The New Yorker è unperiodicostatunitense nato nel1925 che pubblica reportage, commenti sociali e politici, critica, saggi, narrativa, satira, vignette e poesia, edito dallaCondé Nast Publications.
Nato come settimanale alla metà deglianni venti, nonostante le recensioni e le notizie si concentrino spesso sulla vita culturale della città diNew York,The New Yorker ha un ampio pubblico al di fuori della metropoli americana. È noto per i suoi commentari sullacultura popolare e su eventi, figure e bizzarrie tipiche degli Stati Uniti; la sua attenzione allanarrativa contemporanea si manifesta nell'inclusione diracconti erecensioni librarie; è riconosciuta la sua politica di rigorosa verifica delle notizie e la cura editoriale; sono apprezzati gli articoli giornalistici su temi sociali e dipolitica estera; è anche famosa per le sue vignette satiriche.
Il New Yorker esce a cadenza settimanale ma viene pubblicato 47 volte all'anno, dal momento che cinque numeri coprono un periodo di due settimane.
The New Yorker è stato ed è anche importante per le illustrazioni: molti prestigiosi disegnatori americani hanno lavorato per la rivista, tra cuiPeter Arno,Charles Barsotti, George Booth,Roz Chast,Sam Cobean,Helen E. Hokinson, Ed Koren, Mary Petty, George Price,Charles Saxon, David Snell,Otto Soglow,Art Spiegelman,Saul Steinberg,William Steig, Richard Taylor, Barney Tobey,James Thurber,Richard Decker eGahan Wilson. Ma, ad esempio, anche l'italianoFortunato Depero realizzò copertine per ilNew Yorker alla fine deglianni venti. Più recentemente l'illustratore italianoLorenzo Mattotti ha realizzato diverse copertine per la rivista, raccolte nel volumeCovers for The New Yorker (#logosedizioni, 2018, con un saggio dell’art director Françoise Mouly) e nell’omonima esposizione tenutasi nel 2018 presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York.[1]
Il primo numero delNew Yorker uscì il 21 febbraio del1925. I fondatori furono Harold Ross, ex direttore della testata delle Forze ArmateStars and Stripes ("Stelle e strisce") e collaboratore del famoso periodico umoristicoJudge, e la moglie Jane Grant, giornalista delNew York Times. I due diedero vita ad una società con l'imprenditore Raoul H. Fleischman, la F-R Publishing Company, con sede sulla 45ª strada diManhattan.
Punto di orgoglio e di forza delNew Yorker fu, sin dagli inizi, il suo taglio cosmopolita e sofisticato, così come precisato fin dalla prima uscita: «It has announced that is not edit for the old lady in Dubuque». Questa connotazione umoristica resterà sempre il tratto predominante del giornale e tuttavia si andò affermando velocemente la sua reputazione di giornale culturale, luogo privilegiato di incontro fra scrittori affermati comeNabokov,Roth eSalinger, che vi pubblicarono alcuni dei loro racconti, e giornalisti importanti, fra cui si ricorda in particolare la storica edizione interamente dedicata al saggioHiroshima diJohn Hersey che occupò un intero numero all'indomani della fine dellaseconda guerra mondiale.
La rivista esce quarantasette volte l'anno, con cinque dei suoi numeri a coprire un arco di due settimane.