Iltestamento è unatto giuridico unilaterale non recettiziomortis causa mediante il quale una persona manifesta il proprio volere e dispone dei propri diritti per il tempo in cui avrà cessato di vivere.
Il testamento nasce dell'idea di attribuire rilevanza alla volontà delde cuius all'interno dellasuccessione a causa di morte e permettergli di decidere a chi attribuire i propri beni o diritti.
Esso è un atto unilaterale,mortis causa, di natura personale.
Le dichiarazioni in esso contenute hanno generalmente contenuto patrimoniale o comunque in grado di produrre effetti giuridici. Tuttavia può contenere anche dichiarazioni di tipo morale, filosofico, politico o di altra specie.
L'istituto in oggetto presenta differenze da un ordinamento all'altro e fra ordinamenti nazionali differenti, per un approfondimento specifico si vedano le voci di seguito riportate.
prima di scendere in battaglia; in questi casi, scudo in mano e toga stretta alla vita, davanti a tre commilitoni, nominavano verbalmente il proprio erede;[3]
La revocabilità del testamento costituisce un suo tratto essenziale, tanto da comparire testualmente già nella nozione di questo atto, che il legislatore fornisce al primo comma dell'art. 587 c.c.: "Il testamento è un attorevocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse". La revocabilità del testamento consente al testatore di revocare o mutare le disposizioni testamentarie fino all'ultimo momento di vita. A tale facoltà - come emerge espressamente dal testo dell'art. 679 c.c. - il testatore non può in alcun modo rinunziare: da qui il divieto di impegnarsi verso un soggetto a istituirlo erede (cosiddettopatto istitutivo). La revoca può essere espressa o tacita:
La revocaespressa può farsi con un atto che abbia gli stessi requisiti formali per un valido testamento ovvero con un atto pubblico dal quale emerga espressamente la volontà del testatore di revocare in tutto o in parte le precedenti disposizioni testamentarie.
La revocatacita si verifica in vari casi: innanzitutto con un testamento posteriore contenente disposizioni incompatibili con le precedenti, che si danno quindi come tacitamente revocate. In secondo luogo, con riguardo al solotestamento olografo, la sua distruzione, lacerazione o cancellazione costituisce uncomportamento concludente dal quale si presume la revoca delle disposizioni in esso contenute. È fatta salva la possibilità di provare che la distruzione, lacerazione o cancellazione sono state opera di persona diversa dal testatore o che il testatore non aveva intenzione di revocare il testamento.
La revocazione testamentaria può pure avvenire di diritto (cosiddettarevoca legale). Questo avviene quando le disposizioni testamentarie, risalenti al tempo in cui il testatore non aveva o ignorava di avere figli o discendenti, sono per legge revocate in caso di sopravvenienza di figli o discendenti del testatore: si parla di revocazione per sopravvivenza di figli, disciplinata all'art. 687 c.c.