ITerevidi (TherevidaeBurmeister, 1837) sono unafamiglia diinsetti dell'ordine deiditteri (Brachycera:Muscomorpha) comprendente oltre 1600specie. È il gruppo sistematico più rappresentativo della superfamigliaAsiloidea dopo quelli deiBombyliidae e degliAsilidae. Ininglese sono noti con il nome comunestiletto flies ("mosche stiletto").
L'adulto è un insetto di dimensioni piccole o medie, con corpo lungo 2,4-18mm,addome lungo e affusolato,tegumento villoso. La cuticola può presentare colori variabili dal nero al giallo, ma spesso il colore di fondo è mascherato dalla tomentosità.
Ilcapo è grande, generalmenteoloptico nei maschi,dicoptico nelle femmine, provvisto di treocelli. Leantenne sono relativamente brevi, conscapo epedicello pubescenti; lo scapo ha una forma allungata, il pedicello è molto breve e il primoflagellomero è conico allungato, portante all'apice uno stilo composto 1-3 articoli sottili. L'apparato boccale è di tiposucchiante-lambente conlabbro inferiore terminante in due labelli carnosi.
Iltorace è ampio e moderatamente convesso, provvisto di lunghe setole (macrotrichi). Lezampe sono lunghe e sottili, confemori etibie cosparsi di setole; le tibie sono prive di speroni apicali e itarsi sono provvisti diempodio o privi del processo pretarsale mediano. Leali sono ben sviluppate, ialine o opache, spesso con pigmentazioni localizzate in corrispondenza delle vene trasverse e della terminazione delle vene longitudinali.
L'addome è allungato, composto da ottouriti apparenti. Ha una forma affusolata posteriormente e convessa o appiattita dorsalmente. L'estremità addominale delle femmine è generalmente provvista di processi spinosi.
La nervatura alare è relativamente complessa ma senza particolari conformazioni che contraddistinguono invece altre famiglie di Asiloidei. Laradio si divide in quattro rami, con R2+3 indivisa. Il ramo R4 è lungo e sinuoso e confluisce sul margine costale, il ramo R5 termina invece sul margine posteriore, perciò la seconda cellula submarginale si apre sull'apice dell'ala. La media si divide in quattro rami, tutti indipendenti ma con M3 e M4 convergenti. La nervatura trasversa mediale chiude lacellula discale. Questa ha una forma allungata e termina all'apice con tre vertici da cui partono i primi tre rami della media. Il quarto ramo, M4 (o CuA1 secondo una differente interpretazione), origina dal vertice basale posteriore della cellula discale. Lacubito e l'anale convergono su un breve ramo comune prima di raggiungere l'apice.
La larva èapoda edeucefala, di forma cilindrica, molto lunga e sottile, con le estremità affusolate. Il tegumento è liscio, di colore bianco o rosato. La capsula cefalica è ben sviluppata ma più sottile delle altre regioni.
Le conoscenze sulla biologia dei Terevidi sono limitate e frammentate. Il ciclo si svolge in genere con una sola generazione l'anno, anche se alcuni terevidi europei svolgono un ciclo completo in due o più anni. La fase svernante è rappresentata dalla larva matura. Lo sviluppo postembrionale, nelle forme conosciute, si svolge attraverso cinque stadi e l'impupamento si svolge in primavera.
Le larve, al pari di altri Asiloidei, hanno un regime dieteticoentomofago e vivono comepredatrici generalmente in suoli sabbiosi aridi, lettiere asciutte e altri substrati incoerenti. Possono trovarsi anche in altri substrati organici in decomposizione e sotto le cortecce degli alberi. Fra le prede si annoverano larve e pupe diditteri,coleotteri elepidotteri. L'osservazione del comportamento delle forme conosciute mette in evidenza una spiccata voracità e una notevole agilità nei movimenti. Quando sono esposte alla luce, le larve dei Terevidi, si agitano e con rapidi movimenti cercano di infiltrarsi nel substrato.
Gli adulti sonoglicifagi e si nutrono prevalentemente dinettare,melata epolline, tuttavia sembra che occasionalmente si nutrano di secrezioni liquide di origine animale o vegetale. Frequentano vari ambienti e possono ritrovarsi presso corsi d'acqua, prati, boscaglie aperte, oppure, come molti altri asiloidei, in luoghi aridi e sabbiosi o sulle spiagge. In riposo tendono a posarsi su substrati vari in subordine alla specie: alcune specie riposano sul suolo, altre sulle rocce, sulla vegetazione, su supporti interti, ecc. Hanno generalmente abitudini diurne e si muovono con brevi e rapidi voli. Malgrado l'habitat preferenzialmente semiarido, gli adulti dei Terevidi sono particolarmente attratti dall'acqua, necessaria per soddisfare il loro fabbisogno. Si possono perciò rinvenire, soprattutto in zone aride, presso le pozze d'acqua o qualsiasi altra fonte analoga.
Trattandosi di una famiglia sostanzialmente poco conosciuta e caratterizzata da affinità morfologiche ed etologiche con altri brachiceri inferiori, la storia della tassonomia dei Therevidae è corredata di molteplici revisioni. In passato molti Terevidi sono stati classificati in altre famiglie, così come altri brachiceri sono stati classificati all'interno dei Terevidi. Daglianni settanta è in corso un'attiva opera di riclassificazione, condotta in particolare daLYNEBORG eIRWIN. Le revisioni suitaxa superiori, basate sulle relazioni filogenetiche fra i diversi gruppi di Asiloidei, hanno permesso contemporaneamente di inquadrare meglio i ranghi di famiglie e sottofamiglie.
La famiglia dei Therevidaesensu lato, intesa come raggruppamento esteso e obsoleto così come era trattata fino aglicinquanta-sessanta, si identificava con uncladepolifiletico che, solo dopo lo scorporo di alcune sottofamiglie e il conseguente spostamento in altre famiglie di Asiloidei più o meno vicine filogeneticamente, si è reso più coerente con le relazioni filogenetiche. L'insieme dei Terevidi e deitaxa un tempo in esso compresi e filogeneticamente vicini, formano un clademonofiletico che i ditterologi anglosassoni chiamanoTherevoid clade (clade dei "Terevoidi"). Questo gruppo non ha un'identità a livello ditaxon superiore al rango di famiglia, ma si colloca come raggruppamento di famiglie all'interno della superfamiglia degliAsiloidea[1]:
Therevoid clade |
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La collocazione dei "Terevoidi" nel cladogramma degli Asiloidea è ancora incerta e controversa.YEATES & WIEGMANN, sulla base di ricerche proprie e di altri Autori sulla filogenesi degli Asiloidea, trattano questo clade come linea collaterale ad altre due linee, quella che si identifica con la famiglia degliAsilidae e quella che fa capo al cladeMydidae+Apioceridae. L'insieme di queste linee formerebbe un clade correlato a quello più primitivo dei Bombylioidea (Mythicomyiidae +Bombyliidae +Hilarimorphidae +Apystomyiidae). Questa interpretazione è tuttavia ancora incerta e controversa soprattutto sulle relazioni filogenetiche che il clade Mydidae+Apiocerida avrebbe con gli Asilidae da un lato e i Terevoidi dall'altro. L'ipotesi più accreditata, sostenuta daWOODLEY (1989) eSINCLAIRet al. (1993), è che la linea Mydidae + Apioceridae e quella dei Terevoidi formino un clade a sua volta correlato a quello degli Asilidae[2].
Allo stato attuale sono conosciute oltre 1600 specie. La sistematica interna, dopo le revisioni tassonomiche diLYNEBORG (1976) eWINTERSTONet al. (2001), contempla la suddivisione in quattro sottofamiglie, fra le quali la più rappresentativa, per dimensione e diffusione, è quella dei Therevinae:
Ai 121 generi viventi si aggiungono i generi estinti, risalenti alCenozoico,Dasystethos,Glaesorthactia,Kroeberiella ePalaeopherocera, mentre dubbio è il genereHelicorhaphe[3].
L'habitat dei Terevidi è più variegato rispetto a quello di altri Asiloidei, tuttavia anche per questa famiglia sono preferiti gli ecosistemi meglio adatti a ospitare le larve, perciò questi insetti sono più frequenti nelle macchie di piantexerofile, neideserti, nei litorali sabbiosi.
La famiglia dei Therevidae è rappresentata in tutte leregioni zoogeografiche della Terra. La più ampia distribuzione si ha per iTherevinae, presenti in tutti i continenti, con una minore frequenza nellaregione orientale. IPhycinae hanno diffusioneafrotropicale-oloartica. GliXestomyzinae prevalentemente afrotropicale. GliAgapophytinae, infine, sono endemici dell'Australasia.
InEuropa sono rappresentate solo le sottofamigliePhycinae, con due generi, eTherevinae, con 15 generi. Complessivamente sono segnalate 98 specie, due terzi delle quali appartengono al genereThereva. InItalia sono segnalate 30 specie (di cui è dubbia la presenza diThereva apicalis). Due terzi di queste appartengono al genereThereva, le altre specie si ripartiscono fra i generiSalentia,Acrosathe,Cliorismia,Dialineura,Euphycus,Pandivirilia[4].
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