Ilsovescio è una pratica agronomica consistente nell'interramento di materiale vegetale (di solito una coltura erbacea coltivata appositamente) con lo scopo di mantenere o aumentare lafertilità del terreno, apportando sostanza organica e, se si usanoleguminose, azoto. Può esseretotale se si interra tutta la pianta oparziale se se ne usa solo una parte.[1]È diffuso soprattutto nelle zone povere diletame.[2]
Dopo essere stato quasi abbandonato, è stato recuperato da molteaziende biologiche o che comunque adottano pratiche rispettose dell'ambiente.[1]
Gli effetti del sovescio possono includere, anche a seconda delle specie usate:[1][3]
apporto di sostanza organica (4-7 t/ha), quindi miglioramento della struttura, e azoto al suolo;
limitazione della perdita di nitrati;
rallentamento dell'erosione (sia per il miglioramento della struttura, sia perché la presenza delle piante vive prima del sovescio limita l'azione degli agenti atmosferici);
Per il sovescio si usano soprattutto leguminose, perché sono in grado di fissare l'azoto atmosferico[2] e quindi di contribuire significativamente a coprire il fabbisogno della coltura successiva (fino al 30% del fabbisogno totale, corrispondente al 40% circa dell'azoto presente nella coltura interrata)[3][4].Alle leguminose sono spesso mescolate graminacee per aumentare la biomassa.[1][2]
Per varie ragioni non è chiaro se abbia senso usare il sovescio per concimare il terreno anche in climi caldo-aridi:[1]
esso aumenta la capacità di immagazzinare acqua nel suolo ma la crescita della coltura ne perde molta perevapotraspirazione;
porta sostanza organica ma questo risultato si può ottenere anche usando la coltura per alimentare il bestiame e poi distribuire il letame;
migliora la qualità del suolo ma in questi climi la coltura da sovescio può crescere solo durante il periodo favorevole alla coltura principale, alla quale quindi ruba spazio.
^abcdef Luigi Giardini,Sostanza organica e fertilizzanti organici, inL'agronomia per conservare il futuro, Bologna, Pàtron Editore, 2012, pp. 416-422,ISBN978-88-555-3168-9.
^abc Andrea Fabbri e Teofilo Vamerali,La tecnica agronomica, inProduzioni vegetali, Bologna, Pàtron Editore, 2022, pp. 219-220,ISBN978-88-555-3526-7.
^ab(EN) N. K. Fageria,Green Manuring in Crop Production (abstract), inJournal of Plant Nutrition, n. 30, Taylor & Francis Group, 2007,DOI:10.1080/01904160701289529,ISSN 1532-4087 (WC ·ACNP).URL consultato il 30 maggio 2024.