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Ticino (fiume)

Coordinate:45°08′29″N 9°14′05″E45°08′29″N,9°14′05″E
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Ticino
Il fiume aCastelletto
StatiSvizzera (bandiera) Svizzera
Italia (bandiera) Italia
Suddivisioni  Ticino
  Piemonte
  Lombardia
Lunghezza248km
Portata mediaAlPonte della Becca 348 m³/s
aMagadino 69 m³/s
Bacino idrografico7 228km²
Altitudine sorgente2 478m s.l.m.
NascePasso della Novena (Nufenenpass)
46°28′30″N 8°25′00″E46°28′30″N,8°25′00″E
AffluentiBrenno,Moesa,Morobbia,Strona,Arno,Terdoppio-Roggia Cerana,Scolmatore di Nord Ovest
SfociaPo pressoVaccarizza diLinarolo
45°08′29″N 9°14′05″E45°08′29″N,9°14′05″E
Mappa del fiume
Mappa del fiume
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IlTicino (Tessin intedesco e infrancese,Ticìn,Tisín,Tesìn,Tsei[1] oTzìch inlombardo) è un importantefiume dellaSvizzera meridionale e dell'Italia settentrionale, il principale affluente del Po per volume d'acqua e in assoluto il secondo fiume italiano perportata d'acqua. Il Ticino misura complessivamente 248 km di lunghezza ed è uno dei fiumi più sani in Italia.

Corso del fiume

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Il corso del Ticino è convenzionalmente diviso in tre parti: la parte montana (Ticino superiore), che scorre in territorio svizzero; la parte lacuale, che riguarda il Lago Maggiore (diviso territorialmente tra Svizzera e Italia) e la parte pianeggiante (Ticino inferiore), che vede il Ticino scorrere inItalia a sud del Lago Maggiore, quindi dal territorio compreso tra i comuni diCastelletto sopra Ticino, inPiemonte, eSesto Calende, inLombardia, e la confluenza nel Po, situata nel territorio comunale diLinarolo inprovincia di Pavia, al confine con la regioneEmilia-Romagna. La lunghezza complessiva del fiume è di 248 km, dei quali 91 km percorsi a monte del Lago Maggiore, 47 km percorsi nel Verbano e 110 km percorsi da questo al Po, mentre la lunghezza effettiva è quindi di 201 km, escludendo i km lacustri del Verbano.

Il Ticino superiore

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Il fiume Ticino a valle del passo della Novena (in alto a destra)

Nasce in territorio svizzero, nelCanton Ticino e scaturisce da due sorgenti. La principale si trova sulPasso della Novena non lontano dal confine tra il Canton Ticino (al quale il Ticino dona il nome), l'estrema punta settentrionale dellaprovincia del Verbano Cusio Ossola (Formazza) e ilCanton Vallese. L'altra sorgente, di portata più modesta, si trova, invece, nei pressi dell'Ospizio delPasso del San Gottardo, adAirolo.

Il ramo di Ticino proveniente dal Passo della Novena, solca laVal Bedretto e ad Airolo si unisce con il ramo proveniente dal Passo del San Gottardo. Qui il fiume comincia a percorrere laValle Leventina, dove scorre spesso incassato tra le rocce (gole di Stalvedro e del Monte Piottino). In questo tratto è, inoltre, ingrossato da un notevole numero di piccoli affluenti.

ABiasca il Ticino riceve da sinistra ilfiume Brenno e comincia a scorrere inValle Riviera. Successivamente lambisceBellinzona, nei pressi di cui riceve da sinistra ilMoesa e ilMorobbia. Il Moesa, che percorre laVal Mesolcina, nelCantone dei Grigioni, rappresenta il maggior tributario del Ticino Superiore. In seguito il fiume sbocca nel Piano di Magadino, dove scorre incanalato fin quasi al piccolo delta con cui sfocia nel Lago Maggiore. Poco prima di immettersi nel lago, il Ticino riceve le acque di un buon numero di affluenti minori. Il Ticino Superiore misura 91 km, percorsi totalmente in territorio svizzero e la sua portata media allo sbocco nel Lago Maggiore è di 69 m³/s.

Il Lago Maggiore

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lago Maggiore.

Nel tratto lacuale riceve il contributo di svariati affluenti direttamente sfocianti nel lago, alcuni importanti come laMaggia, laToce (suo principale tributario), laVerzasca, laTresa (che drena tutta la zona del lago di Lugano) e ilBardello, emissario dellago di Varese. Il percorso del Ticino nel Lago Maggiore è di 47 km.

Il Ticino inferiore

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Il Ticino inferiore costituisce l'unico emissario del Lago Maggiore e corre interamente in territorio italiano. Il suo percorso comincia circa un chilometro a monte del ponte traSesto Calende (VA) eCastelletto sopra Ticino (NO), in corrispondenza delle località Cicognola a Castelletto sopra Ticino e Parco Europa a Sesto Calende (VA). Da qui il fiume si dirige in direzione sud est, segnando il confine tra il Piemonte e la Lombardia.

Il ponte tra Sesto Calende e Castelletto sopra Ticino
Lo sbarramento della "Miorina" a Castelletto sopra Ticino

A livello diCastelletto sopra Ticino eGolasecca, il Ticino incontra lo sbarramento artificiale della Miorina, che ne regola il deflusso dal Lago Maggiore. Poco più a valle si trova la Diga di Porto della Torre, dove il Ticino cede parte della sua portata al Canale Regina Elena, che irriga le campagne del Novarese. Immediatamente dopo, nel territorio diSomma Lombardo, si trova losbarramento del Panperduto. Qui gran parte delle acque del Ticino vengono incanalate e vanno ad alimentare ilCanale Villoresi e ilCanale Industriale. Dopo la diga del Panperduto il fiume, privato di buona parte delle sue acque, scorre in un vasto alveo, alimentando alcune rogge molinare, sia in Piemonte, sia in Lombardia, le quali un tempo muovevano le pale dei mulini, oggi dismessi.

Il Ticino a Sesto Calende

Al Ponte diOleggio si trova la DigaPaladella, oggi dismessa, che un tempo era l'incile del Naviglio Grande. Oggi questo primo tratto di naviglio non è più utilizzato e resta tutto l'anno in secca, come alveo storico. La portata del Naviglio Grande viene oggi immessa aTurbigo e proviene dal Canale Industriale, che prima di cedere buona parte delle sue acque al Naviglio Grande aziona le centrali idroelettriche di Vizzola (aVizzola Ticino), di Tornavento (aLonate Pozzolo) e Castelli (a Turbigo). La portata residua del Canale Industriale che non viene immessa nel Naviglio Grande, torna al Ticino, alimentando, però, un'altra centrale idroelettrica: la centrale di Turbigo Inferiore.

Poco prima di ricevere la portata residua del Canale Industriale, il Ticino alimenta il Naviglio Langosco, che scorre dal Piemonte alla Lombardia. Proseguendo di qualche chilometro, il Ticino alimenta il Naviglio Sforzesco. Esso, dopo avere azionato la centrale idroelettrica di Vigevano, si divide in due rami: uno va a portare acqua alle campagne, mentre l'altro torna al fiume.

PressoAbbiategrasso il Ticino entra interamente in Lombardia, distaccandosi dal confine con il Piemonte. A destra del Ticino si trova ora laLomellina, un vasto territorio della Lombardia interamente compreso nella provincia di Pavia, di cui il Ticino lambisce la città più importante:Vigevano.

Più a valle, pressoMotta Visconti, il fiume torna a scorrere a corso unico, dopo che dalponte di Oleggio fino a qui le sue acque si erano divise, naturalmente, in una moltitudine di rami secondari e meandri, creando anche le cosiddette lanche: antichi rami del Ticino, che con il passare del tempo il fiume non ha più percorso. Questi ambienti si sono così trasformati in zone umide in cui la fauna e la flora sono lussureggianti.

Il fiume prosegue verso sud est. ABereguardo il fiume è scavalcato da unponte di barche, l'unico presente sull'intero corso del Ticino. Poco più a sud il Ticino sfioraTorre d'Isola e poi attraversaPavia, separando il quartiere di Borgo Ticino, sulla riva destra, dal resto della città (le due rive sono unite dalponte Coperto). Il fiume confluisce infine, da sinistra, nel Po nel territorio comunale diTravacò Siccomario, precisamente in corrispondenza delPonte della Becca.

Gli affluenti del Ticino Inferiore sono pochi e in genere di scarsa portata. Essi sono: iltorrente Lenza, a Sesto Calende; il torrenteStrona a Somma Lombardo; iltorrente Arno aCastano Primo; il Canale del Latte a Turbigo; ilCanale Cavour aGalliate; laRoggia Cerana aCerano; ilCanale Scolmatore di Nord Ovest (che raccoglie le acque in eccesso dei fiumiOlona eSeveso) adAbbiategrasso; ilNaviglio di Bereguardo aBereguardo; ilNaviglio Pavese, il Canale Gravellone e laRoggia Vernavola a Pavia.

Il Ticino Inferiore misura 110 km e la sua portata media alla confluenza con il Po è di 350 m³/s; conta dieci affluenti e interessa il territorio di quattro province:Varese,Novara,Milano e Pavia. Si tratta di un ambiente di straordinaria biodiversità: nelle acque del fiume sono presenti quasi quaranta specie ittiche, alcune delle quali, come trota marmorata e temolo, sono in stato di pericoloso declino. Le specie autoctone sono:alborella,anguilla,barbo canino,barbo comune,bottatrice,carpa,cavedano,cobite comune,cobite mascherato,ghiozzo padano,gobione,lampreda padana,lasca,luccio,panzarolo,pigo,sanguinerola,savetta,scardola,scazzone,spinarello,storione cobice,temolo,tinca,triotto,trota marmorata,vairone.

Le specie alloctone sono invece:abramide,aspio,barbo europeo,carassio,cobite di stagno orientale,gambusia,lucioperca,persico sole,persico trota,persico reale,pseudorasbora,rodeo,rutilo,siluro,trota iridea.

Regime idrologico ed economia

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Portata media mensile (in m3/s)
Stazione idrometrica: a monte della confluenza nel Po - cod. 5020 (settembre 1999 - agosto 2002)
Fonte: AA.VV.,Piano di tutela della acque -Allegato tecnico I.c/1 - luglio 2004;Regione Piemonte (consultato nel dicembre 2011)
Il Ticino in piena nel maggio 2009

Il Ticino, grazie alla copiosità delle sue acque, ha grande importanza per l'irrigazione ed è un'importante fonte dienergia elettrica.Se infatti, fra gli affluenti del Po, occupa solo il 4º posto per lunghezza dopo Adda,Oglio eTanaro, e il 3º per superficie di bacino dopo Tanaro eAdda, è però di gran lunga quello più ricco d'acqua in ogni stagione, sia comeportata media alla foce (ben 350 m³/s), sia come portata minima (54 m³/s), sia come portata massima (5 000 m³/s), al punto che il suo contributo idrico e il suo regime sono assolutamente determinanti per il Po, rappresentandone dal 20% al 50% della portata.

In territorio italiano alimenta vari canali artificiali, tra cui il Naviglio Grande, che fin dall'epoca medioevale ha avuto grande importanza per i trasporti e oggi è usato solo per la produzione elettrica in quanto, con il Canale Industriale a cui è collegato, permette il funzionamento di varie centrali elettriche garantendo circa il 30% del fabbisogno energetico lombardo.Per gli usi irrigui il Ticino alimenta, tra gli altri, il Canale Regina Elena nella parte piemontese e il Canale Villoresi nella parte lombarda.Altro canale del Ticino che a dispetto delle ridotte dimensioni ha avuto rilevanza economica per l'Alto Milanese è laGora Molinara, che come dice il nome azionava diversi mulini lungo il suo corso.

Ambiente

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Il fiume Ticino nei pressi di Pavia (Massaua diTorre d'Isola)
IlPonte Coperto sul fiume Ticino, aPavia, con alle spalle ilDuomo.

Il percorso italiano del fiume è interamente protetto da due parchi regionali, che formano nell'insieme il più grande parco fluviale d'Europa:

In Svizzera, invece, all'immissione nel Lago Maggiore il fiume forma leBolle di Magadino, area naturalistica protetta ricca di flora e di fauna tipiche della zona.

Il problema Arno

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Nonostante il Ticino sia uno dei fiumi più puliti della Lombardia e del Piemonte, dal 2000 le sue acque risentono di un serio problema, noto comeproblema Arno. La questione ruota tutta attorno altorrente Arno, modesto corso d'acqua delVaresotto e dell'Alto Milanese, le cui acque sono tra le più sporche diLombardia e non solo. Il torrente anticamente sfociava nel Ticino pressoTurbigo, dove ora si trova la cosiddettaRoggia Arno, a causa, però, dell'alta permeabilità del suo alveo a valle diGallarate, il torrente perdeva le sue acque, spagliando nella campagna traLonate Pozzolo,Castano Primo,Nosate eVanzaghello. Nel Novecento, a causa dei liquami riversati nell'Arno, l'alveo del torrente si è impermeabilizzato, causando sempre più sovente allagamenti che determinavano anche una situazione di degrado ambientale alle campagne circostanti. Nel 2000 si è così proceduto a bonificare l'area di spagliamento e a realizzare dei vasconi per lo spagliamento controllato tra Castano, Nosate e Lonate Pozzolo. I lavori prevedevano che a causa di portate elevatissime del torrente l'acqua in eccesso andasse nel Canale Marinone e quindi nel Ticino. I lavori non vennero però svolti nella maniera più opportuna e questo causò l'impermeabilizzazione dei vasconi, determinando l'afflusso dell'Arno nel Ticino molto spesso. Questa situazione influisce molto negativamente sulla qualità delle acque del fiume, che pur restando di gradobuono manifestano un notevole peggioramento a valle diLonate Pozzolo, soprattutto in tempo di pioggia.[2]

Il problema dello Scolmatore di Nord Ovest

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Altro serio problema di cui soffrono le acque del fiume Ticino, è rappresentato dal Canale Scolmatore di Nord Ovest, realizzato tra gli anni sessanta e ottanta, per ovviare ai frequenti allagamenti di cui soffre l'area milanese. Il canale venne realizzato per impedire gli allagamenti causati dalfiume Seveso a Milano. Questo piccolo fiume, è però uno dei più inquinati della Lombardia, e nei tempi di pioggia, riversa nello scolmatore una notevole quantità di liquami, che finiscono poi nel Ticino pressoAbbiategrasso. Nei momenti di forti e prolungate piogge il canale accoglie anche la portata in eccesso del fiume Olona, altro fiume le cui acque sono di qualità scadente.

Il fatto è che oltre a scaricare nel Ticino le luride acque del Seveso, il canale si è pure sovente rivelato insufficiente a evitare le inondazioni. Per esempio nel novembre 2002, le forti e continue piogge causarono lo straripamento del Ticino, dell'Olona, del Seveso e anche dello Scolmatore di Nord Ovest, che inondò le campagne di Abbiategrasso. Queste situazioni hanno da sempre causato le proteste degli ambientalisti, che hanno contestato il canale fin dalla sua costruzione.

Storia

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Tramonto sul Ticino a Pavia presso ilponte della Libertà.

A partire dall'età del bronzo la Valle del Ticino fu culla di un'importante civiltà nota comecultura di Golasecca. SecondoTito Livio, nel VI secolo a.C. iGalli sconfissero presso il Ticino gliEtruschi[3] nellabattaglia del Ticino. Inoltre il Ticino fu il teatro di unavittoria di Annibale nellaseconda guerra punica (218 a.C.). Nel 590 una grande flottabizantina risalì il Po e il Ticino e tentò diassediare re Autari a Pavia[4]. Nel medioevo Pavia fu, grazie alle acque del Ticino, terminal ultimo tra le comunicazioni e i commerci traVenezia e lapianura Padana. Inoltre i pavesi erano in grado di mobilitare una grande flotta fluviale, in grado di operare anche sulPo, che permise loro di tenere testa per secoli aMilano e che, successivamente, formò le basi dellaflotta viscontea[5].

Anche il Ticino, come il Po e gran parte dei fiumi dell'Italia Settentrionale, era attraversato da pochissimi ponti in muratura. Fino al XIX secolo, dal lago Maggiore alla sua confluenza nel Po, l'unico ponte in muratura era ilPonte Coperto di Pavia, realizzato nel Trecento su di un precedente ponte di età romana. Un ponte in legno fu gettato daiVisconti aVigevano nei primi anni del XIV secolo, ma esso fu incendiato dalla flottapavese nel 1315[6], ricostruito daLuchino Visconti, fu nuovamente distrutto dai pavesinel 1356[7] e mai più ricostruito. Sorte analoga toccò al ponte ligneo fatto dai milanesi aTurbigo intorno al 1270, che fu distrutto dai novaresi nel 1275[8]. Solo in età napoleonica iniziarono i lavori per realizzare l'imponenteponte in pietra diBoffalora, il cui cantiere si chiuse nel 1827[9].

La fase finale dellabattaglia di Pavia del 1525, che sancì ildominio spagnolo su gran parte d'Italia, si svolse sulle rive del Ticino, qui infatti furono massacrati dailanzichenecchi diCarlo V ifanti svizzeri al soldo delre di Francia che cercavano, in fuga, di superare il fiume. Sempre presso il fiume, nel 1636 francesi e asburgici si scontrarono di nuovo nellabattaglia di Tornavento e poi a Pavia (chevenne assediata) nel 1655.

Nel 1810 vi si suicidò a Pavia il patriota e letteratoFrancesco Lomonaco.

Nel 1848 della prima mossa delregio esercito piemontese contro l'Austria, che diede inizio allaprima guerra di indipendenza italiana. Durante laseconda guerra d'indipendenza italiana, i franco-piemontesi batterono gli austriaci presso il Ticino nellebattaglie di Turbigo e diMagenta.

Nel 2002 la Valle del Ticino è stata istituita quale "Riserva della Biosfera" all'interno del programma Man and Biosphere dell'UNESCO, pertanto è annoverato tra i beni o Patrimoni dell'Umanità da tutelare.

L'oro del Ticino

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Come tutti i fiumi che corrono ai piedi di catene montuose, anche il Ticino è un bacino nel quale è possibile trovareoro.

Il fiume Ticino al Canarazzo,Carbonara al Ticino

Gliantichi romani lo sapevano molto bene, e lo avevano capito al punto da impiegare, come ci descrivePlinio il Vecchio, una forza lavoro pari a cinquemilaschiavi per l'estrazione del prezioso metallo dai bacini fluviali dellaBassa Gallia (Piemonte eLombardia occidentale); ancora oggi, non a caso, lungo il corso del fiume è possibile individuare enormi cumuli di massi ammonticchiati conosciuti comevie Aurifodine, testimonianze di antiche miniere d'oro a cielo aperto distribuite lungo un percorso di quasi due km nel territorio diVarallo Pombia.

L'oro è presente in forma di pagliuzze generalmente non più lunghe di un millimetro, e la potenzialità aurifera del Ticino è calcolata essere di 6-8 grammi per tonnellata di sabbia setacciata.

La ricerca dell'oro alluvionale è oggi soltanto un'attività naturalistico-amatoriale, non remunerativa ma fonte di emozioni e divertimento; questa passione accomuna numerose associazioni soprattutto nellaprovincia di Pavia.

Nel 1997 il Ticino è stato sede di un'edizione delCampionato Mondiale di ricerca dell'oro.

Affluenti e defluenti del Ticino

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I principali affluenti del Ticino Superiore

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Affluenti del Lago Maggiore

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lago Maggiore.

Affluenti del Ticino Inferiore

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Defluenti

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Note

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  1. ^Dialetto pavese, suPaviaFree.it.URL consultato il 26 marzo 2022.
  2. ^Ticino inquinato, sotto accusa gli affluenti del Varesotto, suvaresenews.it.URL consultato il 5 agosto 2017.
  3. ^Etruscologia, sugoogle.it.
  4. ^ Fabio Romanoni,La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale, Bologna, CLUEB, 2023, pp. 25-26,ISBN 978-88-31365-53-6.
  5. ^(EN) Fabio Romanoni,Guerra e navi sui fiumi dell'Italia settentrionale (secoli XII- XIV)- Archivio Storico Lombardo, CXXXIV (2008)..URL consultato il 2 febbraio 2019.
  6. ^(EN) Fabio Romanoni,Guerra e navi sui fiumi dell'Italia settentrionale (secoli XII- XIV)- Archivio Storico Lombardo, CXXXIV (2008)..URL consultato l'11 marzo 2019.
  7. ^(EN) Fabio Romanoni,"Come i Visconti asediaro Pavia". Assedi e operazioni militari intorno a Pavia dal 1356 al 1359, in "Reti Medievali- Rivista", VIII (2007)..URL consultato l'11 marzo 2019.
  8. ^ Giovanna Maria Fagnani,Dalle acque del Ticino in secca emerge l’antico porto medievale, suCorriere della Sera, 9 giugno 2016.URL consultato l'11 marzo 2019.
  9. ^ Cesare Cantù e L. Gualtieri di Brenna,Grande illustrazione del Lombardo-Veneto: Storia di Milano del Cesare Cantu, A. Tranquillo Ronchi, 1857.URL consultato l'11 marzo 2019.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Lago Maggiore
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