Si tenne dal 20 agosto all'8 ottobre 2016 e fu vinto per la quattordicesima volta dallaNuova Zelanda.A seguito di accordi commerciali di sponsorizzazione, inArgentina il torneo fu noto come2016 Personal Rugby Championship[1], inAustralia come2016 Castrol Edge Rugby Championship[2], inNuova Zelanda come2016 Investec Rugby Championship[3] e inSudafrica come2016 Castle Rugby Championship[4].
In tale edizione di torneo fu introdotta daSANZAAR una modifica, già adottata dalSuper Rugby, di calcolo del punto di bonus ai fini della classifica; la vecchia regola del bonus mete, in base alla quale qualsiasi delle due squadre avrebbe potuto aggiudicarsi un punto supplementare a incontro purché autrice di almeno quattro mete, fu sostituita da quella che assegnava il bonus a una squadra sola per ogni incontro, quella eventualmente capace di marcare tre mete più dell'avversaria[5].
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per ildrop[6].A novembre 2016World Rugby promosse varie modifiche regolamentari, tra le quali l'introduzione dell'automatica concessione di 7 punti per la meta tecnica senza più la necessità di ricorrere alla trasformazione; per l'emisfero Sud tali modifiche entrarono in vigore dal 1º agosto 2017, in tempo quindi per l'edizione successiva di Championship[7].
L'alto livello tecnico del torneo 2016 era indirettamente confermato dalla circostanza che le contendenti erano le quattro semifinaliste della recenteCoppa del Mondo 2015 tenutasi nove mesi prima inInghilterra; il torneo si aprì aSydney tra le due finaliste,Australia e i campioni del mondo in carica dellaNuova Zelanda; gliAll Blacks inflissero ai loro rivali transoceaniani la loro peggior sconfitta interna, 34 punti di scarto[8]
La supremazia della Nuova Zelanda fu netta: già alla quarta giornata, battendo ilSudafrica 41-13 aChristchurch, la squadra si aggiudicò matematicamente il campionato con due turni d'anticipo[9] e concluse il torneo con unen plein mai registrato prima d'allora: sei vittorie su sei e bonus offensivo in ciascun incontro, per un totale di 30 punti; nell'occasione fu registrata la miglior vittoria su terreno sudafricano (57-15) e in assoluto la diciassettesima vittoria consecutiva degliAll Blacks ivi comprese laCoppa del Mondo 2015 e itest match di metà anno[10].
Novità nella storia dell'ancora giovane torneo, fu adottato un campo neutro per la disputa di un incontro interno dell'Argentina: si trattò infatti dellondineseTwickenham che ospitò l'incontro di chiusura delChampionship tra iPumas e l'Australia[11], prima volta di un incontro di torneo tenutosi fuori dai Paesi partecipanti; il prestigioso stadioinglese divenne quindi il primo a ospitare il maggior torneo rugbistico internazionale di ciascun emisfero (considerando anche ilSei Nazioni) più laCoppa del Mondo.GliWallabies vinsero 32-21[12].