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Susanna Ronconi

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Susanna Ronconi all'epoca dell'arresto

Susanna Ronconi (Venezia,29 giugno1951) è un'exbrigatista, exterrorista esaggistaitaliana, membro delleBrigate Rosse prima e diPrima Linea poi.

Biografia

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Poco più che ventenne fece parte, assieme aRoberto Ognibene,Fabrizio Pelli,Giorgio Semeria,Martino Serafini, del commando delleBrigate Rosse autore dell'assalto avvenuto nella sede del MSI di Padova del 17 giugno 1974; il commando assassinò due persone,Graziano Giralucci eGiuseppe Mazzola. A sparare materialmente fu Pelli, l'unico "autorizzato" dalle BR, mentre Susanna Ronconi ebbe funzione di palo e raccolse i documenti sottratti dalla sedeMSI. Fu il primo omicidio, sebbene non premeditato, commesso dalleBrigate Rosse.

Pelli morì in carcere prima della sentenza, Ognibene fu condannato a 18 anni di reclusione, Ronconi e Semeria a 12 anni, Serafini a sette anni e sei mesi.

Fu anche esecutrice con altri militanti diPrima Linea dell'omicidio del professoreAlfredo Paolella. Fu arrestata a Firenze il 3 dicembre 1980 dopo sei anni di latitanza.[1] Il 3 gennaio 1982 Ronconi, insieme aMarina Premoli,Loredana Biancamano,Federica Meroni, evasero dal carcere di Rovigo, grazie all'azione di un gruppo di militanti (guidati daSergio Segio, compagno e in seguito marito – i due si sposarono in carcere – di Ronconi) che fece saltare per aria un muro di cinta del penitenziario,[2] provocando accidentalmente la morte di un passante, Angelo Furlan, falegname in pensione di 64 anni, colpito da una scheggia mentre portava a spasso il cane.[3][4]

Dopo l'evasione, in seguito alla scissione di PL, aderisce aiComunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria, mentre Segio capeggia il Nuclo di comunisti; le due organizzazioni, nonostante alcune differenze di approccio, collaborarono in più occasioni.[5][6] Il 21 gennaio del 1982, a seguito di un posto di blocco a Monteroni d'Arbia, alle porte di Siena, sparò e uccise, insieme a Sonia Benedetti, due giovani carabinieri ausiliari:Euro Tarsilli eGiuseppe Savastano.

Arrestata nuovamente il 28 ottobre dello stesso anno[7], fu condannata a 22 anni di reclusione. Anche lei, come gli altri appartenenti al gruppo di Prima Linea, si dissocerà, dichiarando conclusa l'esperienza della lotta armata. Nel 1989 ottiene un primo permesso d'uscita e nel 1991 conseguirà un lavoro all'esterno e poi la semilibertà. Nel 1998 finisce di scontare la pena, ridotta dai benefici di legge.

Attività istituzionali

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Lavora per ilGruppo Abele didon Ciotti e per ASL e Comuni, soprattutto in Toscana e Lombardia, occupandosi di tematiche legate agli stupefacenti. All'epoca delsecondo governo Prodi, il ministroLivia Turco aveva espresso la volontà di inserirla con un ruolo di consulente ministeriale per la lotta alla droga, a cui rinunciò per via di alcune proteste[8].

Il 5 dicembre 2006 il ministro per la Solidarietà sociale,Paolo Ferrero delPartito della Rifondazione Comunista (PRC), nomina Susanna Ronconi membro della Consulta Nazionale delle tossicodipendenze[9]. Il 2 marzo 2007 si apprende che il ministro è indagato. Il reato ipotizzato dalla Procura di Roma, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, sarebbe quello di abuso d'ufficio per aver dato un incarico a un soggetto interdetto dai pubblici uffici. A seguito delle polemiche Susanna Ronconi si dimette e il ministro le revoca la nomina[8].

Attività di scrittura

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Ha scritto testi autobiografici, sulle droghe e, dafemminista, ha analizzato per prima il pericolo di un "populismo penale di tipo femminile e femminista"[10]in Italia, intendendo per ciò la tendenza e la pratica di delegare alcodice penale (e alla pena) il fronteggiamento di questioni sociali complesse, quali appunto quelle di genere, facendo inoltre prevalere una funzione simbolica del penale, e caricando di conseguenza ogni sentenza nel merito e ogni pena comminata di questa responsabilità simbolica, venendo meno inoltre ai principi delgarantismo in fase di giudizio.

Libri

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  • Città, droghe, sicurezza. Uno sguardo europeo tra penalizzazione e welfare, Monica Brandoli e Susanna Ronconi.
  • Recluse, lo sguardo della differenza femminile sul carcere, Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
  • Droghe e autoregolamentazione. Note per consumatori e operatori, Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
  • Miccia corta, una storia di prima linea, Sergio Segio.

Curiosità

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Note

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  1. ^l'Unità, 4 dicembre 1980 (PDF), suarchivio.unita.news.URL consultato il 20 aprile 2023(archiviato il 20 aprile 2023).
  2. ^EVASIONE DA ROVIGO PENE PER DUE SECOLI
  3. ^Corriere Veneto, 9 marzo 2005 (PDF), sumicciacorta.it.URL consultato il 20 aprile 2023(archiviato il 20 aprile 2023).
  4. ^l'Unità, 5 gennaio 1982
  5. ^l'Unità, 26 ottobre 1985 (PDF), suarchivio.unita.news.URL consultato il 20 aprile 2023(archiviato il 20 aprile 2023).
  6. ^l'Unità, 18 ottobre 1985, pag. 8 (PDF), suarchivio.unita.news.URL consultato il 20 aprile 2023(archiviato il 20 aprile 2023).
  7. ^*l'Unità, 29 ottobre 1982 (PDF), suarchivio.unita.news.URL consultato il 20 aprile 2023(archiviato il 20 aprile 2023).
  8. ^ab Caterina Pasolini,"Clima pesante", la Ronconi si dimette L'ex brigatista lascia la Consulta di Ferrero, surepubblica.it, 1º marzo 2007.
  9. ^ M.Antonietta Calabrò,Droga, un'ex br nella Consulta, sucorriere.it, 6 dicembre 2006.
  10. ^ Redazione,Femminicidio. Le donne rischiano il populismo penale?, sula Società della Ragione, 30 dicembre 2020.URL consultato il 21 gennaio 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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