Stefano Sommier, nome completoCarlo Pietro Stefano Sommier (Firenze,20 maggio1848 –Firenze,3 gennaio1922), è stato unbotanico,geografo eantropologoitaliano di originefrancese, noto soprattutto per i suoi viaggi scientifici inItalia,Scandinavia eRussia nonché per le sue raccolte botaniche.
Nato aFirenze il 20 maggio 1848 da genitori francesi, Stefano Sommier si interessò fin dalla giovinezza allabotanica, allageografia e all'antropologia ed ebbe contatti con importanti scienziati qualiAleksandr Herzen,Paolo Mantegazza,Émile Levier,Enrico Giglioli,Odoardo Beccari, determinanti per i suoi studi e compagni dei suoi futuri viaggi di esplorazione[1]. Di salute cagionevole e con rilevati problemi alla vista, riuscì comunque a coltivare gli studi botanici con l'aiuto della sorella maggiore Berta e grazie all'interessamento del grande botanicoFilippo Parlatore. Nel 1869 ottenne lacittadinanza italiana e nella primavera del 1870 dette inizio alla sua attività di ricerca sul campo, prima con il viaggio sulMonte Argentario e poi, sempre nel medesimo anno, inValtellina, in compagnia di Émile Levier. Del marzo 1871, invece, è il viaggio all'Isola d'Elba in compagnia di Beccari e di Edilio Marcucci, con il quale si recò anche inSardegna, nel 1872 operò inAbruzzo,Toscana eLiguria mentre al 1873 si data il viaggio naturalistico nelle isole diLampedusa eLinosa.
Nel 1878, con il raggiungimento diCapo Nord, prende avvio la grande stagione dei viaggi all'estero del Sommier che prosegue nella primavera del 1879, quando, in compagnia del Mantegazza, si spinge fino aHammerfest, inLapponia, al fine di studiare il popolo, allora ancora poco conosciuto, che abitava quella regione artica tanto inospitale[2]. Tornato dallaScandinavia con una considerevole raccolta di campioni botanici e reperti etnografici nonché una grande quantità di dati antropometrici, nel 1880 il Sommier visitò da solo laSiberia occidentale, studiando il bioma dellatundra e al contempo raccogliendo una notevole quantità d'informazioni sulle popolazioni locali, ancora poco note persino allo stesso governo russo. Questo viaggio che daMosca attraverso gliUrali lo portò fino aTobol'sk e da qui sull'altopiano siberiano fino alla foce del fiumeOb, per poi percorrere le steppe deiKirghisi toccando le città diOrenburg,Samara ePenza, consentì al Sommier di realizzare un intenso lavoro di esplorazione botanica e di creare un erbario formato da 459 specie diverse[3]. Di notevole spessore scientifico furono anche le osservazioni e le raccolte del Sommier relative a diversi popoli siberiani, qualisirieni,ostiachi esamoiedi.
Nell'inverno del 1884 portò a compimento, in compagnia dell'amico Giovanni Cosimo Cini, la prima ascensione invernale di Capo Nord dopodiché attraversò, in piena stagione fredda, la Lapponia e laFinlandia, dalla costa occidentale alGolfo di Botnia[4].Nel 1887, tornato nuovamente inRussia, visitòAstrakan,Baku,Tbilisi, laCrimea eOdessa, avendo poi la possibilità di studiare approfonditamente dal punto di vista etnografico laregione di Perm, abitata da gruppi diceremissi,vogùli,votiàchi ebaskiri.
Al 1890 si data il lungo viaggio di esplorazione che Stefano Sommier compì in compagnia del Levier nelle regioni più remote delCaucaso[5]. Partiti daBatum sulMar Nero, i due naturalisti giunsero prima a Tbilisi e poi aKutaisi, da qui, dopo aver attraversato alte montagne, entrarono nellaSvanezia e nell’Abcasia per poi raggiungere ilMonte Elbrus, i cui fianchi ascesero fino al limite delle nevi perenni a 3.800 metri d'altezza. Nell'itinerario di ritorno il Sommier e il Levier discesero il fiumeKuban, attraversarono la steppa deiCabardi e deiCosacchi e infine raggiunsero nuovamente Batum, portando con loro una preziosa raccolta di piante, prelevate in 85 località diverse per un totale di 1.627 specie, fra le quali circa 250 risultarono essere nuove entità tassonomiche per la scienza[6].
A Stefano Sommier furono affidati importanti ruoli istituzionali nell'ambito delle scienze botaniche, in particolare fu segretario effettivo delCongresso botanico internazionale che si svolse a Firenze nel 1874, fu rappresentante all'estero dellaSocietà Geografica Italiana, ebbe incarichi di notevole rilevanza all'interno della Società Italiana di Antropologia ed Etnologia e soprattutto, nel 1888, fu uno dei soci fondatori dellaSocietà Botanica Italiana, della cui direzione fece parte per 28 anni, ricoprendo anche il ruolo di presidente dal 1898 al 1902[1].
Nel 1907, rappresentando la Società Botanica Italiana alle celebrazioni linneane, si vide attribuire lalaurea honoris causa in medicina all’Università di Uppsala. Anche nel 1907 fu membro dell'Accademia Cesarea Leopoldina[7].
Trasferitosi inSvizzera nel 1916 a causa dell'imperversare delprimo conflitto mondiale, il Sommier rientrò nella primavera del 1920 a Firenze, dove morì il 3 gennaio 1922[1].
Tra le specie botaniche scoperte dal Sommier degne di nota sono ilLimonium sommierianum dell’Isola del Giglio[8]., laPotentilla sommieri e ilRanunculus sommieri provenienti dal Caucaso.
L'Erbario Sommier[9], ricco di circa 60 000 campioni provenienti dalle regioni visitate nel corso di venti anni di viaggi, fu donato dagli eredi del botanico alMuseo di storia naturale dell'Università di Firenze[10], come pure le notevoli collezioni etnografiche e fotografiche relative ai popoli artici incontrati e studiati[11].
Nellasede di Botanica della Biblioteca di Scienze[12] dell’Università di Firenze si conserva l'archivio Stephen Sommier[13] costituito dal carteggio intercorso tra Sommier e cinquecento corrispondenti, un taccuino di note di viaggio in Siberia, manoscritti e appunti di studio che servirono per la redazione di opere qualiUn'estate in Siberia,La Flora dell'Arcipelago toscano,Flora melitensis Nova[14].
Un fondo Sommier, costituito da tre raccoglitori (XXX-XXXII) contenenti complessivamente 286 cartelle con una o più fotografie relative alle popolazioni della Lapponia, del Caucaso e della Siberia, si trova nell’Archivio fotografico delMuseo di storia naturale sezione di antropologia ed etnologia dell’Università di Firenze.
Nell'archivio della famiglia Cini-Dazzi[15] aSan Marcello Pistoiese è conservato un album fotografico intitolatoIter Rossicum (1887)[16], contenente immagini d'interesse etnografico provenienti dalla regione uralo-siberiana, corredato da didascalie scritte a mano da Sommier e da lui donato all’amico Giovanni Cosimo Cini.
Altri progetti
Sommier è l'abbreviazione standard utilizzata per lepiante descritte da Stefano Sommier. Consulta l'elenco delle piante assegnate a questo autore dall'IPNI. |
Controllo di autorità | VIAF(EN) 59388188 ·ISNI(EN) 0000 0001 2314 5315 ·SBNAQ1V010176 ·BAV495/270882 ·LCCN(EN) n2001060515 ·GND(DE) 1070802905 ·BNF(FR) cb15365712r(data) ·J9U(EN, HE) 987007286870705171 |
---|