Come nel caso di altre nazionieuropee, la genesi della monarchia spagnola, e dello Stato spagnolo in sé, è insolubilmente discutibile. Furono gliantichi romani a battezzare col nome di Spagna (Hispania) lapenisola iberica quando la conquistarono e colonizzarono negli ultimi secoli dell'era pagana. Quando l'invasione islamica spazzò via le autorità barbarevisigote che si erano insediate nella penisola dopo lacaduta dell'Impero romano d'Occidente, piccoli nuclei di resistenza autoctona si radicarono nelle impervie regioni montuose settentrionali, dove le forzecristiane potevano godere degli aiuti deiFranchi. Fu in questo periodo (722) che il semi-mitologicoPelagio di Favila diede inizio alla serie dei monarchi ancor oggi regnante sul trono spagnolo.
L'indebolimento della presenza araba diede il via nei secoli successivi allaReconquista, grazie alla quale si formarono numerosi regni indipendenti, gelosi delle rispettive individualità ma tra i quali si intensificarono i casi di matrimonialità dinastica. Fu così che ilRegno delle Asturie fu fuso nel 914 nelRegno di León e nel 1230, dopo vari tentativi, nelRegno di Castiglia. Nel frattempo ad oriente ilRegno d'Aragona aveva unito a sé le sorti dellaContea di Barcellona e della città diValencia, mentre ad occidente ilRegno del Portogallo si era sottratto alla servitù feudale verso la corona castigliana. Estraneo a questi cambiamenti rimaneva ilRegno di Navarra, ben presto chiuso fra i più potenti vicini, mentre a sud l'Emirato di Granada costituiva l'ultimo lembo di territorio a dominazionemusulmana.
Queste linee nobiliari vennero alla fine unite dinasticamente dal matrimonio diFerdinando II di Aragona eIsabella I di Castiglia. Pur avendo una politica estera comune i loro regni continuarono a costituire delle entità politico-territoriali autonome con Parlamenti ed ordinamenti giuridici propri. Ferdinando conquistò inoltre la parte meridionale dellaNavarra e la annesse alla Spagna. Isabella lasciò il suo regno alla figliaGiovanna. Ferdinando servì come reggente quando Giovanna impazzì, nonostante il secco rifiuto della nobiltà castigliana, e rimpiazzò Giovanna con suo maritoFilippo I d'Asburgo. Ferdinando riprese la reggenza dopo la morte di Filippo. Il figlio di Giovanna, il Sacro Romano ImperatoreCarlo V, le successe sul trono di Castiglia e successe anche al nonno Ferdinando sul trono aragonese quando questi morì nel 1516; da quel momento le due corone vennero unite personalmente oltre che dinasticamente.
La ricostruzione dell'unificazione della Spagna soffre però un problemastoriografico grave, e cioè quella di essere descritta con una visualea posteriori. Non esiste infatti una dataufficiale di nascita delRegno di Spagna, che fu il frutto di varie svolte matrimoniali e territoriali distribuite nel corso di diversi secoli. L'uso del titolo diRe di Spagna si generalizzò solo, a livello ufficiale, nel 1808 grazie aGiuseppe Bonaparte, mentre i precedenti sovrani continuavano generalmente ad utilizzare tutti i titoli corrispondenti ai propri dominipenisulari ed extra-peninsulari e in primo luogo quelli dire d'Aragona ere di Castiglia. Proprio quest'ultima regione, sede della capitale e centro nevralgico dello Stato, aveva assunto una nettaprimauté politica sulle altre zone del Paese.
Esistono dunque diverse date cui può associarsi la genesi della monarchia spagnola. Le elenchiamo qui di seguito, precisando che nessuna, salvo forse l'ultima, può essere considerata preponderante sulle altre. È da aggiungersi fin d'ora che tali problemi storiografici sono di difficile soluzione anche perché legati all'odierna difficile coesione nazionale dello Stato spagnolo e alla sempre più accentuata presenza di movimenti separatisti e di spinte centrifughe non sempre facilmente ricomposte.
722: è l'anno in cui si narra che dopo labattaglia di Covadonga il condottieroPelagio, capo della resistenza contro l'invasioneislamica, abbia fondato ilRegno delle Asturie, primo dei regni cristiani del settentrione iberico. Da Pelagio discende l'enumerazione ufficiale dei sovrani spagnoli in uso ancora oggi.
1479: è l'anno in cuiFerdinando II d'Aragona, già incoronato Re consorte diCastiglia, ereditò ilRegno di Aragona da suo padreGiovanni II. Per la prima volta vi era un monarca che vantasse, a vario titolo, una sovranità su entrambe le parti di ciò cheoggi viene considerata laSpagna.
1516: è l'anno in cuiCarlo d'Asburgo, nipote di Ferdinando e Isabella, già dichiarato Re supplente diCastiglia a causa della progressivafollia della madre, la legittima ReginaGiovanna, divenne Re effettivo diAragona per la morte di Ferdinando. Da quel momento l'Aragona sarà sempre governata dagli stessi sovrani della Castiglia.
1555: è l'anno della morte di Giovanna e della conseguente acquisizione a pieno titolode jure della corona diCastiglia da parte di Carlo.
1580: è l'anno in cuiFilippo II, figlio di Carlo, fu incoronato Re delPortogallo. Fu solo a quel punto che l'anticaHispania fu completamente unita sotto un unico scettro, seppur in semplice unione personale. Agli occhi dei contemporanei, questo avvenimento deve essere sembrato il vero segno dell'unificazione della Spagna, dato che la concezione della differenziazione del regno lusitano rispetto alla generalità della comunità spagnola sorgerà solo successivamente, e sicuramente dopo la riacquisizione dell'indipendenza portoghese nel 1640.
1707-1716 Con l'emanazione deiDecreti di Nueva Planta laCorona d'Aragona cessa di esistere come entità statuale autonoma, fondendosi definitivamente con il Regno di Castiglia. Pur continuando, i re di Spagna, a fregiarsi spesso di entrambi i titoli reali (unitamente a quelli di altre entità politico-territoriali iberiche) nelle firme e nelle ratifiche dei trattati internazionali preferiscono generalmente associare il proprio nome al termine "Spagna". Solo però inepoca napoleonica, a partire cioè dal 1808,Giuseppe Bonaparte inizierà ad utilizzare esclusivamente il titolo di Carlo Pinto Re di Spagna in luogo diRe di Castiglia, di Aragona, di León, di Navarra e di Granada.
Il nostro elenco inizierà dunque convenzionalmente con l'ascesa al trono aragonese diFerdinando II, già re consorte di Castiglia, nel 1479. Comunque, dopo la morte di sua moglieIsabella nel 1504, le due corone ritornarono separate, e furono riunificate soltanto nel 1516, quando ilDuca di BorgognaCarlo d'Asburgo, alla morte del nonno Ferdinando, divenne sovrano d'Aragona e reggente diCastiglia. Il suo successore, suo figlioFilippo II d'Asburgo, nato in Spagna da madreportoghese, fu invece il primo monarca propriamenteiberico. Si ricordi bene però che ufficialmente il titolo principale dei sovrani spagnoli rimase quello diRe di Castiglia e León, fregio rispetto al quale continuò l'enumerazione ufficiale dei monarchi, riprendendola a propria volta da quella deiRe delle Asturie.
Anche regina delleIndie dal 1506 eregina d'Aragona dal 1516; figlia di Isabella e Ferdinando, regnò solo nominalmente, senza mai detenere un effettivo potere
Il titolo di Re e Regina delle Spagne e delle Indie (Hispaniarum et Indiarum Rex et Regina) compare per la prima volta sulle monete coniate sotto il regno diCarlo I e Giovanna.
Alla morte senza eredi di Carlo II si estinse la Casa degli Asburgo spagnoli. Per disposizionetestamentaria dello stesso Carlo II, il trono passò al nipote delre di FranciaLuigi XIV, Filippo di Borbone, del quale il defunto sovrano era il prozio. Le altre potenze europee non accettarono gli eventi e scatenarono laGuerra di Successione Spagnola, al termine della quale, nel 1713, Filippo fu confermato sul trono ispanico ma dovette rinunciare a tutti gli altri possedimentieuropei.
Il malgoverno di Carlo IV fu l'occasione per suo figlio Ferdinando per esautorare il padre sottraendogli il trono, ma il sovrano spodestato chiamò subito in suo aiuto le armate diNapoleone Bonaparte che invasero il Paese e imposero Giuseppe, fratello dell'Imperatore deiFrancesi.
Il regno di Giuseppe fu costantemente sconvolto da rivolte patriottiche ben presto sostenute daibritannici prima con denaro e rifornimenti, poi direttamente con lo sbarco di un contingente britannico comandato dalDuca di Wellington, il quale cacciò i francesi e restaurò Ferdinando sul trono.
Il titolo completo di Re (o Regina) delle Spagne e delle Indie fu portato da Ferdinando VII e Isabella II durante i loro periodiassolutistici (1808-1820, 1823-1836), mentre quello di Re (o Regina) delle Spagne nei periodicostituzionali (1820-1823, 1837-1868)[1].
Il regnoliberale di Isabella fu più volte minacciato dalle rivolte ordite dalla fazionereazionaria capeggiata da suo zioCarlo di Borbone, che si riteneva il legittimo sovrano sulla base dellalegge salica. Le continue tensioni sfociarono però in unarivoluzione dall'esito inverso aidesiderata del gruppocarlista, dato che i moderati, dopo due anni di interregno, offrirono la corona adAmedeo, figlio del liberaleRe d'ItaliaVittorio Emanuele II; in precedenza la corona era stata offerta aFerdinando II del Portogallo che tuttavia la rifiutò. L'incapacità del sovranoitaliano nel comprendere la politica spagnola lo costrinse presto all'abdicazione, con la conseguente proclamazione dellarepubblica.
La gravissima instabilità dellarepubblica fu pesantemente condizionata dalle autorità militari, finché un ennesimocolpo di Stato comportò la restaurazione monarchica del figlio di Isabella II, dietro a precise garanziecostituzionali. Tra il 1923 e il 1930 la Spagna fu però sottoposta ad unregime militare, con il potere detenuto daldittatoreMiguel Primo de Rivera.
Le forze repubblicane che avevano preso il potere nel 1931 garantirono stabilità solo per cinque anni. Il 16 febbraio 1936 la vittoria elettorale dei partitisocialisti delFronte popolare scatenò la reazione delle forze nazionaliste, conservatrici. La conseguenteguerra civile spagnola fu vinta dalla fazione nazionalista, grazie al determinante appoggio dell'Italia fascista e dellaGermania nazista.
Capo dello stato fu il generaleFrancisco Franco dal 29 settembre 1936 fino alla sua morte il 20 novembre 1975. La Monarchia fu formalmente restaurata da Franco nel 1947, designando suo erede il principe Juan Carlos di Borbone.