Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Supermarine S.5

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Supermarine S.5
Descrizione
TipoIdrocorsa
Equipaggio1
ProgettistaReginald J. Mitchell
CostruttoreRegno Unito (bandiera)Supermarine
Data primo volo7 giugno1927
Utilizzatore principaleRegno Unito (bandiera)RAF
Esemplari3
Sviluppato dalSupermarine S.4
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,06m (23ft 2in)
Apertura alare7,77 m (25 ft 6 in)
Altezza3,38 m (11 ft 1 in)
Superficie alare10,68 (115ft²)
Peso a vuoto1 229kg (2 710lb)
Peso max al decollo1 474 kg (3 250 lb)
Propulsione
MotoreUnNapier Lion VIIB,
12cilindria W,
raffreddatoa liquido
Potenza875hp (652kW)
Prestazioni
Velocità max499km/h (310mph, 269kt)
TrofeiVincitore dellaCoppa Schneider nel1927

Dati tratti da Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo[1].

voci di aeroplani sperimentali presenti su Wikipedia
Il Supermarine S.5N.220 vincitore dellaCoppa Schneider del1927 aVenezia
Il Supermarine S.5N.219 allaCoppa Schneider del1927 aVenezia

IlSupermarine S.5 era unidrocorsa,monoplano e monomotore, realizzato dall'aziendabritannicaSupermarine nella seconda metà deglianni venti.

Realizzato specificamente per laCoppa Schneider partecipò, aggiudicandosela, all'edizione del1927.

Storia del progetto

[modifica |modifica wikitesto]

Il Supermarine S.5 fu il velivolo cheReginald Mitchell progettò per la partecipazione alla Coppa Schneider del 1927: dopo la sfortunata prova del1925 del precedente modelloS.4, il progettista della Supermarine rimase fedele alla formula monoplana che aveva mostrato la propria validità durante l'edizione del1926, con la vittoria dell'italianoMacchi M.39.

Il disegno dell'S.5 venne mantenuto segreto il più a lungo possibile[2], nel tentativo di non concedere agli avversari la possibilità di valutare le innovazioni apportate alla cellula. Venne portato in volo il 7 giugno del1927, circa 4 mesi prima della gara che si sarebbe svolta aVenezia. Dell'S.5 vennero complessivamente realizzati tre esemplari.

Tecnica

[modifica |modifica wikitesto]

Il Supermarine S.5 era unidrovolante a scarponi, monoplano, dalla struttura interamente metallica. La sua linea estremamenteaerodinamica era stata a lungo studiata nellegallerie del vento delRoyal Aircraft Establishment e delNational Physical Laboratory[1]. Il risultato portò ad una linea estremamente filante, con una superficie frontale massima del velivolo di soli 0,548[1].

Il motore era il 12cilindria WNapier Lion VII raffreddatoa liquido, che sviluppava la potenza di 875 hp a 3 300 giri/min. Ancora alla ricerca della miglior linea aerodinamica, i radiatori del liquido di raffreddamento erano disposti sulla superficie alare, mentre i radiatori dell'olio erano sistemati lungo la fusoliera[1].

Sui due esemplari inviati per partecipare alla gara di Venezia, i motori erano leggermente diversi tra di loro: il velivolo immatricolatoN.219 venne equipaggiato con un Napier Lion VIIA, il cui albero motore era collegato direttamente all'elica, mentre l'esemplareN.220 ricevette la versione VIIB del Lion, dotata diriduttore nel collegamento con l'elica[3].

Impiego operativo

[modifica |modifica wikitesto]

Dopo la mancata partecipazione all'edizione del 1926, l'Air Ministry decise di finanziare direttamente la squadra partecipante alla Coppa Schneider, inquadrando la struttura all'interno dellaRoyal Air Force presso la quale venne istituito loHigh Speed Flight (dall'inglese reparto di volo d'alta velocità)[4].

La gara di Venezia rappresentò una vittoria esaltante per i colori inglesi: i due esemplari dell'S.5 furono gli unici velivoli a completare il percorso di gara, aggiudicandosi così le prime due posizioni finali. Le loro prestazioni sul giro risultarono inavvicinate da tutti gli altri partecipanti[3].

Per la precisione il Supermarine S.5 matricolaN.220 si aggiudicò la manifestazione alla media (impressionante per l'epoca) di 453,282km/h (pari a 281,54mph)[3].

La carriera dell'S.5 proseguì con il tentativo di aggiudicarsi il record di velocità per la categoria di velivoli di appartenenza. Il tentativo, per il quale venne impiegato il velivolo matricolaN.221, venne funestato da un incidente, occorso il 12 marzo1928, nel quale perse la vita il pilotaSamuel Kinkead[5].

Dopo altri infruttuosi tentativi di strappare alMacchi M.52 il record di velocità[6], l'ultimo atto della vita operativa del Supermarine S.5 ebbe luogo nel corso dell'edizione del1929 della Coppa Schneider, quando il velivoloN.220 si piazzò al terzo posto nella gara vinta dal più recenteSupermarine S.6[7].

Utilizzatori

[modifica |modifica wikitesto]

Militari

[modifica |modifica wikitesto]
Regno Unito (bandiera) Regno Unito

Velivoli comparabili

[modifica |modifica wikitesto]
Italia (bandiera) Italia
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
  Stati Uniti

Elenco dei velivoli partecipanti alla Coppa Schneider del 1927, tratto da www.schneider-cup.com[8].

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abcd Enzo Angelucci, Paolo Matricardi,Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.2), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. p.83-5.
  2. ^(EN)Editorial Comment, inFlight, 18 novembre 1926.URL consultato il 4 dicembre 2010.
  3. ^abc(EN)The Schneider Trophy Race, inFlight, 29 settembre 1927.URL consultato il 4 dicembre 2010.
  4. ^(EN)The Schneider Trophy - 70th Anniversary, suRoyal Air Force - Agile Adaptable Capable,http://www.raf.mod.uk/, 22 gennaio 2009.URL consultato il 4 dicembre 2010(archiviato dall'url originale il 13 luglio 2007).
  5. ^(EN)Flight Lieut Kinkead, inFlight, 15 marzo 1928.URL consultato il 4 dicembre 2010.
  6. ^(EN)The Attempt on the World's Speed Record, inFlight, 8 novembre 1928.URL consultato il 4 dicembre 2010.
  7. ^(EN)Schneider Trophy 1929, inFlight, 13 settembre 1929.URL consultato il 4 dicembre 2010.
  8. ^(EN)Schneider Cup Re-Enactment Eligible Aircraft, suSchneider Trophy Races,http://www.schneider-cup.com.URL consultato il 3 dicembre 2010(archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi,Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.2), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. p.83-5.
  • Achille Boroli, Adolfo Boroli,L'Aviazione (Vol.12), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, pp. p.132.

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Supermarine Aviation Works
Designazione
aziendale
Type 179 ·Type 223 ·Type 224 ·Type 232 ·Type 236 ·Type 238 ·Type 239 ·Type 302 ·Type 308 ·Type 310 ·Type 313 ·Type 316 ·Type 317 ·Type 318 ·Type 319 ·Type 322 ·Type 324 ·Type 325 ·Type 334 ·Type 380 ·Type 381 ·Type 508 ·Type 517 ·Type 525 ·Type 528 ·Type 529 ·Type 535 ·Type 544 ·Type 545 ·Type 559 ·Type 571 ·S.1 ·S.2 ·S.3 ·S.4 ·S.5 ·S.6/S.6B
Per ruoloda competizioneS.4 ·S.5 ·S.6/S.6B ·Sea Lion I ·Sea Lion II ·Sea Lion III ·Sea Urchin
cacciaAttacker ·Baby ·Nighthawk ·Scimitar ·Seafang ·Seafire ·Sea King ·Spiteful ·Spitfire ·Swift ·Type 224 ·Type 545 ·Type 559

bombardieriType 322 ·Supermarine B.12/36
ricognizioneNanok ·Scapa ·Scarab ·Scylla ·Seal ·Seagull (1921) ·Seagull ASR-1 ·Seamew ·Sea Otter ·Sheldrake ·Solent ·Stranraer ·Walrus

civili: Air Yacht ·Channel ·Commercial Amphibian ·Sea Eagle ·Southampton ·Sparrow ·Swan
Su licenzaAD Flying Boat ·AD Navyplane
Controllo di autoritàLCCN(ENsh2009008666 ·J9U(EN, HE987007554657305171
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Supermarine_S.5&oldid=124132396"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp