Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Dati | |
Classificazione | Strada statale |
Inizio | Bivio dallastrada statale 4 adAntrodoco |
Fine | Foggia |
Lunghezza | 340,5[1]km |
Provvedimento di istituzione | Legge 17 maggio 1928, n. 1094 |
Gestore | ANAS |
Percorso | |
Principali intersezioni | |
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Manuale |
Lastrada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico (SS 17)[1][2] è unastrada stataleitaliana che unisce le città dell'Aquila eFoggia; il percorso inizia diramandosi dallastrada statale 4 Via Salaria adAntrodoco, a breve distanza dal confine regionale traLazio eAbruzzo.
Il percorso della strada, già in gran parte presente in età antica, nacque tra Antrodoco e Foruli (Civitatomassa) come diramazione dellavia Salaria (probabilmente con il nome divia Cecilia); tra Foruli eCorfinium fu probabilmente parte dellavia Claudia Nova, mentre tra Corfinium eIsernia si suppone fosse parte di un'altra strada romana, della quale però si ignora il nome.
La strada costituiva la principale dorsale viaria dell'Appennino centrale, mettendo in collegamento molti centri dellaRegio IV. Nei pressi diSulmona la strada costeggiaCorfinio, borgo sorto sui ruderi dell'anticaCorfinium, capitale degliItalici durante laguerra sociale romana. La strada ripercorre a tratti le vie di alcuni antichi e importantitratturi che dall'Abruzzo raggiungevano ilTavoliere delle Puglie, tra i quali iltratturo Magno.
La strada fu costruita in varie epoche e il suo tratto settentrionale era noto in passato comeVia degli Abruzzi; al momento della sua elevazione a strada statale esisteva nella sua interezza già da tempo, la sua realizzazione non ha però inciso sull'urbanizzazione dei territori abruzzesi e molisani, prevalentemente montani e rurali. Non avendo velocizzato i collegamenti interregionali, anche a causa del percorso montano e tortuoso, ebbe comunque la funzione di unificare numerosi paesi e cittadine appenninici.
Con i suoi340 km è una delle strade statali più lunghe d'Italia, ed è una risorsa infrastrutturale anche dal punto di vista turistico, collegando diversi impianti sciistici e centri religiosi.
Dal 1963, nel tratto traSan Benedetto in Perillis ePopoli Terme, si svolge la storicacronoscalata Svolte di Popoli.
Le principali città attraversate sono:L'Aquila,Popoli Terme,Pratola Peligna,Sulmona,Castel di Sangro,Isernia,Bojano,Lucera eFoggia. Il tratto tra Sulmona e Castel di Sangro si sviluppa su alcune varianti rendendo il percorso più rettilineo rispetto al tortuoso tracciato originario grazie alla costruzione di viadotti e gallerie. Nel comune diRocca Pia l'antico tratto della statale, sostituito da diversi viadotti e trafori, è chiuso al traffico.
La strada lambisce per lo più centri di medie e piccole dimensioni, rendendola in gran parte priva di congestioni stradali. Il percorso montano la rende soggetta a intense precipitazioni nevose per l'intero tracciato: vige l'obbligo di transito con catene a bordo fino a Lucera e allePuglie.
La strada statale ha inizio adAntrodoco (0+000 km), diramandosi dallastrada statale 4 (111+000 km) (l'anticavia Salaria, che prima di Antrodoco toccaRoma eRieti, mentre dopo di essa raggiungeAscoli Piceno e ilmare Adriatico). Dai500 m s.l.m. di Antrodoco la statale si arrampica sulmonte Giano e sin dai primi chilometri sale ripida con varitornanti. Subito dopo entra nelle stretteGole di Antrodoco (note per essere state il centro dellabattaglia di Antrodoco, considerata la prima delRisorgimento)[3].
Fino all'Aquila la statale costeggia laferrovia Terni-Sulmona, attraversando le stazioni ferroviarie presenti lungo il percorso. La salita continua fino a toccare i1000 m circa presso il valico diSella di Corno (dove si trova l'attuale confine traLazio eAbruzzo, km 12+250); poi la strada scende verso laconca aquilana, lambendoCivitatomassa (km 23+230), borgo rurale costruito sui ruderi delpagus romano diForuli[4], nelmunicipium diAmiternum. Questo primo tratto costituisce la strada più breve e veloce tra Rieti-Terni e L'Aquila; ha registrato nel 2005 un traffico giornaliero medio di 2 265 veicoli, di cui il 18% di mezzi pesanti[5].
Oltrepassato il capoluogo abruzzese (km 31+440), segue approssimativamente il tracciato deltratturo L'Aquila-Foggia fino aCaporciano e deltratturo Centurelle-Montesecco fino aCollepietro lungo l'anticavia Claudia Nova che collegava il territorio degliEqui con quello deiVestini, e incontra l'ultimoforo del municipiosabino di Amiternum, Forcona. Entra poi in territorio vestino nel comune diPrata d'Ansidonia, l'anticaPeltuinum romana, e si avvicina ai paesi delparco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga attraversando rettilinea gli altipiani diBarisciano eNavelli, noti per le coltivazioni dizafferano[6] emandorli. Per un breve tratto si innesta nellaValeria aPopoli Terme, per poi diramarsi di nuovo dopo6 km a raggiungere Sulmona, dove è affiancata dabagolari, fatto insolito per una strada statale.
Prima che fosse deviata in periferia, attraversava il centro della città peligna. Il tracciato originale corrisponde all'attuale corso Ovidio. Non a caso alla fine del corso, in direzione sud, è presente una porta monumentale denominata "porta Napoli", a testimonianza dell'antica via Napoleonica. Seguendo poi viale Mazzini si ricongiungeva al tracciato della statale. In seguito, con il miglioramento della viabilità fuori le mura, il tracciato della statale fu spostato alle attuali circonvallazioni Orientale ed Occidentale, strade che costeggiano la cinta muraria. Un'altra modifica significativa fu apportata nei decenni successivi: venne realizzata una variante ex-novo che aggirava totalmente il centro abitato.
Tale variante si sviluppa dalla zona industriale fino alla zona dove termina viale Mazzini. Il tracciato differisce leggermente da questo perché fu aperta verso la fine degli anni ottanta una strada extraurbana principale che dalla chiesa di Santa Brigida si sviluppa su un tracciato ex-novo fino a ricongiungersi alla variante all'incrocio con via dei Cappuccini. La parte di variante aggirata con la strada extraurbana principale fu declassata a strada comunale.
Da Sulmona prosegue per la valle delGizio, seguendo per buona parte il percorso del fiume e quello deltratturo Celano-Foggia sottoPettorano sul Gizio, dopodiché inizia a salire verso l'altopiano delle Cinquemiglia, sovrastando con moderni viadotti l'antico tracciato che transitava perRocca Pia. Incontra pressoRivisondoli eRoccaraso lastrada statale 84 Frentana e a Castel di Sangro lastrada statale 83 Marsicana, lastrada statale 652 di Fondo Valle Sangro e lastrada statale 650 di Fondo Valle Trigno. Inoltre a Roccaraso la statale cessa di seguire il percorso del tratturo Celano-Foggia per iniziare a seguire quello deltratturo Pescasseroli-Candela nei pressi di Castel di Sangro.
Nel tratto da Castel di Sangro ad Isernia è sostituita dallastrada statale 17 var/A Isernia-Castel di Sangro a scorrimento veloce. Nel vecchio tracciato si entra inMolise dopo aver attraversato l'Alto Sangro, godendo di ampi panorami sulla sottostante valle delVolturno; è pochissimo urbanizzata, con poche cantoniere e case rurali, in una zona celebre per il fenomeno delbrigantaggiopre e post unitario.
Le stazioni ferroviarie di Sulmona e di Isernia sono collegate tra loro dallaferrovia Sulmona-Isernia, che segue un itinerario differente da quello stradale pur non discostandosi da esso che per pochi chilometri.
Ad Isernia la strada tocca appena il piccolo centro della città, presso lastazione ferroviaria, e prosegue in direzione sud-est. Lungo l'altopiano alle pendici dei monti delMatese, dove sono visibili i pascoli e le tracce dellatransumanza ovina tra Abruzzo e Puglia, è stata ampliata e modernizzata con la messa in sicurezza della maggior parte degli incroci e collegata con la superstrada perBenevento.
Tra Bojano eSepino lascia il percorso del tratturo Pescasseroli-Candela e prende la direzione di Foggia, lasciandosiCampobasso a nord, attraversa con un percorso tortuoso i monti del Sannio in un territorio prevalentemente rurale (talvolta soggetto a dense precipitazioni nevose).
Oltrepassa illago artificiale di Occhito, dove si raccorda con il percorso deltratturo Lucera-Castel di Sangro, ed entra nella Puglia attraverso imonti della Daunia, passa poi lungo ilTavoliere fino a Foggia. La strada a scorrimento veloce (S.S. 17 var) sostituisce, con una serie di ponti e trafori, il vecchio tortuoso percorso (ora S.P. 145) che saliva fino aVolturara Appula, sfiorando la cima di Coppa San Pietro,869 m s.l.m., e discendeva poi passando perMotta Montecorvino. Nell'ultimo tratto la strada attraversa Lucera per poi giungere a Foggia. Anche in Puglia il territorio è poco urbanizzato, in una regione caratterizzata da popolosi accentramenti rurali e costieri, e scarsa presenza residenziale nelle campagne.
km | Tratto | Mezzi leggeri | Mezzi pesanti | Anno |
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2,7 | Antrodoco – Rocca di Corno | 2 324 | 114 | 2019[7] |
15,6 | Sella di Corno – Vigliano | 2 129 | 120 | 2019[7] |
52,7 | Poggio Picenze – Barisciano | 6 857 | 271 | 2017[8] |
60,6 | San Pio delle Camere – Caporciano | 4 248 | 231 | 2017[8] |
90,7 | Popoli – Pratola Peligna | 3 295 | 180 | 2014[9] |
103,9 | Sulmona – Pettorano sul Gizio | 4 234 | 391 | 2017[8] |
160,2 | Rionero Sannitico – Isernia(via Vandra) | 68 | 1 | 2019[7] |
198,0 | Cantalupo nel Sannio – Bojano | 7 905 | 580 | 2019[7] |
279,1 | San Marco la Catola ovest – Volturara Appula | 1 823 | 190 | 2018[10] |
317,6 | Volturino – Lucera | 4 231 | 260 | 2018[10] |
332,2 | Lucera – Foggia | 10 694 | 605 | 2017[8] |
È l'unica strada statale in grado di collegare le località del comprensorio sciistico dell'Alto Sangro conRoma, tramiteSulmona, e, prima della realizzazione delle varie superstrade nella valle delVolturno,Napoli, tramite lastrada statale 85 Venafrana. Si avvicina inoltre ai principali parchi nazionali abruzzesi (d'Abruzzo,Gran Sasso e Monti della Laga eMaiella) ed è anche la via d'accesso a diverse riserve regionali minori.
Alla strada statale 17 è stata dedicata l'omonima canzone diFrancesco Guccini contenuta nell'albumFolk beat n. 1, in quanto l'autore modenese ha prestato servizio militare presso la caserma del corpo degli alpini all'Aquila[senza fonte].
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