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Terni

Coordinate:42°34′N 12°39′E42°34′N,12°39′E (Terni)
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediTerni (disambigua).
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Terni
comune
Terni – Stemma
Terni – Bandiera
Terni – Veduta
Terni – Veduta
Da sinistra, in senso antiorario: panorama della conca ternana da sud; Sala di Fetonte, Palazzo Spada; Duomo di Terni; Reliquie di San Valentino, presso la Basilica; Piazza Tacito, fontana e Palazzo del Governo; Cascata delle Marmore.

Al centro: Anfiteatro Fausto

Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Amministrazione
SindacoStefano Bandecchi (AP) dal 29-5-2023
Territorio
Coordinate42°34′N 12°39′E42°34′N,12°39′E (Terni)
Altitudine130 m s.l.m.
Superficie212,43km²
Abitanti106 551[2] (30-11-2024)
Densità501,58 ab./km²
FrazioniVedielenco
Comuni confinantiAcquasparta,Arrone,Colli sul Velino (RI),Labro (RI),Montecastrilli,Montefranco,Narni,Rieti (RI),San Gemini,Spoleto (PG),Stroncone
Altre informazioni
Cod. postale05100
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT055032
Cod. catastaleL117
TargaTR
Cl. sismicazona 2(sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 650GG[4]
Nome abitantiternani
Patronosan Valentino[1]
Giorno festivo14 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Terni
Terni
Terni – Mappa
Terni – Mappa
Posizione del comune di Terni all'interno della provincia omonima
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Terni è uncomune italiano di 106 551 abitanti[2],capoluogo dell'omonima provincia inUmbria.

L'area della conca ternana risulta interessata da insediamenti stabili già in età protostorica, come è testimoniato dalla necropoli delle Acciaierie, utilizzata a partire dall'ultima fase dell'Età del Bronzo finale fino a tutta la fase iniziale della prima Età del Ferro da una comunità cospicua, riconducibile allafacies protostorica dettaCultura di Terni.

L'abitato pertinente alla necropoli era posto nella fascia collinare e pedemontana a nord dell'attuale città, probabilmente nella zona della Civitella, mentre solo in età più tarda (VII sec. a.C.) si avrà la nascita di un vero e proprio centro protourbano nell'area posta alla confluenza tra fiume Nera e torrente Serra. I dati archeologici sembrano confermare, quindi, la tradizionale data di fondazione della città, collocata al672 a.C. in base ad un'iscrizione del 32 d.C. (Corpus Inscriptionum Latinarum XI, 4170) . Le genti preromane che abitavano tali insediamenti nelle fonti latine sono chiamateNahartes (da cui il nome della città,Interamna Nahartium, ossia dei Naharti), etnonimo che accomuna tutte le popolazioni umbre che vivevano lungo il corso del fiume Nahar (il Naia) in fondo alla valle.

Città ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal medioevo, quando era un ricco e combattivolibero Comune con decine e decine di mulini ad acqua, nelXIX secolo vide crescere la sua potenzialità industriale nellaseconda rivoluzione industriale, tanto da essere soprannominata "La Città d'Acciaio" e la "Manchester italiana".[5] Ospita le famoseAcciaierie fondate nel 1884 e dal 1875 un'importante Fabbrica d'Armi, tuttora attiva, oltre ad impianti idroelettrici e opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Prima città industriale in Italia dopo quelle del famosoTriangolo, ha subìto pesantissimi bombardamenti nel corso dellaseconda guerra mondiale da parte degliAlleati.

NelXXI secolo, Terni conserva soprattutto una struttura moderna, sorta con le ricostruzioni post-belliche. Nonostante ciò, sono ancora rintracciabili nella città rinvenimenti archeologici dell'età del ferro, monumenti romani, medievali e barocchi.[6] Alle zone urbane moderne si alternano paesaggi verdi (in primis lacascata delle Marmore, ilLago di Piediluco e la campagna ternana), e anche nel circondario numerose sono ancora le testimonianze di resti romani (Carsulae), medievali, rinascimentali e barocchi.

Una tradizione tarda, rifacendosi a un passo dell'Historia Augusta, attribuisce alla città umbra i natali del celeberrimo storicoPublio Cornelio Tacito, al quale è intitolata una delle principali piazze cittadine e un monumento.

Terni è anche nota come “città degli innamorati” poiché presso l'omonima basilica sono custodite le spoglie diSan Valentino che fu vescovo della città.

Geografia fisica

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Terni sorge sulle rive del fiumeNera e del fiumeSerra, in una vasta e fertileconca circondata dall'Appennino umbro-marchigiano e dalSubappennino laziale. È situata al centro della penisola italica e dista 80 chilometri daPerugia, 90 daL'Aquila e 100 daRoma.

Territorio

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Campagna ternana a nord-ovest della città, panorama delle colline nella zona detta di Valle Antica
Lo stesso argomento in dettaglio:Conca Ternana.

Il territorio comunale è ampio (212,43 km²), e si estende intorno alla città di Terni, (conca ternana) fino allaValnerina Ternana ad est e alleTerre Arnolfe a nord/nord-ovest.La densità abitativa è abbastanza elevata, per la notevole presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale.Il territorio si è formato a causa dell'erosione dovuta al mare presente durante lapreistoria. Anche per questo elemento il sottosuolo è sabbioso e quindi riduce la possibile devastazione deiterremoti che spesso si scatenano nelle zone appenniniche.

Orografia

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Il territorio comunale ha un dislivello di 1.017 m s.l.m.: si passa infatti dai 104 di Vocabolo Pantano, ai 1.121 delMonte Torre Maggiore ed è composto per il 52,6% da montagna, per il 31,6% da collina, per il 13,4% da pianura e per il 2,4% da laghi.

Idrografia

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I fiumi presenti nel territorio sono il Nera, il Serra, ilTescino, l'Aia e il canale di Recentino. LeCascate delle Marmore sono formate dalfiume Velino che compie interamente il suo corso attraversando laprovincia di Rieti e il suo capoluogo, gettandosi poi nel fiume Nera.

Clima

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Temporale sulla campagna ternana, verso Torre Maggiore

Secondo laclassificazione dei climi di Köppen, Terni appartiene alla fasciaCsa, ossia al clima mediterraneo. La città gode di un clima mite e confortevole nei periodi primaverili ed autunnali.

Le stagioni più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di novembre e aprile. L'autunno tende inoltre a essere più caldo della primavera a causa del lento rilascio del calore assorbito dal suolo nel corso dei mesi estivi.

Per la loro posizione in una piana alluvionale intermontana, sia la città che i centri limitrofi sono soggetti a forti escursioni termiche annue: cosicché l'estate è estremamente calda, umida, poco ventilata e perciò afosa, condizione che espone il territorio a forte rischio di siccità. Viceversa, gli inverni sono freddi e piovosi, con notevoli picchi rigidi e intervallati fenomeni nevosi di una certa consistenza.

In generale, il clima è moderatamente ventilato, poiché i venti tendono a diminuire d'intensità incontrando le alture circostanti. Pertanto, in assenza di vento, è frequente che la nebbia, talvolta molto fitta, ricopra la conca per buona parte della giornata, soprattutto durante la stagione fredda, con elevati valori di umidità dell'aria.

Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Terni.
TerniMesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)10,212,616,119,724,628,932,732,227,921,815,310,811,220,131,321,721,1
T. min. media (°C)2,43,55,68,111,915,718,318,315,510,86,63,53,18,517,411,010,0
Precipitazioni (mm)66686365696026578310211083217197143295852
Giorni di pioggia8888874567982424162286
Eliofania assoluta (ore algiorno)3,34,24,85,56,97,99,48,87,15,63,83,03,55,78,75,55,9
Vento (direzione-m/s)E
3,3
E
3,3
SW
3,1
SW
3,2
SW
3,2
SW
3,2
SW
3,3
SW
3,2
SW
2,9
E
3,1
E
3,1
E
3,3
3,33,23,23,03,2

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia di Terni.

La nazione dei Naharki

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Tavola eugubina (III-II secolo a. C.)

La città, posta in una pianura alluvionale tra il fiumeNera e iltorrente Serra, vide il suo territorio abitato già nel neolitico nell'età del rame, nell'età del bronzo e del ferro, come testimoniano numerosi rinvenimenti. L'età del Bronzo medio (XVIXIII secolo a.C.) fu segnata da un'attività pastorale, di tipo transumante, contraddistinta da insediamenti in capanne e grotte. Questa attività di tipo caseario è testimoniata dai vari manufatti ceramici, ad essa connessi, rinvenuti pressoTitignano,Avigliano Umbro eNarni.[senza fonte]

Con gli inizi dell'età del Ferro (X secolo a.C.), il territorio accrebbe la propria importanza, come attestato dalla grandenecropoli delleAcciaierie. In questo periodo si affermò un modello di insediamento stabile ed organizzato, supporto fondamentale per lo sviluppo della cultura ternana, una delle più importanti dell'Italia protostorica. La Necropoli deiNaharki di Terni che fu scoperta nel 1884 è la più grande dell'Europa meridionale: 2500 tombe.[senza fonte]

Epoca romana

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Arco di San Damiano aCarsulae
Busto diMarco Claudio Tacito

Le fonti classiche non citano quando Terni (in latinoInteramna Nahars o semplicementeInteramna) entrò a far parte delle strutture amministrative romane. Nel290 a.C., o poco dopo,Manio Curio Dentato promosse la costruzione dellaVia Curia (di cui non resta traccia), collegando Terni aRieti[7] e realizzò il taglio del costone delleMarmore, per facilitare il deflusso delle acque delVelino nelNera;[8] è, quindi, probabile che già all'epocaInteramna fosse romanizzata. Dopo laGuerra sociale,Interamna divennemunicipium.[9] Con la sistemazione amministrativa dell'Italia,Interamna fu iscritta allatribùClustumina e fu inclusa nellaRegio VI Umbria.[10] Si colloca nel periodo fra la fine delI secolo a.C. e la prima metà delI secolo d.C. la strutturazione definitiva della Terni romana. In questo periodo furono edificatitempli, ilteatro, dueterme e l'anfiteatro.[11]

Durante l'Impero fu teatro di alcuni avvenimenti significativi: la resa delle ultime truppe diVitellio alle legioni diVespasiano nel69,[12] l'attribuzione, da parte delSenato, dellìauctoritas imperiale aL. Settimio Severo nel193[13] e l'uccisione, nel253, nelle campagne vicine, dell'imperatoreTreboniano Gallo e di suo figlioG. Vibio Volusiano, mentre si apprestavano a combattere contro le legioni dell'usurpatoreM. Emilio Emiliano.[14]

Nel 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano venne martirizzato il primo vescovo interamnatesan Valentino[senza fonte]. Egli fu consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Egli è il patrono della città di Terni e degli epilettici. Non sappiamo con certezza la sua origine, se fosse ternano o romano, fatto certo e sicuro che egli fu il vescovo di Terni per tutta la sua vita, sin dalla sua ordinazione. La tradizione orale e storiografica ternana antica lo vuole originario di Terni.

Nel 275 d.C., a seguito dell'assassinio di Aureliano, un ternano divenne imperatore di Roma: prima il Senato e poi l’esercito decisero che il successore dovesse essereMarco Claudio Tacito, che fu richiamato dalla sua casa interamnate e incoronato:

«Nella bontà, nella clemenza, nella giustizia, nell’equità, nella prudenza, nelle liberalità e nell’altre virtù a’ Principi convenevoli, superò molti dei suoi migliori predecessori...»[15].

Egli punì i responsabili della morte di Aureliano, riordinò la rete stradale, si rivolse contro gli Eruli e i Goti che saccheggiavano i territori dell'Asia Minore; dopo averli battuti, affidò la continuazione dell'impresa al suo fratellastroMarco Annio Floriano, suo prefetto del pretorio. Nonostante l’età si impegnò nella guerra contro i persiani che Aureliano aveva avviato. La chiuse vittorioso, ma fu l’ultima soddisfazione per lui. Aveva già la ragguardevole età di 75 anni, Marco Claudio, dopo aver ricoperto importanti cariche pubbliche (fu anche Console) si ritirò a vita privata ritornando nella sua casa natia di Interamna. Una casa che, come le altre dei Tacito, si trovava secondo gli studi e le ricerche dello storico ternanoFrancesco Angeloni, in quella che oggi è via Manassei: i Manassei (una delle nobili famiglia ternane più importanti nel Medioevo e Rinascimento) avrebbero appunto costruito il loro palazzo, sulla preesistente casa di Tacito. Morì nel 276, circa un anno dopo la sua nomina ad imperatore, forse a causa di febbri contratte nell'affrontare il viaggio di ritorno. Tuttavia le testimonianze degli storici latini sono insufficienti rispetto a quest'ultimo particolare. Si sa solo che a succedergli fu il fratellastro Annio Floriano. Secondo laHistoria Augusta a Marco Claudio Tacito, Marco Annio Floriano e a Gaio Cornelio Tacito (loro avo), era dedicata una tomba detta:Tre Monumenti, che sorgeva nella zona di porta Spoletina, prima delle invasioni barbariche.

La diffusione delCristianesimo è attestata dall'area cimiteriale, databile alIV secolo, sorta su una necropoli pagana. Il luogo principale di culto dedicato inizialmente a S. Maria Assunta, fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, nel luogo dove ora sorge la cattedrale.[16]

Dopo laGuerra Gotica, durante la quale è probabile che ancheInteramna sia stata, prima occupata dagliOstrogoti, poi ripresa daiBizantini,[17] la conquista più significativa fu quellalongobarda, avvenuta ad opera deiDuchi di Spoleto alla fine delVI secolo e compiuta già al tempo diAutari.

Il comune nel Medioevo e nel Rinascimento

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Fronte e retro di Crocifisso astile (Duomo di Terni, XIII secolo)
Dettaglio di Terni e del suo contado nellaMappa d'Italia (Ignazio Danti, XVI secolo, Musei Vaticani)

Nel1174 le soldataglie del vescovoCristiano di Magonza presero e distrussero la città con l'accusa di non pagare le presunte gabelle dovute all'imperatore[18].

Insegne di Terni a Montaperti (1260)

Alla fine del 1100 e agli inizi del 1200 Terni aveva una magistratura composta da dueconsoli e unParlamento, e al momento in cui riebbe la diocesi (1218), ebbe anche unPodestà e unCapitano del Popolo. Nel 1240 Terni fu premiata daFederico II con l'aquila nera in campo oro nel proprio gonfalone cittadino: «per la fedeltà e la gagliardia dei suoi uomini» e comandata da un'antica, solida e orgogliosa aristocrazia di origine germanica, la famiglia Castelli in primis, discendente dalla stirpe di un principefranco di Terni, ma anche quella dei Camporeali, dei Cittadini. Nel 1260 partecipò vittoriosamente allabattaglia di Montaperti al fianco dei Ghibellini Senesi contro la Guelfa Firenze. Nel1294, il Comune si dotò di una nuova carica, i "quattro di credenza" o difensori del Popolo e, nel1307, dei Priori. Terni entrò a far parte delpotere temporale dei papi (e di conseguenza allo Stato Ponticio), in maniera definitiva, solo nel 1564, dopo il tragico evento della Strage deiBanderari.

Agli inizi del Quattrocento, Terni aveva tra i sei e i settemila abitanti, 300 torri cittadine e una cinta muraria completa e in fase di miglioramento per le artiglierie. Era una città di medie dimensioni, più grande di Narni, urbanisticamente parlando, e poco più grande di Spoleto. Era una città-stato molto sviluppata e ricca grazie alla spinta di fiorenti commerci e di una crescente attività manifatturiera. A parte un piccolo censo alla chiesa e a un governatore pontificio come Andrea Tomacelli nel primo decennio del secolo, la cui rocca di controllo venne sistematicamente abbattuta più volte dai ternani stessi, nella seconda metà del secolo i governatori di Roma si vedranno costretti spesso a risiedere altrove, la città era libera politicamente e militarmente dal papato. La sua ricchezza nelXV secolo era favorita dalla sua presenza accanto ai fiumi Nera e Serra, con una serie di corsi d’acqua minori, le cosiddetteforme, che attivavano un numero cospicuo di: mulini, ramiere e cartiere. Gran parte dell’attività del governo cittadino era riservata a questioni di natura idrologica (Marmore, fiumi e canali cittadini). Di pari passo la città pullulava sempre più di una borghesia mercantile (Banderari) assai industriosa e che pareggiava in fasto e ricchezza la sua controparte: i nobili.A capo della macchina comunale ternana stavano seiPriori (in carica mensile), con ampi poteri politici e amministrativi. Gli organi legislativi e consultivi erano: ilConsiglio di Credenza (o di Cerna), composto, oltre che dai Priori, dai Ventiquattro del popolo (tanti per borgo, o rione, che erano sei: Fabri, Castello, Rigoni, Aultrini, Disotto, Amingoni), che portando ognuno una bandiera furono dettiBanderari; e ventiquattroBoni viri (su base censuaria e imbussolati). Grande personaggio ternano di questo secolo fu ilPadre Barnaba Manassei, beato francescano di nobile lignaggio, inventore dei Monti di Pietà nel mondo contro l'usura ebraica[19].

La storia cinquecentesca del comune si caratterizzerà ancora di più per la fecondità di ottimi e illustri uomini: condottieri (i fratelliAlessandro eLucantonio Tomassoni e altri numerosi capitani,Ludovico Aminale, uno dei tredici soldati di ventura italiani che parteciparono allaDisfida di Barletta), grandi mecenati come il conteMichelangelo Spada (coppiere,cameriere segreto diPapa Giulio III, segretario apostolico, cavaliere di San Pietro, di Loreto e di San Paolo e conservatore capitolino[20]), poeti avventurieri (Orazio Nucula, cavaliere di San Pietro, diplomatico, dotto letterato e anch'egli intimo amico diPapa Giulio III) e affermati scrittori come Ercole Barbarasa (eccelso latinista e traduttore delConvivio di Platone e delle Antichità di Roma - diBartolomeo Marliani - in lingua volgare).

La politica militare della città, soprattutto dall'inizio del XVI secolo, si orienterà in maniera qualificata ed esperta, nell'arte della guerra, e continuerà nel solco delle tradizionali campagne militari contro le rivali: Narni, Spoleto e Rieti. Terni, con l'aiuto di spagnoli, tedeschi e colonnesi, riuscirà a porre fine, in maniera irreversibile, alla secolare politica aggressiva di Narni, devastandola e ponendola sotto saccheggio, tale evento passerà alla storia come il famoso sacco di Narni (del 1527), da cui peraltro i narnesi non si ripresero più nei secoli a venire. Tuttavia già dalla seconda metà del XV secolo, Terni, aveva sviluppato un esercito in grado di muovere offensive o resistenti difese, era già annoverata tra la rosa delle prime città dell'Umbria per importanza, prestigio e soprattutto ricchezza, pur mantenendo uno dei contadi più piccoli dell'Umbria, aveva un'economia assai sviluppata e ricca, ma soprattutto un'estensione urbanistica importante. Era una città mercantile e assai industriosa come ci riporta l'Angeloni, il Passavanti, il Silvestri e leAntiche Riformanze del Comune. La sua attività manifatturiera e la sua posizione, posta lungo la Via Flaminia, la rendeva meta costante di andirivieni per chi si dirigeva a Roma, o da Roma andava nel nord. La città, pur limitata nei suoi possedimenti, si era circondata di numerose rocche difensive, all'avanguardia, per quanto concerne l'edilizia e la difesa del contado. Fra queste fortezze fortemente presidiate si annoverano:Rocca Sant'Angelo,Colleluna,Rocca di San Giovanni a Piedimonte,Rocca di Casale Rinaccio,Papigno,Rocca di Fava, laRocca di Monte di Valle presso Miranda,Rocchetta,Miranda stessa (dal 1453) e Acquapalombo.

«Terni (sin dall'inizio del XVI secolo n.d.r.) si dotò di una consistente artiglieria a suo presidio. La rinascita ternana non si avvalse solo della difesa dei cannoni, ma di un'armata permanente di soldati e vide nascere capitani e avventurieri di professione, magari in ritardo sull'epoca di Braccio da Montone e di Gattamelata, ma che parteciparono alle guerre fra l'Impero e la Francia e alle spedizioni contro i corsari di Solimano»

(Pompeo de Angelis,L'Impresa di Orazio Nucula Ternano nel Mediterraneo dei corsari all'epoca di Carlo V[21])

Francesco Sansovino, insigne storico romano, ci dice che la città possedeva poco meno di un centinaio di mulini (dei quali alcuni, del 1500, ancora si possono ammirare diroccati e abbandonati nella campagna, vicino alle strade o nei sobborghi di Terni), una gloriosa città umbra, la cui caratteristica era la bellicosità e la prestanza alle armi dei suoi abitanti, primi in Italia come combattenti e armigeri[22]. Alla città di Terni e al suo consiglio cittadino si rivolgeranno con rispetto e ammirazione, non solo papi, ma anche principi comeCosimo I de' Medici,Filippo II di Spagna,Francesco d'Este,Pierluigi Farnese e tanti altri.Nel 1564, dopo la Strage dei Banderari, Terni diventa di dominio assoluto dello Stato Pontificio.

Il Barocco

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Il seicento sarà un'epoca di pace e dominio papale, in cui molti edifici cittadini fra chiese e palazzi nobiliari rinnoveranno la loro struttura esteriore e interna. Celebri personaggi di questo secolo furono soprattutto commediografi di levatura nazionale, famosi soprattutto nel centro nord e a Venezia, come: Paolo Rossi, Rubino Orlandi eFrancesco Angeloni. Quest'ultimo non fu solo commediografo, ma anche insigne umanista, storico e antiquario. Nel campo delle scienze vi fuAnastasio De Filiis (astronomo e uno dei soci fondatori dell'Accademia dei Lincei). Non mancarono neanche personaggi nell'ambito della santità:Madre Maria Eletta di Gesù, al secolo Caterina Tramazzoli, Serva di Dio. Numerose furono le testimonianze che si diffusero in merito alla sua santità in Nord Europa. A 24 anni, ancora giovane gli venne affidato l'incarico di dirigere la fondazione di un Carmelo a Vienna. Dopo quattordici anni, l'imperatoreFerdinando III d'Asburgo, che la teneva in gran stima e ammirazione, gli chiese di fondarne un altro a Praga, era tenuta in gran stima anche dapapa Alessandro VII, il quale ebbe a dire così della Madre:

«Questa lucerna, un giorno, sarà posta sopra il candeliere della Chiesa di Dio»

Numerosi sono i manoscritti dedicati alla sua vita e alle sue opere, sia in lingua italiana che tedesca. Tre anni dopo la morte e la sepoltura, le consorelle ottennero il permesso di riesumare il corpo che venne trovato incorrotto. Ora è venerato nella chiesa del Carmelo, in cima al Castello di Praga. Un altro personaggio degno di memoria di questo secolo fu il padre francescano Lattanzio Mazzancolli, beato sacerdote dell'ordine minore, facente parte di una delle storiche famiglie nobili più antiche e importanti di Terni, a cui vengono accreditati numerosi miracoli[23].

Da Napoleone al Regno d'Italia

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Cascata di Terni (Thomas Patch, 1767)
Lavori pubblici disposti dal Commissario generale Pepoli.
Mappa di Terni alla fine delXIX secolo

Il "quieto vivere valligiano" di questa medio-grande comunità umbra fu bruscamente interrotto il 16 febbraio1797, quando il generaleLouis Alexandre Berthier da Spoleto dettò le condizioni di resa all'Armata Francese. Nel marzo dello stesso anno, Terni fu dichiarato municipio cantonale urbano appartenente alDipartimento del Clitunno, con capoluogo Spoleto.[24] Al ritorno di Terni al Papa seguì un periodo di relativo benessere: nel1842 fu ammodernata la ferriera, nel1846 fu inaugurato un moderno cotonificio, arrivò laferrovia Pio Centrale che la collegava a Roma e ad Ancona.[25]

Il 20 settembre1860 ibersaglieri piemontesi del colonnello Brignone entrarono a Terni attraverso la Porta Spoletina. IlPlebiscito che seguì e formalizzò l'annessione alRegno d'Italia vide 1 solo voto contrario a fronte di 3.461 voti favorevoli.[26] Il primo sindaco post-unitario fu eletto il 1º dicembre1860. Illustri personaggi ternani di questo secolo furono:Paolano Manassei, nobile ternano, storico, politico e imprenditore, Pietro Antonio Magalotti, dottore in legge e fine letterato, Sante Possenti, nobile ternano e governatore pontificio, dal quale nacqueSan Gabriele dell'Addolorata, il musicistaGiulio Briccialdi, grande compositore e miglior virtuoso flautista italiano del suo secolo, stretto amico e compagno di lavoro diGiuseppe Verdi e l'imprenditoreVirgilio Alterocca (che fu anche insegnante, editore, politico e benefattore) che introdusse sulla scena italiana lacartolina illustrata[27].

Epoca contemporanea

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Dopo l'annessione al Regno d'Italia, la volontà del Ministero della Guerra, del Commissario per l'UmbriaGioacchino Napoleone Pepoli e degli amministratori locali di fare di Terni un centro industriale e militare portò all'edificazione della Fabbrica d'Armi nel1875[28] e alla"'Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni", nel1881, su iniziativa di un imprenditore belga, Cassian Bon, che aveva rilevato una fonderia locale specializzata nella fusione di tubi e diVincenzo Stefano Breda, titolare della Società Veneta per le Imprese e le Costruzioni Pubbliche; l'obiettivo dell'impresa era quello di produrre corazze per lenavi da guerra.[29]

Nel1884 il romano Angelo Sinigaglia acquistò ed ammodernò la ferriera;[30] nel1885 il genoveseAlessandro Centurini iniziò la costruzione di un lanificio e jutificio;[31] nel1890 il torinese Antonio Bosco costruì uno stabilimento per la produzione di attrezzi agricoli;[32] nel1896 si costituì la Società Italiana del Carburo di Calcio, Acetilene ed altri Gas, che gestiva non solo stabilimenti per la produzione delcarburo di calcio ma anchecentrali idroelettriche.[33] Terni fu la quarta città italiana, in ordine di tempo, ad avere l'illuminazione pubblica ad elettricità. Nel1901, dopo le leggiPelloux, fu ricostituita la Camera del Lavoro, mentre il 26 dicembre del 1904 venne fondata a Terni laFederazione Giovanile Repubblicana d'Italia.[34]

  • Piazza Vittorio Emanuele (Stampa a xilografia, 1895)
    Piazza Vittorio Emanuele (Stampa a xilografia, 1895)
  • Regia Fabbrica d’Armi di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
    Regia Fabbrica d’Armi di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
  • Terni, la grande Acciajeria (Stampa a xilografia, 1895)
    Terni, la grandeAcciajeria (Stampa a xilografia, 1895)
  • Terni, la nuova Fabbrica d'Armi inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875)
    Terni, la nuovaFabbrica d'Armi inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875)
  • Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo)
    Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo)

Durante laprima guerra mondiale la Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni aumentò notevolmente la produzione, oltre che delle corazze per le navi da battaglia, anche di componenti dei cannoni e dei proiettili, almeno fino all'apertura degli stabilimentiAnsaldo di Genova.[35] La Fabbrica d'Armi produceva armi di vario tipo, fra le quali il fucileCarcano Mod. 91 che equipaggiò l'esercito italiano per molti anni: durante il primo conflitto mondiale raggiunse la produzione di duemila fucili al giorno.[36]All'inizio del 1917 nasceva la Sezione Difesa di Terni con 3Farman 14 e 3 piloti e dal 6 settembre 1918 diventa306ª Squadriglia.

  • Palazzina della Banca Popolare di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
    Palazzina della Banca Popolare di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
  • La Stazione ferroviaria di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
    LaStazione ferroviaria di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
  • Chiesa di S. Francesco (Stampa a xilografia, 1895)
    Chiesa di S. Francesco (Stampa a xilografia, 1895)
  • Cascata di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
    Cascata di Terni (Stampa a xilografia, 1895)

L'istituzione della provincia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Provincia di Terni.
Terni, vista panoramica (cartolina, 1900 circa
Medaglia al merito del comune di Terni (bronzo, 1900-1943)

Nel1927 fu istituita laprovincia di Terni[37] e il territorio comunale fu ampliato con l'aggregazione dei comuni limitrofi diCesi,Collescipoli,Collestatte, Stroncone,Papigno, Marmore,Piediluco eTorre Orsina.[38] Decisivi in questo senso i buoni rapporti che il podestà della città,Elia Rossi Passavanti, aveva con il governo fascista.

Nodo industriale di primaria importanza, Terni fu oggetto di oltre cento bombardamenti da parte degliAlleati durante la lorocampagna di guerra in Italia: l'11 agosto del1943 un bombardamento aereo, senza che l'UNPA facesse in tempo a lanciare l'allarme, provocò un numero elevatissimo di vittime[39], quasi tutte civili, e la distruzione di numerosi edifici della città vecchia. Gli inglesi del generaleAlexander entrarono in città il 13 giugno del1944.[40] In riconoscimento delle vittime civili e delle distruzioni subite a causa dei bombardamenti Terni è stata insignita dellaMedaglia d'Argento al Valore Civile[41] e, per la sua attività partigiana, dellaCroce di Guerra al Valor Militare[42].Dal 1944 al 1946 la città ha ospitato tre campi di internamento per prigionieri fascisti, gestiti dagli anglo-americani: il Civil Internee Camp di Piazzale Donegani, il campoR707 "Recalcitrant Camp" di Strada dei Laghetti e il centro detentivo ricavato dai capannoni della Società Prodotti Esplodenti Autarchici (SPEA) a Narni Scalo.

Resistenza e Liberazione dal nazifascismo

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Subito dopo l'arresto di Mussolini il 25 luglio 1943 gli operai delle fabbriche organizzarono i primi nuclei di resistenza a Terni. Nel febbraio 1944 nacque dalla bandaSpartaco Lavagnini, laBrigata Garibaldi "Antonio Gramsci" che riunì diversi gruppi ribelli partigiani, fu la prima formazione garibaldina attiva nel centro Italia. Alfredo Filipponi, dirigente comunista di Terni, partigiano con il nome di battagliaPasquale, fucommissario politico e poi comandante militare, Gildo Bartolucci vice comandante[43]. La Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" era composta dai battaglioniSpartaco Lavagnini,Giovanni Manni,Morbidoni,Calcagnetti,Tito 1 eTito 2 tra l'autunno 1943 e la primavera 1944 insieme a formazioni ribelli e bande autonome, Liberarono vasti territori dall'occupante nazifascita, dichiarando la Repubblica, riuscirono a controllare diversi comuni del centro Italia, dagli Appennini allavalle del Tevere. Gli stessi territori, furono bersaglio di brutali restrellamenti nazifascisti che causarono la morte di civili e la distruzione di beni materiali. Il cuore operaio e popolare della città di Terni fu fulcro di tali attivita' di resistenza.

La ricostruzione

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Le dismissioni belliche risultarono deleterie per l'acciaio ternano: fra il1947 e il1952 furono licenziati quattromila e settecento lavoratori.[44] Tuttavia, la capacità produttiva e le competenze delle maestranze sopravvissute alla guerra permisero di recuperare tutto il sistema idroelettrico e di installare una linea diretta conGenova per l'alimentazione del nuovo stabilimento siderurgico dell'Ilva diCornigliano. Nel1962, con l'istituzione dell'Enel, tutte le fonti energetiche della società ternana furono nazionalizzate. Seguì, a breve, lo scorporo delle altre attività: l'elettrochimico di Nera Montoro fu ceduto all'Anic, nel1967 lo stabilimento di Papigno passò all'Eni; le attività siderurgiche furono incorporate nellaFinsider.[45]

Seguirono numerose chiusure di stabilimenti industriali e riconversioni, che durarono daglianni cinquanta aglianni ottanta. Dai primi anni novanta non si sono fermati i lavori di ristrutturazione dell'impianto urbano del centro cittadino, imperniato sui "tre centri storici" del Quartiere Clai come centro della città romana, del Quartiere Duomo come centro della città medioevale e dell'asse Piazza Europa-Piazza della Repubblica-Corso Tacito come centro della città moderna[46].

La città, nel secondo dopoguerra, ha avuto una forte espansione ben oltre i villaggi operai d'inizio secolo, sviluppandosi su quattro assi a raggiera intorno al nucleo centrale e ponendo al nuovo piano regolatoreRidolfi (e sue successive varianti) il problema della vivibilità delle periferie e del loro collegamento con il resto della città.[47] La viabilità ha dovuto superare l'antico schema dell'unico asse preferenziale della Flaminia, contestualizzando i progetti in un ambito interregionale, come la direttriceRieti-Terni-Civitavecchia, laSS 3 bis, tutte essenziali per le industrie del ternano.

Simboli

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La leggenda legata alla città di Terni e al suo stemma narra che molti anni fa, la presenza nel territorio di un terribiledrago chiamatoTiro oThyrus provocava paura e apprensione tra la cittadinanza, e che neanche i più coraggiosi, chiamati dal Consiglio degli Anziani, osavano avventurarsi in quei territori e nessuno riusciva a risolvere la questione. Quando il Consiglio era sul punto di rinunciare alla battaglia, si fece avanti un giovane ternano della nobile famiglia dei Cittadini: si dice che indossasse una lucente armatura e che sfoderasse tutta la sua fierezza e la sua voglia di sfidare l'orribile drago:"Vado io a fare una visita a quel mostro. Cosa ne dite?", sembra che disse presentandosi agli Anziani, i quali accettarono e lo benedissero augurandogli ogni fortuna.

  • Il drago Thyrus, simbolo della città di Terni (altorilievo sulla facciata della porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo)
    Il dragoThyrus, simbolo della città di Terni (altorilievo sulla facciata della porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo)
  • Stemma di Terni (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600)
    Stemma di Terni (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600)
  • Thyrus (statua in travertino, XVI secolo)
    Thyrus (statua in travertino, XVI secolo)

Il coraggioso sorprese il mostro addormentato e la cosa sembrava facilitare il suo ardito compito. Ma mentre stava per colpirlo con la sua lancia, il drago si alzò e gli balzò contro. Da qui ne seguì una spaventosa battaglia, durante la quale la bestia aveva la meglio.Ma un certo punto, il bagliore di un raggio di sole riflesso nell'armatura accecò il drago: fu l'occasione giusta, il giovane scagliò la sua lancia e trafisse a morte il mostro.Tutti i cittadini si riunirono immediatamente sul luogo del combattimento per vedere con i propri occhi quello che era accaduto.Seguirono giorni di festa per celebrare il giovane, che fu premiato con dei terreni che un tempo erano di appartenenza del mostro.

Stemma, gonfalone e bandiera

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  • Lo stemma
    Lo stemma
  • L'antico gonfalone di Terni
    L'antico gonfalone di Terni
  • Il gonfalone moderno
    Il gonfalone moderno
  • bandiera moderna[43]
    bandiera moderna[48]

Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 4 maggio 1936.[49] Il drago della leggenda, che aveva per nomeThyrus (oTiro, italianizzato), è riportato sullo stemma della città:

«Di rosso, al Tiro alato di verde, squamato, linguato e coronato d'oro, rampante a destra. Motto: TIRVS ET AMNIS DEDERVNT SIGNA TERAMNIS. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Città.»

Sul gonfalone, costituito da un drappo di rosso[49], campeggia la scrittaThyrus et amnis dederunt signa Teramnis, che significa: "il Tiro e il fiume hanno dato le insegne a Terni".

Onorificenze

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Con decreto dell'allora presidente della RepubblicaGiovanni Gronchi il 13 gennaio 1960 venne conferita laMedaglia d'argento al valor civile alla Città di Terni per i 108 bombardamenti subiti e per il contributo offerto alla lotta per la liberazione. L'onorificenza venne consegnata dall'allora prefetto Ferro al sindaco Ottaviani durante un consiglio comunale straordinario che vide la presenza delle massime autorità e di numerosi cittadini[50]:

Medaglia d'argento al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, sopportava con sereno coraggio ben 108 bombardamenti che la radevano quasi completamente al suolo e che uccidevano numerosi dei suoi figli migliori. Teneva, nei confronti del nemico invasore, sereno e dignitoso contegno, offrendo un notevole contributo alla lotta per la liberazione»
— 13 gennaio 1960

Terni è inoltre tra lecittà decorate al valor militare per la Guerra di Liberazione, insignita dellacroce di guerra al valor militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nellalotta partigiana durante laseconda guerra mondiale[51]:

Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Terni, centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, fin dall'8 settembre 1943 sostenne con animo indomito la guerra partigiana. La sua popolazione incurante delle rappresaglie, distruzioni e sacrifici opponeva fiera resistenza allo strapotere militare nazifascista, offrendo alla causa della Resistenza un valido contributo di sangue e di eroismo. Terni, 8 settembre 1943 - 13 giugno 1944»
— 30 ottobre 1992
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria

Monumenti e luoghi d'interesse

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I resti archeologici

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  • I resti dell'Anfiteatro Fausto del32 d.C., ubicato all'interno del parco cittadino "La Passeggiata". Di questa struttura si possono notare parti diopus reticulatum in blocchetti bicolori. Fu eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale, durante il regno diTiberio, e poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, essendo una parte occupata dalla chiesa del Carmine; tuttavia, se ne può vedere l'ellisse originaria. Periodicamente è adibito a sito per eventi culturali e concertistici.
  • I resti dell'antica cinta muraria romana.
  • I resti archeologici di palazzo Carrara, ex biblioteca civica, consistenti per la maggior parte in epigrafi romane
  • I resti della città romana diCarsulae, dove ancora è visibile un tratto della antichissimaVia Flaminia, che da Roma portava all'Adriatico.
  • IlMuseo archeologico di Terni (area ex-SIRI), dove sono raccolti i resti pre-romani e romani recuperati dai numerosi scavi cittadini. Di notevole interesse l'esposizione dei corredi tombali rinvenuti nelle necropoli dell'età del ferro delle Acciaierie, di S. Pietro in Campo e di Alterocca.

La città medievale

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  • Porta Sant'Angelo (XIV secolo), era l'ingresso nord-occidentale della città.
  • Porta Spoletina (XIV secolo), sulla via Flaminia; era l'ingresso settentrionale.
  • La torre romanica dei Barbarasa, situata in via Roma, è la meglio conservata tra le case-torri medievali. Una lapide in alto ricorda che da qui venne esposta la reliquia del Preziosissimo Sangue, conservata nel Duomo, per allontanare dalla città un'epidemia di peste.
  • Latorre dei Castelli, situata in via dei Castelli.

Architetture religiose

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Il duomo di Terni
  • La cripta delDuomo (VI secolo).
  • Duomo di Terni, dedicato a Santa Maria Assunta, di origine romanica, fu ristrutturato nel XVII secolo. La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione", del1560; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica cittadina più importante tra quelle del XVIII secolo.
  • Santuario di San Francesco (XIII secolo), in stile gotico. La chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata presenta un portale gotico sovrastato da un oculo, mentre le parti laterali sono del XV secolo. L'abside e il campanile, decorato con bifore, sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene di argomento escatologico opera di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
  • Chiesa di San Salvatore (XI secolo): è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo ed un altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da una monofora e da archetti.
  • Chiesa di Sant'Alò (XI secolo), appartenuta all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni cinquanta, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
  • Chiesa di San Pietro, appartenuta agli Agostiniani fin dal1267, la chiesa presenta nella facciata un portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato con bifore nella parte inferiore.
  • Chiesa diSan Lorenzo, costruita nel XIII secolo, su un edificio molto più antico, e quindi ampliata nel XVII secolo; restaurata dopo i bombardamenti, attualmente presenta una facciata con trifore e portale cieco, e una bella abside; l'interno è a due navate, con la particolarità che la parte destra è ad un livello più basso.
  • Chiesa diSan Cristoforo, risalente al XIII secolo. La chiesa è stata ristrutturata nel dopoguerra e divisa in una parte nuova e in una vecchia: nella parte vecchia vi sono affreschi e resti dei secoli XIV e XV; la parte nuova è stata ricavata dalla canonica, luogo in cui, secondo un'antica tradizione, san Francesco operò un miracolo. Nella chiesa viene anche conservato il cippo dal quale il Santo parlava ai fedeli.
La basilica di San Valentino
  • Basilica di San Valentino, antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel273 e portato su tale collina della periferia ternana dai suoi seguaci; la forma attuale risale al1618 ed il convento e le spoglie del Santo sono state conservate dai Carmelitani fino al XX secolo, quando il comune di Terni ne prese l'eredità.
  • Santuario di Sant'Antonio di Padova, inaugurato nel1935 e ricostruito dopo i bombardamenti dellaseconda guerra mondiale è abitato daiFrati Francescani. Dal2010 la chiesa diventa santuario poiché vi sono custodite le spoglie deiprotomartirifrancescani (Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto) uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220 e venerati santi dapapa Sisto IV nel 1481.
  • Chiesa San Giuseppe Lavoratore, la cui prima pietra fu benedetta di persona dapapa Giovanni Paolo II durante la sua storica visita a Terni e alle acciaierie, giovedì 19 marzo 1981 (solennità disan Giuseppe sposo di Maria),[52] a margine della Santa Messa per le famiglie officiata dal pontefice presso loStadio Libero Liberati.[53] La posa della prima pietra sarebbe avvenuta l'anno successivo mentre si sarebbe dovuto attendere il 1984 per l'inizio dei lavori. Il 26 settembre 1987 il VescovoFranco Gualdrini benedisse la nuova chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Il progetto del nuovo complesso (chiesa, convento e aree adiacenti) appartiene all'architettoFranco Maroni. La sua idea è quella di creare un'area da vivere al di là degli appuntamenti pastorali o liturgici:
«Nel progetto, la scelta iniziale vuole proporre uno scambio di servizi tra la comunità ecclesiale e la comunità urbana: nella chiesa anche funzioni profane legate alla vita giornaliera della comunità, nello spazio civile anche funzioni religiose»

(arch. Franco Maroni, estratto dalla Relazione di presentazione del progetto)

La struttura è moderna, in cemento con infissi in metallo. Il complesso è costituito dai due edifici principali, chiesa e convento, con campanile e cortile aperto utilizzato sia come passaggio pedonale che come anfiteatro esterno. La chiesa è concepita come spazio polifunzionale con due parti principali, quella festiva ad anfiteatro e quella feriale classica. Nella parte grande un maxischermo avvolto ed un proiettore cinematografico consentono lo svolgimento di appuntamenti culturali. Nell'altare della chiesa sono deposte le reliquie riconosciute diSan Francesco d'Assisi, sanGiovanni Paolo II esan Valentino, chiuse col suggello del vescovoGiuseppe Piemontese nella messa di Consacrazione della chiesa tenutasi solo nel 2015, a distanza di trent'anni dall'inaugurazione del convento.

I palazzi cittadini

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Palazzo Spada
  • Palazzo Spada - sede del Comune (corso Vecchio) del XV secolo, progettato daAntonio da Sangallo il Giovane (fu terminato nel1576, forse sua ultima opera), imponente edificio, antica sede della famiglia Spada, è a due piani e un mezzanino.
  • Palazzo Fabrizi - secolo XVII (via XI Febbraio).
  • Palazzo Mazzancolli - sec. XV (via Cavour), sede attuale dell'Archivio di Stato.
  • Palazzo Rosci (ora Bianchini-Riccardi) - secolo XVI (piazza Duomo), forse edificato su progetto di Baldassarre Peruzzi.
  • Palazzo Gazzoli - fine secolo XVIII (via del Teatro Romano). Lo schema tipologico del palazzo deriva da quello del palazzo tardo-rinascimentale romano, con una corte interna su cui si affaccia un loggiato a doppio ordine, con volte affrescate a grottesche. Oggi è sede di svariate attività culturali, una grande sala per le conferenze nonché della rappresentanza della Regione Umbria.
  • Palazzo Manassei - secolo XV (via Manassei).
  • Palazzo Mariani-Giocosi - secolo XVI (via del Tribunale), sede dell'Istituto Musicale Briccialdi e presenza di numerosi affreschi di artisti fiamminghi.
  • Ex Palazzo del Comune - secoli XIV/XX (piazza della Repubblica), dal 2004 sede della bibliomediateca comunale (BCT).
  • Palazzo Filerna-Perotti (poi Montani) - secolo XVII (via Garibaldi), con significativi affreschi di Girolamo Troppa.
  • Palazzo Pierfelici - secolo XV (Corso Vecchio), con un notevole portale cinquecentesco.
  • Palazzo Possenti - secolo XVIII (via Cavour).
  • Palazzo Corradi-Maroni, già Gigli - secolo XV-XIX (via dei Carrara), con un significativo portale cinquecentesco in travertino.
  • Palazzo Faustini - secolo XIX (Corso Tacito), con numerose iscrizioni romane nell'androne.
  • Palazzo Cittadini - secoli XVIII-XIX (Corso Vecchio).
  • Palazzo Carrara - secolo XVI-XVIII (piazza dei Carrara), ivi è presente una serie di elementi lapidei romani e rinascimentali (stemmi, sarcofagi, iscrizioni).
  • Palazzo Sciamanna - secolo XVII (via tre colonne).
  • Palazzo Pressio-Colonnese (già Spada e Graziani) - secolo XVI (via Silvestri).
  • Palazzo Canale - secolo XVII (via Silvestri), sede dell'antico Circolo del Drago, con una galleria interamente affrescata nel Settecento.

Vie e piazze storiche

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  • Viale Benedetto Brin, lungo 1,8 km, è il cuore pulsante della storia di Terni come città industriale. Qui hanno luogo le Acciaierie e il complesso della ex Fabbrica d'Armi
  • Piazza della Repubblica, che occupa lo spazio dell'antico foro della città romana, rappresenta da sempre il principale spazio pubblico cittadino. Vi si affaccia l'antico palazzo comunale che ora è sede della biblioteca comunale. Con la ristrutturazione, l'antica torre civica distrutta dai bombardamenti è stata sostituita da una moderna torre di vetro che richiama la Cascata delle Marmore. Di fronte si trova il vecchio palazzo delle poste opera dell'architetto Bazzani che occupa il sito dell'antica chiesa di San Giovanni Decollato, demolita agli inizi del Novecento.
  • Piazza Cornelio Tacito, realizzata nei primi decenni del Novecento come centro della nuova città industriale, si tratta di un vasto spazio quadrangolare di cui uno dei lati è occupato dall'imponente Palazzo del Governo, opera dall'architetto Cesare Bazzani tra il 1930 e il 1936. Al centro della piazza è una monumentalefontana, opera dell'architettoMario Ridolfi, simbolo della forza delle acque che producono energia elettrica, decorata con i mosaici rappresentanti i dodicisegni zodiacali, diCorrado Cagli.
  • Piazza Solferino, (opposta a piazza della Repubblica, dietro la Bibliomediateca Comunale) era l'antica piazza del mercato, per questo conosciuta anche come Piazza delle Erbe. Per un breve periodo ha assunto la denominazione di Piazza dei Bambini e delle Bambine. Il suo assetto attuale è opera dell'architetto Carlo Aymonino, che ne ha progettato la pavimentazione e la scultura in travertino di una balena.
  • Piazza Europa, si tratta di un ampio spazio quadrangolare che si apre sul fianco di palazzo Spada, sede municipale. La piazza venne alla luce durante la ricostruzione nel dopoguerra, rimuovendo le macerie degli edifici ivi distrutti dai bombardamenti.
  • Piazza Mario Ridolfi, si tratta di un ampio slargo irregolare che si apre di fronte a palazzo Spada, sede municipale, in gran parte circondata da edifici moderni quasi tutti realizzati su progetto dell'architetto Mario Ridolfi. È anche conosciuta con il nome di Piazza del Popolo.
  • Piazza Clai, si tratta di una delle piazze più antiche della città, la sua origine risale al medioevo anche se il suo assetto attuale è in gran parte opera della ricostruzione post-bellica realizzata in chiave post-moderna alla fine delXX secolo
  • Piazza Duomo, si tratta di una tra le più belle piazze storiche cittadine, uno dei lati è occupato dal portico seicentesco della cattedrale di Santa Maria Assunta, che raccorda la chiesa con gli edifici del Vescovado e dell'ex Seminario, oggi sede del Museo Diocesano e Capitolare.
  • Piazza San Francesco, di fronte alSantuario di San Francesco.
  • Piazza Bruno Buozzi, detta Valnerina a causa dellaporta cittadina (porta Valnerina) che collegava la città con laValnerina.
  • Piazza Dante Alighieri, antistante allastazione, qui è stata posizionata la pressa da 12.000 tonnellate

I monumenti di archeologia industriale

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Lancia di Luce (oObelisco), di Arnaldo Pomodoro
  • Obelisco "Lancia di Luce" diArnaldo Pomodoro, che si trova alla fine di Corso del Popolo. L'opera rappresenta contemporaneamente i traguardi tecnologici e i moniti verso gli stessi; la miriade di fratture, gli inserti e gli effettichiaroscurali rappresentano il dramma della loro scoperta e dei loro relativi poteri. Assemblata con tecniche industriali, si slancia nella sezione terminale e un suo fascino lo trova nel mutamento che assume il suo aspetto in base all'angolo visuale dell'osservatore e della differente luce dei momenti della giornata[55].
  • La "Pressa" di Piazza Dante.
  • IlGrande Hyperion.
  • Lacentrale idroelettrica di Galleto.
  • Complesso dell'ex fabbrica chimica Siri: ospita il CAOS (Centro per le Arti Opificio Siri),[56] un complesso architettonico e spazio culturale sede di due musei - ilmuseo archeologico e ilMuseo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice, di uno spazio per mostre e delTeatro Sergio Secci.
  • Termovalorizzatore Maratta.
  • Il Ponte di Ferro.
  • Monumento ai Partigiani d'Italia.
  • La "Stella di Miranda", una stella artificiale posizionata tra le frazioni di Larviano e Miranda, ed è una delle più grandi in Italia, dopo la stella cometa diTorrebelvicino
  • GliUmbria Studios, appartenenti aCinecittà, chiamati scherzosamente "PapignHollywood".
  • E-Terni alla rotonda all'entrata dello stadio Liberati
  • Lo stelo della Fontana dello Zodiaco
  • Composizione di Forme[57]
  • Tre monumenti in travertino[58]
  • Thyrus il Drago d'acciaio[59]
  • Lapide commemorativa Libero Liberati[60]

Luoghi naturali

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La cascata delle Marmore

Società

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Evoluzione demografica

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A partire dalla seconda metà delXIX secolo, con l'espansione della grande industria, la città raddoppiò i propri abitanti, passando da trentamila a circa sessantamila. La presenza degli operai nel tessuto sociale cittadino era enorme all'inizio delXX secolo: il 70% della popolazione residente.Dopo laseconda guerra mondiale, la seconda ondata di immigrazione interna fece raggiungere i centomila abitanti all'inizio degli anni sessanta, inducendo a pensare che Terni avrebbe raggiunto i duecentomila entro il 2000. Con la crisi dellasiderurgia degli anni settanta e ottanta, il numero degli abitanti si è invece stabilizzato sugli odierni 110.000, soprattutto per l'apporto dell'immigrazione dall'estero che è aumentata in modo esponenziale a partire dagli anni novanta.

L'andamento demografico della città di Terni ha attraversato diverse fasi nel secondo dopoguerra. In particolare, a partire dalla fine degli anni cinquanta troviamo:

  • 1960 –1974: gli ultimi anni di sviluppo demografico espansivo, con la popolazione che passò da 94.825 a 111.043 unità.

Il saldo demografico, tranne che nel 1961 e 1967, si mantenne costantemente superiore alle mille unità e generò un tasso medio annuo di crescita attorno al 13 per mille.Elementi portanti dell'esplosione demografica furono innanzitutto gli elevati valori della natalità (fenomeno del “baby boom”) con il relativo tasso che oscillava fra il 12,7 ed il 16,2 per mille, raggiungendo quest'ultimo valore, (massimo storico non più registrato) in corrispondenza del 1965 con 1645 nati.Più uniforme l'andamento della mortalità il quale, nonostante qualche oscillazione, procedeva secondo una tendenza di lieve ma costante crescita, muovendosi in un intervallo di valori compresi tra il 7,9 e 9,8 per mille.In valore assoluto, furono più gli anni nei quali si registrò un numero di morti inferiore a 1000 che non quelli con valori superiori.Non meno sostenuto risultò il livello dei movimenti migratori: sull'onda non ancora esaurita della favorevole congiuntura degli anni dello sviluppo economico (1951-1963), alimentati da massicci trasferimenti verso il nord Italia e dai processi di urbanizzazione, i flussi migratori dimostrarono di avere considerevole vitalità e consistenza.

  • 1975 - 1979: gli anni dello sviluppo moderato con la popolazione che invecchia ma continua ad aumentare raggiungendo il picco storico di 113.241 unità nel 1979.

Sebbene caratterizzato da valori positivi tanto del saldo demografico quanto dei differenziali del movimento naturale (ad eccezione del 1979) e migratorio, lo sviluppo della popolazione segnalò un cambio di marcia nei suoi ritmi espansivi con l'inizio di una decelerazione che ridusse notevolmente la velocità di crescita.A determinare questo rallentamento contribuì in primo luogo il progressivo venir meno dell'apporto fino ad allora fornito allo sviluppo del movimento naturale, la cui costante riduzione in termini di saldo giunse per la prima volta a mostrare nel 1979 un valore negativo.È conseguenza di ciò il costante attenuarsi dei livelli di natalità (9,1 per mille) contrapposti a valori lievemente crescenti della mortalità (9,7 per mille)Anche i movimenti migratori diedero il loro apporto, sebbene in tono minore, al rallentamento della crescita della popolazione: meno consistenti rispetto al passato, soprattutto quelli in entrata, i flussi dimostrano una accentuata tendenza ad avvicinare i propri valori così da produrre differenziali sempre più ridotti.

  • 1980 - 1986: gli anni della caduta frenata vedono consolidarsi il modello a bassa natalità della società ternana che porta come risultato l'invecchiamento della popolazione e quindi il suo progressivo decremento.

In termini assoluti la consistenza della popolazione scende da 113.108 a 111.162 unità, caduta che corrisponde ad un tasso medio annuo dell'1,35 per mille.Il differenziale del movimento naturale, a partire dal 1979, diventa definitivamente negativo e determinato in ciò dal persistente prevalere dei decessi sulle nascite.I 785 nati (7,1 per mille) rapportati coi 1084 morti (9,7 per mille) nel corso del 1986, sostanziano assai eloquentemente il divario crescente in seno alla componente naturale della popolazione; se tuttavia la negatività crescente del saldo naturale non si riflette per intero sul saldo demografico, ciò è dovuto al solo fatto che almeno in questo periodo l'effetto delle determinazioni biologiche viene in parte controbilanciato dai differenziali dei movimenti migratori, limitati ma ancora positivi.

  • 1987-1992: gli anni della popolazione in caduta libera; nulla più si oppone al continuo e crescente decremento della popolazione e tutti i fenomeni del precedente periodo si presentano su scala allargata.

La popolazione scende fino alle 108.138 unità nel 1992 e i movimenti migratori esauriscono la loro funzione di contrappeso degli esiti negativi della componente biologica.

  • 1993-1999: anni di sostanziale equilibrio con la popolazione che si assesta sulle 108.000 unità.

Un anno a sé stante è il 1994, in quanto è stata fatta una sanatoria che ha caratterizzato il saldo migratorio di 1129 unità e ha permesso un saldo demografico in attivo di 634 unità; è proprio in questi anni che si riscontra il maggior divario fra tassi di natalità (media del 6,9 per mille) e tassi di mortalità (media dell'11,3 per mille).

L'agglomerato urbano è rappresentato dallaConca ternana, dallaValnerina Ternana, dallaProvincia di Rieti e dalla città diSpoleto (PG), per il quale esiste un "Accordo di pianificazione",[61] raggiunge i 372.782 abitanti.

Abitanti censiti[62]

Etnie e minoranze straniere

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La popolazione straniera residente al 31 dicembre2023 è di 13 243 abitanti e rappresenta il 12,37% della popolazione totale,[63] in aumento rispetto ad un anno prima.

I gruppi nazionali più numerosi (più di 500) sono:

  1. Romania: 3 800
  2. Albania: 1 367
  3. Ucraina: 970
  4. India: 684
  5. Filippine: 680

Dialetto

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Il dialetto tradizionale ternano fa parte del gruppo deidialetti mediani propriamente detti (in opposizione ai dialetti "perimediani" più prossimi alla Toscana). Alcune delle caratteristiche più notabili:

  • la conservazione della differenza tra /u/ ed /o/ finali atoni romanzi (lupum >lupu,melius >mejo, laddove in italiano /u/ finale si è aperto in /o/);
  • l'articolo fortelu (<(il)lum);
  • la categoria morfologica delneutro di massa (il "neoneutro romanzo", consimile al neutro napoletano ed asturiano), che marca la non contabilità dei maschili ed è distinta dal maschile dall'articololo;
  • la desinenza plurale-e dei femminili di seconda classe:la notte, le notte (<noctes);
  • il pronome personaleissu (<ipsum) e i corrispettiviessa, issi, esse;
  • la tripartizione dei dimostrativi inquistu "questo",quillu "quello" etistu "codesto";
  • l'apocope degli infiniti (cantà, piacé, ride, capì "cantare, piacere, ridere, capire");
  • il possessivo enclitico inalienabile (fratimu "mio fratello");
  • la fusione della seconda e della terza coniugazione verbale;
  • lemetafonesi sabina /ɛ, ɔ/ > /e, o/ e centro-meridionale /e, o/ > /i, u/ (béllu, bélli mabèlla, bèlle;niru, niri manera, nere);
  • lalenizione delleocclusive sorde intervocaliche;
  • l'eliminazione frequente di /v, d, g/ intervocalici;
  • la sonorizzazione delle sorde se precedute da nasale (campu, infernu, cantà che si realizzano circa ['kambu, iɱ'vernu, kan'da]).

Cultura

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La nuova Biblioteca Comunale costruita sul vecchio palazzo medievale del Municipio

Musei

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La Pinacoteca comunale, nella vecchia sede (oggi nel complesso CAOS).
  • CAOS (Centro per le Arti Opificio Siri),[56]
  • Museo diocesano e capitolare
  • Parco "A. De Felice" aTorreorsina
  • Paleolab - museo delle raccolte paleontologiche dell'Umbria meridionale[66] (ex-chiesa di San Tommaso)
  • Centro di visita e documentazione Umberto Ciotti diCarsulae
  • Centro di documentazione dell'Area naturale protetta del Parco Fluviale del Nera, con il Museo Ornitologico e Micologico nel palazzo Magalotti di Collestatte.
  • Centro di Documentazione sul Patrimonio Industriale Locale "Antenna Pressa"
  • Museo delle armi della città di Terni
  • Museo del motorismo ternano
  • Museo multimediale Cascata delle Marmore[67]
  • Museo del flipper e del modernariato Dino Merluzzi[68]
  • Pinacoteca Comunale O.Metelli[69]

Biblioteca

Biblioteca Comunale[70]

Università

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Già nel 1974 l’Università degli Studi di Perugia ha reso Terni sede di alcuni corsi universitari, che successivamente, nel 1997, sono stati organizzati nel Polo Scientifico Didattico di Terni, sempre sotto la giurisdizione dell'Università di Perugia. Attualmente sono presenti i corsi di laurea in Economia e direzione aziendale, in Ottica e optometria, in Ingegneria industriale, in Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili, in Medicina e chirurgia, in Infermieristica, in Scienze per l'investigazione e la sicurezza ed in Scienze socio-antropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale.

Dal 2018 è attiva una sede dell'Università Telematica "Pegaso"[71].

Centri di ricerca

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  • Centro Europeo di Ricerca sullecellule staminali - Diretto da Angelo Vescovi, da ubicare presso la restaurata caserma dell'ex-milizia, nei pressi dell'ospedale. Dall'estate2006 è attiva la Banca delle Cellule Staminali, ovvero una struttura in cui vengono prodotte e conservate cellule del cervello umano per curare, in futuro, le malattie neurodegenerative.[72] Il 26 agosto2011 ilcomitato etico regionale dell'Umbria ha dato via libera alla sperimentazione delle cellule staminali sull'uomo.[73]
  • Centro di eccellenza sui materiali innovativi nanostrutturali per applicazioni chimiche, fisiche e biomediche.[74]
  • Human Health Foundation - Laboratorio di ricerca sul cancro.
  • T.E.R.N.I. - Terni Enterprise for Research and New Industries (meglio nota comeTerni Research): centro di ricerca e produzione di fonti energetiche alternative. Gestore di diversi complessi fotovoltatici ed eolici nella provincia di Terni ed in altre zone d'Italia, studia nuove tecnologie di smaltimento e di conversione dei rifiuti in bio combustibili.

Media

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Televisione

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Stampa

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Radio

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Cinema

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The Space[75]

Cityplex politeama Lucioli[76]

Alla fine deglianni novanta,Roberto Benigni decise di girare nei dintorni della città, e più precisamente presso la vecchia zona industriale dismessa diPapigno, il suo filmLa vita è bella, vincitore di trepremi Oscar: i capannoni abbandonati della vecchia fabbrica della calciocianamide si adattavano perfettamente all'ambientazione delle vicende del film in un campo di concentramento nazista (anche il filmPinocchio fu completamente girato neglistudi di Papigno). In conseguenza di questo episodio, e dell'esistenza del CentroMultiMediale (CMM) - struttura produttiva ora dismessa per totale inutilizzo, che ospita teatri di posa dove sono state occasionalmente girate scene sia di lungometraggi che cortometraggi, si parlò tra il 1997 e il 1998 di fare dell'impianto industriale una sorta di città del cinema (pubblicizzata all'epoca come "Papignolliwood"). Il progetto è stato realizzato solo in parte e senza una reale bonifica dell'area, pesantemente inquinata. Gli studi di Papigno, che sulla carta vantano teatri di posa tra i più grandi in Europa, una piscina con oblò per le riprese e un teatro di posa, fornito di un enormeblue screen, destinato alla ripresa di scene a cui dovranno essere aggiunti effetti speciali, sono stati utilizzati solo in modo sporadico e occasionale. Recentemente, grazie a un patto stipulato con il comune di Terni, gli studi di Papigno sono passati sotto la gestione diCinecittà che nonostante la promessa di svolgervi almeno 150 giorni di lavoro annui, li ha di fatto adibiti al ruolo di magazzino, svolgendovi solo occasionalmente (pochi giorni negli anni) qualche attività lavorativa.

Diversi film, sceneggiati televisivi, spot pubblicitari e videoclip musicali sono stati ambientati nella zona. Tra questi,Acciaio di Walter Ruttmann (1933),La caduta degli dei diLuchino Visconti (1969),Inferno diDario Argento (1980),Intervista diFederico Fellini (1987) eLa ragazza di Bube diLuigi Comencini (1963).

Nel 1999, presso l'ospedale cittadino Santa Maria, ebbero luogo le riprese dellafictionTitanus-RaiL'amore oltre la vita conMonica Guerritore eAdriano Pappalardo. La stessa Rai, al termine delle riprese, regalò all'ospedale una statua in gesso diSanta Maria utilizzata nello sceneggiato e oggi posta all'interno della cappella dell'ospedale con tanto di targhetta attestante la donazione.

Nel 2001 fu completamente ambientata a Terni lafictionSei forte maestro.

Negli studios di Papigno è stato giratoLa terza madre diDario Argento.

Inoltre, proprio nel CMM, nella primavera del 2004 fu realizzata la prima edizione delreality showMusic Farm.

Nel 2007 è stato girato il filmLezioni di cioccolato conLuca Argentero eViolante Placido.

Il 29 novembre 2007, presso gli studi di Papigno si è svolto lo spettacolo di Roberto BenigniQuinto dell'Inferno, basato sullaDivina Commedia diDante.

Nel 2008 è stato interamente girato a Terni il filmAlice per la regia del ternano Oreste Crisostomi, distribuito daMedusa Film nel 2010.

Nel gennaio 2011 cominciano le attività della Funfactory Entertainment che produrranno al CentroMultiMediale svariatiFormat,Sitcom, unaFiction e unFilm.[77][78]

Nel 2012 sono state fatte alcune riprese per la miniserieLa vita che corre andata in onda suRai 1.

Nel 2016 vi sono state effettuate parte delle riprese del film TvIn arte Nino; altre riprese sono state effettuate anche a Carsulae, Narni, Amelia e Avigliano Umbro. Il film è incentrato sulla vita diNino Manfredi prima di ottenere il successo conCanzonissima, l'attore ciociaro è interpretato daElio Germano, mentre la regia è del figlio di Manfredi,Luca. Il film è andato in onda il 25 settembre 2017.

Musica

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C'è l'Istituto Superiore di Studi musicali "G. Briccialdi" situato sui tre piani di un prestigioso edificio rinascimentale al centro storico della città il Palazzo Giocosi Mariani.

Gruppi musicali provenienti da Terni

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  • Synthesis - Gruppo heavy metal attivo dal 1978.
  • My Mine - Gruppo musicale di genere elettronica/Sinth-pop.
  • Warhead - Gruppo musicale di genere punk attivo dal 1982.

Teatro

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Teatro Verdi[79]

Teatro Secci[80]

Ascanio Celestini, nello spettacolo teatrale Fabbrica, cita Terni e la vita operaia delleAcciaierie, inoltre fa riferimento agli episodi della morte di Luigi Trastulli durante le proteste contro l'adesione dell'Italia allaNATO e della marcia contro i licenziamenti per la riduzione del personale dell'Acciaieria avvenuta nei primi anni '50.

Sempre l'autore romano, insieme alla cantautrice ternanaLucilla Galeazzi, a Marco Gatti e alla Fisiorchestra, inscenarono, per la stagione 2002/03 delTeatro Stabile dell'Umbria, lo spettacolo "Sirena dei Mantici".

L'esibizione ricostruiva le storie degli operai della Terni intrecciate con la vita dei cittadini e delle cittadine ternane dal sorgere dell'industria sino al secondo dopoguerra, raccontando le esperienze dei movimenti operai ternani.

Cucina

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Maiali Cinturini in affreschi del '400 (Vallo di Nera)
Maiali Cinturini a Porta Garibaldi (Terni, cartolina dei primi del '900)
Voce da controllare
Questa voce o sezione sull'argomento cucina è ritenutada controllare.
Motivo:Nella sezione vanno riportate le specialità eno-gastronomiche peculiari del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza...questa pare una sezione "generalista" frutto di ricerca originale.

Partecipa alladiscussione e/ocorreggi la voce.Segui i suggerimenti delprogetto di riferimento.
Lo stesso argomento in dettaglio:Cucina umbra e Prodotti agroalimentari tradizionali umbri.

Terni è una città che, pur risentendo notevolmente l'influenza dei piatti tipici della vicinissimaValnerina (soprattutto per quanto riguarda legumi, salumi, olio, funghi e tartufi), è riuscita nel tempo a caratterizzarsi per alcune prelibatezze autoctone. I ternani sono sempre stati degli ottimi consumatori di carne (di ogni genere, ma di maiale soprattutto). Questo grazie anche alla zona geografica, storicamente abbontandante, sin dall'antichità, di querceti di varie specie e di allevatori di maiali. La razza suina tipica del territorio ternano è l'anticoMaiale Cinturino, utilizzato fino al tardo 1800; dopo l'industrializzazione e con l'avvento del grandeMaiale Rosa dello Yorkshire (inglese) nel mercato italiano, preferito per la sua mole e per la maggiore quantita di carne, ne è stato quasi del tutto abbandonato l'allevamento.

Per quanto riguarda la pizza, i ternani continuano a prediligere quella al taglio rispetto a quella al piatto, sebbene alcune pizzerie (al taglio) storiche del centro cittadino abbiano chiuso l'attività negli ultimi anni. Tuttavia un paio di storiche tradizioni di panettieri e pizzettari di pruduzione artigianale sopravvivono allo scorrere del tempo e delle mode, continuando ad alimentare fama e curiosità culinaria dalle città limitrofe e lontane; per quanto riguarda lostreetfood di Terni alcuni tipi di pizza particolari danno lustro, tipicità e unicità alla cucina ternana: laPizza Grassa de Elio e leCiambelle Grasse de Colasanti.

La stragrande maggioranza dei paesini e castelli nei dintorni di Terni organizza ogni anno, periodi estivi e autunnali di sagre, tanto che, ormai si parla di vero e proprio circuito gastronomico del comprensorio. Ecco un elenco di piatti tipicamente ternani e di piatti abitualmente consumati dalle famiglie di Terni:

Il Pane Sciapo di Terni

Pane sciapo di Terni
  • Pane di Terni: non salato, facilmente digeribile, è tipico del luogo. Viene citato in uno sketch diCorrado Guzzanti in cui il comico imitaGianfranco Funari giunto nel paradiso terrestre.
  • Bruschetta: utilizzata spesso come antipasto, viene degustata semplicemente con l'olio umbro (di pregevole fattura anche in paesi del ternano che fanno parte del circuito delle "Città dell'olio", comeStroncone,Sangemini,Ferentillo eCesi, che si ergono su colline piene di ulivi), con olio e pomodoro, oppure con paté a base di olive, di carciofi o di cacciagione.
  • Pizza grassa Ternana[81]

Primi piatti

Pappardelle ternane al cinghiale
  • Ciriole: primo piatto di pasta, più spessa degli spaghetti, che ben si combina con un sugo a base di funghi o a base di asparagi. La variante ciriola alla ternana viene servita in molti ristoranti del luogo.
  • spaghetti o tagliatelle al tartufo.
  • Pappardelle al cinghiale: un altro primo piatto.
  • Gnocchi alla Collescipolana: i famosi gnocchetti alla Collescipolana, dalla forma più quadrata e dalla consistenza più tosta e al dente rispetto a quelli di patate classici del nord Italia, sono conditi con fagioli e sugo di salsiccia di maiale sono una vera prelibatezza di Terni. Questo piatto prende il nome dalla frazione del castello ternano di Collescipoli.

Secondi piatti

Faraona alla Leccarda
  • Pizza di formaggio pasqualina: sempre presente in tavola nel periodo pasquale, per una tradizione ternana ormai estesa a tutto il territorio umbro.
  • Pizza sotto lu focu: è una sorta di focaccia cotta a legna dall'aspetto simile ad una piadina ben più robusta, tipica dell'ancestrale tradizione culinaria della città di Terni. All'interno la si farcisce solitamente con prosciutto, formaggio, erbe di campo cotte e salsiccia, o anche con il solo olio. È un piatto che si consuma prevalentemente in inverno. Particolarmente famosa è la pizza sotto lu focu diPortaria, castello a nord della conca ternana e attualmente frazione del comune diAcquasparta, situato sulla collina di fronte alle antiche rovine romane diCarsulae e vicino ai castelli diCesi eSangemini. Nellaprovincia di Perugia questo piatto è conosciuto come torta al testo (ci sono, comunque, piccole differenze).
  • Cacciagione: famosi sono i piatti come il Cinghiale alla cacciatora, la Faraona alla leccarda (piatti tipici di Terni, risalenti al Medioevo) o la polenta cucinata con la cacciagione (allodole, tordi, ecc.).

La pasticceria

La pasticceria Pazzaglia (primo edificio sulla sinistra, cartolina del primo '900)
Panpepato di Terni

Il primo laboratorio di pasticceria di Terni sorse ad opera di Spartaco Pazzaglia nel 1913. Egli fu l’antesignano di maestri della pasticceria che producono ancora squisiti dolci, tanto che è ancora usuale che in molti giungano a Terni da Roma e da altre città, per gustare la bontà di questa dolce cucina artigianale. L'innovazione di Pazzaglia fu di prendere l'antica ricetta, risalente al Rinascimento (secolo XVI), del panpepato ternano e metterci il cioccolato, invece che solo il miele; questa miglioria lo rese famoso.

  • Panpepato (o pampepato) di Terni: dolce natalizio composto di una quantità notevole di ingredienti (tra cui miele, cioccolato, pinoli, nocciole, noci, pepe ecc.), è tipico anche in alcune zone dell'alto Lazio e dellavalle del Tevere, ma anche nell'Umbria orientale. Tuttavia il panpepato non ha perso la sua tradizionale origine ternana che ha il marchio D.O.P. Nel periodo natalizio è usanza comune per i ternani di cucinare parecchi pampepati per poterli anche regalare agli amici o ai parenti. È considerata una finezza tagliare a fette sottili il pampepato da offrire.
  • Paste e crostate delle pasticcerie ternane: nelle pasticcerie di Terni vengono preparati dei dolci di altissima qualità, come crostate alla crema o alla cioccolata e come, soprattutto, le paste (dall'ampia gamma di scelta: si parla di crema, panna, crema al cioccolato e frutta). La crema è particolarmente curata nella lavorazione (spesso fatta a mano). È consuetudine del luogo prendere le paste la domenica mattina per poi degustarle come dessert del pranzo. Anche nelle occasioni in cui si viene ospitati si usa comprare le paste e degustarle con la famiglia (o gli amici) ospitante. Rinomati anche i cornetti della mattina (vuoti, alla marmellata, alla crema, integrali al miele), da gustare ben fumanti. Anche le gelaterie del centro cittadino offrono gelati di ottima qualità.

Gli alcolici

Metello Morganti
Viparo (tipico liquore amaro di Terni)
  • Amari: particolarmente conosciuti quelli a base di erbe come il "Viparo". Ad inventarlo fu un farmacista ternano, Metello Morganti, nei primi del '900, il quale ottenne questo "elisir", frutto di un infuso alcolico di erbe, radici, fiori e legni aromatici in botti di castagno, cui venne aggiunto zucchero caramellato che gli conferì il caratteristico colore. Dopo cinque anni di invecchiamento il liquore ternano è pronto per essere venduto. Il Viparo è una bevanda che va degustata come aperitivo puro o con soda, o a fine pasto per le sue eccellenti qualità digestive. L'originale nome «Viparo» deriva dal latino «vis-paro», ossia «genera forze», ed è per questo motivo che ad esso sono legati numerosi aneddoti: negli anni '30, infatti, gli operai delle Acciaierie di Terni erano soliti entrare in farmacia a corroborarsi con un bicchierino prima di iniziare i pesanti turni di lavoro, grazie anche alla bassa gradazione alcolica (20,9°), e durante la seconda guerra mondiale furono numerose le testimonianze di soldati che si rigeneravano con un sorso di Viparo. Altre bevande tipiche ternane sono: "Amaro Vecchia Umbria" e il "Thyrus", dalle notevoli proprietà digestive e dall'ottimo retrogusto dolciastro.

Eventi

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Questa voce o sezione sull'argomento Eventi è ritenutada controllare.
Motivo:La sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza. Le feste popolari religiose vanno collocate nella sezione"Tradizioni e folclore" opportunamente fontate se rilevanti. Alcune voci ancillari non sembrano avere rilevanza enciclopedica. Da ristrutturare come richiesto daWikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi.

Partecipa alladiscussione e/ocorreggi la voce.
  • Da gennaio a marzo - Visioninmusica, stagioni di spettacoli e concerti di musica classica a livello internazionale.
  • Da gennaio ad aprile - Araba Fenice, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
  • Da ottobre ad aprile - Filarmonica Umbra, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
  • Febbraio -Giorno di San Valentino vescovo e martire, nativo e patrono della città e protettore degli innamorati, la basilica è situata a 2,2 km dal centro e conserva il corpo del martire. Per tutto il mese di febbraio la città ospita gliEventi Valentiniani dedicati al patrono della città e a tutti gli innamorati del mondo. Agli eventi religiosi vengono affiancati concerti, mostre, conferenze, sagre, seminari, spettacoli teatrali, sport, premiazioni, fiere. Dal 2005 gli eventi si sono arricchiti con gli stand di Cioccolentino, dove il cioccolato e la tradizione della pasticceria ternana animano le vie del centro.
  • Aprile -Certamen Taciteum, concorso letterario riservato agli studenti delle scuole secondarie italiane, che consiste in una prova di traduzione di un testo latino dello storico Gaio Cornelio Tacito, (che si pensa) nativo della città.
  • Aprile - tre giorni di Regata Internazionale di Canottaggio "Memorial Paolo D'Aloya" allago di Piediluco.
  • Aprile -Terni Influencer & Creator Festival (TIC Festival), una tre giorni dedicata al mondo degli Influencer e dei Creator con incontri, panel, workshop e molte altre attività distribuite in tante location del centro città.
  • 30 aprile e 1º maggio - Il Cantamaggio ternano, una festa popolare che si svolge ogni anno. Secondo una consuetudine gruppi di "maggiaioli" (così vengono definiti coloro che partecipano attivamente alla festa) nella notte del 30 aprile si recano dicasa in casa, fino al mattino, cantandocanti allegri,primaverili, di saluto, e canzoni d'amore per celebrare ilmaggio. Gruppi di persone allestisconocarri allegorici a tema, che sfilano per le vie di Terni le sere del 30 aprile e del 1º maggio per concorrere alla premiazione dell'ultima sera. Prima della sfilata gli organizzatori, in collaborazione con le associazioni culturali e i gruppi teatrali, organizzano molte rappresentazioni, mostre e spettacoli vari. Una tradizione di queste è la gara di cantidialettali. La festa del Cantamaggio originariamente si svolgeva nelle campagne limitrofe alla città di Terni. La trasformazione della città, da agricola a industriale, portò ad una crescita demografica vertiginosa che a sua volta influenzò anche l'aspetto urbanistico della città. Iniziarono ad essere costruiti edifici con capienze maggiori per poter soddisfare la grande richiesta di un alloggio. Tra questi edifici che iniziarono a sorgere, vi era il "Palazzone" o casone Spadoni, struttura abitativa modello per la nuova comunità operaia, la quale si costituì come modello di inurbamento e punto di incontro e di passaggio tra città e borgo rurale. Così negli anni venti e più ancora nei trenta del Novecento essa divenne la sede del Cantamaggio, sottratta alla campagna così come lo era stata la gente. Nel palazzone la festa veniva preparata accuratamente e con attiva partecipazione di tutti; questo edificio veniva trasformato in un vero e proprio teatro all'aperto con addobbi floreali che facevano da cornice agli spettacoli in cui si esibivano i maggiaioli. Durante ilperiodo fascista tale festa, che si svolgeva tra il 30 aprile e il 1º maggio, dava la possibilità di festeggiare parallelamente in modo camuffato la festa dei lavoratori, abolita dalregime.
  • Giugno -Concorso Internazionale Pianistico "Alessandro Casagrande".
  • Ultima domenica di giugno -Festa delle acque - allacascata delle Marmore e al lago di Piediluco.
  • Giugno -Giugno Cesano, nella frazione diCesi vengono svolte varie manifestazioni teatrali, musicali affiancate alle taverne di cucina tipica. le manifestazioni si concludono con un lungo Serpentone, dove è possibile mangiare camminando per le vie del paese.
  • Luglio -Ephebia Festival, manifestazione musicale che dopo un anno di selezione si conclude a Terni con l'esibizione dei migliori gruppi giovanili selezionati da tutta Italia. Negli anni hanno suonato tra gli altri:Linea 77,Statuto,The Ark,Moltheni,Afterhours,Il Teatro degli Orrori,Tre Allegri Ragazzi Morti,Casino Royale,Cosmetic,Zen Circus,Meganoidi,Paolo Benvegnù,Dente,Massimo Volume,Stato Sociale eGazebo Penguins. Dal 2014 Ephebia si è allargato anche oltre i confini italici. Infatti si sono esibiti, tra gli altri, i britannici65daysofstatic.
  • Settembre - "Tributo aSergio Endrigo - Città di Terni", manifestazione musicale che celebra la figura e il valore artistico di Sergio Endrigo, che sposo' una cittadina ternana ed è sepolto nelcimitero civico. Negli anni, dal 2012, sono stati ospiti dell'eventoSimone Cristicchi,Francesca Michielin,Morgan.
  • Settembre -Terni Festival, festival internazionale della creazione contemporanea. Il festival propone un cartellone di spettacoli teatrali di artisti italiani e stranieri.
  • Settembre -Terni On-Notte Bianca,notte bianca dove si svolgono concerti, spettacoli, manifestazioni, fiere ed altro nei tre giorni (e notti) di un fine settimana.
  • Ottobre -Terni e Narni Horror Fest, festival di cinema e letteratura nella settimana di Halloween. Il festival comprende presentazioni di libri e fumetti e proiezioni cinematografiche, nonché reading teatrali.
  • Novembre -Popoli e Religioni - Terni Film Festival, festival cinematografico dedicato al dialogo interreligioso.
  • Vari periodi dell'anno -Hermans Festival, concerti d'organo.

Geografia antropica

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Suddivisioni di Terni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Suddivisioni di Terni.
Ripartizione territoriale delle 3 circoscrizioni esistite dal 2009 al 2014

La città è stata suddivisa in 9circoscrizioni comprendenti più quartieri e frazioni fino al 2009, quando, anche a seguito della legge finanziaria del 2008, è stata avviata una riforma che ne ha ridotto il numero a 3[82][83]. La seguente ripartizione territoriale è stata pertanto in vigore dal 2009 fino al 2014, quando la legge 42/2010 ha soppresso le circoscrizioni per i comuni con una popolazione inferiore ai 250.000 abitanti[84]:

CircoscrizioneSuperficieResidentiDistretti-Quartieri
I Est118,23 km²29.257Quartieri: Centro Storico (parte est), Achille Grandi, Bovio, Campofregoso-Brin, Casali di Papigno, Cervara, Ex Ferrovieri, Pentima, Rosaro, San Carlo, Sant'Agnese, Toano, Trevi, Tuillo, Volghe-Prisciano.

Frazioni:Collestatte, Collestatte Piano, Larviano,Marmore, Miranda,Papigno,Piediluco, San Liberatore,Torreorsina,Valserra (Rocca San Zenone, Collelicino, Castagna, Romita, Appeccano, Poggio Lavarino, Cecalocco,Battiferro, Acquapalombo, Colle Giacone, Giuncano, Polenaco, Pracchia, Porzano).

II Nord60,72 km²39.605Quartieri: Centro Storico (parte ovest),Campitello, Cardeto-Uffici Finanziari, Campomaggiore, Cinque Strade, Colle Dell'Oro, Collerolletta, Dalmazia-San Martino, Fiori, Fonderia, Gabelletta, Maratta, Palma, Piedimonte, Pozzo Saraceno,Rivo.

Frazioni:Cesi

III Sud32,95 km²44.551Quartieri: Campomicciolo, Cesure, Cospea, Giardino, Italia, Le Grazie, Matteotti, Perticara-San Rocco, Polymer-Campomaggio, Sabbione-Pantano, San Lucio (Ex Shanghai),San Giovanni, San Valentino, Staino, Valenza, Vallecaprina-Boccaporco.
Frazioni:Collescipoli

Frazioni

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Acquapalombo,Appecano,Battiferro, Cecalocco,Cesi, Collegiacone, Colle Sant'Angelo,Collescipoli,Collestatte, Giuncano, La Castagna, Larviano,Marmore,Miranda,Papigno,Piediluco, Poggio Lavarino, Polenaco, Porzano, Pracchia,Rocca San Zenone,San Liberatore, Titurano,Torreorsina, San Carlo.[85]

Economia

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Tra la fine dell'Ottocento e i primi delNovecento la città conobbe un importante processo di industrializzazione con la creazione di numerose fabbriche.Questo processo di industrializzazione e un parallelo sviluppo economico-imprenditoriale hanno portato la città a diventare un importante polo siderurgico, metallurgico e chimico dell'economia italiana.

Sotto la spinta politica delPNF "laTerni", come erano più brevemente chiamate le acciaierie, finanziò, soprattutto neglianni trenta, la costruzione di alloggi per gli operai, fino ad interi quartieri.[86] La concessione dello sfruttamento dell'intero sistema idrico Nera-Velino e le notevoli commesse militari spinsero la 'Terni' ad essere uno dei maggiori gruppi industriali italiani: entrata nell'IRI nel1933, oltre a sfornare acciaio, produceva in un anno circa un miliardo dikilowattora di energia elettrica dallecentrali del sistema dei fiumiSalto eTurano nel Lazio, e delVomano in Abruzzo; produceva in esclusiva, negli stabilimenti chimici di Nera Montoro, l'ammoniaca secondo il processo Casale,[87]. Nel 1922 assorbì la Società Italiana del Carburo di Calcio[88] che produceva carburo di calcio e composti azotati nel nuovo stabilimento diPapigno.[89] Nel1927 la 'Società Umbra Prodotti chimici', modificatasi poi in 'Viscosa Umbra', iniziò la produzione disolfuro di carbonio.[90] Nel1939 fu costruito lo stabilimento della 'Società Anonima Industria Gomma Sintetica' (SAIGS), su iniziativa dell'IRI e dellaPirelli, per la sintesi delbutadiene dal carburo di calcio.[91]

Nel secondo dopoguerra, il nuovo Centro Ricerche della fabbrica chimica della Polymer iniziava a studiare le fibre poliestere e acrilica, protette dal segreto durante la guerra e delle quali pertanto ben poco si conosceva. Il Centro Ricerche studiava, inoltre, la fibra clorovinilica di cui iniziava a la produzione industriale. Oggetto di ricerca era il processo di produzione del polimero clorovinilico (PVC). In questo centro lavorava nel1954Giulio Natta, quando riuscì a mettere a punto icatalizzatori per la polimerizzazione stereochimica selettiva dellealfa-olefine: nove anni dopo, nel 1963, Natta fu insignito del Premio Nobel per la chimica, unico finora in Italia.

Il fucileCarcano, modello 91/38 matricola C2766, con il qualeLee Oswald avrebbe assassinato il presidente UsaJohn Fitzgerald Kennedy, fu costruito nel 1940 nella Regia fabbrica d'Armi di Terni.

Nel1992 alle acciaierie di Terni fu sequestrata la culatta del famoso "super cannone" commissionato daSaddam Hussein.

Oggi l'economia cittadina è ancora imperniata sull'acciaieria, che dalla fine deglianni novanta è totalmente in mano della multinazionale tedescaThyssenKrupp. Dopo le dure trattative del2004 e2005, terminate con la chiusura del reparto di produzione dell'acciaio magnetico, unico sito in Italia, il trend sembra essere positivo, con nuovi investimenti della proprietà specialmente nella produzione dell'inossidabile.

Inoltre la città si sta sempre più specializzando nel settore terziario, grazie alla posizione geografica che ne fa una cerniera tra l'Umbria,Roma e ilCentro Italia; e della ricerca, grazie allo sviluppo universitario e al costituendo Centro di ricerca per lecellule staminali, progetto curato dallo scienziatoAngelo Vescovi, e dal centro di ricerca per leNanotecnologie. In tutto il territorio sono presenti 17 multinazionali, operanti soprattutto nei settori della chimica e della tecnologia.

Al2015, il totale delle imprese presenti nel territorio ammonta a 10.590, di cui: il 39% è rappresentato da commercio e trasporti, il 25,3% dai servizi, il 12,3% dalle costruzioni ed il 9,1% dall'industria e produzione energetica.[92]

Fonti di energia

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Nel comune di Terni è presente una centrale idroelettrica (Galleto), controllata daEnel Green Power che produce 530 MW.Due sono lecentrali termoelettriche, entrambe controllate daEdison S.p.A..Nell'ambito delleenergie rinnovabili si annovera TerniEnergia (installazione diimpianti fotovoltaici,parchi eolici) e Genera (progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, a biomasse e parchi eolici).

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Per la sua posizione strategica, Terni è collegata a tutte le maggiori città del centro Italia con tempi di percorrenza piuttosto brevi. Il sistema viario di Terni è composto da:

Ferrovie

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La stazione di Terni

LaStazione di Terni, situata sullaferrovia Roma-Ancona, è servita da treni regionali e a lunga percorrenza, ed è interessata anche da alcuni treni merci, soprattutto in relazione alla presenza degli stabilimenti siderurgici e chimici raccordati. La stazione funge altresì da capolinea di due linee secondarie, a binario unico e trazione diesel, entrambe gestite daRete Ferroviaria Italiana (RFI) e servite dai treni regionali diBusitalia-Sita Nord:

Mobilità urbana

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Convoglio in sosta davanti alle acciaierie (cartolina d'epoca)

I trasporti urbani e interurbani di Terni vengono svolti con autoservizi di linea gestiti daBusitalia-Sita Nord.

Fra il1901 ed il1933 fu attiva a Terni unalinea tranviaria urbana che collegava lastazione Dante e la centrale piazza Tacito fino a raggiungere piazza Vittorio Emanuele, poi piazza della Repubblica. Una diramazione di tale linea conduceva presso leAcciaierie di Terni, dove sorgeva anche il deposito della società esercente, la STET. Quest'ultima esercì anche, fino al1960, latranvia Terni-Ferentillo, una linea extraurbana costruita prevalentemente per il trasporto delle merci lungo la Valnerina.

Aeroporti

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La città dispone dell'aviosuperficie Alvaro Leonardi (ICAO: LIAA), presso la zona di Maratta, per piccoli aerei, adibita a scuola di volo nonché a servizio delle forze di sicurezza e protezione civile e alla pratica delparacadutismo.

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sindaci di Terni.

Dal 1946 al 1993, Terni è stata guidata da sindaci delPCI, delPRI e delPSI. Con l'introduzione dell'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini avvenuta nel 1993 è stata eletta la prima giunta dicentrodestra, guidata dal forzistaGianfranco Ciaurro. Dal 1999 al 2018 si sono poi succedute altre giunte dicentrosinistra ecentrodestra.

Nel 2018 si è insediata un’amministrazione di centrodestra a trazione leghista e sostenuta dai principali partiti di centrodestra. Con l’elezioni amministrative del 2023 viene eletto Stefano Bandecchi, che con Alternativa Popolare, sconfigge il centrodestra e il centrosinistra.

La sede del comune è apalazzo Spada. In precedenza era presso il palazzo comunale di piazza della Repubblica, dove dal 2004 è stata trasferita la bibliomediateca comunale.

Gemellaggi

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Patti di amicizia

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Sport

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Terni ha ospitato otto volte l'arrivo di tappa delGiro d'Italia (1926,1940,1951,1957,1976,1978,1987,1995) ed una volta (nel2023) è stata partenza di tappa.
La città vanta inoltre lo svolgimento della prima maratona internazionale della regione, la Maratona di San Valentino[93], organizzata dal gruppo dell'Amatori Podistica Terni.[94]

Città europea dello Sport 2021

La città è stata ufficialmente proclamataCittà europea dello Sport per l'anno2021 dall'ACES (Associazione delle Capitali Europee dello Sport). Nello stesso anno il riconoscimento è stato conferito ad altre città italiane comePotenza,Rieti eSiena[95].

Principali società sportive

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La squadra dellaTernana nella stagione 1972-1973, quando le "Fere" furono la prima squadra a rappresentare l'Umbria nella storia dellaSerie A

A Terni vi sono diverse società sportive che gareggiano, anche con risultati eccellenti[96][97][98], nei livelli nazionali e internazionali delle rispettive discipline, tra le quali:

Impianti sportivi

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I più importanti impianti sportivi della città di Terni sono:[106]

Lo stadioLibero Liberati
  • Stadio Libero Liberati (calcio), che ospita le partite interne dellaTernana;
  • PalaTerni (pallacanestro, pallavolo, scherma, ginnastica artistica, pugilato, sport da combattimento[107],concerti);
  • PalaDiVittorio (pallacanestro,pallavolo,pallamano,calcio a 5);
  • PalaDeSantis (tennistavolo,arti marziali); è Centro Federale del tennistavolo;
  • PalaITIS (pallavolo, pallacanestro);
  • Palazzetto La Cupola (pallacanestro);
  • Palazzetto della Scherma (scherma);
  • Stadio Mario Cicioni (calcio);
  • Stadio Mirko Fabrizi (calcio);
  • Camposcuola Casagrande (atletica);
  • Piscina olimpionica CLT (nuoto);
  • Piscina olimpionica Viale dello Stadio (nuoto,pallanuoto);
  • Centro tecnico sportivo federale Piediluco (canottaggio); è il Centro di preparazione sportiva della nazionale italiana di canottaggio
  • Centro Tiro con l'arco[108]
  • Campo Tennis - Padel
  • Campo Golf

Note

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  1. ^Fino al 1600 era compatrono insieme a sant'Anastasio e san Procolo.
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  6. ^Guida turistica Terni: una città, mille sfaccettature, suLogitravel.it.
  7. ^Dionigi di Alicarnasso,Ρωμαιχή Ἁρχαιολόγια, I, 14.4
  8. ^Marco Tullio Cicerone,Epistulae ad Atticum, Liber IV, 15, 5
  9. ^Claudia Andreani,La città romana, in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci,Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni, Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 1997, p. 139
  10. ^Plinio il Vecchio,Naturalis Historia, III, 12, 107
  11. ^Claudia Andreani,Il municipio romano, op. cit., pp. 139-168
  12. ^Publio Cornelio TacitoHistoriae, Liber III, LXI
  13. ^Elio SparzianoHistoria Augusta, Vita Severi, 6
  14. ^Epitome De Caesaribus, XXX
  15. ^RaccontaFrancesco Angeloni nella suaHistoria di Terni.
  16. ^Cristina Ranucci,Interamna Nahars nella tarda antichità: l'avvento del Cristianesimo, in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci,Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni op. cit., pp. 171-202
  17. ^Per i movimenti degli eserciti, gotico e bizantino, nell'attuale Umbria meridionale vediProcopio di Cesarea, Ὑπὸν τὼν πολεμὼν, V, 16; VI, 11; VII, 12; VIII, 23
  18. ^Die Chronik des Propstes Burchard Von Ursberg inMonumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum germanicarum in usum scholarum separatim editi, p. 52; Johan Friederich Bohmer,Regesta Imperii IV. Lothar III und ältere Staufer 1125-1197. 2 Abt.: Die Regesten des Kaiserreiches unter Friederich I 1152(1122)-1190. Lief 1168-1180, Wien 2001, IV, 2,3, n.2070Startseite: Regesta Imperii
  19. ^(Mariano da Firenze, Compendìum Chronìcarum 1281-1520, "frater Barnaba inventor Montis pietatis vir quidem doctor in seculo et in religione sanctus")
  20. ^Giovanna Sapori (Fiamminghi nel cantiere Italia, 1560-1600): «Nel chirografo papale del 1552 Michelangelo Spada è definito "cubicularis noster secretus et familiaris continuus, commensalis antiquus"», 2007.
  21. ^Terni, settembre 2014, p.8
  22. ^Francesco Sansovino,Della Cronica Universale del mondo
  23. ^Padre Marcellino da Mascon e Padre Antonio Olgiati da Como,Annali de' frati Minori Capuccini: Tomo terzo, parte prima, 1708.
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  26. ^Vincenzo Pirro, «Terni politica. Dalla restaurazione all'annessione (1850-1861)», inMemoria Storica, 8, 1996, pp. 7-26
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  32. ^Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca,Terni industriale, op. cit., p. 118
  33. ^ibidem, pp. 111-115
  34. ^AA VV,L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni, op. cit., pp. 698-702
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  37. ^R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1
  38. ^R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 3
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Bibliografia

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Antico battente con volto grottesco (Terni, XVI-XVII secolo circa)
  • Sergio Bellezza,Terni a Giuseppe Garibaldi: 1807-2007, Terni, s.e., 2007
  • Alessandro Portelli,Biografia di una città, storia e racconto: Terni 1830-1985,Torino, Einaudi Microstorie, 1985
  • Sandro Tomassini,Il Sacro Monte di Pietà della Vergine Maria sorto in Terni nel 1464, Ed. Tyrus
  • Elia Rossi Passavanti,Terni, Terni,Alterocca, 1974
  • Alessandro Portelli,Acciai Speciali. Terni, laThyssenKrupp, la globalizzazione. Donzelli Editore, Roma 2008ISBN 978-88-6036-261-2
  • Alessandro Portelli,La Città dell'acciaio. Due secoli di storia operaia. Donzelli Editore, Roma 2017ISBN 9788868436025
  • Luigi Lanzi,Terni, la città e i dintorni. Edizioni Thyrus, Terni 2002
  • Sergio Bellezza,Dal fascismo alla Repubblica: appunti per una storia dell'antifascismo e della guerra di liberazione a Terni, Terni, Tipolitografia Massei, 2008 (Sulla cop.: Associazione Garibaldina "Pietro Faustini")
  • AA. VV.,Storia Illustrata delle Città dell'Umbria, a cura di M. Giorgini. Elio Sellino Editore, Milano 1994
  • L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni. Edindustria, Roma 1980
  • Franco Bonelli,Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962. Einaudi, Torino 1975
  • Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, (a cura di Vincenzo Pirro)Interamna Nahartium - Materiali per il Museo Archeologico di Terni. Edizioni Thyrus, Terni 1997
  • Marcello Gaggiotti, Dorica Manconi, Liliana Mercando, Monika Verzàr,Guide Archeologiche Laterza, Umbria Marche. Laterza, Roma-Bari 1980
  • Lodovico Silvestri,Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816. Edizioni Thyrus, Terni 1977
  • Francesco Angeloni,Historia di Terni. Roma 1666. III ed. Terni 1966
  • Renato Covino (a cura di),Le industrie di Terni. Giada, Perugia 2002
  • Renato Covino (introduzione) e Gianni Bovini (apparati),Le industrie di Terni. Schede su aziende, infrastrutture e servizi, Perugia, Giada, 2002
  • Paolo Rinaldi (a cura di),L'iconografia francescana a Terni, nel sud Umbria e nella Sabina, Terni, Comune di Terni, 1983
  • Paolo Rinaldi,Materiali per il museo archeologico di Terni. Comune di Terni, Terni
  • Adriano Andreani con presentazione di Alighiero Maurizi,Historie Ternane. Edizioni APE, Terni 2000
  • Simonetta Neri,Terni. Guida della città e dei dintorni. edilmond, Città di Castello (PG) 1998
  • Enzo Simula - Paola Biribanti (a cura di),Cento anni cento scatti. Una città si racconta. Edizioni Thyrus, Terni 2005
  • Marcella Arca Petrucci (a cura di),Il patrimonio della cultura termale. Per una rete europea di ecomusei. Edizioni 2005
  • 'Rassegna Economica', periodico trimestrale della CCIA di Terni, varie annate
  • 'Memoria Storica', Rivista del Centro di Studi Storici di Terni, DirettoreVincenzo Pirro. Edizioni Thyrus, Arrone (TR), varie annate, ISSN[2]
  • Aldo Tarquini,La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia. De Luca editori d'Arte, Roma 2006,ISBN 88-8016-705-7
  • Roberto Fabrini,La piccola grande storia della medicina a Terni, Stella editore 2005
  • Tommaso Dore,Misteri di ieri e di oggi a Terni e nella Bassa Umbria, Italus Edizioni / Associazione Italus, Roma 2012.
  • a cura di Cecilia Cristofori,Operai senza Classe. La fabbrica globale e il nuovo capitalismo. Un viaggio nella ThyssenKrupp Acciai Speciali di Terni, Franco Angeli Milano 2009,ISBN 978-88-568-0633-5
  • Walter Mazzilli,Da Piazza Maggiore alla rotonda dell'Obelisco. Le vie e le piazze di Terni, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2009.
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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellaprovincia di Terni
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PugliaAndria ·Bari ·Barletta ·Brindisi ·Foggia ·Lecce ·Taranto ·Trani
CampaniaAvellino ·Benevento ·Caserta ·Napoli ·Salerno
BasilicataMatera ·Potenza
CalabriaCatanzaro ·Cosenza ·Crotone ·Reggio Calabria ·Vibo Valentia
Isole
SiciliaAgrigento ·Caltanissetta ·Catania ·Enna ·Messina ·Palermo ·Ragusa ·Siracusa ·Trapani
SardegnaCagliari ·Carbonia ·Nuoro ·Oristano ·Sassari
In neretto icapoluoghi di regione, in corsivo lecittà metropolitane.
(1): lo statuto dell'Emilia-Romagna indica lacittà metropolitana di Bologna come capoluogo della regione.
V · D · M
Città romane dellaRegio VI Umbria
Regio VI Umbria
UmbriaAmeria ·Arna ·Asisium ·Attidium ·Camerinum ·Carsulae ·Corculon ·Forum Flaminii ·Forum Julii Concupiensium ·Fulginium ·Hispellum ·Iguvium ·Interamna Nahars ·Matilica ·Mevania ·Mevaniola ·Narnia Nahars o Nequinum ·Nuceria Camellaria ·Nuceria Favoniense ·Ocriculum ·Pitinum Mergens ·Plestia ·Sarsina ·Sentinum ·Sestinum ·Spoletium ·Suillum ·Tadinum ·Tifernum Metaurense ·Tifernum Tiberinum ·Trebia ·Tuder ·Tuficum ·Urvinum Hortense ·Urvinum Metaurense ·Vettona
Ager GallicusAesis ·Fanum Fortunae ·Forum Sempronii ·Ostra ·Pisaurum ·Pitinum Pisaurense ·Sena Gallica ·Suasa
V · D · M
Via Flaminia
Via FlaminiaRoma ·Ponte Milvio ·Via Cassia ·Saxa Rubra ·Ad Gallinas Albas(Villa di Livia) ·Via Tiberina ·Falerii Veteres ·Ponte Minucio ·Via Tiberina ·Ocriculum ·Narnia ·Ponte di Augusto

Flaminia Vetus (percorso più antico):
Casventum ·Carsulae ·Vicus ad Martis ·Mevania ·Forum Flaminii
Flaminia Nova (percorso più recente):
Interamna Nahars ·Via Curia ·Spoletium ·Fulginium ·Forum Flaminii

Ponte Centesimo ·Nuceria Camellaria ·Tadinum ·Helvillum ·ad Ensem ·Luceolis ·Vicus Cale ·ad Intercisa Saxa (galleria delforulum) ·Forum Sempronii ·ad Octavo ·Fanum Fortunae ·Pisaurum ·Ariminum(arco di Augusto)
La via Appia nei pressi di Casal Rotondo
Strade romane ·Strade consolari
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