| Strategia del ragno | |
|---|---|
| Paese | Italia |
| Anno | 1970 |
| Formato | film TV |
| Genere | giallo, politico |
| Durata | 100 min |
| Lingua originale | italiano |
| Rapporto | 1,37:1 |
| Crediti | |
| Regia | Bernardo Bertolucci |
| Soggetto | Jorge Luis Borges(racconto) |
| Sceneggiatura | Marilù Parolini,Eduardo de Gregorio,Bernardo Bertolucci |
| Interpreti epersonaggi | |
| |
| Fotografia | Vittorio Storaro,Franco Di Giacomo |
| Montaggio | Roberto Perpignani |
| Scenografia | Maria Paola Maino |
| Costumi | Maria Paola Maino |
| Trucco | Sandro Melaranci |
| Produttore | Giovanni Bertolucci |
| Casa di produzione | RAI - Radiotelevisione Italiana,Red Film |
| Prima visione | |
| Data | 25 ottobre 1970 |
| Rete televisiva | Programma Nazionale |
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Strategia del ragno è unfilm per la televisione del1970 diretto daBernardo Bertolucci.
Liberamente ispirato al racconto diJorge Luis Borges del1944Tema del traditore e dell'eroe, il film racconta di un giovane che si reca nella sua città natale per investigare sul misterioso omicidio del padre, eroe dellaResistenza, avvenuto inepoca fascista. Co-prodotto dallaRai, il film fu presentato allaMostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e trasmesso in televisione nell'ottobre del 1970.
Athos Magnani è il figlio trentacinquenne di un antifascista, recante il suo stesso nome ed a lui somigliantissimo, ucciso dai fascisti nel1936. Athos giunge alla città paterna, Tara, un desolato e sinistro paesino della bassa padana, dove è stato chiamato dall'amante del padre, Draifa, con il compito di fare luce sulle circostanze mai del tutto chiarite del suo assassinio. Tara vive nel culto dell'eroe antifascista, con una via, un monumento e un circolo culturale a lui dedicati, ma all'arrivo del figlio gli abitanti si chiudono a riccio dinnanzi alle sue ricerche, palesandogli anche una certa ostilità per la sua stessa presenza.
Il giovane scopre, dai tre amici del padre, che Athos assieme a loro aveva pianificato un attentato aBenito Mussolini, che doveva venire al paese per inaugurare il teatro cittadino durante l'operaRigoletto. Qualcuno però fece una soffiata, e il duce non si recò più a Tara, mandando in aria i piani. Da parte di Draifa, invece, Athos scopre che il padre, già sposato con sua madre, non riusciva a decidere tra la moglie e l'amante. Di Athos Magnani, esce allora un ritratto controverso ed ambiguo, che confonde le indagini del figlio.
Al teatro, il proprietario terriero del posto e vecchio fascista nemico del padre, dichiara di non essere l'autore dell'omicidio. Più tardi, uno degli amici del padre gli rivela che la sera dell'omicidio, Draifa non era a Tara. Circondato dagli amici del padre, Athos fugge e si reca da Draifa, che afferma che la sera del delitto si trovavaMantova, per volere dello stesso Athos. Il giovane, deciso ad andarsene e dimenticare, conclude che furono gli amici del padre a fare la soffiata ai carabinieri e, una volta che Athos lo scoprì, lo uccisero.
Alla stazione però, sentendo le note del Rigoletto, Athos ritorna al paese e giunge in teatro. Qui capisce la verità: il padre tradì per paura e chiese agli amici di ucciderlo, in modo che la sua morte destasse l'antifascismo nel paese. Ad un discorso commemorativo sul padre, Athos non dice la verità e torna in stazione. Però, le rotaie sono coperte d'erba: nessun treno è passato per molto da Tara.
Le riprese sono state effettuate nell'estate del1969[1]. Le tavole dei titoli di testa sono del pittoreAntonio Ligabue. Le scene ambientate a Tara, il paesino immaginario dove si svolge gran parte del film, sono state girate aSabbioneta,Pomponesco eBrescello (stazione ferroviaria).[2] Le riprese del teatro sono state girate al teatro comunale Magnani diFidenza.
La villa dove dimora Draifa è Villa Longari Ponzone, situata aRivarolo del Re ed Uniti.
Il film è stato presentato in anteprima il 25 agosto 1970 alla31ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[3][4]
È stato trasmesso in prima serata sul canale televisivoProgramma Nazionale il 25 ottobre 1970, per poi essere replicato suSecondo Programma il 30 ottobre seguente.[5][6][7]
... un puzzle di menzogna e verità... in linea col cinema d'autore di quegli anni... agganci psicoanalitici... Riuscito l'incrocio tra il realismo della prima parte e il surrealismo della seconda. **½[8]
Altri progetti
| Film diBernardo Bertolucci | |
|---|---|
| Anni 1960 | La commare secca (1962) ·Prima della rivoluzione (1964) ·La via del petrolio (1965) ·Partner (1968) ·Agonia, episodio diAmore e rabbia (1969) |
| Anni 1970 | Il conformista (1970) ·Strategia del ragno (1970) ·Ultimo tango a Parigi (1972) ·Novecento (1976) ·La luna (1979) |
| Anni 1980 | La tragedia di un uomo ridicolo (1981) ·L'addio a Enrico Berlinguer (documentario collettivo, 1984) ·L'ultimo imperatore (1987) ·Bologna, episodio di12 registi per 12 città (1989) |
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