Lasuspense (pronuncia inglese:ⓘ/səˈspɛns/, pronuncia francese:/sys.pɑ̃/[1]) è un particolaresentimento di incertezza eansietà con cui si segue l’evolversi di situazioni ricche di drammaticità e dall'esito incerto, molto spesso riferito alle percezioni delpubblico, in opere narrative, teatrali o cinematografiche.
Stefano Calabrese[2] osserva come giàQuintiliano, un retore latino delI secolo d.C., sottolineasse l’importanza, nella scrittura, di tenere avvinto l’interesse del lettore con digressioni artificiose e intrecci originali con l'espressione «tenere animos suspensos».[3] Da «Suspensum»,participio passatoneutrolatino del verbo «suspendĕre» (sospendere),[4] è derivato l'aggettivofrancese «suspens»[5]. NelXIX secolo, con il diffondersi della letteraturapoliziesca enoir in Francia e nei paesi di lingua inglese, la suspense assunse centralità in letteratura[3] e ilfrancese «suspens» è entrato nella lingua inglese come «suspense», e dallalingua inglese è poi migrato nelle altre lingue, comprese l'italiano e lo stesso francese, comeanglicismo.[4]
La suspense fa leva sulla tensione e l'empatia tra il pubblico e il personaggio. È legata allafocalizzazione, ossia al punto di vista che ilnarratore assume di fronte ai fatti narrati o ai personaggi.In unafamosa intervistaAlfred Hitchcock dichiarò aFrançois Truffaut che l’effetto ansiogeno viene provocato ad arte dal regista in base alla quantità di informazione fornita allo spettatore rispetto ai protagonisti del film.[6] In base a tali informazioni, l'immaginazione dello spettatore opera delle previsioni sul futuro della trama, altera cioè lafabula, la costruzione temporale della narrazione, producendo con ciò la suspense.[7] Si distingue una suspense «diretta», allorché il lettore/spettatore sia all’oscuro di qualsiasi informazione e quindi preda di ansia totale, da una suspense «condivisa», allorché il lettore/spettatore possieda le stesse informazioni del protagonista, col quale potrà quindi identificarsi.[8] Gli scienziati affermano che l’attività predittiva provochi nel cervello il rilascio del neurotrasmettitoredopamina, suscitandoci un senso di benessere ogni volta le previsioni si rivelino vere.[9][10]
Ecco come definì Hitchcock la suspense durante una sua intervista con Truffaut:
(François Truffaut,Il cinema secondo Hitchcock, traduzione di Giuseppe Ferrari e Francesco Pititto, Milano, Il Saggiatore, 2014, pp. 60-61)
Lasuspense è uno strumento narrativo tipico delgiallo e in particolare del generethriller, ma anche dell'horror. Alfred Hitchcock tuttavia affermava che per lui raramente il mistero creava suspense.[11] L'avvenimento narrativo che scioglie la tensione generata dallasuspense è la risoluzione del mistero, che di solito avviene in maniera totalmente razionale, senza dettagli in sospeso o nodi da sciogliere.
Sia nellaletteratura, sia nelcinema, lasuspense viene costruita nel corso della narrazione, sino a raggiungere la cosiddettaSpannung, grazie agli accorgimenti tipici del genere: l'accavallamento di più trame,personaggi che operano nell'ombra o, nel caso del cinema, i temi musicali ad effetto, le scene alrallentatore e icliffhanger:Alfred Hitchcock, maestro del thriller, ha introdotto l'espediente delMacGuffin che oltre a dare dinamicità alla trama, genera nello spettatore una certa dose disuspense.
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