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Toghtigin

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Toghtigin
Ponzio,conte di Tripoli, accetta la resa della città diLibano dell'atabeg Toghtigin, il 7 luglio 1124, nell'ambito dellacrociata veneziana. Olio su tela diAlexandre-François Caminade (1840)
atabeg diDamasco
In carica1104 -1128
PredecessoreBaktak
SuccessoreBuri Taj el-Moluk
MorteDamasco, 13 febbraio1128
DinastiaBuridi
ConsorteZumurrud bt. al-Jawali
FigliTaj al-Muluk Buri

Ẓahīr al-Dīn Ṭoghtigīn, o semplicementeTuğtekin,Tugtekin oTogtekin (in turcoﻇﻬﻴﺮ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﻃﻐﺜﻜﻴﻦ; ... –12 febbraio1128), è stato uncondottiero epoliticoturco che fuatabeg e governòDamasco, dapprima alle dipendenze diShams al-Mulūk Duqāq e poi, tra il 1104 e il 1128 come unico responsabile dei suoi affari politici e militari. Fu il fondatore delladinastia buride di Damasco.

Biografia

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Ẓahīr al-Dīn Ṭoghtigīn era un mamelucco militare delsultanoselgiuchideMalikshāh, passato alla sua morte al servizio del nipote, e re[1] diDamasco. Nei caotici anni delle guerre di successione a Malikshāh, Toghtigin fu inviato a prendere nuovamente possesso della cittadina diJabala, che si era ribellata contro ilqāḍī diTripoli, ma non riuscì nell'impresa.

In occasione dell'assedio di Antiochia (21 ottobre1097, un esercitocrociato si presentò davanti alle porte diAntiochia. L'emiro locale,Yaghisiyan, sebbene nominalmente vassallo di Ridwān, chiese aiuto a Duqaq affinché mandasse una forza armata in suo soccorso. Duqāq inviò Toghtigīn, ma il 31 dicembre1097, egli fu sconfitto daBoemondo di Taranto e daRoberto II di Normandia, dettoCosciacorta, e fu costretto a ritirarsi. Un nuovo tentativo fu provato da una forza congiunta affidata aKerbogha, emiro diMosul, e a Toghtigin. Anch'essa fu comunque sconfitta dai Crociati il 28 giugno1098.

Quando iCrociati si mossero verso sud dalla città di Antiochia da poco conquistata, ilqadi di Jabala[2] consegnò la sua città a Duqāq, che v'insediò come governante il figlio di Ṭoghtigīn,Tāj al-Mulūk Būrī. La sua conduzione tirannica tuttavia lo portò presto alla caduta. Nel 1103 Toghtigīn fu destinato da Duqāq a prendere possesso diHoms su richiesta dei suoi stessi abitanti, dopo che il suoemiro,Janāh al-Dawla era stato assassinato su ordine di Riḍwān di

L'anno seguente Duqaq morì e Ṭoghtigīn, ora in veste di Reggente made facto governante a pieno titolo, proclamò Emiro di Damasco il giovane figlio di Duqāq,Tutush II, mentre egli stesso sposava la vedova di Duqāq e riservava per se stesso il titolo diatabeg (formalmente "tutore", ma di fatto "Governatore"). Prima ancora che, in modo del tutto inatteso, il giovanissimo erede Tutush II morisse prematuramente, Toghtigin invitò a Damasco, perché assumesse le funzioni di re un fratello di Duqāq,Muhyi al-Dīn Irtāsh, fino ad allora costretto a vivere in esilio, per volontà di Duqāq, nella fortezza diBaalbek.

Irtāsh però, poco dopo il suo arrivo a Damasco (dove Ṭoghtigīn l'aveva accolto con tutti gli onori dovuti al suo rango), temendo che l'atabeg stesse ordendo qualche complotto contro di lui, pensò di sbarazzarsi di Ṭoghtigīn e della stessa intrigante madre di Duqāq, Ṣafwat al-Mulk ma si convinse in quello stesso 1104 che per lui era più sicuro abbandonare Damasco e rifugiarsi a Baalbek, dove godeva di appoggi e soldati.

Qui fu raggiunto da Aitegīn di Aleppo, signore diBosra. Dopo aver depredato la regione delHawran entrambi si recarono da reBaldovino I aGerusalemme per cercare di ottenere il suo appoggio.Di fronte alle perplessità di Baldovino, fuggirono allora nella regione di al-Rahba.[3]

Attorno al 1106 Ṭoghtigīn intervenne per levare momentaneamente l'assedio alla città diTripoli da parte dei Crociati, ma non poté evitare la caduta definitiva della città. Nel maggio del 1108 riuscì invece a sbaragliare una piccola forza cristiana comandata daGervasio di Bazoches, signore diGalilea; a Gervasio fu proposta la libertà in cambio dei suoi domini, ma egli rifiutò e fu così giustiziato. Nell'aprile del 1110 Ṭoghtigīn assediò ed espugnòBaalbek e nominò suo figlioBūrī suo governatore.

In seguito, nel novembre 1111, la città diTiro, che era assediata dalle truppe diBaldovino, pose se stessa sotto la protezione di Ṭoghtigīn. Egli, sostenuto da forzefatimidi, intervenne, obbligando i Crociati a togliere l'assedio alla città libanese il 10 aprile1112; tuttavia rifiutò di prender parte allo sforzo anti-crociato proposto daMawdud diMosul, temendo che quest'ultimo potesse trarre vantaggio dall'impresa e allargare il proprio dominio all'interaSiria.

Nondimeno, nel 1113, i due comandanti musulmani si allearono in risposta agli attacchi di Baldovino I di Gerusalemme e diTancredi d'Altavilla. Il loro esercito assediòTiberiade, ma non fu in grado di espugnarla, malgrado avesse colto una netta vittoria nellaBattaglia di al-Sannabra, e Ṭoghtigīn e Mawdud furono così costretti a ritirarsi a Damasco allorché rinforzi e rifornimenti crociati erano ormai sul punto di giungere alle truppe cristiane combattenti. Durante il suo soggiorno in città, Mawdūd cadde assassinato dagliHashshashin (2 ottobre1113); gli abitanti accusarono Ṭoghtigīn del misfatto. Nel 1114 questi firmò un'alleanza contro i Crociati col nuovoEmiro diAleppo,Alp Arslan, ma costui fu a sua volta assassinato poco tempo dopo.

Nel 1115 Ṭoghtigīn decise di allearsi con ilRegno di Gerusalemme contro il generaleselgiuchideAq Sunqur Bursuqi, che era stato inviato dalSultano selgiuchide a combattere i Crociati. L'anno seguente, ritenendo i Crociati troppo potenti, si recò in visita aBaghdad per ottenere il perdono del Sultano, malgrado conservasse gelosamente la sua autonomia politica e militare, per evitare di restare stritolato dalle due superiori forze crociate e selgiuchidi.

Alleato conIlghazi di Aleppo, attaccò Athareb, nelPrincipato cristiano di Antiochia, ma fu sconfitto nellabattaglia di Hab il 14 agosto1119. A giugno dell'anno dopo inviò aiuti a Ilghazi, che era ancora sotto pericolo di annichilimento nel medesimo posto. Nel 1122 i Fatimidi, non più in grado di difendere Tiro, affidarono la città a Ṭoghtigīn, che v'insediò una guarnigione, che tuttavia non fu capace di evitare la conquista di Tiro da parte cristiana il 7 luglio del1124.

Nel 1125, Aq Sunqur Bursuqi, al momento padrone di Aleppo, comparve nel territorio di Antiochia alla testa di un numeroso esercito, di cui faceva parte Ṭoghtigīn. I due furono però sconfitti nellabattaglia di Azaz l'11 giugno1125. Il gennaio successivo anche Ṭoghtigīn dovette impegnarsi a respingere un'invasione diBaldovino II di Gerusalemme. A fine 1126 invase a sua volta il territorio del Principato di Antiochia assieme a Aq Sunqur Bursuqi, ma ancora senza risultati.

Ṭoghtigīn morì nel 1128. Gli succedette suo figlioTāj al-Mulūk Būrī.

Nei componimenti sullecrociate in francese antico, Toghtigin è indicato come "Dodequin".

Note

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  1. ^Nel sistema selgiuchide, il titolo diMalik era riservato ai figli del Sultano, che rimanevano legati a lui da un vincolo di vassallatico.
  2. ^Porto traLaodicea eBanyas
  3. ^Ibn al-Qalanisi,Dhayl taʾrīkh Dimashq (trad. di Roger Le Tourneau,Damas de 1075 à 1154, Damasco, Institut Français de Damas, 1952, pp. 56-57).

Bibliografia

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  • Ibn al-Qalānisī,Taʾrīkh Dimashq, trad. di Roger Le Tourneau:Damas de 1075 à 1154, Damasco, Institut Français de Damas, 1952.
  • René Grousset,Histoire des croisades et du royaume franc de Jérusalem - I. 1095-1130 L'anarchie musulmane, 1934.
  • Amin Maalouf,Le crociate viste dagli arabi, Società editrice internazionale, Torino 1989.ISBN 8805050504 (ed. orig.: Amin Maalouf,Les croisades vues par les arabes, Paris 1983.ISBN 978-2-290-11916-7).
  • Steven Runciman,A history of the Crusades - Volume 1, 1951.

PredecessoreEmiro di DamascoSuccessore
Muhyi al-Din Baqtash1104-1128Tāj al-Mulūk Būrī
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