IlNew York Times è il primo quotidianonewyorkese i cui uffici si insediarono in unostabile all'uopo costruito. Nel 1904, infatti, la testata si trasferì in un edificio di proprietà ubicato in un'area all'epoca chiamata Long Acre Square e oggiTimes Square, una delle piazze più celebri di New York. Dal 2007 la sede è altresì nell'Ottava Avenue, sempre aManhattan.
Nel 2022 aveva 8 328 000 abbonati puramente digitali e 780 000 abbonati all'edizione cartacea[1].
IlNew York Times viene spesso soprannominato "signora in grigio" (in ingleseThe Gray Lady).[3] Il motto delNew York Times èAll the News That's Fit to Print (traducibile inTutte le notizie che vale la pena di stampare),[4] riadattato inAll The News That's Fit to Click (Tutte le notizie su cui vale la pena di cliccare)[4] per l'edizione digitale.
IlNew York Times è stato fondato comeNew-York Daily Times il 18 settembre1851 dal giornalista e uomo politicoHenry Jarvis Raymond (1820-1869) e dall'ex banchiere George Jones. Il nome della testata fu accorciato inThe New-York Times nel1857. Nel1896 il giornale fu acquistato da Adolph S. Ochs. Da allora non ha più cambiato proprietà. Nel1940 il giornale ha esteso la sua ampiezza e la portata. Uncruciverba ha cominciato a comparire regolarmente nel 1942; una sezione interna dedicata allamoda nel 1946.
Nel corso del 2007 la sede delTimes è stata trasferita dallo storico edificio sulla 43ª strada al nuovograttacielo di 52 piani sull'ottava avenue disegnato daRenzo Piano e del quale il giornale possiede circa il 58%. Un anno dopo il trasferimento, la proprietà ha annunciato di avervi messo un'ipoteca di 225 milioni di dollari.
Alcune modifiche hanno interessato nello stesso periodo anche il giornale: il formato è stato ridotto, alcune sezioni sono state riorganizzate e soprattutto si è cominciato a preparare la risposta all'attacco lanciato nel2008 dal nuovoWall Street Journal diRupert Murdoch con lo scopo di spodestare il NYT dalla posizione di quotidiano principale degli Stati Uniti.Il confronto NYT e WSJonline vede il primo raggiungere, nel mondo, 31 milioni di utenti unici al mese contro i 12 milioni del secondo.[5]
Per conservare e migliorare il proprio primato, il Times ha affidato la direzione dellaBook Review ("Rivista dei libri") e dell'inserto culturale della domenica al conservatore Sam Tanenhaus e ha assunto l'editorialistaBill Kristol, di idee «neocon». Con Kristol gli editorialisti conservatori nel Times sono diventati due (il primo è statoDavid Brooks).
Oggi il grattacielo sede del NYT è al centro di una grossa operazione finanziaria, che ha l'obiettivo di reperire la liquidità necessaria soprattutto per azzerare l'indebitamento a lungo termine della casa editrice del quotidiano. Ventuno dei 52 piani dello stabile verrebbero acquistati per 225 milioni didollari dal gruppo finanziario WP Carey. Trascorsi 10 anni, ilTimes potrà riacquistare parte dell'immobile alla stessa cifra incassata per il primo passaggio di proprietà. Nel frattempo pagherà un canone annuo variabile che, per il primo anno, ammonterà a 24 milioni.[6]
Il 5 gennaio2009 il NYT ha per la prima volta venduto uno spazio pubblicitario sulla prima pagina, da sempre considerata lo spazio informativo più importante del giornale.[7] Si tratta di una striscia a colori di 6 cm, ceduta alla rete televisivaCBS. Nel2012 è stata nominata per la prima volta una donna alla guida del quotidiano,Jill Abramson, che ha mantenuto la guida del giornale fino al maggio2014.
Il 15 gennaio2015 il maggiore azionista diventaCarlos Slim, miliardario messicano, considerato il secondo uomo più ricco al mondo, investitore in telecomunicazioni, istituzioni bancarie e assicurative. Il controllo della società editrice rimane comunque alla famiglia Sulzberger.[8] Nell'ottobre 2015 il giornale annuncia di aver superato il milione di abbonati alla versione digitale. È la primatestata giornalistica al mondo a raggiungere questo obiettivo[9]. Sempre nel 2015 il New York Times ha lanciato un'applicazione mobile che consente di vedere immagini in ambienti immersivi (realtà virtuale).[10]
Il giornale appartiene all'arealiberal, termine della tradizione politica americana che indica unliberalismoprogressista molto attento alle questioni sociali, ma nel contempo geloso custode del rispetto dei diritti individuali, della libertà del mercato e della concorrenza.[11]
Com'è consuetudine nella tradizione giornalistica americana, anche ilNew York Times dichiara pubblicamente il proprio sostegno a un candidato alleElezioni presidenziali degli Stati Uniti:
Nel1860 il quotidiano indicò agli elettori il candidato repubblicano,Abramo Lincoln, dato per sfavorito, che invece vinse.
Nel1952 e nel1956 il NYT appoggiò il candidato repubblicano moderatoEisenhower, che vinse entrambe le tornate elettorali contro il progressistaStevenson.
Il New York Times ha una presenza significativa sulWeb fin dal 1995. Ilsito web ufficiale fu lanciato il 22 gennaio1996[19]. Oggi l'edizione digitale delN.Y. Times è il primoquotidiano online con sede negli USA e uno dei siti di notizie più visitati al mondo(31 milioni di utenti al mese censiti a marzo 2009).[20] Dal 14 settembre2007 ilsito web e l'immenso archivio sono stati resi accessibili integralmente[21]; gli archivi sono consultabili sin dall'anno di fondazione.
Tra le novità introdotte nel2008 vi è la collaborazione conCNBC per la condivisione di contenuti nelle aree "economia" e "tecnologia", l'applicazione periPhone, uscita nel luglio 2008, la partecipazione conLinkedIn e il lancio (in versione beta) dellarete socialeTimesPeople.[22] Nel marzo del2009 i siti web di nytimes.com e iht.com (International Herald Tribune) si sono fusi in un'unica piattaforma digitale accessibile da entrambe lehome page. Il nuovo sito, contenente le edizioni online di entrambi i quotidiani, è il primo al mondo nel numero di consultazioni online fra tutti i quotidiani in lingua inglese. Nel corso del 2009 i visitatori unici al sito web hanno superato il numero di abbonati alla versione cartacea (1,5 milioni contro 1,1 milioni).
Dal 28 marzo2011 la versioneonline del quotidiano non è più totalmente gratuita. I visitatori possono fruirne gratuitamente solo fino a 10 articoli ogni mese; per consultazioni più frequenti il servizio è disponibile solo su abbonamento.[23] Nel tempo questa linea ha pagato: nel 2017 gli abbonati all'edizione online sono stati più di 2,6 milioni e hanno garantito il 60% dei ricavi del giornale[24].
IlNew York Times è il giornale ad aver vinto piùpremi Pulitzer: 101.[25] Tra gli altri:
nel2006 il riconoscimento è stato attribuito a Nicholas D. Kristof per gli articoli che hanno portato all'attenzione del mondo ilgenocidio in atto nelconflitto del Darfur.
nel2007 lo ha vinto Andrea Elliott per gli scritti sull'immigrazione negli USA.
nel2008 ilTimes ne ha vinti due, assegnati rispettivamente a Walt Bogdanich e Jake Hooker, per l'inchiesta sulla filiera farmaceutica (Toxic Pipeline Series), che ha svelato come ingredienti farmaceutici pericolosi siano entrati nel mercato globale a partire dallaCina, e Amy Harmon per la serie "L'età delDNA" (The DNA Age), che ha spiegato l'impatto delle tecnologie genetiche sulla vita delle società occidentali.
Maureen Dowd, venne assunta dal New York Times nel1983 come reporter e divenne in seguito editorialista delgiornale nel1995. È tuttora una delle editorialiste principali del quotidiano.