi olimpici diRio de Janeiro. Nelle occasioni in cui si impegna al massimo desta impressione, vincendo sia la tappa con un difficile arrivo in salita adAndorra Arcalis sia la cronometro prevista per la 13ª tappa: in questa prova individuale di 37,5 km relegaChris Froome al secondo posto a 1'03". Durante la diciannovesima frazione, all'indomani del secondo posto a 21" da Froome nella cronoscalata daSallanches aMegève, è costretto al ritiro per una caduta che mette in dubbio le sue possibilità per Rio.[6] Riesce comunque a presentarsi al via dei Giochi di Rio sia della prova in linea, dove si ritira dopo pochi chilometri, sia dellaprova a cronometro, dove si classifica secondo alle spalle diFabian Cancellara e davanti a Chris Froome, il favorito della vigilia. Conquista così la sua prima medaglia olimpica.[7]
Corre in seguito ilTour of Britain dove chiude al terzo posto, e l'Eneco Tour che conclude al 9º posto. Aimondiali di Doha, non riesce ad andare oltre l'undicesimo posto nella cronometro, mentre si ritira nella corsa in linea.

Inizia la stagione preparandosi per la 100ª edizione delGiro d'Italia con ambizioni di classifica. Corre a febbraio l'Abu Dhabi Tour, concludendo al terzo posto la breve corsa a tappe dell'emirato, dimostrando miglioramenti in salita. Dopo aver corso una buonaStrade Bianche conclusa al quinto posto, anche allaTirreno Adriatico dimostra di poter competere con i migliori in salita, terminando la corsa dei due mari al sesto posto.
Si presenta così ai nastri di partenza del Giro con ambizioni di podio. I miglioramenti in salita dell'olandese emergono già dalle prime tappe con arrivo in quota: nella 4ª tappa, sul traguardo dell'Etna, rimane nel gruppo dei migliori mentre conclude la 9ª tappa, con arrivo in salita sulBlockhaus, in terza posizione, battuto allo sprint daThibaut Pinot e a soli 24" dal vincitoreNairo Quintana. Alla vigilia della cronometro di 39,8 km daFoligno aMontefalco è terzo in classifica generale, dietro al transalpino oltre che allo scalatore colombiano. Corre molto bene la cronometro, infliggendo forti distacchi ai suoi rivali per la classifica generale e conquistando lamaglia rosa a scapito di Quintana, che distanzia di quasi tre minuti nella prova contro il tempo e di oltre due minuti in classifica generale. Nella tappa con arrivo alSantuario di Oropa resiste agli scatti di Quintana, lo raggiunge e vince, staccando tutti gli avversari ed incrementando il vantaggio in classifica.[8] Nella sedicesima tappa, con le scalate diMortirolo,Stelvio ePasso dell'Umbrail, è costretto a fermarsi ai piedi dell'ultima salita per problemi intestinali, riprendendo poi la corsa con circa due minuti di ritardo dal gruppo dei rivali principali.[9] Dopo aver percorso da solo l'ascesa dell'Umbrail e la discesa versoBormio riesce a conservare la maglia rosa per 31" nei confronti di Quintana.[10]
Riesce a mantenere la leadership nella diciassettesima tappa, conquistata dal transalpinoPierre Rolland, arrivando insieme agli altri uomini di classifica a circa otto minuti dal vincitore. Nella tappa dolomitica da Moena a Ortisei risponde agli attacchi degli avversari sulPasso Gardena, sul Pinei e sulla salita di Pontives. Nella terzultima tappa, che prevede l'ascesa diPiancavallo, su cui è anche posto l'arrivo, accusa oltre un minuto di distacco dai diretti avversari, perdendo la maglia rosa a favore di Quintana.[11] Nella penultima tappa, l'ultima di alta montagna, daPordenone adAsiago, limita il distacco dai diretti avversari a soli quindici secondi.[12] Riprende la maglia rosa all'ultima tappa, la cronometro daMonza aMilano, dove arriva secondo alle spalle di un altro olandese,Jos van Emden, conquistando il suo primoGiro d'Italia davanti aNairo Quintana eVincenzo Nibali.[13]
Dopo essersi ritirato alTour de Suisse, vince ilcampionato olandese a cronometro, bissando il successo dell'anno precedente. Torna alle gare allaClásica San Sebastián, dove mostra subito una buona condizione riuscendo a concludere quarto, nel gruppo dei migliori. Decide di non partecipare allaVuelta a España per preparare al meglio il mondiale a cronometro; prende quindi il via alBinckBank Tour, dove chiude la cronometro al terzo posto; dopo il secondo posto nella tappa diHouffalize conquista la vetta della classifica generale alla vigilia dell'ultima tappa con arrivo sul temibileKapelmuur. Nell'ultima tappa si difende brillantemente e addirittura riesce ad incrementare il vantaggio in classifica con il terzo posto di tappa; vince così la classifica generale della breve corse a tappe delBenelux.
Si presenta al via deicampionati del mondo di Bergen in gran forma, con il mirino sulla prova a cronometro; già durante la prima giornata della competizione vince lacronometro a squadre insieme ai compagni dellaSunweb.[14] Tre giorni più tardi si presenta al via dellacronometro con i gradi di favorito; non delude le attese, vincendo nettamente la prova con 57" di vantaggio suPrimož Roglič e 1'21" su Chris Froome, laureandosi campione del mondo contro il tempo, unendo così l'oro mondiale contro il tempo alla vittoria del Giro d’Italia, un'accoppiata che non riusciva a nessuno dai tempi diJan Ullrich, che nel 1999 vinse sia la Vuelta a España sia la cronometro iridata.[15] Partecipa poi allaprova in linea la domenica seguente, provando due allunghi al penultimo giro, non riuscendo però a far selezione perché il circuito iridato si rivela troppo facile; chiude 25º nel gruppetto dei migliori.
Nel 2018 partecipa alGiro d'Italia con l'obiettivo di bissare il successo dell'anno precedente. Vince subito il prologo iniziale aGerusalemme andando ad indossare la maglia rosa. Dimostra di avere una buona forma e grande regolarità in salita ma già sul primo arrivo in quota, quello sull'Etna, deve arrendersi alla superiorità diSimon Yates. Nelle prime due settimane Yates infligge distacchi significativi ai suoi rivali diretti per la maglia rosa in tutte le tappe di montagna. La terza settimana si apre con una cronometro di quasi 35 km che vede Dumoulin classificarsi al terzo posto senza però riuscire a strappare la maglia di leader a Yates. Nella diciottesima tappa, sull'arrivo in salita diPratonevoso, Yates accusa al traguardo 28 secondi da Dumoulin, dimezzando così il suo vantaggio sul corridore olandese. L'indomani, nella tappa regina daVenaria Reale aBardonecchia, Dumoulin è per buona parte della tappa maglia rosa virtuale complice la crisi di Yates sulla prima salita di giornata, ilColle delle Finestre, ma non può niente di fronte a Chris Froome, che parte a 80,2 km dal traguardo e dopo una fuga solitaria giunge al traguardo con oltre 3 minuti su tutti i rivali, conquistando la maglia rosa. Nell'ultima tappa di montagna Dumoulin prova a staccare Froome sulla salita versoCervinia ma senza riuscirci, chiude dunque il Giro d'Italia al secondo posto a soli 46 secondi da Froome e davanti aMiguel Ángel López, distanziato di oltre 4 minuti.

Si presenta anche al via delTour de France con ambizioni di classifica; dopo aver condotto la Sunweb ad un buon risultato nella cronosquadre, durante la 7ª tappa, con arrivo sulMûr-de-Bretagne, resta vittima di una foratura ai piedi dell'ascesa finale, e arriva al traguardo con 53" di ritardo dai migliori, venendo penalizzato dalla giuria con altri 20" di penalità per aver sfruttato le scie delle ammiraglie per troppo tempo. Durante la 11ª tappa, la seconda alpina, con arrivo a La Rosière, attacca in discesa a 30 km dall'arrivo con un compagno di squadra, affrontando poi l'ascesa finale da solo, raggiungendo tutti i fuggitivi; viene raggiunto daGeraint Thomas a 2 chilometri dalla conclusione, che lo stacca sotto laflame rouge; l'olandese arriva 2º sul traguardo insieme al compagno di Thomas, e suo rivale al Giro Chris Froome, issandosi così al terzo posto in classifica proprio dietro i due britannici. Il giorno seguente, sull'Alpe d'Huez, risponde agli attacchi di Froome, venendo però ancora una volta battuto da Thomas, in volata.
Anche a Mende, con l'arrivo posto dopo una breve ma dura ascesa, è l'unico che riesce a rimanere con il duo delTeam Sky, e i tre arrivano a pochi secondi da Primož Roglič, altro contendente al podio. SuiPirenei continua a non dare segni di cedimento, ma anzi, nella breve tappa con arrivo sulCol de Portet attacca nel finale della durissima ascesa, mandando in crisi Froome; con lui rimangono solo Roglič e la maglia gialla Thomas, il quale nel finale gli stacca di pochi secondi aggiudicandosi anche l'abbuono; guadagna comunque una posizione in classifica. Nell'ultima frazione pirenaica, con l'ascesa alCol du Tourmalet e alCol d'Aubisque, prova ad attaccare la maglia gialla Thomas, invano. Il giorno seguente, vince la cronometro daSaint-Pée-sur-Nivelle adEspelette, conquistando la sua terza tappa allaGrande Boucle, davanti a Froome e Thomas, consolidando così il suo secondo posto in classifica (a 1'51" dal britannico), che conserva anche il giorno seguente aParigi.
Quello del 2018 è, ancora una volta, un campionato mondiale al vertice per Tom Dumoulin. Alla cronometro a squadre il suo Team Sunweb arriva secondo, proprio grazie alla sua andatura in pianura e in discesa; mentre alla cronometro individuale arriva secondo, battuto solo daRohan Dennis. Infine, nella durissima prova in linea diInnsbruck arriva a giocarsi il mondiale in volata rientrando tra i 3 di testa ad un chilometro e mezzo dalla fine, piazzandosi quarto allo sprint.
Il 2019 di Dumoulin si apre con la dichiarazione di voler prendere parte alGiro d'Italia, considerato il "principale obiettivo" della stagione.[16] Nonostante una caduta, conclude loUAE Tour, corsa a tappe di sette giorni, in sesta posizione; partecipa poi anche allaTirreno-Adriatico, gara in cui chiude quarto, e allaMilano-Sanremo, in cui si piazza undicesimo e staccato nella volata finale. Prende quindi il via del Giro d'Italia classificandosi quinto nella cronometro di apertura aBologna vinta dallo sloveno Primož Roglič. Nel finale della quarta frazione è però vittima di una caduta, ferendosi al ginocchio, ed è così costretto al ritiro dopo pochi chilometri dal via della quinta tappa.[17]
Torna alle corse a giugno, alCritérium du Dauphiné, ma anche in questa prova, pochi giorni dopo il terzo posto nella cronometro diRoanne, si ritira per il riacutizzarsi dei problemi al ginocchio.[18] Operato in luglio aRotterdam, conclude anzitempo la stagione.[19] In agosto viene intanto ufficializzato il suo trasferimento per tre anni, a partire dal 1º gennaio 2020, tra le file delTeam Jumbo-Visma.[20]
Dopo i mesi di stop alle corse a causa dellapandemia di COVID-19, Dumoulin inizia la propria stagione agonistica 2020 nel mese di agosto, con la partecipazione prima alTour de l'Ain e poi alCritérium du Dauphiné, corsa che conclude in settima posizione anche grazie al quinto posto ottenuto nell'ultima tappa aMegève.[21] A fine agosto prende il via delTour de France come co-capitano della Jumbo-Visma insieme a Roglič e aSteven Kruijswijk:[22] durante la corsa si mette in evidenza come gregario "di lusso" dello sloveno, che conclude secondo nella corsa, e ottiene a sua volta il settimo posto nella classifica finale, anche grazie al secondo posto nella cronometro conclusiva allaPlanche des Belles Filles.[21] Dopo laGrande Boucle partecipa aimondiali aImola, piazzandosi decimo a cronometro e quattordicesimo in linea, e allaLiegi-Bastogne-Liegi, che chiude al dodicesimo posto.[21] È poi al via dellaVuelta a España ancora in supporto a Roglič (poi vincitore), ma si stacca presto dai migliori, scegliendo perciò di ritirarsi prima dell'ottava frazione.[23]
Il 23 gennaio 2021, dopo aver già presentato il proprio programma di gare per la nuova stagione, annuncia uno stop a tempo indeterminato all'attività agonistica, indicando come causa la volontà di prendere del tempo per sé stesso e valutare il proprio futuro.[24][25] Dopo 5 mesi di stop ritorna alle corse in giugno, alTour de Suisse, dove ottiene un quinto posto nella cronometro conclusiva diAndermatt. Tre giorni dopo, corre la prova a cronometro deiCampionati olandesi di ciclismo su strada, dove torna alla vittoria a quasi tre anni di distanza. Selezionato dalla nazionale olandese, partecipa ad entrambe le prove olimpiche diTokyo 2020: nella prova a cronometro, chiude secondo, alle spalle diPrimož Roglič, ribissando l'argento diRio 2016.[26]
Nel 2022 partecipa al Giro d'Italia, concluso con il ritiro alla 14ª tappa.[27] Successivamente annuncia l'intenzione di ritirarsi dall'attività agonistica a fine anno.[28]
Altri progetti
| Vincitori delpremio della Combattività allaVuelta a España | |
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| 2012:Alberto Contador ·2013:Javier Aramendia ·2014:Chris Froome ·2015:Tom Dumoulin ·2016:Alberto Contador ·2017:Alberto Contador ·2018:Bauke Mollema ·2019:Miguel Ángel López ·2020:Rémi Cavagna ·2021:Magnus Cort Nielsen ·2022:Marc Soler ·2023:Remco Evenepoel ·2024:Marc Soler ·2025:Joel Nicolau |
| Campioni del mondo di ciclismo su strada -Cronometro Elite | ||
|---|---|---|
| 1994:Chris Boardman ·1995:Miguel Indurain ·1996:Alex Zülle ·1997:Laurent Jalabert ·1998:Abraham Olano ·1999:Jan Ullrich ·2000:Serhij Hončar ·2001:Jan Ullrich ·2002:Santiago Botero ·2003:Michael Rogers ·2004:Michael Rogers ·2005:Michael Rogers ·2006:Fabian Cancellara ·2007:Fabian Cancellara ·2008:Bert Grabsch ·2009:Fabian Cancellara ·2010:Fabian Cancellara ·2011:Tony Martin ·2012:Tony Martin ·2013:Tony Martin ·2014:Bradley Wiggins ·2015:Vasil' Kiryenka ·2016:Tony Martin ·2017:Tom Dumoulin ·2018:Rohan Dennis ·2019:Rohan Dennis ·2020:Filippo Ganna ·2021:Filippo Ganna ·2022:Tobias Foss ·2023:Remco Evenepoel ·2024:Remco Evenepoel ·2025:Remco Evenepoel | ||
| Campioni olandesi diciclismo su strada - Cronometro individuale | ||
|---|---|---|
| 1991:Bart Voskamp ·1992:Arnold Stam ·1993:Jos Wolfkamp ·1994:Mario Gutte ·1995:Erik Breukink ·1996:Erik Dekker ·1997:Erik Breukink ·1998:Patrick Jonker ·1999:Bart Voskamp ·2000:Erik Dekker ·2001:Bart Voskamp ·2002:Erik Dekker ·2003:Maarten den Bakker ·2004:Thomas Dekker ·2005:Thomas Dekker ·2006:Stef Clement ·2007:Stef Clement ·2008:Lars Boom ·2009:Stef Clement ·2010:Jos van Emden ·2011:Stef Clement ·2012:Lieuwe Westra ·2013:Lieuwe Westra ·2014:Tom Dumoulin ·2015:Wilco Kelderman ·2016:Tom Dumoulin ·2017:Tom Dumoulin ·2018:Dylan van Baarle ·2019:Jos van Emden ·2021:Tom Dumoulin ·2022:Bauke Mollema ·2023:Jos van Emden | ||
| 43 Dumoulin ·44 Gesink ·45 Hoogerland ·46 Kelderman ·47 Langeveld ·48 Mollema ·49 Slagter ·50 ten Dam ·51 Weening ·Crono Terpstra ·Crono Westra · | ||
| 34 Clement ·35 Dumoulin ·36 Kelderman ·37 Kruijswijk ·38 Mollema ·39 Poels ·40 Slagter ·41 van Baarle ·42 Weening ·Crono Dumoulin · | ||
| 51 Boom ·52 Dumoulin ·53 Gesink ·54 Langeveld ·55 Ligthart ·56 Mollema ·57 Terpstra ·58 van Baarle ·59 van Emden ·Crono Dumoulin ·Crono Kelderman · | ||
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| 52 Boom ·53 de Kort ·54 Dumoulin ·55 Langeveld ·56 Mollema ·57 Poels ·58 Terpstra ·59 van Emden ·60 van Poppel ·Crono Dumoulin ·Crono Kelderman · | ||
| 48 Dumoulin ·49 Kelderman ·50 Kruijswijk ·51 Mollema ·52 Oomen ·53 Poels ·54 Tolhoek ·55 Weening ·Crono Dumoulin ·Crono van Emden ·Crono Kelderman · | ||
| 41 Dumoulin ·42 Eenkhoorn ·43 Oomen ·44 Tolhoek ·45 Tusveld ·46 van Baarle ·47 van der Lijke ·48 Weening ·Crono Dumoulin ·Crono van Emden · | ||
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