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The Muffs

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The Muffs
Kim Shattuck, Roy McDonald, Ronnie Barnett
Paese d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenerePunk rock
Pop punk
Periodo di attività musicale1991 – 2019
EtichettaWarner Bros.,Sympathy for the Record Industry,Sub Pop,Reprise, Oglio, Five Foot Two,Honest Don's
Gruppi attualiKim Shattuck
Ronnie Barnett
Roy McDonald
Gruppi precedentiCriss Crass
Melanie Vammen
Jim Laspesa
Album pubblicati8
Studio6
Raccolte2
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

The Muffs sono stati un gruppo musicalepunk rockstatunitense originario dellaSouthern California, formato nel 1991. Guidato, sino alla sua morte avvenuta nel 2019, dalla cantante e chitarristaKim Shattuck, il gruppo ha pubblicato quattro album neglianni novanta, oltre che a numerosi singoli inclusiLucky Guy,Big Mouth,Sad Tomorrow e unacover diKids in America. In seguito ad una lunga pausa iniziata nel 1999 il gruppo ha pubblicato il suo quinto album nel 2004 ma poco dopo si è effettivamente sciolta. Quasi dieci anni dopo, i tre membri del gruppo si sono riuniti e hanno ricominciato a suonare insieme, e un nuovo album,Whoop Dee Doo, è stato distribuito nel 2014.

Storia

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La band nasce come una collaborazione tra le chitarristeKim Shattuck e Melanie Vammen, precedentemente membri della bandhard rockanni ottantaThe Pandoras, interamente femminile.[1] I Muffs cominciano a esibirsi e registrare dopo l'aggiunta del bassista Ronnie Barnett e del batterista Criss Crass.[1]

I Muffs pubblicano i loro primi 7" EP e singoli – "New Love" e "Guilty" (1991), e "I Need You" (1992) – per le etichette indipendenti della West CoastSub Pop eSympathy for the Record Industry.[1] Basandosi sull'apprezzamento del pubblico e sulle recensioni positive di queste prime pubblicazioni, la band viene scritturata dallaWarner Bros. Records[1], guadagnandosi così una reputazione per il loro "pop punk diretto e onesto".[2] Nelle parole del musicista e critico Scott Miller, i Muffs hanno un "fiuto non comune per le melodie semplici e orecchiabili" le quali, sottolinea con approvazione, trovano espressione nella "perlopiù divertente sarcastica voce graffiante da adolescente di Kim Shattuck".[3]

La band pubblica il suo omonimo album di debutto,The Muffs, nel 1993. Crass lascia presto il gruppo dopo la sua pubblicazione, e viene sostituito dal batterista Jim Laspesa durante il successivo tour, prima che Roy McDonald (precedentemente neiRedd Kross) rilevi la posizione permanentemente nel 1994.[1] Nel momento in cui il tour finisce, anche Vammen decide di lasciare la band, entrando infine nei The Leaving Trains.[1]

Come trio composto da Shattuck, Barnett e McDonald, i Muffs registrano il loro secondo album,Blonder and Blonder, e lo pubblicano tramite la filiale della WarnerReprise Records nel 1995.[1][4] L'album include il singolo hit da college radio, "Sad Tomorrow". Shattuck, Barnett e McDonald costituiranno la formazione definitiva della band fino alla fine della loro carriera.

I Muffs contribuiscono con una cover della hit diKim Wilde del 1981 "Kids In America" alla colonna sonora del film del 1995Clueless.[5] La loro versione della canzone è anche presente nel videogioco musicaleRock Band 2, e viene in seguito pubblicata anche nell'album compilation dei Muffs del 2000, Hamburger.

La band realizza il suo terzo album,Happy Birthday to Me, nel 1997, che risulterà essere la sua ultima pubblicazione per la Warner Bros.[1] Passando all'etichetta indipendente Honest Don's Records, pubblicanoAlert Today, Alive Tomorrow, nel 1999.[1] Questo album include il pezzo "I Wish That I Could Be You", apparso nell'episodio diBuffy the Vampire Slayer "The Freshman". Inoltre nel 1999 la band contribuisce con la canzone "Pimmel" all'album compilation di vari gruppiShort Music for Short People per laFat Wreck Chords.

Poco prima della fine del 1999, il gruppo entra in pausa, e non realizzerà nuovo materiale per altri cinque anni. Il loro quinto album,Really Really Happy, viene pubblicato nel 2004.[1] Presenta un netto allontanamento dal precedente stile dei Muffs, con molte canzoni più leggere rispetto ai precedenti lavori, "più dolci" e "decisamente più allegre".[6]

Nel 2012, i Muffs fanno la loro apparizione al "Girls Got Rhythm" festival a St. Paul, MInnesota, insieme aRonnie Spector,The 5.6.7.8's, Nikki Corvette e L'Assassins.[7] Shattuck attribuisce al vecchio membro della band Jim Laspesa un ruolo di tramite per la reunion di Barnett, McDonald e lei stessa.[8]

Il primo album dei Muffs in una decade,Whoop Dee Doo, viene pubblicato dalla Burger Records nel luglio del 2014.[2][8] Shattuck scrive tutte le dodici canzoni e si occupa della produzione e del mixaggio dell'intero album.[8]

Come espresso dal suo stesso disprezzato titolo,Whoop Dee Doo è un ritorno alla forma per i Muffs.[9] Il suo suono è "grezzo con sfumature punk", e conserva quella "grande teatralità fatta da umorismo e incisività" tipica della band.[10] Una recensione positiva diPitchfork nota: "Non hanno rallentato o ammorbidito il loro impatto, o perso la loro maniera di creare melodie. Anche la voce di Shattuck rimane intatta nel tempo... Difficile trovare una band più costante in tutto il pop-punk americano".[11]

Nell'ottobre 2019 viene pubblicato l'ultimo album della band californiana,No Holiday, completato dagli altri componenti della band poco prima della morte della Shattuck.

Discografia

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Kim Shattuck in concerto in Spagna, 2009

Album

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Raccolte

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  • Hamburger (2000)
  • Kaboodle (2011)

Singoli

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  • "New Love" (1991)
  • "Guilty" (1991)
  • "I Need You" (1992)
  • "Big Mouth" (1993)
  • "Lucky Guy" (1993)
  • "Everywhere I Go" (1993)
  • "Sad Tomorrow" (1995) (#29Canadian RPM Alternative Singles)[13]
  • "I'm A Dick" (1996)
  • "Outer Space" (1998)
  • "Happening" (1999)
  • "No Action" (2000)
  • "Really Really Happy" (2004)
  • "Weird Boy Next Door" (2014)
  • "A Lovely Day Boo Hoo" (2019)

Videoclip

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  • 1993 -Lucky Guy
  • 1993 -New Love
  • 1995 -Sad Tomorrow
  • 1995 -Oh Nina
  • 2000 -Rock & Roll Girl
  • 2004 -Really Really Happy
  • 2004 -Don't Pick On Me
  • 2014 -Weird Boy Next Door
  • 2019 -No Holiday

Citazioni e omaggi

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La punk rock bandThe Queers ha realizzato una cover della canzone "End It All", inserita nella ristampa del 2007 del loro album "Don't Back Down". La band inglese Silver Sun ha reinterpretato la canzone dei Muffs "I'm A Dick" per il loro EPToo Much, Too Little, Too Late. La band punk rock americana The Huntingtons ha reinterpretato la canzone "Big Mouth" nel loro albumRock 'N' Roll Habits For The New Wave. "Big Mouth" è stata reinterpretata anche dalla band punk Off With Their Heads suArt of the Underground Singles Series Volume 9[14] e dalla band al femminile The Linda Lindas per la colonna sonora del film "Moxie".

Note

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  1. ^abcdefghij Mark Deming,The Muffs Biography, subillboard.com,Billboard, 2016.URL consultato il 20 febbraio 2016(archiviato dall'url originale il 4 aprile 2017).
  2. ^ab Whiteway, David,The Muffs Are Not Going Away, suHhhhappy.com, Happy, 2014.URL consultato il 21 febbraio 2016.
  3. ^ Scott Miller,Music: What Happened?, Alameda, CA, 125 Books, 2010, p. 167,ISBN 978-0-615-38196-1.
  4. ^(EN)Blonder and Blonder, suAllMusic,All Media Network.
  5. ^ Smith, Ethan,Music Review: Clueless, suew.com,Entertainment Weekly, 18 agosto 1995.URL consultato il 2 aprile 2016(archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
  6. ^Kim Shattuck Interview done 10/05/07, suPotatogibberish.com, Potato Gibberish, 2007.URL consultato il 21 febbraio 2016(archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).
  7. ^2012 Line Up, sugirlsgotrhythmfest.com.URL consultato il 14 agosto 2015(archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2014).
  8. ^abc Tom Lanham,The Muffs: Big Whoop, inMagnet, 11 agosto 2014(archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  9. ^ Mark Deming,Album Review: 'Whoop Dee Doo', suallmusic.com.URL consultato il 21 febbraio 2016.
  10. ^ Todd Martens,Maturity and the Muffs Don't Mix, inLos Angeles Times, Los Angeles, CA, 2 agosto 2014.URL consultato il 21 febbraio 2016.
  11. ^ Wolk, Douglas,The Muffs: 'Whoop Dee Doo', suPitchfork.com, Pitchfork Media, 2014.URL consultato il 21 febbraio 2016.
  12. ^Copia archiviata, subillboard.com.URL consultato il 4 maggio 2019(archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2019).
  13. ^Image: RPM Weekly (1995), suBac-lac.gc.ca,Library and Archives Canada.URL consultato il 26 marzo 2016.
  14. ^Off With Their Heads – Single Series Volume 9, suArtoftheunderground.com, Art Of The Underground, 2016.URL consultato il 26 marzo 2016.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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