Quando si stabilirono nella valle delChao Phraya, l'odiernaThailandia Centrale, i thai assorbirono le influenze dei popoliDvaravati eKhmer sviluppando una cultura e un'organizzazione politico-amministrativa più evolute rispetto a quella degliyuan e deilao, etnie queste ultime che hanno radici comuni con i thai.[25] In seguito vi fu nella stessa zona l'immigrazione di indiani e soprattutto di cinesi; dalle relazioni con tutti questi popoli si sono modellate la civiltà, la cultura e lo stesso patrimonio genetico dei thailandesi odierni.[26]
I thai fanno parte deipopoli Tai[27], che migrarono dallaCina del sud-ovest e si stabilirono nella parte settentrionale delsud-est asiatico. La prima citazione riguardante i popoli tai kadai si trova in alcune annotazioni cinesi che risalgono al VI secolo d.C., dove vengono descritti come coltivatori dellaCina meridionale. I Tai lasciarono i luoghi di origine delle odierneprovince cinesi delloYunnan e delGuangxi a partire dalla II metà del I millennio, spinti dall'espansione dell'etnia cineseHan e dall'esigenza di trovare terreni coltivabili migliori di quelli su cui vivevano. Erano padroni di evolute tecniche di coltivazione basate sulla costruzione di canali di irrigazione, e le valli dei fiumi indocinesi garantivano un terreno ideale per l'agricoltura.[28]
L'esodo verso sud si fece più massiccio tra il X ed il XIII secolo, a seguito dei vari conflitti delregno di Nanzhao, nello stesso Yunnan, e dell'invasione mongola della Cina. In quel periodo le etnie dominanti nel sud-est asiatico erano quelle deiMon e deiKhmer. Le varie etnie Tai si diffusero in un vasto territorio, e sono tuttora presenti dall'India nordorientale, nell'Assam, fino all'isola diHainan, e dalla provincia cinese delSichuan fino al sud della Thailandia. I principali gruppi etnici in cui erano suddivise in sudest Asia furono gliShan inBirmania, iLao nel medio bacino delMekong, e i Thai nell'odierna Thailandia.[29]
I popoli Tai sottrassero con la forza i migliori terreni coltivabili lungo i fiumi alle preesistenti tribù minori che parlavano linguemon-khmer, costringendole a spostarsi nelle zone montane o a integrarsi nelle comunità Tai. Si diedero quindi una struttura regionale consorziandosi nelle cosiddettemueang, inizialmente piccolecittà-Stato dove veniva eletto un sovrano(chao) e a cui facevano riferimento una cerchia di villaggi minori della stessa zona.[28] Queste prime forme di organizzazione ebbero luogo nelle zone periferiche dell'Impero Khmer, a nord delle grandi pianure.
Tra le fonti che attestano l'arrivo dei Thai nella regione, vi è la menzione di prigionieri di guerraSyāṃ, assieme ad altri Cinesi, Khmer e Vietnamiti, nell'epigrafia deiChăm dell'XI secolo. In un'inscrizione delXII secolo in un tempio diAngkor Wat, vi è un riferimento a guerrieriSyam (pronuncia IPA:/saˈjaːm/) nell'esercito Khmer, identificati come Thai.[30] Tra i diversi significati dati al terminesyam, osiam, uno è la traduzione dalsanscrito di bruno scuro, forse riferito al colore della pelle. Altre versioni sostengono che Siam derivi dal termineSien, come i Cinesi chiamarono ilRegno di Sukhothai,[31] o daXian, come gli stessi Cinesi avrebbero chiamato l'area del basso Chao Phraya sottomessa da Ayutthaya, che i portoghesi trasformarono inSiam.[28] Il termineSiam, riferito allo Stato dei Thai, sarebbe rimasto in uso presso gli stranieri per diversi secoli, anche se i Thai lo hanno sempre chiamato Mueang Thai (Paese dei Thai).[31]
La fondazione delRegno di Sukhothai avvenne nel1238 e corrispose con il declino dell'Impero Khmer.[32] Ne fu arteficeSri Indraditya,[32] governatore della provincia occidentale khmer di Bang Yang, nella zona diSukhothai, che capeggiò la protesta popolare e fu proclamato re dei Siamesi. Dall'incontro con le culture deiKhmer e deiMon ebbe origine la cultura dei Thai che, influenzati inizialmente dall'induismo dei Khmer, abbracciarono la fede delbuddhismo theravada dopo il declino dello stesso induismo nella regione.[33]
Sukhothai fu il primo grande Stato dei Thai e fu chiamatoSien in Cina, dove secondo laStoria degliYuan giunse un'ambasciata di Sukhothai nel 1282.[30] I suoi sovrani regnarono secondo la filosofia buddhista deldharmaraja, instaurando un rapporto paternalistico e rendendosi sempre disponibili con i sudditi, sforzandosi di governare con giustizia secondo le leggi deldharma buddhista. Tale sistema si contrappose a quello dei sovrani khmer, che si facevano venerare come una divinità secondo il culto deldevaraja, introdotto nell'802 alla fondazione dell'impero daJayavarman II.[34]
Nel1350 fu fondata lacittà diAyutthaya, il cui nome deriva dalla cittàindiana diAyodhya, sacra per i buddhisti, si tramanda infatti che ilBuddha vi abbia predicato per sette anni. Fu fondata dal reRamathibodi I e divenne la capitale dell'omonimo regno, che ebbe ben presto il sopravvento sui regni vicini, espandendo i propri territori alle spese della stessa Sukhothai. Il Regno di Ayutthaya si espanse enormemente nel1431 con la conquista diAngkor,[35] la capitale dell'Impero Khmer, e nel1448 con l'annessione delRegno di Sukhothai.[36]
Come in tutta la regione, sia a Sukhothai che ad Ayutthaya per governare fu adottato il sistemamandala, in cui allemueang vassalle veniva lasciata autonomia di amministrare la propria cerchia dimueang più piccole, e a queste i villaggi dei territori circostanti. Lo Stato non era quindi centralizzato e forniva protezione in cambio di tributi e occasionale appoggio militare. Per garantirsi il rispetto degli accordi, il re costringeva il vassallo a concedergli una figlia in sposa e ne deportava altri parenti prossimi a titolo di ostaggio.[28]
Malgrado le frequentiguerre che furono combattute contro ibirmani ed ivietnamiti, i traffici commerciali furono fiorenti; l'arrivo degli europei nelle regioni delSud-est asiatico permise ai Siamesi di sviluppare ilcommercio anche con Paesi lontani e di arricchire ulteriormente il regno. Il periodo di maggior prosperità per Ayutthaya fu il XVII secolo, grazie anche alla pace dopo anni di conflitti militari e ai contatti commerciali con fiorenti economie come quelle diiSafavidi inPersia, deiMoghul inIndia, degli Olandesi che avevano preso il controllo dellostretto di Malacca e con i Giapponesi, riunificati dopo un lungo periodo di guerre civili. Molti soldati vennero reimpiegati in altri settori della società e le energie furono concentrate sulla ricostruzione delle economie. Ayutthaya vide in quegli anni l'insediamento in città di nuove comunità di forestieri dediti agli affari, alle arti, alla politica e ad altri settori della vita sociale; molti di essi arrivarono a ricoprire incarichi di primaria importanza anche a livello governativo.[37]
Dopo un periodo di caos a seguito della distruzione di Ayutthaya nel1767 da parte dei birmani, reTaksin cacciò gli invasori e riunificò il paese che si era spaccato. Riuscì anche nelle imprese di assoggettare il Regno di Cambogia e quelli laotiani e di riconquistare quelloLanna, da lungo tempo in mano birmana. Fondò ilRegno di Thonburi che durò solo 15 anni, fino alla morte del sovrano, rovesciato da un colpo di Stato da parte della vecchia aristocrazia di Ayutthaya.[38] Gli subentrò reRama I, capostipite della dinastiaChakri che tuttora regna in Thailandia, il quale portò la capitale aBangkok, fondò ilRegno di Rattanakosin, detto anche del Siam, e riorganizzò lo Stato. Sia Taksin che Rama I che i loro successori intrapresero diverse guerre contro i birmani, neutralizzandone ripetute invasioni.[38]
Con la conquista del Laos durante il regno di Taksin, i siamesi si annetterono l'odiernaThailandia del Nordest, il cui territorio comprende l'interoaltopiano di Korat, a quei tempi prevalentemente spopolato. L'annessione delRegno di Vientiane e la distruzione della sua capitale avvenne nel 1828, dopo che fu soffocata la rivolta del re laotianoAnuvong. Centinaia di migliaia di laotiani furono deportati in Isan ed altre zone del Siam e si avviò un processo detto dithaificazione, il tentativo di assimilare alla cultura thai i popoli conquistati. Durante il regno di Taksin ebbe inizio anche la massiaccia immigrazione di cinesi, che sarebbe continuata nei decenni successivi fino a raggiungere le 350 000 unità verso il 1850.[38] Verso la metà delXIX secolo, le novità tecnologiche e larivoluzione industriale in atto in Europa furono recepite da reRama IV che iniziò l'ammodernamento del Paese e fu seguito su tale strada dal figlioRama V.[39]
In quegli anni il colonialismo britannico e quello francese presero di mira il Sud-est asiatico. A prezzo di grandi concessioni territoriali Rama V riuscì a mantenere l'indipendenza del Siam, al contrario di tutti gli altri paesi delSudest asiatico che caddero uno dopo l'altro in mano agli europei. Con laguerra franco-siamese del 1893, il sovrano dovette concedere i territori laotiani all'Indocina francese, mantenendo comunque il possesso di quelli situati sulla sponda destra del Mekong, che erano stati ripopolati con i laotiani deportati.[39] Questa zona fu ribattezzataIsan, dove tuttora la lingua madre è quellaisan, che raccoglie diversi dialetti dellalingua lao. Il processo di thaificazione è stato tale che buona parte degli abitanti di questa regione si definiscono oggi thai.[40]
Con i trattati che Rama III, Rama IV e Rama V firmarono con le potenze internazionali, il paese aprì definitivamente le porte ai commerci ed investimenti stranieri. Nei primi decenni del XX secolo, il sistema politico siamese, le forze armate, le scuole, e l'economia subirono drastici cambiamenti. Molti giovani studiarono all'estero, ed emerse una piccolaélite istruita in occidente con idee tradizionali. Nel1932 il colpo di Stato (senza spargimenti di sangue) noto comerivoluzione siamese del 1932 organizzato da ufficiali militari e civili portò alla fine dellamonarchia assoluta e inaugurò l'era costituzionale.[41] Nel 1939, il paese fu chiamato per la prima volta Thailandia.[42]
Malgrado che da allora il potere sia detenuto dai militari, la monarchia è sempre molto amata dai thai ed il re è tuttora oggetto di venerazione dei sudditi. Il reato di "lesa maestà" continua ad essere un importante strumento dicensura. L'instabilità del sistema ed il ferreo controllo esercitato dai militari con la repressione e la censura, hanno avuto come conseguenza diversi colpi di Stato e prolungati periodi di legge marziale.[43] Negli anni sessanta nacque la guerriglia comunista, negli anni ottanta e novanta vi furono imponenti dimostrazioni studentesche, tutte soffocate nel sangue dalle truppe dell'esercito. Le quindicicostituzioni thailandesi che si sono succedute tra il1932 ed il2008, non hanno modificato profondamente i rapporti di potere tra le forze armate ed il popolo.
Un sostanziale cambiamento si è registrato a partire dal 2001, quando è stato eletto primo ministro il magnateThaksin Shinawatra. Il suo avvento sulla scena politica ha generato uno spaccamento tra il popolo thai e dure lotte tra le due fazioni che si sono create. I sostenitori di Thaksin sono stati conquistati dalle sue riforme, specialmente quelle in campo agricolo, ed hanno la loro roccaforte nell'Isan e inThailandia del Nord. È diventato l'idolo delle classi più disagiate per ilpopulismo che ha caratterizzato i suoi governi, riducendo ad esempio i costi per l'assistenza sanitaria o aiutando gliinsolventi, e per essersi contrapposto all'élite di Bangkok,[44] tradizionale centro del potere del Paese. Il resto del Paese non si fida dell'onestà di Thaksin, coinvolto in pesanti conflitti d'interesse, ed appoggia la tradizione monarchica, i conservatori ed i militari.
L'esilio a cui è stato costretto l'industriale dopo un colpo di Stato dei generali, non ha calmato le acque ed il conflitto che ha dilaniato l'unità nazionale è tuttora in corso. Nell'aprile e maggio del 2010, le violente manifestazioni dei sostenitori di Thaksin sono state represse nel sangue causando la perdita di 91 vite umane. Tra le vittime, il fotoreporter italiano Fabio Polenghi.[45] Le elezioni del 2011 hanno visto il trionfo diYingluck Shinawatra, sorella di Thaksin, che è divenuta la prima donna a capo del governo del Regno dellaThailandia.
Dopo alcuni mesi di dure proteste anti-governative, che chiedevano le dimissioni del primo ministro perché rappresentava gli interessi del deposto fratello, il 7 maggio 2014 Yingluck è stata destituita dalla Corte Costituzionale. L'accusa è stata "abuso del potere politico a fini personali", per aver rimosso dall'incarico nel 2011 l'ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale ed averlo sostituito con un proprio parente. Con tale sentenza sono stati destituiti anche tutti gli altri ministri in carica quando successe il fatto.[46] La situazione creatasi ha riportato nelle piazze anche le camicie rosse pro-Thaksin delFronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura, che si sono dichiarate pronte a lottare per ottenere a breve nuove elezioni.
Con l'acutizzarsi della tensione, il 20 maggio 2014 l'esercito ha proclamato lalegge marziale e due giorni dopo ha effettuato uncolpo di Stato. La costituzione è stata soppressa, il governoad interim è stato sciolto, è entrato in vigore ilcoprifuoco sul territorio nazionale dalle 22 alle 5 e i dimostranti di entrambi gli schieramenti sono stati invitati a disperdersi. L'intervento militare è avvenuto dopo che, a partire dall'inizio delle proteste in novembre, 28 persone hanno perso la vita e circa 700 sono state ferite in scontri e attentati collegati alle proteste. Si tratta del 19º tentativo di colpo di Stato nel Paese dopo l'istituzione dellamonarchia costituzionale nel 1932.[47]
La mattina del 23 maggio, ilcomandante in capo dell'esercitoPrayuth Chan-ocha, guida del colpo di Stato, si è auto-proclamato primo ministroad interim della Thailandia ed ha convocato diversileader politici ed esponenti delle dimostrazioni dei mesi precedenti, molti dei quali sono stati tratti in arresto.[48]
La maggior parte dei thai vive inThailandia, dove a tutto il 2012 rappresentavano il 95,9% dei 66 785 000 abitanti,[49] pari a circa 64 milioni, ma se ne possono trovare anche in altre parti del sud est asiatico.
Il totale di 64 milioni di thailandesi residenti in Thailandia si raggiunge se si comprendono gli abitanti di origine lao/isan, più di 20 milioni secondo una stima del 2004, quelli di origine settentrionale, discendenti deitai yuan di Lanna, i sino-thailandesi, che sono circa il 14% della popolazione, ed i malay musulmani, circa 2 milioni, concentrati nel profondo sud e nella capitale. Il restante 4% circa degli abitanti della Thailandia è composto da immigrati, in buona parte provenienti dallaBirmania, ma anche daCina,Laos,Cambogia e Paesi occidentali.
La parte di popolazione di origine cinese è frutto delle continue immigrazioni degli ultimi secoli. Buona parte dei thai-cinesi si sono completamente integrati nella vita del Paese ed oggi si autodefiniscono thailandesi. Molte delle loro famiglie risiedono in Thailandia da diverse generazioni e, ad eccezione della prima generazione di immigrati, non parlano ormai più la lingua cinese.
I thai possono essere suddivisi in vari gruppi regionali che comprendono i thai centrali, i nord-orientali, i settentrionali e i meridionali, ognuno con i propri dialetti regionali ma tutti educati a parlare lalingua thailandese. Quello thai centrale è il gruppo dominante che è riuscito a preservare la lingua e la cultura thai, malgrado che il gruppo nord-orientale dell'Isan sia il più numeroso e la cultura e lalingua isan siano parte del patrimonio culturale laotiano. La lingua thai ha influenzepali,sanscrite ekhmer ed è scritta con l'alfabeto thai derivante dall'alfabeto khmer, che a sua volta deriva dall'anticobrahmi indiano. Sia la lingua che l'alfabeto lao sono molto simili al thai. Nell'ambito del processo di thaificazione, nel XX secolo furono aboliti gli alfabeti lao e lanna nelle scuole del paese.
I thai professano prevalentemente ilbuddhismo theravada e identificano fortemente la propria identità etnica con tale religione. L'antica componenteanimista popolare non è mai stata sradicata, come confermano le piccolecase degli spiriti che la maggior parte delle famiglie thai conserva nel proprio giardino, offrendo quotidianamente simbolici omaggi di cibo e fiori agli spiriti protettori. Anche molti aspetti delbrahmanesimo e dell'induismo fanno parte dell'identità religiosa e della vita quotidiana dei thai.[50] Molta della letteratura classica nazionale deriva da quella indiana, ad esempio il poema epico indianoRāmāyaṇa ha un'equivalente versione thai di nomeRamakien.
Le arti indigene includono laboxe thailandese, dettaMuay Thai, la danza tradizionale thailandese e il teatro delle ombre siamese, chiamatoNang Yai. Un'arte che ha una discreta diffusione a livello mondiale è ilmassaggio thai, che, al pari di altri settori della medicina tradizionale nazionale, è patrocinato dal Ministero della Sanità thailandese.[51] Lacucina thailandese è molto raffinata e tende ad essere abbastanza eclettica, assomiglia alle cucine degli Stati limitrofi con una variazione agrodolce simile a quella della cucina cinese. La maggior parte dei piatti thai sono piccantissimi.
La moderna cultura thai risente delle influenze di diverse culture portate in Siam dagli immigrati. L'influenza cinese è visibile da secoli e molte usanze thai derivano non solo dai cinesi ma anche da consuetudini indiane. Tra queste va annoverato ilwai, tradizionale saluto thailandese eseguito con un inchino del capo a mani giunte, mutuato dalla tradizione indiana e simile alsampeah cambogiano, alnop laotiano ed alnamasté indiano,cingalese e nepalese.[52]
Secondo statistiche dell'UNICEF riferite all'anno 2012, i thai avevano un tasso dialfabetizzazione del 93,5%, oltre il 98% per la fascia tra i 15 e i 24 anni. La spesa pubblica per l'educazione era circa il 3,8% delPIL. Illavoro minorile coinvolgeva l'8,3% dei minori. L'aspettativa di vita era di 74,2 anni, in grande progresso rispetto al 1970, quando era di 59,5 anni. Vi erano circa 120 telefoni cellulari ogni 100 abitanti e accedeva regolarmente ai serviziinternet il 26,5% della popolazione.[49]
Secondo le succitate statistiche dell'UNICEF del 2012, ilreddito nazionale lordopro capite era di 5 210 dollari all'anno, che in termini diparità di potere d'acquisto equivaleva a 9 430 dollari l'anno. Il tasso di crescita delPIL tra il 1990 e il 2012 era stato del 2,9%, con un tasso d'inflazione nello stesso periodo del 3,1%. Tra il 2007 e il 2011, i thai che vivevano sotto il livello internazionale di povertà di 1,25 dollari al giorno erano lo 0,4%. La spesa pubblica per la sanità nello stesso periodo era il 2,9 del PIL, per l'istruzione pubblica era del 3,8% e per le spese militari dell'1,5%.[49]
L'etnia thai fa parte deipopoli tai, i cui stanziamenti si estesero dall'Assam all'isola diHainan, e dalSichuan al sud dell'odierna Thailandia. Tra le altre etnie che ne fanno parte vi sono gliahom nell'Assam, glishan nella Birmania settentrionale, ilao in Laos e in Thailandia, itày in Laos e Vietnam, inung e il gruppo deithái in Vietnam, idai e glizhuang in Cina. Questi popoli hanno in comune l'origine dellalingua e alcune tradizioni e feste. Inoltre professano quasi tutti ilBuddhismo Theravada.
^I thailandesi costituiscono circa il 75–85% della popolazione totale del Paese (58 milioni) se si includono anche ithailandesi del Sud e, cosa più controversa, iTai yuan e gliIsan, che includono tutte popolazioni significative di gruppi etnici onTai kadai
^Casa degli Spiriti, suturismothailandese.it, Ente Nazionale per il Turismo Thailandese.URL consultato il 28 dicembre 2017(archiviato il 28 dicembre 2017).