Il Monte Mundugia ("Munduge") visto dalla località di campagnaGenn'e orrodas. Sullo sfondo, i monti talanesi che segnano il confine con l'altopiano, innevati sulle cime.
Il territorio del comune di Talana si estende per 118,68km²[3] nell'area nord-occidentale della sub-regione barbaricina dell'Ogliastra[4]. Ha forma irregolare, molto allungata verso sud/sud-est, con una "notevole escursione altimetrica"[4], che varia dai 1.506 dellaPunta Genziana (chiamataSerra Orronori oOrrunori dagli abitanti locali) alla media dei 50 al confine con i comuni della pianura[4]. Ai piedi di Orrunori si estende un vasto altopiano, la cui altitudine media si aggira intorno ai 1.000 metri, attraversato da torrenti che alimentano i fiumiFlumendosa eCedrino[4]. Da collegamento tra l'altopiano e la piana vi sono numerosi costoni, di un'altezza compresa tra i 300 e gli 800 metri[4] (sui quali, all'altezza di circa 700, si trova, con vista mare, il centro abitato[5]); tali costoni sono per la maggior parte totalmente ricoperti da boschi e percorsi da torrenti e ruscelli, sfocianti nell'area diTortolì[4]. Sulla piana, nel territorio di Talana, dominano alcuni elevati rilievi, come ad esempio il monte Mundugia (Munduge nella parlata talanese), il quale raggiunge l'altezza di 777 metri[4].
MonteOlinie (1370 m., vetta più elevata) e gli altri rilievi al confine tra Talana e Villagrande Strisaili.
Il paese confina per il tratto più a lungo con il comune di Villagrande Strisaili (simile per variante linguistica e tradizioni), ad ovest, sud-ovest e sud, per più di 30chilometri[6]; a nord-ovest, sul fiumeFlumineddu, nell'area delGennargentu, Talana confina con il centro barbaricino di Orgosolo[6]; proseguendo nuovamente verso sud, s'incontra con Urzulei e Triei, toccando anche Baunei, anche se solo nella localitàS'Arcu 'e sa Persa Arba[6]. Ormai raggiunta la pianura, Talana confina per un 1 chilometro e mezzo con Lotzorai[7].
La natura geologica di Talana è caratterizzata dalgranito, che costituisce gran parte del territorio comunale[8]; sulle cime elevate situate a settentrione è però possibile riscontrarescisti cristallini, come la maggior parte di quelle appartenenti alMassiccio del Gennargentu[9]. A differenza di tutti i comuni con cui confina a nord, Talana non possiede territorio calcareo; grazie a questa caratteristica è perciò facilmente dividerne le terre da quelle di Urzulei o Orgosolo[9]. Differenze, tuttavia, si riscontrano anche nella roccia granitica: nella zona di Sant'Efisio, situata sulla piana, è presente quello grigio, con isolate aree di rosso[10]; più a nord, verso Urzulei, vi sono cime di granito rosa, prima fra tutte quella diMuduge[10].
Il nome deriva, secondo illinguista eglottologoMassimo Pittau potrebbe essere di originenuragica (significativa in tal senso la triplice ripetizione dellaa). Secondo lo stesso studioso, inoltre,Thalna, oThalana sarebbe unadivinità etrusca, dea della giovinezza. Pertanto si potrebbe supporre una presenza etrusca sul territorio, oppure un regolare e costante rapporto tra i nuragici della zona e popolazioni etrusche, tanto significativo da avere lasciato tracce nel nome stesso del paese.
La villa nelMedioevo fece parte delgiudicato di Cagliari, nellacuratoria dell'Ogliastra, fino al1258. Passò poi algiudicato di Gallura, quindi aPisa, che conquistò il villaggio e il territorio. Successivamente, quando gli aragonesi nel1323 attuarono la spedizione in Sardegna per laconquista dell'isola, la zona fu occupata daBerengario Carroz. Il borgo fu poi annesso nel1363 alla contea di Quirra, feudo del nobile valenciano, istituita in quell'anno dal re d'AragonaPietro IVil Cerimonioso. Nel1603 la contea venne trasformata in marchesato, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel1839 con la soppressione del sistema feudale voluta daCarlo Alberto di Savoia.
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Talana sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 2003.[11]
«Stemma di rosso, alla fascia diminuita di azzurro, accompagnata in capo da trespighe di grano d'oro, impugnate, legate di verde, e in punta dallamucca d'argento, ferma. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.