
Ilsovrano è, in unoStato, ilsoggetto che detiene lasovranità, intesa secondoJean Bodin come quelpotereassoluto e perpetuo che è proprio dello stato.[1] Correntemente, però, il termine viene usato per designare, con valore generico, ilcapo di Statomonarchico e, quindi, come sinonimo dimonarca.[2]
Fino alXIX secolo si diceva che la sovranità può essere attribuita a una persona (il monarca), a un'assemblea che riunisce una parte delpopolo oppure a un'assemblea che riunisce tutto il popolo (inteso come insieme dicittadini), dando luogo così alle tre classicheforme di governo già individuate daAristotele:monarchia,aristocrazia edemocrazia.
Sul finire delXVIII secolo, con laRivoluzione francese, si fanno strada i concetti di sovranità popolare e sovranità nazionale. Secondo la prima concezione, elaborata daJean-Jacques Rousseau e sostenuta dai rivoluzionari più radicali, ciascuncittadino detiene una parte della sovranità: ne segue che l'esercizio della stessa non può che avvenire con forme didemocrazia diretta o, se non è possibile, tramite rappresentanti eletti asuffragio universale e soggetti amandato imperativo. La seconda concezione, invece, propugnata daEmmanuel Joseph Sieyès e sostenuta dai rivoluzionari più moderati, attribuisce la sovranità allanazione, costituita dai cittadini attuali (il popolo) ma anche da quelli passati e da quelli futuri; poiché un'entità del genere non può esercitare direttamente i poteri sovrani, gli stessi sono demandati a rappresentati i quali, proprio perché agiscono nell'interesse della nazione e non del solo popolo, non sono soggetti a mandato imperativo e possono anche essere eletti da una parte soltanto dei cittadini.
A partire dal XIX secolo si afferma un'elaborazione teorica della dottrina tedesca, secondo la quale il titolare della sovranità è unapersona giuridica, lo Stato, di cui coloro che effettivamente esercitano i poteri sovrani (quali il capo dello Stato, ilparlamento, ilgoverno e lo stessocorpo elettorale) non sono cheorgani. Questa idea finisce per integrarsi con quella che la sovranità appartiene al popolo, proclamata, ad esempio, dall'art. 1 dellaCostituzione italiana, nel senso che lo Stato, titolare della sovranità, deriva la stessa dal popolo che con la sua volontà lo ha creato. D'altra parte nel modernostato di diritto la sovranità si scinde in piùfunzioni pubbliche attribuite a organi diversi, secondo il principio dellaseparazione dei poteri.
Secondo la concezione attuale, dunque, sovrano in senso proprio è lo Stato; il termine, tuttavia, viene tuttora utilizzato per designare il capo di Stato monarchico, anche se nella grande maggioranza delle monarchie odierne, a differenza dellemonarchie assolute, non detiene più la totalità dei poteri sovrani e ha, anzi, assunto un ruolo puramente cerimoniale.
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