Tiroidite | |
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Specialità | endocrinologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D013966 |
eMedicine | 925249 |
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Latiroidite è un'infiammazione dellatiroide. La ghiandola tiroidea si trova sulla parte anteriore delcollo, sotto la prominenzalaringea; la sua funzione produrreormoni che controllano ilmetabolismo.
La tiroidite di riscontra nelle donne con una probabilità da tre a cinque volte maggiore rispetto agli uomini. L'età media di esordio è compresa tra i trenta ed i cinquanta anni. Questa malattia tende ad essere geografica e stagionale ed è più comune in estate e in autunno.[1]
Esistono moltisegni esintomi diversi che caratterizzano la tiroidite, nessuno dei quali è però esclusivo di questa condizione. Molti dei segni imitano i sintomi di altre patologie, comportando talvolta difficoltà nella formulazione di unadiagnosi. I sintomi più comuni dell'ipotiroidismo si manifestano quando il danno allecellule della tiroide risulta essere lento e cronico; questi possono comprendere affaticamento, aumento di peso, sensazione di "testa confusa",depressione, pelle secca estitichezza. Altri sintomi più rari includono gonfiore delle gambe, dolori vaghi, diminuzione della concentrazione e così via. Quando le condizioni diventano più gravi, a seconda del tipo di tiroidite, si può notare gonfiore intorno agli occhi,rallentamento della frequenza cardiaca, calo della temperatura corporea o addiritturainsufficienza cardiaca incipiente. All'opposto, se il danno alle cellule tiroidee è acuto, l’ormone tiroideo all'interno della ghiandola si riversa nel flusso sanguigno causando sintomi ditireotossicosi, simili a quelli che si riscontrano nell'ipertiroidismo, tra cui perdita di peso, irritabilità,ansia,insonnia,battito cardiaco accelerato eaffaticamento. Livelli elevati di ormone tiroideo nel sangue causano entrambe le condizioni, ma tireotossicosi è il termine usato in associazione con la tiroidite poiché la ghiandola tiroidea non è iperattiva, come nel caso dell’ipertiroidismo.[1]
La tiroidite è nella maggior parte dei casi causata da un malfunzionamento del propriosistema immunitario che attacca la tiroide, con conseguenteinfiammazione e danno alle cellule tiroidee. Questa patologia è spesso associata a unamalattia sistemica IgG4-correlata in cui si riscontrano anche sintomi dipancreatite autoimmune,fibrosi retroperitoneale eaortite non infettiva. Questo è anche il caso della tiroidite di Riedel, un'infiammazione in cui il tessuto tiroideo viene sostituito datessuto fibroso che può estendersi alle strutture vicine. Glianticorpi che attaccano la tiroide sono la causa della maggior parte dei tipi di tiroidite. Tuttavia, può anche essere causata da un'infezione davirus o dabatterio, che provoca l'infiammazione delle ghiandole, come nel caso della tiroidite granulomatosa subacuta (di Quervain).[2] Alcune persone producono anticorpi tiroidei e la tiroidite può essere considerata unamalattia autoimmune, perché il corpo agisce come se la ghiandola tiroidea fosse un corpo estraneo.[3] Alcunifarmaci, come l'interferone, illitio, l'amiodarone e alcunianticorpi monoclonali possono anche causare tiroidite.[4]
Il modo più comune per diagnosticare la tiroidite è innanzitutto la palpazione dell ghiandola tiroidea durante l'esame clinico. Gli esami di laboratorio consentono ai medici di valutare se il paziente presenta elevati tassi di sedimentazione eritrocitaria e elevati livelli di tireoglobulina. Gliesami del sangue aiutano anche a determinare il tipo di tiroidite e capire quanto ormone stimolante la tiroide produce l’ipofisi e quali anticorpi sono presenti nel corpo. Lascintigrafia tiroidea di solito evidenzia uptake delpertecnetato ridotto e disomogeneo, sebbene nella tiroidite di Hashimoto, nella fase ipertiroidea, si possa osservare un generalizzato iperaccumulo del tracciante.
Vi sono diverse forme, tra cui:
I trattamenti per questa malattia dipendono dal tipo di tiroidite diagnosticato. Per il tipo più comune, noto come tiroidite di Hashimoto, il trattamento consiste nell'iniziare immediatamente la sostituzione ormonale. Ciò previene o corregge l’ipotiroidismo e generalmente impedisce alla ghiandola di ingrandirsi. Tuttavia, la tiroidite di Hashimoto può inizialmente presentarsi con un rilascio eccessivo di ormone tiroideo dalla ghiandola tiroidea (ipertiroide) e, in questo caso, il paziente può aver bisogno solo di riposo e l'assunzione difarmaci antinfiammatori non steroidei sebbene alcuni necessitino disteroidi per ridurre l’infiammazione e controllare lepalpitazioni. Inoltre, i medici possono prescriverebeta-bloccanti per abbassare lafrequenza cardiaca e ridurre i tremori, fino alla risoluzione del periodo iniziale di ipertiroidismo.[5]
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