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Sunnismo

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Calligrafia sunnita in arabo che dice: "Ahl al-sunna wa l-jamāʿa", cioè "La gente della sunna e della comunità".

Ilsunnismo (in araboاهل السنة والجماعة?,ahl al-sunna wa l-jamāʿa[1], "il popolo della Sunna e della Comunità") è la corrente maggioritaria dell'Islam, comprendendo circa l'85% dell'intero mondo islamico[2]. Essa riconosce la validità dellaSunna (consuetudine[3], identificata con iSei libri) e si ritiene erede della giusta interpretazione delCorano[1], articolata giuridicamente in 4 scuole omadhhab. Queste si dividono inhanafismo,malikismo,sciafeismo,hanbalismo.

Mentre ilcristianesimo è la maggiore religione del mondo (con 2,4 miliardi di aderenti) e l'Islam la seconda (con 1,8 miliardi), come confessioni il sunnismo (1,6 miliardi) supera ilcattolicesimo (1,3 miliardi). Nell'islam, oltre al sunnismo, leprincipali confessioni sono rappresentate dallosciismo e dalkharigismo. Sono presenti inoltre numerose forme minori (vedidenominazioni islamiche).

Nel sunnismo, così come nelle altre confessioni islamiche, ci sono divisioni interne tra i credentisufi e coloro che rifiutano l'approccio sufico.

Storia

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Il quartocaliffoʿAlī b. Abī Ṭālib, sospettato da alcuni di essere il mandante dell'uccisione diʿUthmān, il terzo califfo, si scontrò nel 656 conAisha, moglie del ProfetaMaometto, e sconfisse il movimento di opposizione da lei organizzato nellabattaglia del Cammello (da notare che i musulmani della fazione di Aisha non avevano alcun problema ad avere un capo donna, vediMovimenti liberali nell'Islam). Poi ʿAlī affrontòMuʿāwiya, governatore dellaSiria e capoclan degliOmayyadi, di cui faceva parte anche il califfo assassinato: gli eserciti dei due avversari siscontrarono nel 657 nella piana diSiffin. Le sorti di Muʿāwiya sembravano ormai compromesse, quando uno dei suoi uomini architettò un'astuzia che capovolse le sorti della battaglia. Muʿāwiya chiese un "arbitraggio" e ʿAlī fu costretto ad accettare dalle pressioni di una parte del suo esercito. La mattina seguente essi pretesero però che i combattimenti riprendessero e, al rifiuto del califfo, abbandonarono le sue file. Il loro nome dikharigiti (dalla radice araba <kh-r-j> "uscire"), ha fatto credere a molti che ciò indicasse il loro abbandono dei ranghi califfali, ma la più accreditata etimologia, motivata daLaura Veccia Vaglieri nel suo articolo "Sulla denominazione 'Khawārij'"[4] ricorda la loro uscita dalla cittadina di Harura, dove essi si sarebbero riuniti per decidere la loro linea d'azione.

Quanti rimasero fedeli ad ʿAlī presero il nome di "alidi" e, un paio di secoli più tardi, quello disciiti. I seguaci diMuʿāwiya, sempre due secoli più tardi, assunsero invece il nome di sunniti ("quelli dellaSunna").

Caratteristiche

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Nato nella discussioneteologicaislamica (kalām), il sunnismo si differenzia essenzialmente dallosciismo (organizzatosi come dottrina prima del sunnismo) per il suo netto rifiuto di riconoscere la pretesa degli sciiti che la guida della Comunità islamica (Umma) dovesse essere riservata alla discendenza del profetaMaometto attraverso sua figliaFāṭima e suo cuginoʿAlī ibn Abī Ṭālib. Al contrario il sunnismo sostiene un'elezione da parte di una ristretta cerchia della persona alla guida dellaUmma (che una volta era ilcaliffo).

Le differenze coinvolgono alcuni aspetti teologici e giuridici, in cui sono sorte nel tempo varie scuole giuridiche (omadhhab), di cui sopravvivono oggi solo l'hanafismo, ilmalikismo, losciafeismo e l'hanbalismo. Il termine "salafismo" (ambiguo ma ormai atto a indicare una visione molto conservatrice dell'islam) e quello "wahhabismo" sarebbero correnti recenti dell'hanbalismo, però laConferenza islamica mondiale a Groznyj inRussia del 2016 ha dichiarato ilsalafismo e ilwahhabismo non sunnite (e quindi non hanbalite), nel qual caso queste sarebbero classificate frange prossime al pensiero e alla pratica delkharigismo (oggi pressoché scomparso tranne l'ibadismo dell'Oman e forse, appunto, queste due nuove entrate recenti). Movimenti teologici molto seguiti in ambito sunnita sono l'asharismo (fatto proprio dal malikismo e dallo sciafeismo), ilmaturidismo (assunto dall'hanafismo) e quello dell'Ahl al-Hadith (assunto dall'hanbalismo).

La questione della guida

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Area di diffusione dell'Islam: in verde il territorio a prevalenza sunnita
Distribuzione delle scuole giuridico-religiose islamiche nel mondo

Secondo il sunnismo, alla guida politica e spirituale (non strettamente religiosa però) della Comunità poteva accedere qualunque musulmano (maschio o femmina[5]) pubere, di buona moralità, di sufficiente dottrina e sano di corpo e di mente. Il fatto di essere maschio,meccano o, almeno,arabo, era un elemento preferenziale ma non essenziale. Sotto questo profilo il sunnismo respingeva quindi decisamente la pretesa deikharigiti che la guida della società islamica fosse riservata al migliore dei credenti: qualità difficile da individuare e ancor più difficile da mantenere, perché un semplice peccato, anche non grave, avrebbe fatto perdere tale qualità all'imam ("guida", ma intesa qui come sinonimo dicaliffo) facendolo decadere dal suo supremo ufficio.

Le differenze politiche furono mascherate dalla discussione teologica riguardante chi potesse essere qualificato musulmano e la natura del peccato, se esso fosse o meno in grado di far perdere la qualifica di credente. Il riferimento tradizionale dei sunniti in materia dicaliffato è l'esempio dei "califfi ben guidati", cioè i primi quattro dopoMaometto (Abu Bakr,ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb,ʿOthmān eʿAlī). Da notare che tutti e quattro furono eletti (da una ristretta cerchia di notabili) e quindi il sunnismo avrebbe in teoria, se non sempre in pratica, una predilezione per lademocrazia (vedidemocrazia islamica, esistente nel sunnismo inTunisia,Turchia,Pakistan,Bangladesh,Malaysia,Senegal,Mauritania,Indonesia,Bahrein,Giordania,Kuwait,Marocco,Kosovo,Costa d'Avorio e con altre confessioni islamiche o altre religioni inLibano,Albania,Bosnia ed Erzegovina,Macedonia del Nord eIraq).

Dal 1969 i Paesi sunniti fanno riferimento per la difesa dei valori dell'Islam all'Organizzazione della cooperazione islamica (che alcuni considerano erede del califfato, con califfo il segretario generale), quelli sunniti democratici dal 1999 all'Unione parlamentare degli Stati membri della OIC.

Luoghi sacri

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I tre più importanti luoghi sacri del sunnismo sono gli stessi disciiti ekharigiti (cioèAl-Masjid al-Haram dellaMecca, secondo laMoschea del Profeta aMedina). Il terzo posto è la moschea della roccia aGerusalemme inIsraele, altri luoghi cari sono l'università islamicaal-Azhar alCairo (in particolare la suamoschea) inEgitto. Seguono laMoschea degli Omayyadi aDamasco inSiria[6][7][8], laGrande moschea di Qayrawan (nominalmente dedicata aSīdīʿUqba b. Nāfiʿ) inTunisia,[9][10][11] laTomba dei Patriarchi (o Santuario di Abramo) aHebron,[12]Bukhara inUzbekistan,[13][14]Eyüp (distretto di Istanbul) eAyasofya aIstanbul inTurchia,[15][16] poiHarar[17][18] inEtiopia.

Note

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  1. ^absunnismo, inDizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2031.URL consultato il 27 maggio 2019.
  2. ^sunnita, inTreccani.it –Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.URL consultato il 27 maggio 2019.
  3. ^sunna, inTreccani.it –Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.URL consultato il 27 maggio 2019.
    «la consuetudine diMaometto nelle varie circostanze della vita»
  4. ^Rivista degli Studi Orientali, 26 (1951), pp. 41-46.
  5. ^Si pensi - solo per fare alcuni esempi - alla figura diBenazir Bhutto, eletta inPakistan sunnitaPrimo ministro nel 1988,Sheikh Hasina, eletta primo ministro del sunnitaBangladesh nel 2009, o prima ancora al ruolo svolto daʿĀʾisha nellaBattaglia del cammello nel 656 o aSitt al-Mulk, sorella dial-Ḥākim I, nell'Egitto sciitafatimide del 996.
  6. ^ Janet L. Abu-Lughod (contributor),Damascus, in Michael R. T. Dumper e Bruce E. Stanley (a cura di),Cities of the Middle East and North Africa: A Historical Encyclopedia,ABC-CLIO, 2007, pp. 119–126,ISBN 978-1-5760-7919-5.
  7. ^Damascus: What’s Left, Sarah Birke, New York Review of Books
  8. ^Faedah M. Totah, "Return to the origin: negotiating the modern and unmodern in the old city of Damascus", su:City & Society 21.1 (2009): 58-81.
  9. ^Roni Berger, "Impressions and thoughts of an incidental tourist in Tunisia in January 2011", su:Journal of International Women's Studies 12.1 (2011), pp. 177-178.
  10. ^Nagel, Ronald L. "Jews of the Sahara", suEinstein Journal of Biology and Medicine 21.1 (2016), pp. 25-32.
  11. ^Ray Harris and Khalid Koser, "Islam in the Sahel" su:Continuity and Change in the Tunisian Sahel, Routledge, 2018, pp. 107-120.
  12. ^ Anita Vitullo,People Tied to Place: Strengthening Cultural Identity in Hebron's Old City, inJournal of Palestine Studies, vol. 33, 2003, pp. 68-83,DOI:10.1525/jps.2003.33.1.68. quote: From earliest Islam, the sanctuaries of Hebron and Jerusalem [al-Haram al-Ibrahimi and al-Haram al-Sharif] were holy places outranked only by Mecca and Medina; the Ibrahimi Mosque was regarded by many as Islam’s fourth holiest site. Muslims believe that the Hebron sanctuary was visited by the Prophet Muhammad on his mystical nocturnal journey from Mecca to Jerusalem.
  13. ^Kevin Jones, "Slavs and Tatars: Language arts", su:ArtAsiaPacific 91 (2014), p. 141.
  14. ^Razia Sultanova,From Shamanism to Sufism: Women, Islam and Culture in Central Asia. Vol. 3. IB Tauris, 2011.
  15. ^Emeka E.Okonkwo and C. A. Nzeh, "Faith–Based Activities and their Tourism Potentials in Nigeria", su:International Journal of Research in Arts and Social Sciences 1 (2009), pp. 286-298.
  16. ^Mir, Altaf Hussain,Impact of tourism on the development in Kashmir valley. Diss. Aligarh Muslim University, 2008.
  17. ^Patrick Desplat, "The Making of a ‘Harari’City in Ethiopia: Constructing and Contesting Saintly Places in Harar", su:Dimensions of Locality: Muslim Saints, Their Place and Space 8 (2008), p. 149.
  18. ^Harar - the Ethiopian city known as 'Africa's Mecca', BBC, 21 July 2017

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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OriginiArabia preislamica ·Sabei ·Qataban ·Himyariti ·Raydaniti ·Lihyaniti ·Thamudeni ·Quraysh (Qusayy ibn Kilāb) ·Banu 'Ad ·Ḥanīf ·Hubal ·ʿAmr ibn Luḥayy ·Kahin (veggente) ·Jinn ·Dhu l-Kifl ·Muruwwa ·Iram delle ColonneIslam
Cinque pilastri dell'islamshahādah (Testimonianza di fede) ·ṣalāt (preghiera) ·sujūd (Prosternazione) ·zakāt (elemosina legale) ·ṣawm (digiuno) ·ḥajj (pellegrinaggio a La Mecca)
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Madhhab
(scuole giuridico-religiose)
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