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Tallero

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Rodolfo II (1576 - 1612): Tallero 1610
RVDOLPHVS II DG RO IM SE AV GE HV B REX Busto laureato e armatoNECNONARCHIDVCES · A · DVC · BVR · CO · TIROL Stemma coronato con le armi imperiali.
AR 40mm, 28,56 g. Datato 1610.

Iltallero (intedescoTaler, in passatoThaler) è stata un'importantemoneta d'argento di grandemodulo.

Coniato inEuropa per circa quattro secoli, il tallero assunse maggiore importanza con la decisione presa dall'Impero nelXVI secolo di affiancare alGulden ilReichstaler come valuta imperiale.

In altri paesi ha assunto nomi simili: insvedese enorvegesedaler; innederlandesedaler, più recentementedaalder; inportoghesedolera; ininglesedollar; incecotolar; inslovenotolar; inbielorusso tалер, tаляр; inungheresetallér. Inoltre, illeu rumeno prende il nome dalleone (in nederlandeseleeuw) raffigurato sul tallero olandese diffuso inRomania nelXVII secolo.

Origini

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Venezia,Nicolò Tron:Lira Tron (1472)
TRONVS (stella) DVX NICOLAVS Busto a sinistra, sotto tre foglie su ramo.SANCTVS MARCVS Leone alato di San Marco con vangelo, tutto entro corona.
AR 28mm, 6,43 g, 6h.
Sigismondo d'Austria:Mezzo Guldengroschen (1484)
+ ` SIGISMVNDVS ` ARChIDVX ` AVSTRIE ` mezzo busto coronato e armato, con scettroCavaliere al galoppo, che tiene stendardo, entro cornice con le armi delle provincie austriache; in basso data.
AR 15,68 g, 10h
Sigismondo d'Austria:Guldengroschen (1486)
•SIGISMVNDVS: *: ARCHIDVX• AVSTRIE• Sigismondo armato stante, con corona e scettro; a destra scudo a sinistra elmoCavaliere al galoppo, che tiene stendardo, entro cornice con le armi delle provincie austriache; in basso data.
AR 31,43 g

Le radici e lo sviluppo di monete di grandemodulo risalgono alla seconda metà del Quattrocento. Alla fine delXV secolo lo stato della monetazione in Europa era scadente a causa della continuasvalutazione prodotta dallespese belliche e dalla continua esportazione, costante nei secoli, di metalli preziosi necessari per pagarespezie,porcellana eseta e altre merci esotiche dall'India,Indonesia e da altre regioni dell'Estremo Oriente. Questa svalutazione aveva raggiunto un punto tale che il contenuto in argento (titolo) di ungrosso era calato, in alcuni casi, a meno del cinque per cento, provocando la parallela riduzione del valore della moneta rispetto a quello iniziale.

A seguito della scoperta e lo sfruttamento di nuovi giacimenti di argento in Europa, e con un'inversione rispetto alla tendenza precedente, inItalia ci fu un primo passo verso una moneta di modulo ampio con l'introduzione nel1472 aVenezia dellalira Tron, che superava il peso di sei grammi, un aumento sostanziale rispetto algros tournois dellaFrancia. Nel1474 furono coniate lire da nove grammi e da dieci grammi.

Nel1484 l'Arciduca Sigismondo delTirolo emise la prima moneta veramente rivoluzionaria, ilmezzoGuldengroschen di circa 15½ grammi. Era una moneta realmente rara, probabilmente emessa come prova, ma circolò con così tanto successo che la produzione non riusciva a soddisfare le richieste. Infine sfruttando le riserve di argento, presenti aSchwaz, nel1486 Sigismondo fece coniare nellazecca diHall, una nuova moneta di grandi dimensioni denominataGuldengroschen.

IlGuldengroschen era un grosso (in tedescoGroschen), una moneta d'argento dello stesso valore delGulden, ilfiorino tedesco. IlGuldengroschen, detto anche Guldiner, ebbe un successo immediato che giunse inatteso. Fu subito coniato da diversi stati che avevano la disponibilità di argento. Gli incisori, influenzati dalRinascimento come gli altri artisti, crearono intricati ed elaborati disegni con le armi delle autorità emittenti e realistici, spesso non lusinghieri, ritratti dei monarchi.

Joachimsthaler

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Lo stesso argomento in dettaglio:Joachimstaler.
ConteStefan Schlick: Joachimsthaler (1525)
AR: DOM: SLI: STE: E:7: FRA: COM: D:BA[1]San Gioacchino stante, ai lati S I e data. In bassoscudo araldico di Stephan SchlickLVDOVICVS · PRIM D: GRACIA REX BO[2]Leone diBoemia.
AR 28.58 g

Nel1518 i Guldiner spuntavano un po' ovunque nell'Europa centrale. InBoemia il conteStefan Schlick coniò un Guldengroschen utilizzando l'argento delle proprie miniere che si trovavano a Joachimsthal - in cecoJáchymov, città sita ora nellaRepubblica Ceca - la valle di San Gioacchino, in cuiThal (ora Tal) significa "valle" in tedesco. La moneta fu chiamataJoachimstalerGuldengroschen, cioè Guldengroschen della valle di San Gioacchino, in seguito semplicemente Joachimsthaler.

La moneta dei conti Schlick aveva al dritto illeone diBoemia e al rovescioSan Gioacchino, padre diMaria. Monete simili incominciarono a essere coniate nelle valli vicine, prendendo ognuna il nome dalla particolare 'Thal' o valle da cui l'argento era estratto. Il passaggio del nome daJoachimsthaler semplicemente aThaler viene attribuito al riformatore tedescoErasmus Alberus (circa1500 -1553)[3]. La moneta in poco tempo divenne lo standard per ilcommercio europeo.

Tallero in Germania

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Lo stesso argomento in dettaglio:Talleri tedeschi.
Brunswick-Wolfenbüttel:XVII secolo
Ilselvatico, disegno tradizionale che caratterizza le monete delle montagne dell'Harz.

La massima produzione di talleri ebbe luogo nelXVI e XVII secolo con i cosiddetti "talleri multipli", chiamatiLöserthaler in Germania[4]. I primi furono coniati per la maggior parte nelBrunswick-Wolfenbüttel e nelBrunswick-Lüneburg. Alcune di queste monete raggiunsero dimensioni enormi arrivando al valore di sedici talleri[4]. Le motivazioni per la coniazione di queste monete, che in alcuni casi arrivarono a pesare più di 450 g di argento con un diametro di 12 cm, non sono chiare. Furono coniati per la prima volta nel1574 e la coniazione durò circa unsecolo, fino al1688[4]. Forse il nome deriva da una moneta d'oro di grandi dimensioni coniata adAmburgo e chiamataPortugalöser, dal valore di 10ducati. Il termine è stato in seguito usato per indicare genericamente i multipli di tallero. In genere non sono stati impiegati nella circolazione reale e quindi i pochi esemplari pervenuti hanno unostato di conservazione ottimo.

All'interno delSacro Romano Impero il tallero fu usato come standard per superare il problema delle differenti monete coniate dai singoli stati. Una moneta standard fu ilReichsthaler, fissato nel1566 dallaconvenzione di Lipsia, che aveva un contenuto in argento pari ad 1/9 delmarco di Colonia. Nel1754, fu introdotto ilKonventionsthaler che invece aveva un contenuto pari a 1/10 del marco di Colonia.

LaPrussia usava un tallero che conteneva argento pari a 1/14 del marco di Colonia. Nel1837, iltallero prussiano divenne parte della nuova valuta usata nelle Germania meridionale e inRenania che aveva comeunità di conto standard ilGulden della Germania meridionale. Il Gulden valeva 4/7 del tallero. Verso il1850 quasi tutti gliStati tedeschi usavano questo standard di tallero, anche se le monete frazionali variavano da stato a stato.

Nel1857 ilVereinsthaler adottato nell'Impero austro-ungarico e in quasi tutta la Germania. Il Vereinsthaler continuò a essere emesso fino al1872 in Germania, dove fu sostituito dalmarco e fino al1867 inAustria-Ungheria. Il tallero di Maria Teresa era ancora usato durante ilXX secolo inAbissinia e in altri paesi delMedio oriente.

Potere d'acquisto

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Alla fine delXVIII secolo in ambito tedesco si potevano comprare con un tallero 12 kg dipane, 6 kg dicarne, 2 bottiglie diChampagne, 1 kg ditabacco oppure 250 g di; anche unacamicia, un paio di scarpe o tre paia di calze di lana costavano un tallero.

Il cibo e l'affitto di due stanze ammobiliate costavano circa 100 - 120 talleri all'anno.

Il guadagno annuale di un mastro artigiano era tra i 200 e i 600 talleri, di un impiegato pubblico medio o di un ufficiale prussiano di 100 talleri. Le entrate di un soldato semplice prussiano erano di 24 talleri, ai limiti della povertà. MentreJohann Wolfgang von Goethe in qualità discrittore, consigliere privato e amico diCarlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach, guadagnava più di 3.000 talleri oltre a beni in natura (ad es. legna per il caminetto),Friedrich Schiller, in qualità di professore di storia, riceveva dallo stesso duca solo 200 talleri.

Espansione del tallero

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Paris von Lodron (arcivescovo di Salisburgo) 1619-1653
ECCLES METROP SALISB DEDICATVR 25 SEPT APARIDE ARCHI E modellino di cattedrale sostenuto da due santi; sotto armi vescovili.SS RVPERTVS ET VIRGILIVS PATRONI TRANSFERVNTVR 24 SEPT, palanchino portato da otto vescovi; sotto due angeli.
AR 44 mm, 28,37 g datato 1628.
Arciduca Leopoldo: 1632
LEOPOLDVS·D:G· ARCHIDVX· AVSTRIÆ Busto armato e coronato di Leopoldo con scettro e mano sulla spada; data nel campo.DVX· BVRGVND: COMES: TYROLIS Stemma con armi entro catene dell'ordine di .
AR 28,48 g. Zecca di Hall.

IlJoachimsthaler circolò comereichstaler nell'Impero tedesco e inAustria fino al1909.

Il tallero divenne una moneta molto popolare in Europa e di normale circolazione assieme ad altre monete di modulo ampio come ilpeso e lacorona.

All'inizio del XVII secolo, il tallero venne introdotto e divenne lavaluta più diffusa inSvezia, con il nome didaler. Il daler fu in circolazione fino al1873, quando venne sostituito dallakrona, la nuova valuta introdotta con l'Unione monetaria scandinava.

InGermania, con l'adozione delmarco nel1871, i pezzi da 3 marchi, coniati con le stesse caratteristiche dei talleri e con essi convertibili, continuavano popolarmente a essere chiamati "talleri".

I pezzi da ottoreales spagnoli erano chiamati ufficialmentepesos, ma comunemente erano anche chiamatidolares, in quanto avevano le stesse caratteristiche dei talleri.

Questidollari messicani divennero la valuta più utilizzata nelcontinente americano e inEstremo Oriente.

Da questidollari hanno preso il nome idollari statunitensi. Sono inoltre il modello delle monete estremorientali, come gliyen, gliyuan, iwon, iringgit.

Successo del tallero

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I motivi di successo del tallero sono state la disponibilità delle miniere d'argento nel momento in cui l'economia europea usciva da una fase direcessione, ma soprattutto la dimensione della nuova moneta.

In un periodo di scarsa alfabetizzazione e, soprattutto, di assenza deimedia moderni, la moneta costituisce un formidabile strumento dipropaganda: entra in molte case, viene vista da molte persone.

L'uso della moneta come strumento di propaganda risale alla nascita stessa della moneta. Nelmondo greco lepolis usavano rappresentare nelle monete gli dei protettori dellacittà (Atena,Acheloo, leninfePartenope eAretusa). Altre città usavano altre immagini rappresentative: larosa (rhodon) diRodi, l'ape (melita) perMelitæ, ilgomito (ankon) adAncona. Inetà ellenistica vengono raffigurati uomini viventi: i re delle dinastie macedoni.

ARoma l'accento era inizialmente posto sull'esaltazione della città. Nella seconda metà delII secolo a.C. i magistrati monetari cominciarono invece a esaltare lagens di appartenenza e appaiono nuove rappresentazioni. Nell'impero ilsesterzio offre, con le sue grandi dimensioni, una superficie adeguata per l'esaltazione delprinceps.

Le rilevanti misure del tallero, spesso superiori ai 40 mm, permettono di esaltare i nuovi principi e di riempire dei loro complessi e articolati titoli onorifici lo spazio a disposizione.

Il tallero di Maria Teresa

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Lo stesso argomento in dettaglio:Tallero di Maria Teresa.
Maria Teresa d'Asburgo (1740 -1780)
M THERESIA DG R IMP HU BO REG Busto di Maria TeresaARCH · AUST · DVX · BVRG •CO · TYR · 1780 · X;aquila bicipite con scudo araldico

InAustria dal1753 fu coniato allezecche imperiali diGünzburg e diVienna, in seguito agli accordi delKonventionstaler, una nuova moneta, iltallero di Maria Teresa, che recava aldritto l'immagine dell'imperatriceMaria TeresaMaria Theresia in latino— (1740 -1780). Al rovescio era raffigurate l'aquila bicefala imperiale.

Questa moneta era destinata a una incredibile carriera mondiale. La moneta fu demonetizzata in Austria già nel1858.

Tuttavia continuò a circolare comeHandelsmünze (moneta commerciale) nellaArabia e inEtiopia mantenendo le medesime caratteristiche, compreso l'anno di coniazione1780.

Esso era comunemente chiamatorial in Arabia ebirr nel Corno d'Africa.

Parecchi stati di queste due regioni hanno conservato questi nomi tradizionali per le loro attuali valute ufficiali.

L'Italia coniò questa moneta, in base ad accordi presi con il governo austriaco, dal1935 al1950, per usarlo nelle proprie colonie nelCorno d'Africa.

Il tallero di Maria Teresa è una delle più importanti e diffuse monete d'argento del mondo e viene ancora coniato per i collezionisti.

Daalder olandese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Daalder.

NeiPaesi Bassi, il daalder e ilrijksdaalder sono stati coniati accanto al gulden (fiorino olandese) con un valore rispettivamente di 1½ e 2½ gulden.Il rijksdaalder mostrava unleone; di conseguenza inolandese tale moneta era anche chiamataleeuwendaalder, ovvero "tallero del leone".

Queste monete furono fra le più utilizzate nel commercio internazionale nell'Impero ottomano e nei suoitributari. A causa dell'immagine del leone erano comunemente chiamatearslan inturco,leu inrumeno,lev inbulgaro.

Da questa moneta hanno tratto il nome le valute ufficiali dellaRomania e dellaBulgaria. Dopo la dissoluzione dell'URSS anche laMoldavia ha adottato il nome dileu per la propria moneta.

Nei Paesi Bassi il nome dirijksdaalder è sopravvissuto per indicare la moneta da 2½ gulden fino a che il fiorino non è stato sostituito dall'euro nel 2002.

Talleri scandinavi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Daler (moneta).

Il tallero fu introdotto all'inizio delXVII secolo inScandinavia con il nome didaler dove divenne lavaluta più diffusa. Circolarono vari talleri, tra cui ilrigsdaler danese, ilriksdaler svedese e lospeciedaler norvegese.

I talleri circolarono inDanimarca e Svezia fino al1873 quando furono sostituiti dallacorona danese e dallacorona svedese, la nuova valuta introdotta dallaUnione monetaria scandinava. Nel1876 anche laNorvegia aderì all'Unione monetaria e introdusse lacorona norvegese.

I talleri italiani

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Umberto I (1878-1900): Tallero d'Eritrea
UMBERTO I RE D'ITALIA Busto coronatoCOLONIA ERITREA in basso TALLERO Aquila coronata con stemma Savoia. Ai lati L 5
AR 41mm, 28,15 g, 12h. Datato 1891.
Lo stesso argomento in dettaglio:Talleri italiani.

Monete con questo nome sono state coniate da diversi stati pre-unitari. Tra questi iduchi di Savoia, larepubblica di Ragusa e ilgranducato di Toscana.

Lo stesso argomento in dettaglio:Tallero d'Italia.

Dopo l'unità d'Italia ci sono state tre emissioni di talleri per i commerci nel Corno d'Africa: un tallero coniato daUmberto I tra il1890 e il1896, un tallero dettoItalicum coniato daVittorio Emanuele III nel1918. Dopo l'insuccesso di questa coniazione il governo italiano in seguito ad accordi con il governo austriaco coniò a Roma il tallero di Maria Teresa.

Altri talleri

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Con l'arrivo dell'argento nell'economia europea, sia di provenienza interna sia d'oltre oceano, talleri e altre monete di dimensioni simili furono coniate ovunque come lacorona, il daalder, il dollaro, e il peso.

InScozia il dollaro fu in uso durante ilXVII secolo; si sostiene che sia stato inventato presso laUniversità di St. Andrews.

InInghilterra il terminedollar fu usato per due secoli prima che gli Stati Uniti coniassero una moneta con questo nome. Era un nome di moneta conosciuto già all'epoca diShakespeare, citato, ad esempio, neLa tempesta[5] e nelMacbeth[6]. Fino alla decimalizzazione del1971, quando la corona cessò di essere usata, era frequente udire l'espressione "half a dollar" (mezzo dollaro) invece che "half a crown" (mezza corona).

Eredità

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Attualmente non ci sono valute chiamatetallero. Tuttavia molte valute devono a questa moneta il loro nome: ci sono ventitré monete chiamate dollaro, usate in paesi comeStati Uniti,Canada,Australia,Nuova Zelanda eHong Kong, come anche iltolar, usato inSlovenia fino alla fine del2006.

In effetti le attuali monete ufficiali dell'Etiopia, dell'Eritrea, delloYemen, dell'Arabia Saudita e dell'Oman si chiamano con il nome in lingua locale del tallero,birr inamarico etigrino,rial inarabo. E fino alla metà delXX secolo in italiano erano chiamatetallero. Solo dopo è venuto l'uso di non tradurre i nomi delle monete straniere.

Cronologia del tallero

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  • 1486:Sigismondo delTirolo, dettoil danaroso, emette il suo 31,93 gGuldengroschen (oGuldiner), con untitolo di 937,5/.. dal valore di 60Kreuzer.
  • 1493: laSvizzera emette il suo primo Guldengroschen aBerna.
  • 1500: il primo Guldengroschen tedesco è emesso dallaSassonia, con un valore di 24groschen. ABrema circola con un valore di 36 Groschen. Questi Guldengroschen hanno il peso ridotto a 29,2 g così da poter coniare otto monete in unmarco di Colonia.
  • 1518: la prima moneta chiamata "Thaler" è coniata aJoachimsthal,Boemia, nelSacro Romano Impero. Il suo peso diviene lo standard per il 1500.
  • 1524: nel tentativo di standardizzare il Guldiner, viene emessa un'ordinanza monetaria imperiale (Reichsmünzordnung) aEsslingen in Germania che riafferma che il titolo dipurezza della moneta deve essere di 937,5/.., e il suo peso 29,2 g.
  • 1534: Sassonia e Boemia alterano il titolo dei loro Guldiner abbassandolo da 937,5 a 903,0 mantenendo lo stesso peso della moneta, diminuendo di conseguenza la quantità totale reale di argento della moneta. Questo fatto dà inizio alla separazione del tallero dal suo predecessore Guldiner.
  • 1551: una nuova ordinanza monetaria viene emessa adAugusta che diminuisce iltitolo del guldiner a 882,0 e ne aumenta il peso a 31,18 g. Questo restituisce alla moneta lo stesso valore del Goldgulden. Il Thaler è ora equivalente a 72Kreuzer.
  • 1559: dopo la morte diCarlo V, viene emessa una nuova ordinanza monetaria ad Augusta, che questa volta cambia radicalmente la moneta (ora denominataReichsguldiner): il peso cala a 24,62 g, ma il titolo ritorna a 931,0. Questo colloca il valore del Guldiner a 60 Kreuzer.
  • 1566: il Guldiner come denominazione è praticamente eliminato da un editto monetario della Sassonia, che fissa ilReichsthaler (noto in seguito come Speciesthaler) con un titolo di 889,0/.. e un peso di 29,2 g
  • 1667: all'Abbazia di Zinna ci fu un accordo traSassonia,Brandenburgo eBrunswick-Lüneburg per cercare di rendere la coniazione delle monete divisionali più economica rispetto ai costi da sostenere con le vecchie ordinanze degliAsburgo; con questo accordo il tallero fu ridotto di peso a 28,1 g mantenendo lo stesso titolo.
  • 1690: la convenzione monetaria diLipsia si riunì per occuparsi della scarsa qualità delle monete in Sassonia, Brandenburgo e Brunswick. L'accordo del 1667 non aveva risolto i problemi, così il tallero fu nuovamente ridotto di peso a 25,9 g. In questo modo da unmarco di Colonia si producevano 12 talleri rispetto ai 9 del 1500.
  • 1750: in quest'anno ci fu un'altra riduzione del peso nelle aree controllate daPrussia,Assia eBrunswick-Wolfenbüttel, fino a 22,2 g con un titolo di 750,0/.... Un marco di Colonia d'argento conteneva ora 14 talleri.
  • 1754: con l'accordo monetario tra Austria e Baviera del 1753 ha inizio il periodo delKonventionsthaler, un tallero con un contenuto d'argento pari a 1/10 del marco di Colonia. La moneta pesa 28,0 g con un titolo di 833,0. Con il tempo questa moneta si diffonde in gran parte della Germania centrale e meridionale.
  • 1755: ilKronenthaler è emesso per la prima volta nei territori controllati dagliAsburgo, in particolare neiPaesi Bassi austriaci e nella Germania meridionale. Ha un peso di 29,44 g e un titolo di 873,0...
  • 1857: l'accordo monetario diVienna elimina il marco di Colonia come riferimento per la coniazione del tallero e lo sostituisce con il riferimento ai 500 g. TrentaVereinsthaler sono coniati da 500 g di fino. Le monete pesano 18,5 g con un titolo di 900,0... Avevano come controvalore 90Kreuzer austriaci, 105 Kreuzer bavaresi, 30groschen, o 48schilling secondo lo stato che coniava.
  • 1872 con la riforma dell'ortografiaThaler diventaTaler.
  • 1872: gli ultimi talleri sono coniati in pochi stati, in particolare laSassonia.
  • 1918: tentativoitaliano senza successo di coniare un tallero per i commerci con l'Abissinia.[7]
  • 1935: l'Italia incomincia a coniare a Roma iltallero di Maria Teresa, moneta ancora popolare nell'area[7][8].
  • 1950: termina la coniazione italiana del tallero di Maria Teresa.

Note

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  1. ^AR(gento) :DOM(i): SLI(c): STE(phanus): E(t): 7: FRA(tres): COM(es): D(ominus): BA(ssani), cioè "con l'argento della casa di Stephan Schlick e dei 7 fratelli, conte e signore di Bassano. La signoria
  2. ^Ludovicus èLudodico Iaghellone, secondo d'Ungheria e primo di Boemia,
  3. ^Klütz, Münznamen..
  4. ^abc/
  5. ^The Tempest: a. 2, s. 1
  6. ^Macbeth: a. I, s. 2
  7. ^abGigante:Monete italiane...
  8. ^(DE)Joseph Kalmer,Abissinien, 1935.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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