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Swing

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediSwing (disambigua).
Swing
Origini stilisticheJazz
Blues
Origini culturalinacque neglianni venti, aNew York eKansas City.
Strumenti tipiciVoce
Chitarra
Pianoforte
Contrabbasso
Batteria
Tromba

Trombone
Sassofoni
Violino
Clarinetto

Popolaritàsi definì lo stile nel1935 negliStati Uniti; fu popolare neglianni trenta -anni quaranta -anni cinquanta -sessanta
Generi derivati
Mainstream -Electro swing -Rock and roll
L'orchestra di Duke Ellington alla Hurricane Ballroom di New York, 1943
Benny Goodman nel filmStage Door Canteen, 1943
Count Basie nel filmStage Door Canteen

Loswing è ungenere musicale, nato neglianni venti ed evolutosi fino a divenire un genere definito nel1935 negliStati Uniti d'America. Lo swing si distingue per un caratteristico movimento dellasezione ritmica e per un tipo diesecuzione delle note con un ritmo "saltellante" (o "dondolante", appuntoswing ininglese), accostato spesso da balli frenetici.

Lo swing si è sviluppato contemporaneamente in due contesti completamente differenti:New York eKansas City.

Storia

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(inglese)
«It don't mean a thing (if it ain't got that swing)»
(italiano)
«Non significa nulla (se non ha quelloswing

(Titolo dell'omonimo brano diDuke Ellington)

Origini e successo

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Alla fine deglianni venti, in pienacrisi economica ed in pienoproibizionismo, si sentì il bisogno di novità anche nel campo musicale: le orchestrineNew Orleans eDixieland non soddisfacevano più il pubblico. I locali diKansas City eNew York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne quindi il regno diCount Basie ed il Cotton Club di NY quello diDuke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al1940.

Lo swing di Kansas City era segnato da una totale influenza delblues mentre quello di New York, grazie a "Duke" Ellington, per alcuni versi era simile persino allamusica sinfonica.A differenza dei generi precedenti, nello swing si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta dachitarra,pianoforte,contrabbasso ebatteria, la quale ha il compito di creare una base per leimprovvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre lebig band, costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affrancano completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema.

A lato dellebig band che hanno caratterizzato l'era dello swing, questo genere veniva eseguito anche da formazioni di pochi elementi: tre, quattro o cinque strumenti. È da queste che, successivamente, nascerà il genere poi chiamatoMainstream.

Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si abbandona ilbanjo in favore dellachitarra e assumono sempre maggior importanza isassofoni a scapito delclarinetto. Anche il violino, per merito soprattutto diStéphane Grappelli eJoe Venuti, ha avuto un ruolo di rilievo fra gli strumenti protagonisti del genere.

Dopo i primi successineri, lo swing divenne fonte di guadagno per i musicisti bianchi i quali riuscirono a farlo divenire genere di successo radiofonico e a portare iljazz adHollywood.

Tra gli anni 1935 e1946 lo swing delle big band divenne il genere più popolare degli Stati Uniti d'America: oltre adEllington e Basie altri musicisti ebandleader comeLouis Prima,Fletcher Henderson,Shep Fields,Benny Goodman,Jimmy Dorsey,Tommy Dorsey,Glenn Miller,Woody Herman,Harry James eArtie Shaw furono i protagonisti di questo periodo.

Il declino della cosiddetta "era dellebig band" ebbe molti motivi, ma il principale fu la chiusura (durante la guerra) delle immense sale da ballo che costituivano i gestori più affidabili per le orchestre e anche gli unici locali che potevano permettersi di pagare alcune decine di musicisti ogni sera. Dopo la guerra molte sale non riaprirono, e quelle che lo fecero si dedicarono ad altri tipi dimusica da ballo: stava per cominciare l'era delrock. Il locale di elezione per la musica jazz divenne allora il club di ridotte dimensioni, per il quale la formazione tipo era il piccolocombo, dal trio al sestetto.

I revival

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Sul finire degli anni ottanta emerse negli USA unacorrente revivalista i cui artisti, fra cui iBig Bad Voodoo Daddy, gliSquirrel Nut Zippers e iCherry Poppin' Daddies, facevano coesistere lo swing a contaminazioni rock, rockabilly, jump blues e talvolta ska.[1][2] Intorno al 2010 ebbe altrettanto successo l'electro swing, che aggiornava lo swing ai ritmi della musica house.[3]

Swing in Italia

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L'iniziatore dello swing italiano, nato su emulazione del filone statunitense, è da attribuire adAlberto Rabagliati ed alTrio Lescano delle sorelle Lescano; seguirono i pionieriNatalino Otto,Ernesto Bonino, i direttori d'orchestra dellaEIAR ("ritmi moderni" dellaRAI):
Pippo Barzizza,Cinico Angelini,Tito Petralia,Enzo Ceragioli,Gorni Kramer, Giorgio Ferrari, i celebriPiero Piccioni eNunzio Rotondo, famosi per l'innovativo programma radiofonicoeclipse.In seguito ancheFred Buscaglione si ispirò allo swing statunitense per le sue innovative canzoni. Un cultore dello swing fu ancheLelio Luttazzi che propose più volte questo genere musicale, durante gli spettacoli RAI da lui presentati. Durante la fine degli anni cinquanta ed inizio degli anni sessanta, cantanti, tra cuiEmilio Pericoli,Nicola Arigliano,Johnny Dorelli,Fred Bongusto eBruno Martino, cantarono numerosi brani swing, ispirandosi al modello statunitense delcrooner. In tempi più recenti, famoso e stimato swingman italiano fuSergio Caputo, che soprattutto con i suoi primi album fece apprezzare questo genere alle nuove generazioni. Negli anni 2010, nel tentativo di riportare alla luce questo genere, lacantautriceSimona Molinari si è concentrata su di esso fino a proporlo, con una serie di lavori discografici, nella variante dell'electro swing.[4]

Note

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  1. ^(EN)Neo-Swing and the Swing Revival, suhistory.just-the-swing.com.URL consultato il 26 novembre 2020.
  2. ^(EN) Scott Yanow,Swing, Miller Freeman, 2000, p. 452.
  3. ^(EN) Sonia Coman, Damon J. Phillips,Frontiers of Creative Industries: Exploring Structural and Categorical Dynamics, Emerald, 2018, pp. 203-235.
  4. ^electro swingArchiviato il 18 febbraio 2013 inInternet Archive.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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