Lo Stade Rennais Football Club fu fondato il 10 marzo 1901 da un gruppo di ex studenti che vivevano inBretagna. La prima partita del club fu disputata due settimane dopo contro loFC Rennais, che sconfisse lo Stade per 6–0. Nel 1902, lo Stade Rennais si unì allaUSFSA, divenendo di conseguenza un membro fondatore dellaLigue de Bretagne de football, un campionato regionale fondato per l'occasione dalla federazione. Nella seconda lega stagionale, il club vinse la competizione sconfiggendo i vincitori inaugurali delloFC Rennais per 4-0 in finale. Il 4 maggio 1904, lo Stade Rennais si fuse con i rivali delloFC Rennais formando loStade Rennais Université Club col primario obiettivo di soverchiare il recente e continuo dominio nella Ligue de Bretagne delloUS Saint-Malo, al tempo conosciuto comeUS Saint-Servan e schierava generalmente giocatori inglesi.[1] Il nuovo club adottò i colori di Rennes, ovvero una combinazione rosso-nera con strisce verticali nere sulla maglia. La compagine riuscì nell'impresa tre anni dopo, riuscendo ad oscurare i rivali nel 1908 sotto la guida del tecnicogallese Arthur Griffith. La stagione seguente, il Rennes vinse il campionato nuovamente, ma si arrese gli anni successivi nuovamente al Saint-Malo.
La presidenza di Isidore Odorico marcò la storia del club nel periodo 1920-1930
Dopo laprima guerra mondiale il Rennes inizia a concentrare i suoi sforzi nel tentativo di conquistare laCoupe de France da poco creata. Rinforzato dagli arrivi degli internazionaliBernard Lenoble,Maurice Gastiger,Ernest Molles ed il capitanoFrançois Hugues dopo il conflitto, nella quarta edizione della competizione il Rennes raggiunse la finale. Nella finale il club si scontrò con i due volte campioni uscenti delRed Star Olympique che schierava l'attaccantePaul Nicolas, il difensoreLucien Gamblin ed il portierePierre Chayriguès. Il Red Star si portò avanti ad inizio partita segnando al 4' e chiuse la pratica a pochi minuti dal termine con una rete diRaymond Sentubéry.[2] Dopo lo scioglimento della USFSA nel1913, il Rennes entrò nellaLigue de l'Ouest. Nel1929 tuttavia il club lasciò l'organizzazione non in disaccordo per l'elevato numero di partite previste per la stagione: il Rennes divenne unFree agent e fu costretto a disputare un numero elevato di amichevoli per sopperire la mancanza di incontri di lega.
Nel1930, il Consiglio Nazionale dellaFedercalcio francese votò 128-20 in favore del professionalismo nel calcio francese. Sotto laleadership del presidente Isidore Odorico, il Rennes fu tra i primissimi club ad adottare un nuovo statuto e, di conseguenza, a divenire un club professionistico nonché fondatore della nuova lega. Nellastagione inaugurale, il Rennes si piazzò a metà classifica del suo gruppo. Due anni dopo, nel1935, il club raggiunse nuovamente la finale di Coupe de France. La squadra però fu nuovamente sconfitta, stavolta dalMarsiglia per 3-0, dopo aver fallito tre gol clamorosi nel primo tempo. L'attacco della squadra era stato tra l'altro decimato dalle assenze:Walter Kaiser eWalter Vollweiler, entrambi titolari, erano infortunati. Il Rennes resse quattro anni ulteriori in massima divisione, prima di retrocedere nel1937. La squadra non si risollevò più fino all'abolizione del calcio professionistico avvenuta a causa dellaseconda guerra mondiale.
Jean Prouff, qui fotografato come giocatore del Rennes negli anni '30, condusse il club ai suoi maggiori successi
Dopo la fine della guerra, il Rennes tornò presto in Division 1. Guidato dal franco-austriacoFranz Pleyer, il Rennes ottenne il suo traguardo migliore giungendo quarto in campionato nel1948-49. Nonostante l'exploit sotto la guida di Pleyer, il club faticò a mantenersi a livelli buoni e già neglianni cinquanta cominciò a ruotare tra la massima serie e quella cadetta, sotto la guida dello spagnoloSalvador Artigas e diHenri Guérin che interpretò il ruolo sia di allenatore che di giocatore.
Fu con l'arrivo alla guida societaria di Louis Girard che il Rennes alzò le proprie ambizioni e prospettive, innanzitutto rinnovando loStade de la Route de Lorient. Girard si adoperò per rendere il Rennes competitivo a livello nazionale ed il primo obiettivo raggiunto fu la promozione in Division 1 nel 1958. Dopo aver finito nella parte bassa della classifica per ben sei anni di fila, il Rennes ora guidatoJean Prouff, con passato da calciatore nelle file dei bretoni, concluse al 4º posto nellastagione 1964-65. Lo stesso anno, il club registrò il suo primo successo maggiore, vincendo la Coupe de France. Il Rennes sconfisse loUA Sedan-Torcy 3-1 nel replay della finaledel 1965; la prima partita era finita 2-2. Dopo il successo in coppa, il Rennes partecipò l'anno successivo per la prima volta ad unacompetizione europea, laCoppa delle Coppe 1965-1966. La compagine francese fu eliminata al primo turno daicecoslovacchi delDukla Praga.
Gli anni successivi, il Rennes stentò in campionato, ma si comportò bene in coppa: raggiunse due volte le semifinali di Coupe de France in due occasioni, nel 1967 e 1970. Nel 1971, finalmente, il Rennes si aggiudicò la sua seconda Coupe de France battendo ilLione 1-0, con la trasformazione di un rigore da parte diAndré Guy.
Il 23 maggio 1972, il Rennes ufficialmente cambiò il suo nome sociale, adottando l'attuale. Prouff lasciò la squadra l'anno successivo ed il club soffrì una vertiginosa caduta libera.
Dal 1972 al 1994, il Rennes entrò in un lungo periodo grigio e mediocre, caratterizzato da 11 allenatori differenti e, durante i vari anni, retrocessioni e risalite alternate. Nel1978, oltretutto, il club fu sull'orlo di una bancarotta e subì l'ordine di un tribunale di vendere le maggiori fonti di introito per entrare in una politica diausterity. Gli anni '80 furono caratterizzati da stagioni mediocri e da un ruolo più consistente del municipio cittadino nel club.
Nel 1994, il Rennes tornò in Division 1 inaugurando un periodo di stabilità, in particolare grazie ad una nuova politica di gestione basata sull'utilizzo di un vivaio più attento e competitivo. Invece di gettarsi nelle aste per i giocatori migliori, il club puntò sui suoi giovani e li inserì sin dall'inizio in prima squadra non appena l'allenatore riteneva fossero pronti. Questa strategia si rivelò proficua e la squadra bretone lanciò molti talenti, alcuni di enorme successo comeSylvain Wiltord,Jocelyn Gourvennec edUlrich Le Pen. Nel 1998, il club fu venduto dal municipio cittadino almagnateFrançois Pinault. Pinault investì una consistente quantità di fondi sul club, puntando sempre alla produzione di giovani talenti costruendo un nuovo centro di allenamenti. Il centro fu completato nel2000. Pinault finanziò inoltre una completa ristrutturazione delloStade de la Route de Lorient. Non mancò di investire nel mercato ingaggiando molti giocatori dalSud America, in particolareLucas Severino, che fu pagato la cifra record di 21 milioni di euro.
I risultati furono immediati e nella decade tra 2000 e 2010 il Rennes fece la propria apparizioni in cinque competizioni UEFA su dieci. Dal vivaio il club fece emergere un numero elevato di giovani talenti comeYann M'Vila,Yacine Brahimi,Jimmy Briand, eAbdoulaye Diallo, per citarne solo alcuni. In campionato, il Rennes ottenne il suo migliore risultato finendo quarto nel 2004-05, bissando la stessa posizione due stagioni dopo.Nel2009, il club raggiunse nuovamente la finale di Coupe de France, ma fu a sorpresa sconfitto dai rivali bretoni delGuingamp, nonostante fosse considerato nettamente favorito essendo gli avversari una compagine di seconda divisione. Nonostante il Rennes avesse dominato gran parte della gara portandosi in vantaggio, subì due gol in dieci minuti. Per l'occasione, essendo la prima volta di due finaliste bretoni, allo Stade de France furono intonate melodie e canzoni bretoni, così come l'inno dellaBretagna.
Conclude laLigue 1 2017-2018 con un sorprendente 5º posto (con 58 punti), permettendosi così un posto per lafase a gironi di Europa League 2018-2019. Viene aggiunto nel gruppo K conDinamo Kiev,Astana eJablonec, girone che conclude al secondo posto con 9 punti, superando all’ultima giornata i kazaki, battendoli per 2-0. Ai sedicesimi di finale, il club ottiene un 3-3 casalingo contro ilBetis, per poi riuscire a trionfare per 3-1 sul campo degli spagnoli nel ritorno. Nel turno seguente, il Rennes compie l’impresa di battere l’Arsenal per 3-1; tuttavia, nel match di ritorno, il club londinese ribalta il risultato fissandolo su un netto 3-0 ed eliminando i francesi dalla competizione.
Al termine della stagione 2019-2020, interrotta anticipatamente a causa dellapandemia di COVID-19 del 2020 in Francia, la squadra bretone ottiene il miglior piazzamento finale in classifica della propria storia inLigue 1, posizionandosi al terzo posto con conseguente qualificazione diretta alla fase a gironi dellaUEFA Champions League 2020-2021.[4] Per il club rossonero si tratta infatti della prima esperienza in assoluto nella massima competizione europea.
Il Rennes gioca tradizionalmente in maglia rossa con calzoncini e calzettoni neri (da cui il soprannomerouge et noire, rosso-neri). La prima divisa ufficiale fu tuttavia completamente diversa: era infatti a strisce verticali azzurre e celesti, con calzettoni scuri. Il rosso ed il nero, colori della città di Rennes, furono adottati soltanto dopo la fusione tra lo FC Rennes e lo Stade storico, quando fu fondato lo Stade Rennais Université Club, anche se alla classica divisa rosso-nera furono aggiunte anche delle strisce verticali nere. Successivamente, fino ai tempi più recenti, la divisa è diventata quella che si conosce, con maglia rossa e dettagli più o meno vistosi neri a seconda delle annate e calzettoni e calzoncini neri con risvolti rossi. L'attuale divisa casalinga rispetta la tradizione, essendo semplicemente rossa con pantaloncini e calzettoni neri.
La divisa da trasferta del Rennes è generalmente o bianca o nera (la nera è spesso anche terza in caso di esistenza di una seconda bianca). Peculiarità del club negli ultimi venti anni è quella di utilizzare spesso sulle divise bianche degliermellini neri simboli della Bretagna, regione di cui Rennes è capoluogo. La situazione si riflette anche attualmente, essendo la divisa in uso dalla stagione 2010-11 bianca con strisce orizzontali nere e un cantone sulla spalla con gli ermellini (richiamo ancor più netto allaGwenn Ha Du bretone). Questa divisa è stata sostituita a fine 2011 da una bianca crociata di nero, che richiamava a sua volta un antico simbolo bretone, la bandieraKroaz Du. Per la stagione 2011-12 la divisa da trasferta è rimasta bianca con una banda orizzontale nera con i consueti ermellini in trasparenza.La terza divisa a disposizione della squadra per la stagione 2011-12 è di un inusuale color violaceo.
Il fornitore delle divise è da anni laPuma, azienda della quale il presidente del Rennes è azionista di maggioranza tramite la PPR. Lo sponsor sulle divise èSamsic.
Il club gioca le partite casalinghe alRoazhon Park. Conosciuto in passato comeStade de la Route de Lorient, sorge nella parte est diRennes e può ospitare 29.778 spettatori. È stato costruito nel1912 e più volte rammodernato, fino alla ricostruzione operata tra il1999 ed il2004.