Tifariti comune | |
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تيفاريتي | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() ![]() |
Regione | Laâyoune-Sakia El Hamra |
Provincia | Smara |
Amministrazione | |
Sindaco | Mohammed Salem Dayah |
Territorio | |
Coordinate | 26°08′59″N 10°33′00″W26°08′59″N,10°33′00″W (Tifariti) |
Altitudine | 503[1] m s.l.m. |
Abitanti | 3 000 (2010) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+0 |
Nome abitanti | tifaritiano/a |
Cartografia | |
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Tifariti, ancheTifarita, è una piccola città situata nellaZona libera controllata dalFronte Polisario, che costituisce circa un quarto delSahara Occidentale. È situata in una zona accidentata del deserto, con poca vegetazione.
NellaRepubblica Democratica Araba dei Sahrawi è unadaira dellawilaya diSmara. Per il Polisario costituisce un simbolo della resistenza saharawi riguardo allacolonizzazionemarocchina.
Lungo i pendii della zona diLemgasem, aRekeiz, a nord di Tifariti, si trovano rocce dell'era precambriana, grandilastre di pietracalcare. In questa zona si trovano all'interno di grotte moltepitture rupestri che alcuni archeologi hanno soprannominato del "neolitico sahariano" per le proprie caratteristiche uniche. Con disegni policromi, decine di scene dicaccia epastorizia vecchi di 8/10.000 anni, danze di uomini e donne e mani dipinte o incise nella roccia. Grotte decorate con motivigeometrici,gazzelle,giraffe,antilopi ed altri animali[2].
Attualmente in rovina, Tifariti non ha mai avuto importanti strutture fisse. Fin dalMedioevo la zona è stata frequentata da popolazioni nomadi, in particolare daiSahrawi e daibeduini diLingua araba.
Tifariti fu per molto tempo un accampamento di nomadi, una sorta di città stagionale per i Sahrawi.Per molti secoli la zona fu contesa fra diverse tribùnomadi per controllare la strada transahariana. Tifariti non ha nessuna costruzione permanente precedente alXX secolo.
Alla fine delXIX secolo, laFrancia era l'impero coloniale che dominava la regione e quando laSpagna inizia la colonizzazione della costa del Sahara Occidentale, la parte interna come Tifariti non era controllata e contesa dalle due potenze europee. Nel marzo del1912, una spedizionefrancese al comando del capitano Guerard fu sterminata nei pressi di Tifariti a "Gleib Ajchah" ribattezzata dopo come "Gleib Chuhada" (letteralmentemontagna dei martiri).
Tifariti fu sede di numerose battaglie durante la guerra fra ilMarocco ed i Sahrawi riuniti nel Fronte Polisario (1975-1991). Fu una base militare per entrambi gli schieramenti che più volte conquistarono e persero il controllo della città. Per i rifugiati Sahrawi fu usata come punto di sosta e smistamento sulla strada versoTindouf inAlgeria durante l'invasione marocchina. Colonne di rifugiati furono bombardate nella zona dalleForze Aeree Marocchine nel1975, provocando decine o centinaia di morti a seconda delle fonti, probabilmente con bombe al napalm. Negli anni 80 ilMuro Marocchino fu costruito a nord di Tifariti la zona fu interessata dalla terza edificazione del maggio1984 al sesto e definitivo allargamento dell'aprile1987, il territorio circostante la città rimase pesantementeminato.
Nel1989 furono costruiti ospedali ed edifici amministrativi da agenzie straniere in preparazione del ritorno in patria dei rifugiati Sahrawi per il referendum di autodeterminazione previsto dalleNazioni Unite. Queste strutture furono bombardate e completamente distrutte dalle "Forze Aeree Marocchine" nel1991, nell'ultimo grande attacco della guerra.
Vicino a Tifariti sono situate unapista di atterraggio e una base dellaMINURSO, la forza di interdizione delleNazioni Unite.
Nell'ottobre del2002 si svolse qui l'XI Congresso Popolare Generale delFronte Polisario dove fu confermato Segretario GeneraleMohamed Abdelaziz.
LaRASD, non essendo uno stato riconosciuto dalle Nazioni Unite non ha potuto firmare iltrattato di Ottawa del1997 che vieta le mine antiuomo. Il 27 febbraio2006 in una cerimonia simbolica di adesione ha distrutto una parte delle mine in proprio possesso[3]
A Tifariti, considerata città simbolo e martire della guerra, il governo della RASD compie spesso atti ufficiali, ad esempio la firma, 29 marzo2006 con quattro società petrolifere britanniche per lo studio delle potenzialità e per l'estrazione del petrolio anche in zona offshore.[4]
Parte dalla città ilSahara Marathon, talvolta per motivi di sicurezza si svolge nei campi Sahrawi nei dintorni diTindouf. Si svolge in febbraio ed ha cadenza annuale dalla prima edizione del2001. È forte la partecipazione italiana. Fa parte dei numerosi eventi di lungo percorso a volte svolti in più giorni che hanno in comune il deserto.[5]
Il 5 marzo 2006 è iniziata la costruzione del Parlamento della RASD[6][7]. Rappresenta la volontà di spostare alcune strutture dalle zone autonome di Tindouf ai territori liberi
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