ITefritidi (TephritidaeNewman, 1834) sono una famiglia diDitteriBrachiceriCiclorrafiSchizoforiAcaliptrati comprendente circa 500 generi con circa 5000 specie. Molte di queste specie sono di grande interesseagrario perché rientrano fra i principalifitofagi di diverse piante coltivate e sono genericamente chiamatemosche della frutta.
Legenda |
1: prescuto mesotoracico;2: scuto mesotoracico;3: scutello mesotoracico |
Nervature alari: |
C: costa;SC: subcosta;R1: ramo anteriore del radio;R2+3: ramo posteriore del radio;R4+5: ramo posteriore del radio; |
M: media;Cu: cubito;A1: prima anale;A2: seconda anale;Omr: omerale;R-M: radiomediale;M-Cu: mediocubitali;Cu-A: cubitoanale |
Regioni alari: |
al: alula;cup: cellula cup;est: estensione della cellula cup;an: lobo anale |
Il capo dei Tefritidi èipognato e porta due occhi laterali bene evidenti di lato, dal dorso e frontalmente, spesso iridescenti con riflessi a colori vivaci (verde, rosso, blu). Mancano le vibrisse e le setole fronto-orbitali inferiori sono incurvate verso l'interno. Le antenne sono aristate. L'apparato boccale è lambente-succhiatore.
Nel torace sono particolarmente sviluppati itergiti del mesotorace, con scutello ben distinto dallo scuto, spesso di colore differente. Pronoto e metatorace sono poco sviluppati.
Le ali mostrano caratteri di notevole importanza ai fini tassonomici, sia per la distinzione dei Tefritidi dagli altri Ditteri, sia per il riconoscimento delle specie. La caratteristica comune a tutte le specie è il decorso della nervatura subcostale dell'ala, che si piega a 90 gradi e impallidisce in direzione della costale, spesso in forma di semplice piega o dissolvendosi. La nervatura costale è generalmente interrotta una sola volta, tuttavia in alcune specie può presentare anche 2 o 3 interruzioni. La cellula anale (cellula cup) solitamente si presenta distalmente ristretta, allungata o addirittura appuntita formando un'estensione cuneiforme fra la prima nervatura anale e la nervatura cubitoanale. Importante carattere morfologico è la presenza di macchie caratteristiche sulle ali il cui numero e la cui posizione sono utili per il riconoscimento delle specie.
Nella femmina il settimourite è molto sviluppato e contribuisce, con la fusione tergo-sternale, alla formazione di un oviscapo rigido e conico in cui è introflesso un veroovopositore (uriti VIII-IX) a forma di trivella (da cuitryp-, dal grecotrypao=perforo) adatta alla perforazione dei tessuti vegetali. L'ottavo ed i rimanenti uriti sono introflessi a telescopio.
L'uovo è in generale stretto e affusolato, con superficie liscia, deposto all'interno di una cavità praticata dalla femmina con l'ovopositore. Nelle speciecarpofaghe la femmina depone in genere un solo uovo nei piccoli frutti, più di uno nei grandi frutti.
Lelarve sonoapode, di colore bianco nelle prime fasi, color crema in quelle mature. L'apparato cefalo-faringeo è dotato di due uncini boccali, acuminati nelle specie carpofaghe, più tozzi in quelle che si nutrono di altri organi vegetali. In diverse specie la larva ha la capacità di spiccare salti con lo stesso meccanismo deiPiofilidi: il corpo si piega in modo da afferrare con gli uncini boccali l'estremità dell'addome, rilasciando la presa bruscamente l'intero corpo funziona come una piccola molla saltando.
Lepupe sono protette all'interno delpupario, un involucro ellissoidale formato dall'exuvia dell'ultima muta larvale, generalmente di colore bruno. L'impupamento avviene all'esterno, in qual caso la larva matura fuoriesce dall'organo attaccato, oppure all'interno dell'organo. In quest'ultimo caso la larva prepara nel frutto o nell'organo attaccato un foro disfarfallamento per la fuoriuscita dell'adulto.
Malgrado il nome comune, solo un terzo delle specie di questa famiglia halarvecarpofaghe e, pertanto, sono effettivamente mosche della frutta. Sono ad esempio carpofaghe le larve diCeratitis,Bactrocera (Dacus),Rhagoletis, ecc. Altre vivono, spesso dagalligene, nei capolini delleComposite e delleLabiate (Urophora,Tephritis,Trypeta,Myopites,Aciura, ecc.) o dafillominatrici (Euleia,Trypeta, ecc.), o anche darizofaghe (Oxyna,Spathulina, ecc.). Vi sono comunque casi di specie carpofaghe con tendenzeantofaghe (es.Bactrocera cucurbitae).
I tefritidi sono principalmente diffusi nelle regioni temperate calde e nelle regioni tropicali. Molte specie hanno una diffusione circoscritta e un'importanza locale, tuttavia alcune specie hanno una grande importanza economica per la diffusione su più continenti e per l'entità dei danni arrecati.
Fra le specie di maggiore importanza economica si citano laMosca delle olive (Bactrocera oleae), il principalefitofago dell'olivo nelbacino del Mediterraneo, laMosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata), che per la sua notevolepolifagia è uno dei più temibili fitofagi per la frutticoltura nelle regioni temperate calde e tropicali di tutti i continenti, laMosca orientale della frutta (Bactrocera dorsalis), un altro flagello nell'Estremo oriente. Nelle regioni tropicali, infine, si sta rivelando particolarmente temibile laBactrocera invadens, per i suoi attacchi ai frutti tropicali.
La sistematica dei Tefritidi è ancora incerta e in piena evoluzione, alla luce delle informazioni sulle relazioni filogenetiche fra le specie comprese nella superfamiglia deiTephritoidea.
La tassonomia attualmente proposta dalThe Diptera site[1][2] suddivide i Tefritidi in 6 sottofamiglie:
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