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Stefano Ceccanti

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Stefano Ceccanti

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato23 marzo2018 –
12 ottobre2022
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizionePD-+E-CP-Insieme
CircoscrizioneToscana
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile2008 –
14 marzo2013
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizionePD-IdV
CircoscrizionePiemonte
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico(dal 2007)
In precedenza:
CS(1993-1998)
DS(1998-2007)
Titolo di studioLaurea in Scienze Politiche
UniversitàUniversità di Pisa
ProfessioneDocente di Diritto Pubblico

Stefano Ceccanti (Pisa,27 gennaio1961) è uncostituzionalista epoliticoitaliano,deputato alla Camera per ilPartito Democratico dal2018 al2022, giàsenatore della Repubblica dal2008 al2013.

Biografia

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Laureato inScienze Politiche con lode presso l'Università di Pisa, è stato presidente dellaFederazione universitaria cattolica italiana (FUCI) dal1985 al1987. A Pisa, nel periodo delle scuole secondarie superiori, aveva militato nelMovimento studenti di Azione cattolica e nellaLega Democratica, l'organizzazione dei cattolici democratici guidata daPietro Scoppola,Achille Ardigò ePaolo Giuntella.

Dal 2003 è professore ordinario didiritto pubblico comparato presso il Dipartimento di scienze politiche dell'Università "La Sapienza" di Roma, allievo del costituzionalista bologneseAugusto Antonio Barbera. Dirige il Master di istituzioni parlamentari presso tale Dipartimento.

Collabora con diverse riviste di settore (per esempioQuaderni costituzionali eNomos) ed è commentatore costituzionalista per diversi quotidiani nazionali, inclusiIl Quotidiano Nazionale e Il Riformista, ;scrive inoltre su tre blog (due personali, il terzo è quello dell'HuffPost).

Attività politica

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Nel 1993 è stato promotore delMovimento dei Cristiano Sociali, sotto le direzione diPierre Carniti,Ermanno Gorrieri,Giorgio Tonini eMimmo Lucà, confluendo insieme a essi neiDemocratici di Sinistra nel 1998.

È stato consulente dell'ufficio legislativo del gruppo dei Democratici di Sinistra allaCamera dei deputati. Nel 2005 è stato garante delleelezioni primarie dell'Unione.

Alleelezioni politiche del 2008 viene eletto alSenato della Repubblica nellacircoscrizione Piemonte nelle liste delPartito Democratico. Durante laXVI legislatura è stato relatore di minoranza sul cosiddettolodo Alfano e sul conflitto di attribuzioni sollevato dalla maggioranza contro la magistratura sul "Caso Englaro", vedendo in entrambi i casi prevalere poi le ragioni espresse in sede parlamentare attraverso le sentenze dellaCorte Costituzionale. È stato relatore insieme aLucio Malan della riforma della legge elettorale europea con l'introduzione dello sbarramento al 4 per cento, relatore sulla legge di approvazione della modifica dell'Intesa con laTavola valdese relativa all'otto per mille e insieme aFilippo Saltamartini della legge sul distacco di 7 comuni delMontefeltro che dalle Marche sono passati all'Emilia-Romagna.

In vista delleelezioni politiche del 2013 ha espresso pubblicamente la propria amarezza e stupore per non essere stato ricandidato[1]. È quindi rientrato in servizio presso l'Università di Roma, dove ha insegnato diritto costituzionale italiano e comparato ediritto parlamentare.

Alleelezioni politiche del 2018 viene candidato ed eletto allaCamera dei deputati nelle liste delPartito Democratico per ilcollegio plurinominale Toscana - 02, tornando così inParlamento a distanza di 10 anni dalla prima esperienza parlamentare.

Stefano Ceccanti al mercato di Cascina, durante la campagna elettorale per leelezioni politiche del 2022

È vicepresidente vicario dell'associazione LibertàEguale.[2]

In vista delleelezioni del Presidente della Repubblica, è tra i primi a sostenere all'interno delPartito Democratico, assieme alle correnti "Giovani turchi" diMatteo Orfini e "Base riformista" diLuca Lotti eLorenzo Guerini, la rielezione diSergio Mattarella allaPresidenza della Repubblica, che quando avviene afferma: "è stato un movimento reale del basso".[3]

Alleelezioni politiche del 2022 viene ricandidato alla Camera nelcollegio uninominale Toscana - 04 (Pisa) per il centro-sinistra, dove ottiene il 34,90% ed è sconfitto dal candidato del centrodestraEdoardo Ziello (40,06%),.

Posizioni politiche

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In vista delreferendum costituzionale del 2016 si è schierato a favore della riforma, promuovendo il comitatoBasta un Sì.[4][5][6][7][8]

In occasione delreferendum costituzionale confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, legato alla riforma avviata dalgoverno Conte I, guidato dallaLega assieme alMovimento 5 Stelle, e concluso dalgoverno Conte II, guidato dalla coalizione M5S e PD, Ceccanti si esprime favorevolmente per il Sì.[9]

Opere

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  • Le istituzioni della democrazia tra crisi e riforma, Dehoniane, Roma, 1991.
  • Il sistema semi-presidenziale francese,in S. Ceccanti – O. Massari – G. Pasquino, Semipresidenzialismo. Analisi delle esperienze europee, Il Mulino, Bologna, 1996.
  • La forma di governo parlamentare in trasformazione, Il Mulino, Bologna, 1997.
  • Un contributo in "Il governo. Gli esecutivi nelle democrazie contemporanee", di S. Fabbrini e S. Vassallo, Laterza, 1999.
  • Una libertà comparata. Libertà religiosa, fondamentalismi, società multietniche, Il Mulino, Bologna, 2001.
  • Il progetto Penelope, inLa tela di Prodi. Una Costituzione per un'Europa più democratica,a cura di G. Tognon, Baldini e Castoldi, Milano, 2003.
  • Le democrazie protette e semi-protette da eccezione a regola. Prima e dopo le Twin Towers, Giappichelli, Torino, 2004.
  • Come chiudere la transizione, con S. Vassallo, Il Mulino, Bologna, 2004.
  • Come chiudere la transizione istituzionale, in: Giovanni Matteoli (a cura di),Le riforme dei riformisti, introduzione diEnrico Morando eMichele Salvati, Roma, EdizioniRiformiste, 2005,SBN TO01395655.
  • Come reagiscono gli ordinamenti giuridici alle culture altre?, con Susanna Mancini, inMulticulturalismo: ideologie e sfide, di C. Galli, Il Mulino, Bologna, 2006.
  • Laicità e istituzioni democratiche, inLaicità. Per una geografia delle nostre radici, a cura di G. Boniolo, Einaudi, Torino, 2006.
  • Al cattolico perplesso, Borla, Città di Castello 2010.

Note

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  1. ^Non sono candidato. Amarezza e stupore per la compressione del pluralismo, inL’Huffington Post, 8 gennaio 2013.URL consultato il 1º maggio 2018.
  2. ^Chi Siamo - Presidenza, suLibertàEguale.URL consultato il 2 ottobre 2021.
  3. ^Mattarella bis: ora lo rivendicano tutti, ma ecco chi per primo ha lavorato per la rielezione del capo dello Stato, suIl Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2022.URL consultato il 3 febbraio 2022.
  4. ^Referendum, il costituzionalista Stefano Ceccanti: “Svolta storica, passiamo sopra alle imperfezioni”, suilfattoquotidiano.it.URL consultato il 10 marzo 2018.
  5. ^Ceccanti, Stefano,Dalle istituzioni locali alla forma di governo nazionale?, Scienza e politica. N. 25, 2001 (Bologna: CLUEB, 2001).
  6. ^Ceccanti, Stefano,La trasformazione strisciante delle istituzioni, Scienza e politica. N. 28, 2003 (Bologna: CLUEB, 2003).
  7. ^Gizzi, Adriano, Ceccanti, Stefano, Ercolessi, Giulio,Se il gioco si fa duro, i duri fanno le regole; Una riforma utile e necessaria; Non aprire la strada ad avventure autoritarie, Confronti: mensile di fede, politica, vita quotidiana: XLII, 6, 2015 (Roma: Com Nuovi Tempi, 2015).
  8. ^Pierluigi Mele,La “Repubblica aggiornata”. Intervista a Stefano Ceccanti, 5 febbraio 2016.
  9. ^Taglio parlamentari, il costituzionalista Ceccanti a TPI: “Chi votò Sì alla riforma Renzi dovrebbe rifarlo oggi. Ma preferisce attaccare il M5s”, sutpi.it.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN257994 ·ISNI(EN0000 0000 7938 4158 ·SBNRAVV070878 ·ORCID(EN0000-0003-0209-8171 ·LCCN(ENn93026474 ·GND(DE1281414220 ·BNE(ESXX1739023(data) ·BNF(FRcb145875338(data)
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