Spinetta | |||||
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Informazioni generali | |||||
Origine | Venezia, Europa occidentale | ||||
Invenzione | XVI secolo | ||||
Inventore | Johannes Spinetus (?) | ||||
Classificazione | 314.122-6-8 Cordofoni a tastiera, a corde pizzicate | ||||
Uso | |||||
Musica rinascimentale Musica barocca | |||||
Genealogia | |||||
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Laspinetta appartiene alla famiglia degli strumenti atastiera con corde pizzicate, assieme alclavicembalo e alvirginale.
A differenza del clavicembalo, è di dimensioni contenute, cosa che ne permette un facile trasporto; per questo motivo, godette di una certa popolarità fino al XVIII secolo. La praticità ne permetteva l'uso in ambiente domestico.
Il primo esemplare di strumento musicale a pizzico con tastiera di cui si ha notizia fu costruito da un francese,Jehan Perrot, e donato nel1360 da reEdoardo III d'Inghilterra al reGiovanni di Francia, suo prigioniero. Fonti francesi, inglesi e spagnole lo denominano con diverse grafie,échéquier,chekker eexaquier, il significato rimanendo quello di scacchiera - la ragione di questo termine rimane ignota. Probabilmente i primi strumenti di questo tipo avevano la disposizione delle corde verticale e solo successivamente la disposizione cambiò a orizzontale in maniera da poter permettere l'utilizzo sulle gambe, su un tavolo o su un sostegno (le gambe vennero aggiunte allo strumento solo dopo il1750).
Lo strumento è costituito da unatavola armonica rettangolare; le corde, molto più sottili di quelle di un modernopianoforte, sono disposte sulla lunghezza dello strumento, ad angolo rispetto ai tasti, con la corda più grave sulla parte anteriore. La tastiera muove delle asticelle alle quali sono collegati iplettri, che pizzicano le corde.
Esistevano due principali modelli di spinetta: italiana e fiamminga. Quella italiana aveva una cassapentagonale e la lunghezza variava circa tra 1,2 e 1,9 metri di lunghezza; il legno era di cipresso e le pareti estremamente sottili in maniera da vibrare assieme alle corde; la tastiera sporgeva a balcone; i tasti erano dibosso oavorio, isemitoni in bosso nero oebano. Quella fiamminga era normalmente inabete, con la tastiera arretrata a sinistra o a destra, non al centro; i tasti solitamente in osso, raramente d'avorio e i semitoni d'ebano o semplicemente dipinti di nero. Le spinette venivano costruite in due misure, una standard da 8' una ridotta da 4' (spinettino).
Il suono viene prodotto da un plettro di penna d'uccello, attaccato ad unsalterello, ovvero un'asticella di legno che si trova dietro ad ogni tasto della tastiera. Abbassando il tasto l'asticella scorre e il movimento solidale del plettro pizzica la corda. Rilasciando il tasto l'asticella ritorna nella posizione originale, il plettro non pizzica la corda al ritorno, ma ne smorza il suono grazie ad un pezzetto di feltro inserito nel salterello stesso.
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