Tindouf sorge sull'altipiano dell'Hammada, una vasta superficie nel deserto del Sahara conosciuto storicamente come "Il giardino del diavolo". Ha un clima ostile, in estate supera temperature di 50° con frequentitempeste di sabbia. D'inverno, la notte si raggiungono temperature sotto lo zero, con punte di -5°.
Rimase inabitata fino al1934, anno in cui si insediarono le truppefrancesi. Con l'indipendenza algerina del1962, la città ha avuto un risveglio, dapprima per la nascita di nuovi confini con ilMarocco, laMauritania e ilSahara spagnolo e successivamente con la creazione di città/accampamenti satellite in seguito all'insediamento deirifugiati Sahraui stimati intorno a 175.000 persone.
I rifugiatiSahrawi nella zona di Tindouf sono distribuiti in cinque accampamenti denominatiwilaya:El Aaiún,Smara,Auserd,Dakhla eBojdour. Ogniwilaya è suddivisa in alcune ripartizioni amministrative odā'ira; gli insediamenti sono prevalentemente costituiti da tende (jaima) e modeste abitazioni di mattoni e sabbia. Le Unità amministrative prendono il nome dalle città del territorio conteso con ilMarocco. Le scuole, gli ospedali, i centri di formazione e culturali degli accampamenti sono costruzioni più solide.
Ledā'ira delle cinquewilāya sono denominate come segue:
Nel febbraio del2006 alcuni dei campi profughi sono stati colpiti da inondazioni, si stima che circa 50.000 profughi abbiano avute distrutte o gravemente danneggiate le loro abitazioni[1], creando un'emergenza difficile da gestire.
Angelina Jolie, Ambasciatrice dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, si è impegnata per la raccolta fondi da destinare ai rifugiati colpiti dalle inondazioni contribuendo essa stessa con 50.000 dollari[2].