«Icavalieri [equites] portano una grande spada sul fianco destro [spatha], impugnano una lunga lancia [hasta], uno scudo [clipeus] viene quindi posto obliquamente sul fianco del cavallo»
Laspatha veniva usata dailegionari romani a cavallo assieme al clipeo (scudo rotondo), essa si distingueva dal gladio (spada corta) usato dalla fanteria assieme alloscutum rettangolare. I combattenti a cavallo usavano la spatha e non il gladio per via della lunghezza della lama, che permetteva di colpire il nemico più in basso.
La spada romana era di ferro e si piegava facilmente nelle collisioni con altre lame o scudi. Per questo motivo era utilizzata soprattutto per colpire e non per parare, funzione attribuita invece allo scudo. Laspatha trovò anche largo utilizzo fra gliausiliari a cavallo.
La parola deriva dalgreco anticoσπάθη?,spáthē, "lama piatta, di legno o metallo", ma anche "lama piatta usata come arma" (più probabilmentespatha è una latinizzazione daldorico *σπάθαspatha). La parola rimane oggi nelgreco modernoσπαθί (spathí), neutro. Lo stesso terminelatino è diventato initalianospada, infranceseépée, inspagnolo eportogheseespada, tutte parole con il medesimo significato.