Svāmin (devanāgarī: स्वामिन्; al nominativo singolare:svāmī, devanāgarī: स्वामी; diffuso anche nell'adattamento in anglosassoneswami) è un titoloreligiososanscrito, appellativo maschile solitamente rivolto aiguru, aimaestri spirituali, ai ricercatori illuminati, aisacerdoti, ad unbrahmano particolarmente istruito, o unpaṇḍit.
Si aggiunge al nome stesso della persona a cui è attribuita,[1] o in alcuni casi sostituendoloin toto.[2]Ha una connotazione mista di profondo rispetto e intimità,venerazione eamore al tempo stesso.
Lo Swami è solito indossare un telo attorno al collo di colorearancione, che sta a significare, secondo la tradizione indiana, ilfuoco che ha bruciato tutto ciò che è appartenuto alla vecchia vita, e che in qualche modo, lascia spazio all'autentica natura di Sé.
Il terminesvāmin può indicare nella lingua sanscrita anche un "signore", un "padrone", un "sovrano", un "re", un "principe", un "capo di un'armata", o, in qualità di epiteto, anche un dio comeŚiva oVisnù.
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