Unateoria del complotto odella cospirazione (talvolta nella forma aggettivale:teoria complottista[2] ocospirativa[3]) è unateoria o spiegazione di un evento o una situazione, spesso alimentata da motivazioni politiche,[4] che ne attribuisce cause e responsabilità a una cospirazione ordita dagruppi elitari e potenti (spesso detti «poteri forti»).
La spiegazione così offerta opera apoditticamente perché viene sostenuta - pur essendovi altre spiegazioni, già fornite, che sarebbero più plausibili[5][6] - ricorrendo ad una metodologia estremamente «semplicistica» nel descrivere situazioni complesse.[7][8][9][10] Le teorie del complotto sono infatti restie alle critiche e alprincipio di falsificabilità; al contrario trovano forza nellalogica circolare: sia le prove che confutano il complotto che l'assenza di prove a favore della sua esistenza sono reinterpretate dai complottisticome indiscutibili dimostrazioni della sua verità,[11][12] per cui la cospirazione diventa una questione difede piuttosto che qualcosa che può essere provato o confutato.[13][14]
La ricerca suggerisce che l'ideologia complottista – la fede nelle teorie del complotto – può essere psicologicamente dannosa o patologica[15][16] e che è correlata a scarso pensiero analitico, bassoquoziente d'intelligenza,proiezione psicologica,paranoia emachiavellismo.[17] Gli psicologi attribuiscono il trovare teorie del complotto lì dove non ce ne sono a un fenomeno mentale chiamato «apofenia».[18][19]
Le teorie del complotto, un tempo limitate a un pubblico più marginale e ristretto, sono diventate un luogo comune neimedia di massa, emergendo come un fenomeno culturale tra la fine delXX e l'inizio delXXI secolo.[22][23][24][25] Sono diffuse in tutto il mondo e sono spesso credute comunemente, alcune dalla maggioranza della popolazione.[26][27]
Una «teoria del complotto» non è la stessa cosa di unacospirazione; essa però spesso presuppone la cospirazione, perché spiega l'ostilità con cui viene accolta, non con le sue intrinseche debolezze argomentative, bensì con una cospirazione ipotizzata con caratteristiche specifiche. In altri termini la carenza delconsensus tradizionale (talvolta detto «mainstream») - tra quelle persone, come scienziati o storici, che sono qualificate per valutare l'accuratezza di una tesi[28][29] - viene spiegata come derivante da una decisione assunta consapevolmente, da un gruppo dipotere: non la fragilità o l'autoassertività della teoria complottista, ma una decisione segreta e interessata di qualcuno ne produrrebbe la connotazione negativa, diffondendo la convinzione che il credere a tali teorie sia una pratica basata sul mero pregiudizio e su prove insufficienti.[11]
Le stesse misure, assunte spesso dathink tank, volte a confutare la plausibilità delle teorie del complotto, rischiano talvolta di essere fatte oggetto di accusa di cospirazione: eppure i provvedimenti di contrasto delle teorie del complotto sono assunti pubblicamente, da organismi pubblici[30] o privati[31] competenti ed individuabili, e sono volti alla preservazione dellasocietà aperta ed al miglioramento delle capacità di pensiero analitico del pubblico in generale.[26][27]
L'espressione "teoria del complotto" venne utilizzata per la prima volta negliStati Uniti nel 1964, in relazione all'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. In particolare l'espressione venne usata per descrivere collettivamente le varie voci critiche nei confronti delle conclusioni dellaCommissione Warren (la commissione ufficiale incaricata di indagare sull'assassinio) pubblicate in quell'anno.[32] Sebbene inizialmente non avesse una connotazione particolare, il termine ha assunto nel tempo una valenza sostanzialmente dispregiativa, sottintendendo implicitamente che il contenuto di tali voci critiche sia di per sé poco credibile.
Il sintagma si attaglia a definire vari fenomeni già avvenuti nella storia, soprattutto agli inizi delXX secolo nella nuovasocietà di massa: richiami in tal senso si colgono nelle dittature (vedasi laGermania nazista e l'Unione Sovietica)[20], ma non solo.
Il movimentomondialista fu preso in considerazione negli ambientiesoterici, soprattutto da parte diRudolf Steiner che denunciava apertamente l'operato diconfraternite occulte, di matrice anglo-americana, tendenti a imporre una sorta diimperialismoeconomico planetario ma il cui vero scopo era il predominioculturale espirituale sull'umanità.[33] Sostenendo quanto fosse urgente prendere coscienza che delle potenzemalefiche stessero realmente cercando di ostacolare il cammino evolutivo delle persone, Steiner descrisse più volte il modo in cui queste logge facessero ricorso anche arituali esoterici per attuare le loro strategiegeo-politiche, pilotando ad esempio lo scoppio dellaprima guerra mondiale, o l'avvio dell'esperimento socialista inRussia.[34][35]
Nell'età contemporanea le teorie del complotto si sono dimostrate un ostacolo significativo al miglioramento della salute pubblica,[21][43] incoraggiando, tra le altre, l'opposizione allavaccinazione e allafluorizzazione dell'acqua, e sono state collegate a epidemie di malattie prevenibili con i vaccini.[21][43] Altri effetti delle teorie del complotto includono la riduzione della fiducia nelle prove scientifiche,[21][44] la radicalizzazione e il rafforzamento ideologico di gruppi estremisti[20][45] e conseguenze negative per l'economia.[20]
Di solito queste teorie attribuiscono la causa di un evento all'azione di cospiratori, che spesso offrirebbero una ricostruzione artefatta degli avvenimenti, e chiamerebbero in causa le istituzioni preposte, talvolta anche accusandole di essere presunte colpevoli di occultamento della verità e di insabbiamento delle eventuali indagini. Questo tipo di ricostruzione tende spesso a essere critica nei confronti delsenso comune e/o dellaverità circa gli avvenimenti comunemente accettati dall'opinione pubblica.
La proliferazione e diffusione di teorie del complotto venne agevolata anche dalla convinzione, sviluppatasi in seno allapubblica opinione, che lacultura di massa non esaurisca la suafunzione nell'intrattenimento, ma sia in grado di veicolare "profonde verità che un mondo dominato da ‘poteri forti' impegnati a nascondere laVerità (con la V maiuscola) permetterebbe di esprimere soltanto in questa forma".[36] Talvolta anche l'industria dell'intrattenimento avrebbe trattato tali temi (basti pensare atelefilm,cinema,letteratura di genere) che si presterebbero a un pubblico molto ampio proprio per la loro facile e immediata fruibilità come prodotti di disimpegnatointrattenimento.[36]
Tali teorie, che sovvertono spesso ilsenso comune o laverità comunemente accettata, talvolta potrebbero essere considerate come un processo dimitopoiesi, che comporta la creazione di vere e proprie "mitologie religiose".[36] Alcuni studi empirici indicherebbero che la credulità verso i complotti sia aiutata da un approccio epistemologico relativista che blocca lo sviluppo di un pensiero critico personale, per superare il quale è necessario imparare gli elementi costitutivi delmetodo scientifico. Secondo questi studi è stato dimostrato che questo relativismo, per il quale ogni forma di conoscenza è un’opinione alla pari di altre, è in gran parte diffuso tra persone che possiedono un’istruzione superiore non seguita da una specializzazione[46].
Uno dei simboli degliIlluminati riprodotto con "pixel" in unmurale diSaragozza. Lafrase latina recita:Technologia Omnipotens Regnat ("La tecnologia domina onnipotente").
Solitamente il termine "complottismo" viene usato per designare in modo negativo il punto di vista di chi crede alle più svariate teorie alternative in modo ritenutoacritico e fideistico e senza sentire ragioni di sorta, per sottolineare l'aspettomaniacale eparanoico di tale attitudine. Il termine è entrato nell'uso comune[47] e si riferisce alle teorie che combinano elementi "illogici" con la mancanza di prove, descrivendo con tale locuzione un punto di vista del mondo che interpreti praticamente tutti i più importanti eventi e le tendenze della storia come il risultato di cospirazioni segrete.[48]
Il termine "complottista" può essere usato per indicare una persona che crede nelle cospirazioni; glipsicologi fanno notare che una persona che crede a una teoria del complotto può credere con la stessa facilità anche ad altre teorie del complotto ed è proprio questo che accade di norma.[49][50] Questa correlazione, secondo psicologi che si occupano del fenomeno, deriva dal fatto che il credere in una teoria del complotto non è il risultato di una risposta mentale a un singolo evento, ma il riflesso, piuttosto, di una particolare visione del mondo onnicomprensiva[50]. Per altro verso, l'idea di complotto colpisce l'immaginazione collettiva, rende apparentemente chiaro - fornendo una spiegazione, seppur illusoria e non comprovata - ciò che sembra a prima vista incomprensibile, suscita sentimenti contro un nemico comune; è stata quindi usata a più riprese dalpotere in carica come strumento di costruzione del consenso[51], ma per converso anche daipartiti anti-establishment per raccogliere supporto politico[52]. Il complottismo non è una sindrome delirante in senso stretto, ma una forma più attenuata di quello stesso processo psichico che, se amplificato, darebbe luogo ad una patologia conclamata. Il grado di espressione più fievole rende il complottismo più accettabile e condivisibile, favorendone la diffusione.[53]
La realtà è complicata dal fatto che gruppi o individui potenti possono avere interesse nel cercare di screditare coloro i quali li accusano dicrimini reali o immaginari. L'etichetta di "teoria del complotto" è stata utilizzata per squalificare, schernire e denigrare il dissenso politico o sociale[54], ad esempio quando una potente figura pubblica viene accusata dicorruzione.
Nel giustificare la classificazione di una teoria cometeoria del complotto, si tende a sollevare soprattutto le seguenti obiezioni logiche alla teoria:
Non è sostenuta da prove sufficienti.
È formulata in modo tale da essere non verificabile.
È complessa in maniera implausibile.
I sostenitori potrebbero altresì affermare che:
Le persone coinvolte nella cospirazione nascondono, distruggono od offuscano le prove.
Gli scettici non sono dotati di una sufficiente apertura mentale.
Gli scettici potrebbero essere politicamente motivati o avere interesse a mantenere lostatus quo.
La sua complessità è dovuta al fatto che dietro al complotto potrebbero esserci più menti, per di più dotate di ingenti risorse monetarie.
La parola "cospirazione" deriva dallatinoconspirare ("spirare assieme", "respirare assieme"), e nell'uso contemporaneo indica una situazione dove due o più persone si accordano per compiere un attoillegale oimmorale. Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malevolo. Tali cospirazioni sono consideratecrimini nella maggior parte degli Stati[55] e, come tali, possono essere perseguite in quanto finalizzate a commettere un atto illegale; le persone coinvolte possono essere indagate come facenti parte di una struttura criminosa, o anche, talvolta, per essere semplicemente a conoscenza della cospirazione e non aver agito per opporvisi.
Gli storici generalmente usano il termine per indicare una cospirazione reale e provata o, quanto meno, seriamente plausibile e con alcuni solidi elementi a supporto. Il termine "teoria del complotto" viene invece usato, in ambitosociologico, per indicare le cospirazioni solo presunte ma non dimostrate da alcunché. Lo storicoRichard Hofstadter, nel saggioThe Paranoid Style in American Politics del1964, sostenne che laparanoia e la convinzione dell'esistenza di complotti hanno caratterizzato lastoria degli Stati Uniti d'America fin dallarivoluzione americana.[56][57]
In Italia si utilizza, nel linguaggio politico e giornalistico, il termine "dietrologia", che indica la ricerca di supposte motivazioni nascoste che sarebbero all'origine di un avvenimento. Il punto cardine della dietrologia è la domandacui prodest?, "a chi giova" un determinato fatto, sottintendendo come vera l'ipotesi che tale avvenimento sia stato per forza provocato ad arte da coloro a cui ha portato benefici di qualsiasi genere (non solo profitti economici).
In generale le teorie del complotto si basano quindi su ipotesi e congetture nonché sull'oscurità dei fatti in oggetto e delle relazioni tra di essi; pertanto risulta estremamente difficile provare e verificare tali avvenimenti. Gli autori delle varie teoriepro-cospirazione sostengono le loro asserzioni con vari argomenti, anche se spesso non si basano su fonti neutrali o su prove scientifiche riconosciute. In particolare, si riscontrano fenomeni come la sostituzione di informazioni carenti o equivoche con informazioni inventate[58][59][60], l'interpretazione arbitraria dei nomi, delle abbreviazioni e dei simbolismi[61][62] e l'attribuzione del complotto ad altri autori di teorie del complotto.[63]
La discussione generale della teoria cospirativa è di per sé materia di contesa pubblica. I "teorici della cospirazione" sulweb vengono spesso liquidati come un gruppo marginale e ridotto, ma la realtà suggerisce che al giorno d'oggi una vasta fetta di statunitensi - che attraversa in maniera trasversale etnie, sessi, educazione, occupazioni e altre suddivisioni - dà credito ad almeno alcune teorie cospirative.[64]
Data quest'interpretazione popolare del termine, il rischio è che sia usato anche impropriamente, per respingere critiche significative e sostenute da prove. La legittimità di un uso questo tipo è pertanto questione controversa.Michael Parenti, in un saggio del 1996 che esamina il ruolo dei media progressisti nell'uso del termine,The JFK Assassination II: Conspiracy Phobia On The Left, afferma:
«È un mondo "o con noi o contro di noi" per quelli di sinistra che hanno un'avversione per ogni tipo di indagine sulla cospirazione: o sei uno che è strutturalista nel proprio approccio con la politica oppure sei un 'cospirazionista' che riduce lo sviluppo della storia a macchinazioni dicabale, e di conseguenza dirotti la nostra attenzione lontano dai poteri di sistema più influenti.[65]»
Le analisi strutturaliste o istituzionali mostrano che l'utilizzo dellalocuzione verrebbe abusato quando è applicato a istituzioni che agiscono nel conseguimento dei loro obiettivi riconosciuti, per esempio, quando un gruppo di colossimultinazionali si accorda sottobanco sui prezzi, per incrementare i profitti, finendo alle volte per asservire, di fatto, la dimensione pubblica e controllabile dellapolitica al «primato del profitto di alcune élite chiuse che monopolizzano decisioni e guadagni»[66] secondo la denuncia diCardini:
«Il Grande Complotto, si può esserne (quasi) certi, non esiste; non c'è alcuna Tavola (né rotonda, né di altre forme geometriche) attorno alla quale seggano Superiori Sconosciuti. Ma disegni e programmi formulati per seguire interessi particolari di lobbies e di corporations da personaggi e da gruppi che contano al di fuori e al di sopra della legalità interna e internazionale: questi sì, ce ne sono parecchi; per quanto si cerchi in tutti i modi al livello di mass media di non farne trapelare esistenza ed attività.
[...] In altri termini, ci si potrebbe chiedere quale sia il rapporto fra l'effettivo potere detenuto e gestito, oggi, dal governo degliStati Uniti d'America e il processo diglobalizzazione. Ma in questi termini la domanda è mal posta. La vera e fondamentale questione è un'altra: quali sono le forze reali che sostengono, in parte controllano e in parte direttamente costituiscono il governo degli Stati Uniti d'America? Di quale potere sovrano esso è rappresentante, di quale sovrana volontà esso è l'esecutore, al di là delle forme giuridiche preposte a legittimarlo? È sua la detenzione del potereimperiale? Oppure dietro ad esso come dietro ad altre forze, attualmentein presenza nel mondo, si cela unimpero invisibile che in realtà è irresponsabile – nel senso etimologico del termine: che cioè non è responsabile, non deve rispondere delle sue azioni perché nessuno è in grado di chiamarlo a risponderne – dinanzi ai suoi sudditi, che neppure sanno (o, almeno, non con chiarezza) di esser tali?»
(Franco Cardini, daAstrea e i Titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo [2003], pp. 137-158, Roma-Bari, Laterza, 2005)
Ulteriori complicazioni si verificano per termini tecnici comeUFO, il cui significato letterale è "oggetto volante non identificato" ma che, nel linguaggio comune, è finito per connotareastronavi aliene, un concetto anch'esso associato con alcune teorie cospirative, e quindi che possiede un certostigma.Michael Parenti dà un esempio dell'uso del termine che mette in evidenza il conflitto nel suo utilizzo. Egli afferma:
«In gran parte delle sue operazioni, laCIA è per definizione una cospirazione, usando operazioni sotto copertura e progetti segreti, molti dei quali sono del genere più ripugnante. Cosa sono le operazioni clandestine se non cospirazioni? Allo stesso tempo, la CIA è una istituzione, una parte strutturale della condizione della sicurezza nazionale. Tirando le somme, l'agenzia è una cospirazione istituzionalizzata.[65]»
Su un piano di critica più generale - rivolto al fenomeno e non alla confutazione delle singole sue manifestazioni - si possono così riassumere le argomentazioni contro le teorie del complotto. Esistono altre critiche che si possono muovere alle teorie del complotto in genere, tra cui la "quantità dei cospiratori" che prendono parte al complotto ipotizzato, che spesso dovrebbe essere molto grande, tanto grande da rendere difficile pensare che nessuno se ne penta e confessi o si lasci sfuggire delle informazioni; oppure la "capacità operativa" dei cospiratori, che spesso sono considerati così potenti da essere in grado di censurare qualsiasi notizia sgradita, manipolare prove scientifiche, influenzare l'economia e la politica mondiali e possedere strumenti e poteri sovrumani, dovrebbe essere tale da permettergli facilmente di uccidere o comunque neutralizzare coloro che mettono in risalto le loro macchinazioni e censurare le loro pubblicazioni.
Karl Popper ha indicato i principi filosofici attraverso i quali sarebbe possibile distinguere lascienza dallapseudoscienza. Secondo l'epistemologo austriaco le teorie scientifiche si presterebbero ad esserefalsificabili da principio (confutabili), cioè essendo formulate in modo chiaro, esplicito, particolareggiato e non fraintendibile (ad esempio con supporto di dati e definizioni univoche) esse possono essere smentite in qualsiasi momento da fatti o dati di nuova acquisizione e sostituite con nuove teorie (altrettanto confutabili) non ancora smentite da fatti. Le teorie e asserzioni che non sono falsificabili di principio (troppo fumose, con dati e assunzioni inverificabili) non sarebbero, invece, scientifiche. Tuttavia Popper non afferma che una teoria non scientifica sia necessariamente falsa: più correttamente la scienza non è in grado di chiarire se sia verosimile o falsa. Popper afferma, inoltre, che molte teorie non scientifiche possono essere pre-scientifiche: cioè teorie che in un dato momento della storia non sono falsificabili di principio, ma che successivamente lo diventano, per effetto del progresso della conoscenza e della tecnologia (Popper cita lametafisica e fa l'esempio dell'atomismo diDemocrito).
L'epistemologia post-popperiana ha evidenziato che atteggiamenti "fideistici", intesi come fiducia nella validità di una teoria al di là e nonostante iniziali (e apparenti) smentite sperimentali, sussistono anche negli scienziati e sono caratteristici dellaricerca scientifica.
I critici delle teorie del complotto talvolta argomentano che molte di esse non sono passibili di falsificazione e, quindi, non sono scientifiche. L'argomentazione nasce dalla strutturalogica di certi tipi di teoria del complotto. Queste costituirebbero una quantificazione esistenziale non circostanziata, che sosterrebbe l'esistenza di soggetti, azioni od oggetti, senza specificaretempo e luogo nel quale essa sia stata o possa essere osservata. L'esistenza del complotto sarebbe da considerarsi veritiera quindi, al di là di qualsiasi verifica sperimentale.
La non percettibilità immediata del fenomeno sarebbe attribuita dai complottisti a osservazioni fatte nel momento o nel posto sbagliato, ovvero all'attività di copertura della cospirazione stessa. Dal punto di vista dei complottisti, dimostrare che la cospirazione non esista (ovvero falsificare la teoria) diventerebbe impossibile e questo renderebbe tali teorie non-scientifiche. Ad esempio, si consideri come viene dimostrata, di solito, la consistenza reale di una delle principali varianti dellateoria del complotto sugli UFO (una diffusa teoria secondo la quale la venuta deglialieni sullaTerra, realmente accaduta, sarebbe stata occultata), a fronte delle smentite ufficiali. Poiché la teoria non specifica quando o dove la visita o il complotto siano avvenuti, non è possibile dimostrarne la falsità. In via ipotetica, non servirebbe a nulla neppure esaminare da cima a fondo gli archivi del Pentagono, o di qualsiasi altro organo governativo, dal momento che si potrebbe sempre obiettare che i documenti ufficiali sull'evento sono archiviati in qualche altro archivio a cui non si ha accesso.
Un'altra obiezione che gli scettici muovono ai teorici del complotto è il ricorso costante a ipotesiad hoc ogni volta che un fatto sembri falsificare la loro teoria. Proseguendo l'esempio dellateoria del complotto UFO, anche se si potesse accedere liberamente agli archivi delPentagono (o di qualche altro ente governativo) e non si trovasse alcun riscontro, si può sempre sostenere che esiste un altro archivio segreto, da qualche altra parte, che contenga i documenti che dettagliano il complotto, ma a cui non si ha (ancora) accesso. E se si scoprisse davvero un archivio segreto del genere, ma che non contenga ugualmente documenti probanti del presunto complotto, allora si potrebbe ipotizzare l'esistenza di un terzo archivio, ancora più segreto, e così via all'infinito. Oppure si può sostenere che quei documenti siano stati distrutti, pur non potendo circostanziare quando, dove e da chi.
Jerry Bowyer, riferendosi alle accuse che laseconda guerra del Golfo fosse il risultato della volontà diGeorge W. Bush di seguire le direttive delle compagnie petrolifere, disse: «Preferisco questa teoria del complotto, rispetto alle altre, perché è una delle poche che permette di essereconfutataempiricamente». Egli fece notare come il declino dei valori azionari di dette compagnie fosse una dimostrazione a confutazione di tale teoria. In risposta a queste obiezioni, alcuni controbattono che l'applicabilità del criterio di Popper allescienze sociali, con lo stesso rigore con cui viene applicato allescienze naturali, è oggetto di discussione.
Molte teorie politiche, psicologiche e sociologiche possono non essere scientifiche, in base al criterio di Popper, perché non generano delle predizioni falsificabili con sicurezza; allo stesso modo molte teorie storiografiche si basano su presupposti non interpretabili univocamente o non sempre riscontrabili. Popper stesso, proprio per questi motivi, rigettò le pretese di scientificità avanzate damarxismo epsicoanalisi. Un altro argomento che gli scettici oppongono ai teorici del complotto è ilrasoio di Occam, il principio secondo cui fra più assunzioni per spiegare un dato fenomeno va scelta quella che spiega in modo più semplice l'evento.
Alcune teorie sarebbero usate in chiave politica, come ad esempio ilnegazionismo dell'Olocausto per riabilitare ilnazismo, ma si possono trovare riferimenti a teorie del complotto anche in pubblicazioni politiche o religiose di qualsiasi fazione, volte a screditare gli avversari ideologici in mancanza di argomenti concreti o volte a cementare la coesione del gruppo escludendo ogni dialettica interna[68]. La strumentalizzazione è anche una nuova modalità dipropaganda che sarebbe utilizzata inpolitica estera[69] per influenzare le opinioni pubbliche, mediante la divulgazione diargomenti fantoccio, a spiegazione di determinati eventi[70], in grado di alterare la fiducia delle popolazioni nei confronti delle loro classi dirigenti.
Gli argomenti sui quali si basano tali teorie spaziano in una serie di campi: economico, politico, scientifico e medico e generalmente si basano su fatti storici gravi e imprevedibili, come gli attacchi terroristici, gli assassinii o le catastrofi naturali oppure su fenomeni fisici che avrebbero o hanno un grande impatto sulla società, come lafusione a freddo. Siffatti argomenti, che tendono a descrivere fenomeni o eventi complessi e importanti con spiegazioni semplici e lineari che prevedono l'intervento di unaregia occulta, mostrano una certa semplicità che però è in genere solo apparente perché per spiegarne le incongruenze vengono poi ideate delle modifiche che la rendono estremamente contorta.
Tra gli elementi su cui si basano i sostenitori di tali teorie vi sono stati avvenimenti, utilizzati con la tecnica delparalogismo[74]: essi invocano l'esistenza dispecifici progetti dei governi che, tenutisegreti nel loro svolgersi, è stata talvolta pacificamente riconosciuta in seguito dagli stessi governi, o da un ampio numero di esperti o documenti postumi. Proprio il loro essere stati tenuti all'oscuro per molti anni alimenta laricostruzione postuma di coloro che li utilizzano, in buona o in mala fede, come attività atte a realizzare gli eventi descritti nelle teorie del complotto.[75][76]
Il politologo ed ex deputato delPartito DemocraticoSalvatore Vassallo ha notato altresì, durante lapandemia di COVID-19, che le teorie sull'esistenza di complotti e la sfiducia nella scienza provengono soprattutto dalladestra.[77] Basti pensare al suprematistaDavid Duke che attribuì la nascita del virus ad esperimenti compiuti dai sionisti per creare un nuovo ordine mondiale, chiaro esempio del cosiddetto divario di Goebbels.
Esiste una notevole somiglianza tra certe teorie del complotto e le leggende metropolitane. Molte di queste, in particolare quelle che toccano il governo o il mondo dellafinanza, hanno alcuni, anche se non tutti, gli attributi tipici delle teorie del complotto. In particolare la diffusione suisocial media di ricostruzioni imprecise delle sequenze cronologiche di alcuni eventi possono essere frutto di approssimazione e di proliferazione di informazioni erronee[78], assai più che vere e proprie teorie cospirative.
Influenza nella narrativa e nella cultura di massa
^(EN) Micah Issitt; Carlyn Main,Hidden Religion: The Greatest Mysteries and Symbols of the World's Religious Beliefs, ABC-CLIO, 2014, pp. 47-49,ISBN978-1-61069-478-0.
«Conspiracy theories are unsubstantiated, less plausible alternatives to the mainstream explanation of the event; they assume everything is intended, with malignity. Crucially, they are also epistemically self-insulating in their construction and arguments»
^«In generale, le teorie del complotto sono accattivanti perché offrono risposte semplicistiche e dirette a questioni complesse», cit. daCombattere la disinformazione, sucommission.europa.eu.
^«I complotti sono costruzioni e artifizi che propongono soluzioni spesso assurde, oltreché semplicistiche, il cui fine è il dare una risposta certa e sicura su questioni complesse», cit. daComplottisti e anti-bufale, sugazzettafilosofica.net.
^«Le teorie del complotto si diffondono molto rapidamente in quanto forniscono spiegazioni semplici a eventi complessi», cit. daRicerche di Psicologia, Franco Angeli, 2022.
«A conspiracy theory is not merely one candidate explanation among other equally plausible alternatives. Rather, the label refers to a claim which runs counter to a more plausible and widely accepted account...[Conspiratorial beliefs are] invariably at odds with the mainstream consensus among scientists, historians, or other legitimate judges of the claim's veracity»
^ Sergej O. Prokof'ev,Le sorgenti spirituali dell'Europa orientale e i futuri misteri del Santo Gral, traduzione di M. Tabet, Il capitello del Sole, 2006.
^Valle Roberto,Dall'arte della congiura alla riproducibilità tecnica del complotto: le derive delmachiavellismo immaginario e la cospirazione transpolitica, Rivista di politica: trimestrale di studi, analisi e commenti: 1, 2012 (Soveria Mannelli: Rubbettino, 2012).
^(EN)Conspiracism, supubliceye.org, Political Research Associates, 22 dicembre 2005.
^(EN) Stephen A. Geller, "The Struggle at the Jabbok: The Uses of Enigma in a Biblical Narrative", saggio contenuto inThe Journal of the Ancient Near Eastern Society, numero 14, pag. 46.
^Transparency and conspiracy: ethnographies of suspicion in the new world order.(Trasparenza e cospirazione: etnografie del sospetto verso il nuovo ordine mondiale) Harry G. West, Todd Sanders. pp 4.
^Giry, Julien.A SPECIFIC SOCIAL FUNCTION OF RUMORS AND CONSPIRACY THEORIES: STRENGTHENING COMMUNITY’S TIES IN TROUBLED TIMES. A MULTILEVEL ANALYSIS, Slovensky Narodopis; Bratislava Vol. 65, Fasc. 2, 2017: 187-202.
^Diverso è il caso di rivelazione strumentale di eventi: il fatto che essi siano veri o non contestati fa fuoriuscire questa tattica dall'ambito delle teorie del complotto, classificandola semmai tra le strumentalizzazioni politichetout court: cfr.(EN) Eric Lipton, David E. Sanger e Scott Shane,The Perfect Weapon: How Russian Cyberpower Invaded the U.S., inNew York Times, 13 dicembre 2016.
^Karl Popper,Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica, in AA.VV. (a cura di D. Coady),Conspiracy Theories. The Philosophical Debate (Ashgate Publishing, Hampshire, 2006); trad. it a cura di Ranieri Polese,Almanacco Guanda 2007: Il Complotto. Teoria, Pratica, Invenzione (Varese, Guanda, 2007).
James H. Billington,Con il fuoco nella mente. Le origini della fede rivoluzionaria, trad. it., con un'introduzione diErnesto Galli della Loggia, il Mulino, Bologna 1986, cap. IV,Le origini occulte dell'organizzazione, pp. 129–186,ISBN 88-15-00998-1,ISBN 978-88-15-00998-2