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Spazio di de Sitter

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Inmatematica efisica, unospazio di de Sitter è l'analogo, nellospaziotempo di Minkowski, di una sfera nell'ordinariospazio euclideo. Uno spazio di de Sittern-dimensionale, denotato dSn, è lavarietà lorentziana analoga ad unan-sfera (con la sua metrica Riemanniana canonica); esso è massimamente simmetrico, ha una curvatura scalare costante e positiva ed è semplicemente connesso pern ≥3. Lo spazio de Sitter, così come lospazio anti de Sitter prende il nome daWillem de Sitter (1872–1934), professore di astronomia allaUniversità di Leida e direttore dell'Osservatorio di Leida.Willem de Sitter eAlbert Einstein lavorarono insieme negli anni 20 del 900 aLeida sulla struttura spazio-temporale dell'universo.

Nel linguaggio dellarelatività generale, lo spazio di de Sitter è una soluzione di vuoto massimamente simmetrica delleequazioni di campo di Einstein, avente unacostante cosmologica positiva (repulsiva)Λ{\displaystyle \Lambda } (corrispondente ad una densità dienergia del vuoto positiva e pressione negativa). Nel cason = 4 (3 dimensioni spaziali più tempo), esso è il modello cosmologico dell'universo fisico, dettouniverso di de Sitter.

Lo spazio di de Sitter fu formulato indipendentemente e contemporaneamente daWillem de Sitter[1][2] eTullio Levi-Civita[3].

Definizione

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Lo spazio di de Sitter può essere definito come unasottovarietà di unospazio di Minkowski aumentato di unadimensione. Si consideri lo spazio di MinkowskiR1,n con la metrica standard:

ds2=dx02+i=1ndxi2.{\displaystyle ds^{2}=-dx_{0}^{2}+\sum _{i=1}^{n}dx_{i}^{2}.}

Lo spazio di de Sitter dSn è la sottovarietà descritta da uniperboloide a una falda

x02+i=1nxi2=α2,{\displaystyle -x_{0}^{2}+\sum _{i=1}^{n}x_{i}^{2}=\alpha ^{2},}

doveα{\displaystyle \alpha } è una costante positiva.

Lametrica standard

ds2=dx02+i=1ndxi2{\displaystyle ds^{2}=-dx_{0}^{2}+\sum _{i=1}^{n}dx_{i}^{2}}

dello spazio ambienteR1,n induce sulla sottovarietà di de Sitter una forma bilinearenon degenere che ha ancora segnatura lorentziana. Lo spazio di de Sitter è dunque unavarietà pseudo-riemanniana.

Lo spazio di De Sitter può anche essere definito come ilquoziente topologicoO(1,n)/O(1,n−1) di duegruppi pseudo ortogonali, e questo mostra che esso è una varietà pseudo-Riemanniana simmetrica.

Dal punto di vistatopologico, lo spazio di de Sitter è ilprodottoR ×Sn−1 (per cui sen ≥ 3 allora lo spazio di de Sitter risulta semplicemente connesso).

Proprietà

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Il gruppo di isometrie dello spazio de Sitter è il gruppo di Lorentz O(1,n). La metrica ha quindin(n + 1)/2vettori di Killing indipendenti ed è al massimamente simmetrica. Ogni spazio massimamente simmetrico ha curvatura costante. Iltensore di curvatura di Riemann per de Sitter è dato da

Rρσμν=1α2(gρμgσνgρνgσμ){\displaystyle R_{\rho \sigma \mu \nu }={1 \over \alpha ^{2}}(g_{\rho \mu }g_{\sigma \nu }-g_{\rho \nu }g_{\sigma \mu })}

Lo spazio di de Sitter è una varietà di Einstein poiché iltensore di Ricci è proporzionale alla metrica:

Rμν=n1α2gμν{\displaystyle R_{\mu \nu }={\frac {n-1}{\alpha ^{2}}}g_{\mu \nu }}

Ciò significa che lo spazio di de Sitter è unasoluzione del vuoto delle equazioni di campo di Einstein, avente unacostante cosmologica positiva data da:

Λ=(n1)(n2)2α2.{\displaystyle \Lambda ={\frac {(n-1)(n-2)}{2\alpha ^{2}}}.}

Lacurvatura scalare dello spazio di de Sitter è data da:

R=n(n1)α2=2nn2Λ.{\displaystyle R={\frac {n(n-1)}{\alpha ^{2}}}={\frac {2n}{n-2}}\Lambda .}

Per il cason = 4, abbiamo Λ = 3/α2 eR = 4Λ = 12/α2.

Coordinate statiche

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Si possono introdurre dellecoordinate statiche(t,r,){\displaystyle (t,r,\ldots )} per lo spazio de Sitter come segue:

x0=α2r2sinh(t/α){\displaystyle x_{0}={\sqrt {\alpha ^{2}-r^{2}}}\sinh(t/\alpha )}
x1=α2r2cosh(t/α){\displaystyle x_{1}={\sqrt {\alpha ^{2}-r^{2}}}\cosh(t/\alpha )}
xi=rzi2in,{\displaystyle x_{i}=rz_{i}\qquad \qquad \qquad \qquad \qquad 2\leq i\leq n,}

dove le coordinatezi{\displaystyle z_{i}} realizzano l'immersione canonica della (n−2)-sfera inRn−1. In queste coordinate la metrica de Sitter prende la forma:

ds2=(1r2α2)dt2+(1r2α2)1dr2+r2dΩn22.{\displaystyle ds^{2}=-\left(1-{\frac {r^{2}}{\alpha ^{2}}}\right)dt^{2}+\left(1-{\frac {r^{2}}{\alpha ^{2}}}\right)^{-1}dr^{2}+r^{2}d\Omega _{n-2}^{2}.}

È interessante notare che è presente unorizzonte cosmologico perr=α{\displaystyle r=\alpha }.

Taglio di coordinate piatto

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Posto

x0=αsinh(t/α)+r2et/α/2α,{\displaystyle x_{0}=\alpha \sinh(t/\alpha )+r^{2}e^{t/\alpha }/2\alpha ,}
x1=αcosh(t/α)r2et/α/2α,{\displaystyle x_{1}=\alpha \cosh(t/\alpha )-r^{2}e^{t/\alpha }/2\alpha ,}
xi=et/αyi,2in{\displaystyle x_{i}=e^{t/\alpha }y_{i},\qquad 2\leq i\leq n}

dover2=iyi2{\displaystyle r^{2}=\sum _{i}y_{i}^{2}}. Allora in coordinate metriche(t,yi){\displaystyle (t,y_{i})}:

ds2=dt2+e2t/αdy2{\displaystyle ds^{2}=-dt^{2}+e^{2t/\alpha }dy^{2}}

dovedy2=idyi2{\displaystyle dy^{2}=\sum _{i}dy_{i}^{2}} è la metrica piattayi{\displaystyle y_{i}}.

Taglio di coordinate aperto

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Posto

x0=αsinh(t/α)coshξ,{\displaystyle x_{0}=\alpha \sinh(t/\alpha )\cosh \xi ,}
x1=αcosh(t/α),{\displaystyle x_{1}=\alpha \cosh(t/\alpha ),}
xi=αzisinh(t/α)sinhξ,2in{\displaystyle x_{i}=\alpha z_{i}\sinh(t/\alpha )\sinh \xi ,\qquad 2\leq i\leq n}

doveizi2=1{\displaystyle \sum _{i}z_{i}^{2}=1} descriveSn2{\displaystyle S^{n-2}} con la metrica standardidzi2=dΩn22{\displaystyle \sum _{i}dz_{i}^{2}=d\Omega _{n-2}^{2}}. Allora la metrica de Sitter si legge:

ds2=dt2+α2sinh2(t/α)dHn12,{\displaystyle ds^{2}=-dt^{2}+\alpha ^{2}\sinh ^{2}(t/\alpha )dH_{n-1}^{2},}

dove

dHn12=dξ2+sinh2ξdΩn22{\displaystyle dH_{n-1}^{2}=d\xi ^{2}+\sinh ^{2}\xi d\Omega _{n-2}^{2}}

è la metrica di uno spazio Euclideo iperbolico.

Taglio di coordinate chiuso

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Posto

x0=αsinh(t/α),{\displaystyle x_{0}=\alpha \sinh(t/\alpha ),}
xi=αcosh(t/α)zi,1in{\displaystyle x_{i}=\alpha \cosh(t/\alpha )z_{i},\qquad 1\leq i\leq n}

dovezi{\displaystyle z_{i}}s descriveSn1{\displaystyle S^{n-1}}. La metrica si legge:

ds2=dt2+α2cosh2(t/α)dΩn12.{\displaystyle ds^{2}=-dt^{2}+\alpha ^{2}\cosh ^{2}(t/\alpha )d\Omega _{n-1}^{2}.}

Cambiando la variabile tempo al tempo conformazionale tramitetan(η/2)=tanh(t/2α){\displaystyle \tan(\eta /2)=\tanh(t/2\alpha )} si ottiene una metrica equivalente auniverso statico di Einstein:

ds2=α2cos2η(dη2+dΩn12).{\displaystyle ds^{2}={\frac {\alpha ^{2}}{\cos ^{2}\eta }}(-d\eta ^{2}+d\Omega _{n-1}^{2}).}

Questo serve per trovare ildiagramma di Penrose dello spazio de Sitter.

Taglio di coordinatedS

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Posto

x0=αsin(χ/α)sinh(t/α)coshξ,{\displaystyle x_{0}=\alpha \sin(\chi /\alpha )\sinh(t/\alpha )\cosh \xi ,}
x1=αcos(χ/α),{\displaystyle x_{1}=\alpha \cos(\chi /\alpha ),}
x2=αsin(χ/α)cosh(t/α),{\displaystyle x_{2}=\alpha \sin(\chi /\alpha )\cosh(t/\alpha ),}
xi=αzisin(χ/α)sinh(t/α)sinhξ,3in{\displaystyle x_{i}=\alpha z_{i}\sin(\chi /\alpha )\sinh(t/\alpha )\sinh \xi ,\qquad 3\leq i\leq n}

dovezi{\displaystyle z_{i}}s descriveSn3{\displaystyle S^{n-3}}. La metrica si legge:

ds2=dχ2+sin2(χ/α)dsdS,α,n12,{\displaystyle ds^{2}=d\chi ^{2}+\sin ^{2}(\chi /\alpha )ds_{dS,\alpha ,n-1}^{2},}

dove

dsdS,α,n12=dt2+α2sinh2(t/α)dHn22{\displaystyle ds_{dS,\alpha ,n-1}^{2}=-dt^{2}+\alpha ^{2}\sinh ^{2}(t/\alpha )dH_{n-2}^{2}}

è la metrica di uno spazion1{\displaystyle n-1} dimensionale de Sitter con raggio di curvaturaα{\displaystyle \alpha } in coordinate aperte. La metrica iperbolica è data da:

dHn22=dξ2+sinh2ξdΩn32.{\displaystyle dH_{n-2}^{2}=d\xi ^{2}+\sinh ^{2}\xi d\Omega _{n-3}^{2}.}

Questa è lacontinuazione analitica del taglio di coordinate aperto sotto(t,ξ,θ,ϕ1,ϕ2,,ϕn3)(iχ,ξ,it,θ,ϕ1,,ϕn4){\displaystyle (t,\xi ,\theta ,\phi _{1},\phi _{2},\cdots ,\phi _{n-3})\to (i\chi ,\xi ,it,\theta ,\phi _{1},\cdots ,\phi _{n-4})} anche commutandox0{\displaystyle x_{0}} andx2{\displaystyle x_{2}} perché cambiano la loro natura spazio temporale.

Note

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  1. ^(EN) W. de Sitter,On the relativity of inertia: Remarks concerning Einstein's latest hypothesis, inProc. Kon. Ned. Acad. Wet., vol. 19, 1917, pp. 1217-1225.
  2. ^(EN) W. de Sitter,On the curvature of space, inProc. Kon. Ned. Acad. Wet., vol. 20, 1917, pp. 229-243.
  3. ^Tullio Levi-Civita,Realtà fisica di alcuni spazî normali del Bianchi, inRendiconti, Reale Accademia Dei Lincei, vol. 26, 1917, pp. 519-31.

Bibliografia

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Voci correlate

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