| István Türr | |
|---|---|
| Nascita | Baja, 10 agosto 1825 |
| Morte | Budapest, 3 maggio 1908 |
| Dati militari | |
| Paese servito | |
| Forza armata | Esercito imperiale Regia Armata Sarda Esercito britannico |
| Unità | Cacciatori delle Alpi Camicie rosse Legione ungherese |
| Guerre | Prima guerra d'indipendenza italiana Guerra di Crimea Seconda guerra d'indipendenza italiana |
| Campagne | Spedizione dei Mille |
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| Manuale | |
István Türr, conosciuto inItalia comeStefano Turr (Baja,10 agosto1825 –Budapest,3 maggio1908), è stato unmilitare epoliticoungherese.Divenne noto in Italia per la grande parte avuta nella campagna deiCacciatori delle Alpi e nellaspedizione dei Mille.
Era nativo della città diBaja, nella provinciaungherese diBács-Kiskun. Arruolato nell'esercitoaustriaco, divenne tenente in un reggimento di granatieri ungheresi, con il quale, nel1848, partecipò alla prima fase dellaprima guerra di indipendenza italiana.Nel gennaio1849 passò nelRegno di Sardegna, ove divenne capitano della "Legione ungherese", formata dai molti disertori dell'esercitoimperiale. Combatté nellabattaglia di Ludwigshafen in supporto ai rivoluzionari tedeschi. La vittoria finale delRadetzky aNovara comportò l'abdicazione diCarlo Alberto e la caduta del governo cosiddetto "democratico". La maggioranza degli esuli italiani e stranieri lasciò ilRegno di Sardegna per raggiungere i luoghi ove ancora si combatteva: la gran parte versoRoma, Türr in Germania, nelBaden ancora in fermento.
Nel 1854 passò al servizio nelBritish Army arruolandosi nella legione anglo-turca. Nel1855, contando sulla protezione britannica, osò attraversare laValacchia asburgica e venne arrestato aBucarest mentre stava acquistando dei cavalli. Le autoritàaustriache lo consideravano, naturalmente, un disertore ed intendevano eseguire la condanna a morte, ma venne salvato dall'intervento di Londra.
Nel1859 combatté in Italia come capitano deiCacciatori delle Alpi diGaribaldi, che lo tenne sempre in grande stima.L'anno successivo lo seguì allaspedizione dei Mille: fu promosso generale di divisione dell'Esercito meridionale e venne gravemente ferito. Scelto da Garibaldi quale governatore diNapoli svolse un certo ruolo nella preparazione e nello svolgimento del plebiscito del 21 ottobre1860.Nominato generale di divisione dell'esercito sabaudo, fu collocato in aspettativa nel dicembre1861 e un anno dopo fu nominato Aiutante di campo onorario di re Vittorio Emanuele II[1]. Lasciò il Regio esercito nel 1864.
Massone, fu membro dellaLoggia "Dante Alighieri" diTorino eGran maestro del Grande Oriente Ungarico in esilio, di cuiLajos Kossuth fu Gran maestro onorario[2].
Il 10 settembre1861 sposò aMantova Adelina Bonaparte Wyse. Un matrimonio di grande rango, considerato che la sposa era figlia diThomas Wyse e diLetizia Bonaparte, e quindi nipote diLuciano Bonaparte, fratello diNapoleone I; Adelina era inoltre cugina del nuovo imperatore dei francesi,Napoleone III. A ciò si aggiunga che la sorella,Maria, sposava nel 1863 il 3 febbraio lo statistapiemonteseUrbano Rattazzi. Dal matrimonio nacque un figlio Raul (1865-1906). Figlia naturale fuStefania nata a Roma nel 1885.
Nel1866, in connessione con laterza guerra d'indipendenza italiana e lacampagna di Garibaldi nel Trentino, Türr ebbe incarico di preparare l'insurrezione dell'Ungheria, organizzata a partire dal territorioserbo.
La sconfitta austriaca costrinse l'imperatoreFrancesco Giuseppe a concedere una costituzione ed istituzioni liberali, nonché una rinnovata autonomia per l'anticoRegno d'Ungheria. La rinnovata pattuizione venne ricordata come la parificazione (Ausgleich) fra Austria e Ungheria: il nome stesso dello Stato passò da "Impero austriaco" ad "Austria-Ungheria". Nel mutato clima politico si aprì una nuova fase per i fuoriusciti, fra i quali lo stesso Türr, che assunse un non secondario ruolo politico, distinguendosi per la promozione della canalizzazione delDanubio ed il sostegno ad una nascente industria nazionale.
Nella sua qualità di ingegnere, dal1881 diresse i lavori per il completamento delcanale di Corinto, sull'omonimo istmo. Nel 1893, quando l'Istmo venne inaugurato, re Giorgio di Grecia conferì a Türr il Gran Cordone dell'Ordine di San Salvatore.
Altri progetti
| Ordine di battaglia dei Mille allosbarco a Marsala | |
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| Comandante | Giuseppe Garibaldi |
| Stato Maggiore | Giuseppe Sirtori (Capo di Stato Maggiore) ·Giacinto Bruzzesi ·Salvatore Calvino ·Achille Majocchi ·Giorgio Manin |
| Aiutanti di campo | Stefano Turr (Primo aiutante di campo) ·Lajos Tüköry ·Guglielmo Cenni ·Francesco Montanari ·Giovanni Battista Basso ·Francesco Crispi ·Luigi Gusmaroli ·Augusto Elia ·Simone Schiaffino ·Giacomo Griziotti |
| Guide | Giuseppe Missori |
| Corpo sanitario | Pietro Antonio Ripari |
| Intendenza | Giovanni Acerbi (capo) ·Ippolito Nievo ·Paolo Bovi Campeggi ·Francesco De Maestri ·Carlo Rodi |
| Genio | Vincenzo Giordano Orsini |
| Compagnia marinai cannonieri | Salvatore Castiglia |
| CompagniaCarabinieri genovesi | Antonio Mosto |
| 1° BattaglioneNino Bixio | 1ªGiuseppe Dezza · 2ªAntonio Forni · 3ªFrancesco Sprovieri · 4ªGiuseppe La Masa |
| 2° BattaglioneGiacinto Carini | 5ªFrancesco Anfossi · 6ªAlessandro Ciaccio · 7ªBenedetto Angelo Francesco Cairoli · 8ªAngelo Bassini |
| I Mille | |