Si trova a sud dell'isola diStreymoy, tra le collineHúsareyn eKirkjubøreyn. La popolazione della città nel2019 era di 19 165 abitanti (21.926 nell'intero comune nel 2020)[1], circa il 42% dell'intera popolazione dell'arcipelago.
Il nomeTórshavn significa "porto diThor". Fondata nelX secolo, può essere considerata la capitale più vecchia dell'Europa settentrionale. I primi colonivichinghi vennero a Tórshavn per incontri annuali, in cui si trattavano questionicommerciali.
La città divenne il centro del monopolio commerciale dell'isola che significava che era il solo posto, per gli isolani, dove acquistare e vendere beni fino al1856, quando è stato abolito ilmonopolio del commercio delle isole, lasciandola aperta al libero commercio.
Centro amministrativo, economico e culturale delle isole Faer Øer, Tórshavn è situata nel centro dell'arcipelago, e dalla città si può raggiungere in giornata qualsiasi angolo del Paese grazie a un ben sviluppato sistema di autobus e traghetti.
Il territorio del comune comprende una larga porzione diStreymoy e le isole diHestur,Koltur eNólsoy. Oltre al centro principale di Tórshavn vi sono altre quindici località:Argir (comune autonomo fino al1996),Hestur (comune autonomo fino al2004),Hoyvík, Hvítanes, Kaldbak,Kaldbaksbotnur (comune autonomo fino al1976),Kirkjubøur (comune autonomo fino al2004), Kollafjørður,Koltur, Mjørkadalur,Nólsoy (comune autonomo fino al2004), Norðradalur, Sund, Syðradalur e Velbastaður.
Tórshavn si trova a meno di cinque gradi dal circolo polare artico, il che comporta una grande influenza stagionale nelle ore di luce e di buio. Il 21 giugno il sole sorge alle 03:35 e tramonta alle 23:20, mentre le quattro ore circa in cui la nostra stella non è visibile sono comunque caratterizzate da una vivida luce crepuscolare; più nello specifico, il sole non scende mai più di sei gradi sotto l'orizzonte all'incirca dalla fine di maggio alla metà di luglio, garantendo (in caso di cielo sereno) una luminosità naturale anche nelle ore notturne. Il 21 dicembre invece il sole sorge alle 09:50 e tramonta alle 15:00, alzandosi di pochi gradi sull'orizzonte e permeando l'ambiente con una timida luce oro-arancione; alba e tramonto sono comunque molto lenti, e se il tempo è bello c'è luce dalle 08:45 alle 16:00. Tuttavia l'aurora boreale permette di rischiarare alcune delle lunghe notti di quel periodo.
Secondo laSaga dei faroesi, gli emigranti che hanno lasciato laNorvegia per fuggire alla tirannia diHarald I di Norvegia si insediarono nelle isole circa la fine del IX secolo. I coloni vichinghi istituirono un proprio Parlamento chiamatoting. Il principaleting è stato stabilito sullaTinganes a Tórshavn nell'825 d.C. Tinganes è la penisola che divide il porto in due parti: Eystaravág e Vestaravág. Ilting è stato seguito da un mercato che è gradualmente cresciuto in una zona di scambio permanente.
Per tutto ilMedioevo la penisola ha costituito la parte principale di Tórshavn. A differenza del resto dei villaggi Faroesi, Tórshavn non è mai stata una distinta comunità agricola. Sotto il dominio norvegese e successivamente danese, i funzionari di governo hanno fatto di Tórshavn la loro casa. Questo, insieme al fatto che Tórshavn divenne il centro del monopolio commerciale, ha influenzato lo sviluppo in una direzione diversa.
Quando gli attacchi dei pirati divennero abbastanza frequenti, nelle isole Faer Øer divenne una priorità proteggere la città e il suo commercio. Circa nel 1580 una piccola fortezza, Skansin, fu costruita dall'eroe navale e commerciale FaeroeseMagnus Heinason a nord del porto. Successivamente piccole fortificazioni vennero costruite a Tinganes.
Tórshavn nel1584 aveva 101 abitanti. La popolazione era stata divisa in tre gruppi: gli agricoltori e le loro famiglie, i commercianti e i funzionari di governo.Le persone che non possedevano terreni, e che non appartenevano agli altri gruppi, furono mandati a fare la guardia sul Skansin senza essere pagati, e per sopravvivere dipendevano dalla elemosina degli agricoltori. A causa di questa situazione penosa Tórshavn era considerato un posto sgradevole. La fuga verso la pesca divenne l'attività principale.
Nel 1655 il reFederico III di Danimarca, trovò nelle Isole Fær Øer il suostatista preferito,Kristoffer Gabel, e concesse a lui ed alla famiglia amplissimi privilegi. Il governo della famiglia von Gabel, 1655-1709, è noto come Gablatíðin. È il capitolo più buio della storia di Tórshavn. L'amministrazione dei Gabel oppresse gli isolani in vari modi. Il monopolio del commercio era in mano della famiglia ed usato per soddisfare le esigenze di questa, e non per soddisfare le esigenze dei faroesi, in una sorta di dominio feudale. I produttori di beni per la città, soprattutto agricoli, venivano pagati a prezzi imposti dal governo. Ugualmente erano controllate e limitate dal governo le importazioni.
Nel 1673 Tinganes fu devastata da un incendio. Le documentazioni storiche dei Faroesi in mano ai Gabel andarono perdute.
Ci fu un miglioramento delle condizioni a Tórshavn quando il monopolio del commercio divenne un monopolio reale, nel 1709. Il monopolio reale forniva merci da Copenaghen a Tórshavn tre volte l'anno. Pertanto Tórshavn ebbe più contatti con il mondo esterno rispetto agli altri villaggi. Tuttavia, nel 1709 Tórshavn venne colpita da un'epidemia di vaiolo, che uccise quasi tutta la popolazione. La città aveva raggiunto in quel momento una popolazione di 250/300 abitanti. Da quel momento Tórshavn ricominciò a svilupparsi in una piccola cittadina in lenta espansione.
Dal 1768 e per 20 anni, a Niels Ryberg venne permesso di portare avanti un ruolo di "commerciante", che in realtà fu principalmente basato sul contrabbando con l'Inghilterra. Grazie a questo, finalmente i magazzini di Tórshavn si riempirono di merci, ed i prezzi si abbassarono. Lo spirito commerciale di Ryberg però fu anche quello di comprendere che i magazzini pieni di merci non servivano a nulla se non c'erano i soldi per acquistarle, e quindi incoraggiò un traffico commerciale del pescato soprattutto con l'estero, creando così un ricco ceto commerciale peschereccio che induceva ricchezza anche nel resto della popolazione. Il commercio del pesce divenne in seguito la principale risorsa delle isole.
Nel1856 ogni tipo di monopolio fu abolito, il libero commercio giunse nelle Isole e aprì le isole Fær Øer al mondo e trasformò l'economia. Tutti i terreni agricoli furono dati in affitto alla popolazione, e furono resi acquistabili dai contadini che li coltivavano. Tale riforma sollevò immediatamente la produttività ed il livello di vita delle persone.Da quel momento la popolazione iniziò a crescere in maniera decisa.Nel1866 Tórshavn ebbe un Consiglio Comunale. La città è sempre stata il centro più importante e "capitale" delle Isole Fær Øer. Nel 1909, Tórshavn divenne una "città mercantile" con prerogative simili a quelle danesi.
Tórshavn oggi è prospera e piena di attività. Nel1974 i villaggi viciniHoyvík eHvítanes sono entrati a far parte della città e poi del comune. Kaldbak nel 1978,Argir nel 1997, Kollafjørður nel 2001 e, infine, nel 2005 Kirkjubøur, Hestur e Nólsoy sono diventate frazioni di Tórshavn. Il governo Faroese si trova nella penisola diTinganes, a Tórshavn. Il parlamento, ilLøgting, che originariamente era decentrato sulla Tinganes, è stato trasferito nella piazza centrale della città nel 1856.
La città è sede delle squadre dicalcio dell'HB e delB36, le due società principali che hanno preso parte anche allaCoppa UEFA e allaChampions League. Lo stadio è ilGundadalur (8000 spettatori), che ospita anche le partite dellanazionale di calcio. Nella stagione 2013-2014 la squadraEB Streymur battendo 5-1 iLusitanos diAndorra La Vella è riuscita a superare il primo turno di qualificazione in una competizione europea per poi essere eliminata al turno successivo.
Høllin á Hálsi è il nome della palestra sportiva della città.