| Su Nuraxi | |
|---|---|
| Civiltà | nuragica |
| Epoca | età del bronzo |
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Comune | |
| Altitudine | 238[1] m s.l.m. |
| Dimensioni | |
| Superficie | 23 300 m² |
| Altezza | 14,10[2] |
| Larghezza | 10[2] |
| Scavi | |
| Data scoperta | 1950 |
| Date scavi | tra il1950 e il1957 |
| Organizzazione | Giovanni Lilliu |
| Archeologo | Giovanni Lilliu |
| Amministrazione | |
| Visitabile | Sì |
| Visitatori | 76 219(2022) |
| Sito web | www.fondazionebarumini.it emusei.sardegna.beniculturali.it/ |
| Mappa di localizzazione | |
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| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
Su Nuraxi (AFI:/su nuˈraʒi/), o, più propriamente, ilvillaggio nuragico di Su Nuraxi, è uninsediamento umano risalente all'età nuragica che si trova inSardegna, in territorio diBarumini. Cresciuto intorno a unnuraghe quadrilobato, cioè con un bastione di quattro torri angolari più una centrale, risalente alXVI-XIV secolo a.C., l'insediamento si è sviluppato tra ilXIII e ilVI secolo a.C. È uno dei villaggi nuragici più grandi dellaSardegna.
Il sito è stato classificato dall'UNESCO comepatrimonio mondiale dell'umanità[3] nel1997.[4]
| Su Nuraxi di Barumini | |
|---|---|
| Tipo | Culturali |
| Criterio | (I) (III) (IV) |
| Pericolo | Non in pericolo |
| Riconosciuto dal | 1997 |
| Scheda UNESCO | (EN)Su Nuraxi di Barumini (FR)Scheda |
| Manuale | |

La struttura più antica del nuraghe è costituita da unatorre centrale a tre camere sovrapposte (alta18,60 m.), edificata tra il secolo XVII a.C. e ilXIII a.C., in blocchi dibasalto.[5] In seguito, nel periodo del Bronzo tardo, vennero edificate attorno alla torre centrale quattro torri unite tra loro da una cortina muraria con unballatoio superiore (andato perduto), comunicanti tutte su un cortile interno servito da unpozzo. In tempi più tardi, nell'Età del ferro, il complesso venne attorniato da un'ulteriore cortina muraria pentalobata.
La differenza delle costruzioni indica che vi fosse una qualchegerarchia sociale. Le pareti erano in blocchi dipietra sovrapposti e non da un unicomonolite. Le porte e le finestre erano per la prima volta utilizzabili, e le loro spalle leggermente inclinate in modo da ridurre l'entrata di luce e diminuire il rischio di rottura dell'architrave. Questi ultimi erano più spessi al centro e meno ai lati, a dimostrazione del fatto di aver capito che gli architravi si rompono al centro.

Questo complesso era il fulcro difensivo di quella che si può considerare la "capitale" di un antico "cantone" protosardo. Qui risiedevano i principi che, per un lungo periodo e attraverso alterne vicende, governarono questo territorio e la sua vasta area circostante.
Oltre a essere una semplice fortezza, la struttura costituiva il centro direzionale e organizzativo di un piccolo "stato" pedemontano. La sua posizione, al confine tra le regioni storiche dellaMarmilla e delSarcidano, era strategicamente cruciale: permetteva infatti di controllare un'importante via di accesso che dalCampidano di Cagliari conduceva all'interno dell'isola.[1]
Attorno al nuraghe, dal periodo delBronzo tardo, venne edificato un villaggio nuragico destinato a ospitare la popolazione circostante. Il villaggio è composto da una cinquantina di capanne, edificate a pianta circolare tramite grossi massi murati a secco e ricoperte con tetti di forma conica in legno e frasche. Secondo Giovanni Lilliu, le ristrutturazioni successive non consentono di individuare il numero di case, il cui numero nella definitiva stesura edilizia varia da 40 a 200, ciò fa ipotizzare una popolazione tra 100 e 1 000 abitanti[6] Se nella fase antica le capanne furono strutturate ad un unico ambiente, in una fase più recente prevalse la tendenza della settorizzazione dell'abitazione. Tra le capanne rinvenute, le più significative sono apparse quella riservata agli incontri del capo, più grande e più articolata nella struttura, e la capanna riservata alle assemblee degli abitanti, nella quale sono stati ritrovati simboli delle divinità adorate. Altri ambienti sono stati riconosciuti come officine, cucine e centri di lavorazione agricola.[7]

Durante la prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) vennero costruite fognature e un sistema viario.[8]
Durante ilVI secolo a.C., lareggia subì distruzioni e fu poi successivamente ripristinata in epocaCartaginese per poi essere occupata daiRomani, prima di essere abbandonata definitivamente.
Il nuraghe e il villaggio erano strategicamente connessi a un sistema di altri nuraghi e siti nuragici, come quello polilobato ritrovato al di sotto dellacasa Zapata, nell'abitato diBarumini.
Il complesso archeologico fu interamente scavato tra il1950 e il1957, sotto la direzione dell'archeologobarumineseGiovanni Lilliu.[9] Gli scavi hanno consentito di ripercorrere le diverse fasi della costruzione dellareggia e del villaggio circostante, confermando la continuità di vita dell'intero complesso fino alI secolo a.C., inetà romana.
Gli scavi hanno portato alla luce importanti resti di utensili, di armi, di vasellame e di oggetti ornamentali.
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