Esempio di evento seguito in streaming da più persone (2021)
Nel campo delletelecomunicazioni, lostreaming, in italianoflusso multimediale oflusso audiovisivo, identifica un flusso didatiaudio/videotrasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una retetelematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione.
Generalmente la trasmissione in streaming avviene utilizzando i protocolliRTP eRTSP a livello di applicazione, mentre a livello di trasporto si utilizza prevalentemente il protocolloUDP.
Sostanzialmente esistono due tipologie di streaming:
Streamingon demand;
Streaming in diretta.
Sebbene a volte per trasmissioni via web si utilizzi il termine streaming come sinonimo di "diretta", è da chiarire che un contenuto in streaming può essere in diretta oppure no.
I contenutiaudio/video sono inizialmente compressi e memorizzati su unserver come file. Un utente può richiedere al server di inviargli i contenutiaudio/video. Non è necessarioscaricarli per intero sul PC per poterli riprodurre: i dati ricevuti vengono decompressi dalcodec e riprodotti pochi secondi dopo l'inizio della ricezione. Questo ritardo serve a creare un polmone (buffer in gergo) per rimediare alatenze o microinterruzioni della rete. Di questo tipo sono i flussistreaming diReal Video eReal Audio,Windows Media Player,QuickTime,Adobe Flash Video. Quest'ultimo era utilizzato dal sito diYouTube, sostituito poi daHTML5 video.[1]
Questo tipo di servizio viene offerto anche da parte di diverse reti televisive, comeMediaset oRAI, come servizio distreaming totale o parziale. Nel caso delle reti RAI si ha quasi la totalità delle trasmissioni a disposizione, ma non tutti i programmi vengono trasmessi o sono immediatamente disponibili.[2]
Nel corso degli anni 2010, lostreaming on demand di musica e film è andato progressivamente a sostituire i supporti fisici (CD, DVD) e digitali (download), grazie all'espansione di servizi comeSpotify,Apple Music,Amazon Music per la musica eNetflix,Hulu,Amazon Prime Video eDisney+ per il cinema. In particolare, nell'ambito dell'industria musicale, la sostituzione dellostreaming alle vendite tradizionali di dischi ha portato alla creazione di concetti come quello delleunità equivalenti ad album. Nel 2018, lostreaming ha rappresentato il 46,8% degli incassi dell'industria musicale, provenienti prevalentemente dai 255 milioni di utenti registrati a servizi a pagamento.[3]
È simile alla tradizionale trasmissione radio o video inbroadcast. Anche in questo caso i dati sono trasmessi utilizzando opportune compressioni per alleggerire il più possibile il carico sulla rete. La compressione dei contenuti introduce nel flusso un ritardo di circa dieci secondi. Di solito nel campo dello streaming live questo ritardo non costituisce un problema.
Attualmente l'evento più seguito in diretta streaming nel mondo è stato il concerto del 29 ottobre 2009 degliU2 suYouTube daPasadena, California, con 2,5 milioni di utenti unici e quasi 10 milioni di connessioni al flusso della diretta.[4] L'evento con maggiori visualizzazione in Italia appartiene al giornalistaMichele Santoro conRai per una notte e con 400 000 utenti contemporanei seguito dalla trasmissioneServizio pubblico che ha avuto una media 100 000 utenti contemporanei, nella puntata del 10 gennaio 2013 con la partecipazione diSilvio Berlusconi.
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La tecnologia dellostreaming viene utilizzata principalmente per inviare contenuti audio o video, ma con opportune personalizzazioni è possibile anche inviare contenuti di altro tipo, ad esempio testuale. In particolare alcuni servizi forniscono libri instreaming. Come per musica e video, il contenuto può essere solo fruito dal dispositivo che ne fa richiesta, non è possibile scaricarlo o salvarlo, a meno che il servizio non preveda espressamente il contrario.
Una piccola rivoluzione relativa alla regolamentazione delfile sharing e dei siti distreaming è avvenuta con una sentenza, prima non solo in Italia, ma anche a livello europeo, emessa dal Tribunale di Frosinone a febbraio 2017: essa riconosce che non è automatica la violazione del diritto d'autore se un sito ospita link astreamingdi film e musica su internet, anche conbanner pubblicitari, se non è chiaro il fine di lucro e riconosce quindi che se non ci sono prove sufficienti, un sito non può essere chiuso e il suo gestore sanzionato.[5]
Per la precisione, il giudice che ha emesso la sentenza ha accolto il ricorso contro una ordinanza-ingiunzione del 2015 con cui al gestore dei siti filmakers.biz, filmaker.me, filmakerz.org, e cineteka.org era stato ingiunto di pagare (a titolo di sanzione amministrativa ex art. 174-bis L. 22 aprile 1941, n. 633[6]) la somma di 546.528,69 euro, oltre le spese, per aver violato l'art. 171-ter ,2° co, lett. a-bis della L. 22 aprile 1941, n. 633 e successive modifiche.[7]
Si tratta di una sentenza rigorosa, emessa dopo una lunga analisi operata sul portale e sulle singole fonti di prova dal giudice, quest'ultimo rilevando come l'indicazione di link non possa qualificarsi come messa a disposizione diretta di file protetti dal diritto d'autore ha ritenuta lecita l'attività del portale. La decisione è avvenuta nonostante la presenza dibanner pubblicitari, in quanto il giudice ha evidenziato quanto in sé ilfile sharing, cioè la condivisione di file protetti dal diritto d'autore, sia un risparmio di spesa e non una attività con finalità di lucro.
Si legge nella sentenza: "Giova precisare che l'art. 171-ter, 2 comma, lett. a-bis della L. 633/41 presuppone la comunicazione al pubblico a fini di lucro di un'opera protetta dal diritto d'autore, o di parte di essa, attuata mediante la sua diffusione in un sistema di reti telematiche, attraverso connessioni di qualsiasi genere. Con l'espressione 'a fini di lucro deve intendersi un fine di guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell'autore del fatto".
Questo significa che nel caso specifico al fine di riconoscere la commissione dell'illecito avrebbe dovuto essere provato l'intento delfile sharer di trarre dalla comunicazione al pubblico, per il tramite della messa in condivisione in rete di opere protette, un guadagno economicamente apprezzabile e non un mero risparmio di spesa.
La sentenza ribadisce dunque: "Priva di pregio è la giustificazione fornita (dalle Autorità n.d.r.) secondo cui l'assenza di finalità lucrative sarebbe irrilevante, poiché l'art 174 bis è applicabile a tutte le violazioni previste nella sezione e quindi anche in ipotesi di violazione dell'art 171 1° co L 633/1941, atteso che (al gestore ndr) è stata irrogata la sanzione amministrativa per aver violato l'art. 171 ter, comma 2, lettera a-bis e non altra disposizione normativa".
In conclusione quindi in questa situazione è stato stabilito dal giudice che non è stato provato che il titolare del sito web abbia tratto un guadagno dall'attività economica connessa alla gestione del sito, per cui è stata annullata l'ordinanza-ingiunzione facendo venire meno la sanzione amministrativa prevista dall'art. 174-bis della Legge sul Diritto d'Autore.
Alcune applicazioni di sincronizzazione e condivisione di contenuti (ad esempio Drive File Stream di Google) usano il terminestream per designare l'accesso di un contenuto archiviato in cloud da una posizione locale, come fruizione dello streaming. Lo stream non è materialmente archiviato in locale ma è solo caricato nellacache del dispositivo per utilizzarlo (modifiche, visualizzazione, salvataggio in altra posizione, ecc.).
Uno stream, in pratica, è un'istanza di un contenuto di streaming; materialmente non è altro che la visualizzazione di un file o di una cartella, solitamente accompagnata da un'icona, presente nell'applicazione di gestione file utilizzata, che fa capire che l'oggetto è conservato sul cloud. Normalmente, le applicazioni dedicate permettono anche di scegliere se la fruizione sia di tipostreaming oppuremirroring (la copia archiviata in locale sincronizzata con quella presente sul cloud).
Lo streaming, formato preso in considerazione nell'industria discografica a partire dagli inizi deglianni dieci, ha registrato una crescita esponenziale sin dalla metà deglianni zero; infatti, l'International Federation of the Phonographic Industry ha rivelato per la prima volta il ricavo complessivo prodotto dal fattore nel 2005, pari a100000000$.[8] Dopo l'ascesa di servizi streaming comeSpotify e il conseguente calo delle vendite fisiche e digitali, i guadagni generati dallo streaming hanno superato per la prima volta il miliardo di dollari nel 2012, e l'anno dopo, l'IFPI ha introdotto il concetto diunità equivalente ad album per determinare i prodotti e gli artisti più consumati mondialmente.
L'International Federation of the Phonographic Industry ha dichiarato per la prima volta la percentuale di incasso dello streaming rispetto al fatturato totale nel 2017, anno in cui l'elemento ha rappresentato il 38% del valore generale.[9] Due anni più tardi lo streaming è stato il primo formato a rappresentare oltre la metà dei guadagni totali nelXXI secolo (56%,11400000000$),[10] superando la percentuale più alta registrata daldigitale nel 2016 (50%), che includeva lo stesso streaming.[11] Ha continuato a raccogliere sempre più fatturato, comeimpatto socioeconomico dellapandemia di COVID-19,[12][13] fino a raggiungere un picco del 69% nel 2024; nello stesso anno, inoltre, dei 29,6 miliardi di dollari totali accumulati nel corso dei dodici mesi, 20,4 miliardi sono provenienti dallo streaming.[14] L'industria discografica ha così raggiunto il fatturato più alto in quasi due decenni,[14] quando nel 2005 il valore fu pari a 31,595 miliardi.[15] I20400000000$ escludono i guadagni dellaFederazione Russa come conseguenza dell'invasione dell'Ucraina e lerelative sanzioni applicate: ciononostante, nel maggio 2025 laNacional'naja Federacija Muzykal'noj Industrii ha dichiarato di aver rilevato37600000000000₽ dallo streaming musicale in suolo russo nei dodici mesi.[16]
L'areaMENA è quella ad aver registrato la percentuale più alta derivante dallo streaming in un unico anno, dove i ricavi del formato hanno rappresentato il 99,5% delle entrate totali nel 2024; in questo modo, è risultata la regione con la crescita annuale più alta del giro d'affari (+22,8%), rispetto all'Africa subsahariana e gli altri quattro continenti (Antartide esclusa).[14]
Dati di mercato mondiali riportati annualmente dall'IFPI
^(EN) Isabella Gomez Sarmiento, Hazel Cills, Ann Powers, Sidney Madden, Lars Gotrich,How the pandemic changed music, suNPR, 15 marzo 2025.URL consultato il 10 maggio 2025.