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Stadio Geōrgios Karaiskakīs

Coordinate:37°56′46.21″N 23°39′52.33″E37°56′46.21″N,23°39′52.33″E
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Stadio Geōrgios Karaiskákis
UEFA
Informazioni generali
StatoGrecia (bandiera) Grecia
UbicazioneIl Pireo
Inizio lavori1895
Inaugurazione1895
Ristrutturazione1964,2004 (ricostruzione completa)
ProprietarioGrecia
Intitolato aGeorgios Karaiskakis
Informazioni tecniche
Posti a sedere33 334
Classificazionecategoria 4 UEFA
StrutturaPianta quadrata
CoperturaTutti i settori
Mat. del terrenoErba
Uso e beneficiari
Calcio  Olympiacos
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Lostadio Geōrgios Karaiskakīs (ingreco: Στάδιο Γεώργιος Καραϊσκάκης) è uno stadio di calcio situato alPireo, nei pressi diAtene. Situato nella zona Faliro, un quartiere del Pireo, prende il nome daGeōrgios Karaiskakīs, eroe nazionale dellaguerra d'indipendenza greca e ospita le partite casalinghe dell'Olympiacos.[1] È classificato come uno degli stadi a 4 stelleUEFA.

Tra gli stadi più importanti del paese, ha ospitato glieuropei di atletica del 1969, la finale diCoppa delle Coppe 1970-1971 traChelsea eReal Madrid[2] e la partita diSupercoppa UEFA traManchester City eSiviglia. Ha inoltre ospitato alcune partite di calcio deiGiochi della XXVIII Olimpiade.

Storia

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Lo stadio fu costruito nel 1895 comevelodromo per ospitare gli eventi di ciclismo per leolimpiadi estive del1896. Il suo nome originario era Neo Phaliron Velodrome. L'Olympiakos cominciò ad usare questo stadio sin dalla sua fondazione nel 1925. Nel 1964 lo stadio fu rinnovato, prendendo l'attuale nome e la forma che aveva fino al 2003, cioè con la pista di atletica intorno al terreno di gioco.

La storia dello Karaiskakīs e dell'Olympiakos è stata segnata dalla peggior tragedia dello sport greco, conosciuta come "disastro dello Stadio Karaiskakīs". L'8 febbraio 1981 l'Olympiakos ospitò l'AEK Atene, gara finita per 6-0 ed evento senza precedenti, perché l'Olympiakos mai si era imposto con uno scarto così grande su un'altra squadra ospitata alPireo. Durante gli ultimi minuti di gioco centinaia di tifosi dell'Olympiakos si precipitarono verso il Gate 7, l'uscita principale, per festeggiare con i giocatori, ma le porte erano chiuse e i tornelli rimasero quasi tutti bloccati, impedendo l'uscita delle persone. Mentre la gente continuava a scendere dalle tribune, incapace di vedere cosa stesse succedendo, il Gate 7 diventò una trappola mortale: furono schiacciate tantissime persone, decine di tifosi furono gravemente feriti e 21 giovani morirono per soffocamento.

Nel 1984 l'Olympiakos abbandonò il Karaiskakīs temporaneamente per andare a giocare nell'appena costruitoStadio Olimpico di Atene. Dopo cinque anni nello stadio olimpico la squadra tornò a giocare al Karaiskakīs, dove rimase fino al 1997, per poi tornare allo stadio olimpico. Nel 2002 lo stadio Olimpico fu chiuso per i lavori di rinnovo per leOlimpiadi estive di Atene del 2004 e quindi la squadra dovette trasferirsi alloStadio Georgios Kamaras aRizoupoli, stadio di casa dell'Apollon Smirne. L'Olympiakos rimase in questo stadio per due anni.

Lo stadio Karaiskakīs, oramai in rovina, fu affidato all'Olympiakos. Il club ebbe l'obbligo di ricostruirlo e di rimuovere la pista di atletica, lasciando soltanto il campo di calcio. Questo fu richiesto perché lo stadio doveva ospitare le partite di calcio delle olimpiadi. In cambio l'Olympiakos ottenne il diritto all'uso esclusivo dello stadio fino al 2052, coprendo tutti i costi di manutenzione e pagando il 15% delle entrate, allo Stato. Il vecchio stadio fu demolito nella primavera del 2003 e fu ricostruito nel tempo record di 14 mesi. Fu completato il 30 giugno 2004, per un costo totale di 60 milioni di euro.

Oggi il Karaiskakīs è uno degli stadi più moderni d'Europa. Ospita anche il museo dell'Olympiakos e numerosi servizi.

Incontri internazionali

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Finale della Coppa delle Coppe

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Note

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  1. ^(EN) Rick Carpenter says,Karaiskakis Stadium - Olympiakos - Piraeus - The Stadium Guide, sustadiumguide.com.URL consultato il 25 luglio 2019.
  2. ^uefa.com - UEFA Cup Winners' Cup, suen.archive.uefa.com.URL consultato il 25 luglio 2019(archiviato dall'url originale il 1º maggio 2010).

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

V · D · M
Stadi sede di finale della Coppa delle Coppe UEFA
Ibrox (Glasgow, 1961 a.) ·Comunale (Firenze, 1961 r.) ·Hampden Park (Glasgow, 1962) ·Neckarstadion (Stoccarda, 1962, ripetizione) ·Feijenoord (Rotterdam, 1963) ·Heysel (Bruxelles, 1964) ·Bosuilstadion (Anversa, 1964, ripetizione) ·Wembley I (Londra, 1965) ·Hampden Park (Glasgow, 1966) ·Frankenstadion (Norimberga, 1967) ·Feijenoord (Rotterdam, 1968) ·St. Jakob (Basilea, 1969) ·Prater (Vienna, 1970) ·Karaiskákis (Atene, 1971) ·Camp Nou (Barcellona, 1972) ·Kaftanzogleio (Salonicco, 1973) ·Feijenoord (Rotterdam, 1974) ·St. Jakob (Basilea, 1975) ·Heysel (Bruxelles, 1976) ·Olimpico (Amsterdam, 1977) ·Parco dei Principi (Parigi, 1978) ·St. Jakob (Basilea, 1979) ·Heysel (Bruxelles, 1980) ·Rheinstadion (Düsseldorf, 1981) ·Camp Nou (Barcellona, 1982) ·Ullevi (Göteborg, 1983) ·St. Jakob (Basilea, 1984) ·Feijenoord (Rotterdam, 1985) ·Gerland (Lione, 1986) ·Olimpico (Atene, 1987) ·la Meinau (Strasburgo, 1988) ·Wankdorfstadion (Berna, 1989) ·Ullevi (Göteborg, 1990) ·Feijenoord (Rotterdam, 1991) ·da Luz I (Lisbona, 1992) ·Wembley I (Londra, 1993) ·Parken (Copenaghen, 1994) ·Parco dei Principi (Parigi, 1995) ·Re Baldovino (Bruxelles, 1996) ·Feijenoord (Rotterdam, 1997) ·Råsunda (Solna, 1998) ·Villa Park (Birmingham, 1999)
UEFA ·Coppa delle Coppe UEFA
V · D · M
Stadi sede della Supercoppa UEFA
Gara doppiaSan Siro (Milano, 1973 a.) ·Olimpico (Amsterdam, 1973 r.) ·Olimpico (Monaco di Baviera, 1975 a.) ·Centrale (Kiev, 1975 r.) ·Olimpico (Monaco di Baviera, 1976 a.) ·Émile Versé (Anderlecht, 1976 r.) ·Volksparkstadion (Amburgo, 1977 a.) ·Anfield (Liverpool, 1977 r.) ·Émile Versé (Anderlecht, 1978 a.) ·Anfield (Liverpool, 1978 r.) ·City Ground (Nottingham, 1979 a.) ·Camp Nou (Barcellona, 1979 r.) ·City Ground (Nottingham, 1980 a.) ·Luis Casanova (Valencia, 1980 r.) ·Camp Nou (Barcellona, 1982 a.) ·Villa Park (Birmingham, 1982 r.) ·Volksparkstadion (Amburgo, 1983 a.) ·Pittodrie (Aberdeen, 1983 r.) ·Olimpico (Amsterdam, 1987 a.) ·das Antas (Porto, 1987 r.) ·Achter de Kazerne (Malines, 1988 a.) ·Philips (Eindhoven, 1988 r.) ·Camp Nou (Barcellona, 1989 a.) ·Meazza (Milano, 1989 r.) ·Ferraris (Genova, 1990 a.) ·Dall’Ara (Bologna, 1990 r.) ·Weserstadion (Brema, 1992 a.) ·Camp Nou (Barcellona, 1992 r.) ·Tardini (Parma, 1993 a.) ·Meazza (Milano, 1993 r.) ·Highbury (Londra, 1994 a.) ·Meazza (Milano, 1994 r.) ·la Romareda (Saragozza, 1995 a.) ·Olimpico (Amsterdam, 1995 r.) ·Parco dei Principi (Parigi, 1996 a.) ·la Favorita (Palermo, 1996 r.) ·Camp Nou (Barcellona, 1997 a.) ·Westfalenstadion (Dortmund, 1997 r.)
Gara unicaComunale (Torino, 1984) ·Louis II (Principato di Monaco, 1986) ·Old Trafford (Manchester, 1991) ·Louis II (Principato di Monaco, 1998-2012) ·Eden Aréna (Praga, 2013) ·Cardiff City Stadium (Cardiff, 2014) ·Paichadze (Tbilisi, 2015) ·Lerkendal (Trondheim, 2016) ·Arena Filippo II (Skopje, 2017) ·Lilleküla Stadium (Tallinn, 2018) ·Vodafone Arena (Istanbul, 2019) ·Puskás Aréna (Budapest, 2020) ·Windsor Park (Belfast, 2021) ·Stadio Olimpico (Helsinki, 2022) ·Stadio Geōrgios Karaiskakīs (Il Pireo, 2023) ·Stadio nazionale (Varsavia, 2024) ·Stadio Friuli (Udine, 2025) ·Stadion Wals-Siezenheim (Salisburgo, 2026)
UEFA ·Supercoppa UEFA
V · D · M
Impianti sede deicampionati europei di atletica leggera
Torino 1934 ·Parigi 1938 (uomini) ·Vienna 1938 (donne) ·Oslo 1946 ·Bruxelles 1950 ·Berna 1954 ·Stoccolma 1958 ·Belgrado 1962 ·Budapest 1966 ·Atene 1969 ·Helsinki 1971 ·Roma 1974 ·Praga 1978 ·Atene 1982 ·Stoccarda 1986 ·Spalato 1990 ·Helsinki 1994 ·Budapest 1998 ·Monaco di Baviera 2002 ·Göteborg 2006 ·Barcellona 2010 ·Helsinki 2012 ·Zurigo 2014 ·Amsterdam 2016 ·Berlino 2018 ·Monaco di Baviera 2022 ·Roma 2024
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