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Società di Educazione Fisica Virtus

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Società di Educazione Fisica Virtus
Colori socialiBianco enero
Dati societari
CittàBologna
Sedevia Valeriani, 21
40134Bologna
PaeseItalia (bandiera) Italia
FederazioneCONI
Fondazione1871
PresidenteItalia (bandiera) Cesare Mattei
Discipline
Sito web ufficiale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaSocietà Educazione Fisica (SEF)Virtus è una societàpolisportiva diBologna, tra le più antiche d'Italia. Nata nel1871, soltanto dieci anni dopo l'Unità d'Italia, è stata ed è tuttora un punto di riferimento dello sport bolognese. Nella sua lunga storia ha avuto sezioni dedicate alla maggior parte delle discipline sportive.

Il 13 dicembre1967 aRoma, è stata premiata dalC.O.N.I. con laStella d’Oro al merito sportivo[1]. Nel1974 ha ottenuto dal Presidente della RepubblicaGiovanni Leone lo status di "ente morale". Nel1998 il PresidenteOscar Luigi Scalfaro le ha concesso ilCollare d'oro al merito sportivo.[2]

Le sezioni attive della polisportiva sono:atletica leggera,baseball,calcio,ginnastica,pallacanestro,scherma etennis.

Origini

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Le quattro "F" della SEF Virtus

La SEF Virtus nasce comeSocietà Sezionale di Ginnastica in Bologna (il termine "ginnastica" allora indicava il gesto sportivo in genere ed aveva un significato più ampio di oggi) il 17 gennaio1871, “sul far della sera”,[3] per iniziativa di una manciata di persone tra cui figurava il medico e ginnasiarcaEmilio Baumann.

Il primo simbolo scelto, che appare ancora nello stemma della società, accanto alla più celebreVu nera, rappresentò le quattro effe disposte acroce romana, iniziali diForte, Franco, Fermo e Fiero, che erano le quattrovirtù che il buonginnasta doveva possedere, un simbolo ispirato dalle teorie diFriedrich Ludwig Jahn.[4][5]

Nel1889 la compagine sociale inserì, per la prima volta, nella propria denominazione il termine Virtus, diventandoSocietà Ginnastica Educativa Virtus. Il nome cambiò ancora inVirtus Gruppo Sportivo Bolognese nel1920, in Società di Educazione Fisica Virtus nel1922 ed inVirtus Bologna Sportiva nel1935, fino al definitivo nome adottato dal1945.

Negli anni le sezioni sportive della società si moltiplicarono, andando a coprire quasi tutte le discipline più popolari. Molte di queste non sono oggi più attive.[6]

L'ex chiesa di Santa Lucia, palestra della Virtus dal 1873 al 1943

Discipline

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Atletica leggera

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Lo stesso argomento in dettaglio:Virtus Atletica Bologna.

La nascita della sezione diatletica è segnata ufficialmente nel 1899 sulle ali dell'entusiasmo provocato daiGiochi della I Olimpiade. In verità l'atletica è stato fin dall'inizio lo sport principe fondatore dell'anima virtussina. Bisogna ricordare che a quei tempi non esistevano le Federazioni e laFederazione Ginnastica Nazionale Italiana si occupava di molte discipline, tra cui quelle che oggi appartengono all'atletica leggera. Basti pensare che la prima manifestazione sportiva pubblica organizzata dalla Virtus di cui si ha nota (riportata sul giornale del tempoLa Ginnastica) era essenzialmente una esibizione di atletica: una "marcia forzata lungo i viali di circonvallazione della città" svolta il 4 aprile 1871.

Palmarès

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Ondina Valla,"Il sole in un sorriso".

In oltre 140 anni di storia la Virtus è stata una delle principali società italiane di atletica, almeno fino agli anni '60. Nonostante le difficoltà economiche attraversate nel recente passato, la società è ancora presente nel panorama dell'atletica italiana, e non ha mai smesso di fornire atleti alle rappresentative azzurre. Nel suo palmarès sono presenti cinque medaglieolimpiche, due conquistate aiCampionati europei, tre alleUniversiadi e due aiGiochi del Mediterraneo, oltre a 10 atleti olimpionici, 1 oro, 1 argento e 3 bronzi ai Mondiali Universitari, 120 titoli individuali ai Campionati italiani Assoluti, 6 titoli tricolori a squadre, 47 atleti azzurri in Nazionale A e un'ottantina di record italiani[7][8]. La storia dell'atletica virtussina è legata soprattutto a tre nomi:Ondina Valla,Claudia Testoni,Pino Dordoni, tutti e tre membri dellaHall of Fame della FIDAL[9], senza dimenticareGabriele Salviati,Tullio Gonnelli eGiorgio Oberweger, anch'essi medaglie olimpiche.

Anni recenti

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Dopo che laFIDAL ha deciso di limitare lo strapotere deicorpi sportivi nel 2008, la Virtus è sempre stata presente nelle prime cinquanta posizioni della graduatoria deiCampionati italiani di società di atletica leggera. Nel 2016, per la prima volta nella sua storia, ha partecipato alla Finale Argento (prime ventiquattro squadre italiane) di tali campionati disputatasi adOrvieto,[10] mentre nel 2017, in ragione del posizionamento dell'anno precedente, ha disputato la Finale Oro (prime dodici squadre italiane) valida per l'assegnazione dello scudetto, pressoModena, per la prima volta nella sua storia.[11]

Baseball

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La Divisa della Virtus Baseball

La SezioneBaseball della SEF Virtus è regolarmente affiliata allaFederazione Italiana Baseball Softball.Dopo aver disputato nella sua storia anche alcuni campionati diSerie A2 (baseball) e di Serie B nella seconda parte degli anni novanta, attualmente, oltre a partecipare nelle categorie giovanili con diverse proprie squadre, è presente con la squadra seniores nella Serie C delCampionato italiano di baseball.

Calcio

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Dopo aver dato vita alla sezione calcio nel1910[12], partecipando nello stesso anno allaCoppa Emilia[13] e algirone regionale diTerza Categoria, nel primo dopoguerra la Virtus si trovò all'improvviso tra le protagoniste delcalcio italiano. Nel1920, infatti, una delle numerose rappresentative del calcio bolognese di allora, ilGruppo Sportivo Bolognese, ammessol'anno precedente inPrima Categoria, per sopravvivere nel calcio di alto livello chiese l'affiliazione alla gloriosa polisportiva, entrando a far parte della sezione calcio. La nuova squadra adottò la maglia a scacchi bianchi e neri del G.S. Bolognese.[14] Nel1922, all'interno della sezione calcio, la Virtus assorbì un'altra squadra cittadina, il "Nazionale Emilia Foot-Ball Club", che giocava in bianco-blu.[15][16]

La Virtus partecipò a quattro campionati di massima serie, con risultati decorosi, ma al termine della stagione1923-1924 venne squalificata e, in seguito, definitivamente radiata per un illecito sportivo.

Attualmente esiste una sezione della SEF Virtus che disputa il campionato Provinciale di Seconda Categoria, giocando le partite casalinghe all'impianto del Pilastro.
Anticamente, giocava le sue partite interne sul suo campo sito a Bologna in via Luigi Valeriani 50 (ancora esistente).[17]

Cronologia

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Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
La divisa della Virtus Bolognese
  • 1920 – La Virtus assorbe la societàGruppo Sportivo Bolognese diventandoVirtus Gruppo Sportivo Bolognese.[15]
  • 1920-21 – 4ª nel girone B emiliano di Prima Categoria.[15]
  • 1921-22 – 2ª nel girone finale emiliano di Prima Categoria (campionatoFIGC).[15]
  • 1922 – La Virtus assorbe ilNazionale Emilia Foot-Ball Club diventandoSocietà Educazione Fisica Virtus Bologna – Sezione Calcio.[15]
  • 1922-23 – 7ª nel girone A di Prima Divisione Nord.[15]
  • 1923-24 – 12ª nel girone A di Prima Divisione Nord: retrocessa inSeconda Divisione.[15]
  • 1924 – Squalificata e successivamenteradiata.[15]

Colori

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  • 1910: S.G.E. Virtus[15]
  • 1920-1922: Virtus G.S. Bolognese[15]
  • 1922-1924: Virtus Bologna[15]

Calciatori in nazionale

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Football americano

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Nel 1995 nasce la Virtus American Football Team, affiliata alla polisportiva SEF Virtus Bologna, dallo scioglimento deiWarriors Bologna. La compagine disputa per alcune stagioni il campionato diarena football, e la serie A per una sola stagione, nel 2000. Nel 2003 la Virtus AFT riprende il nome di Warriors.

Ginnastica

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La sezioneginnastica della SEF Virtus, è la più anziana delle sezioni della S.E.F., fondata il 17 gennaio del1871.

Nelle sue file hanno militato le medaglie olimpicheGiuseppe Domenichelli eAdolfo Tunesi.

Con la chiusura, ad ottobre 2013, delCentro Sportivo Sterlino "Giulio Onesti", l'attività della ginnastica è stata sospesa per mancanza di impianti. L'attività stessa riprende però nel corso del 2015 nella cosiddetta "palestrina" in attesa che vada a bando la palestra principale[19][20]

Pallacanestro

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Lo stesso argomento in dettaglio:Virtus Pallacanestro Bologna e Virtus Pallacanestro Bologna (femminile).

La disciplina per cui la SEF Virtus è più celebre è sicuramente lapallacanestro. La sezione di questo sport fu fondata tra il1927 e il1929 da cinque giovani provenienti dall'atletica leggera. La Virtus pallacanestro diventerà una delle principali società cestistiche italiane, vincendo 17 titoli nazionali e numerosi trofei internazionali.

Dal 2019 la Virtus Pallacanestro schiera anche una squadra femminile, laVirtus femminile[21], che milita inSerie A1.

Pallavolo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Virtus Pallavolo Bologna.

Assorbendo la squadra delle fonderie Calzoni, dal1962 la Virtus militò in massima serie anche nellapallavolo. Allenata daOdone Federzoni, vinse due scudetti nel1965-66 e nel1966-67; in quest'ultima stagione offrì la miglior prestazione di una squadra nel campionato nazionale, vincendo tutte le ventidue partite e perdendo solamente sei set nell'arco dell'intero torneo.

La Virtus Pallavolo militò inSerie A fino al1974 quando, per carenza disponsor, si ritirò dal campionato e abbandonò l'attività.

Scherma

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La sezione di scherma è una delle più antiche della polisportiva, essendo stata fondata nel 1873. Uno degli schermidori bianconeri più celebri fuGiampaolo Calanchini, vincitore di due medaglie olimpiche nellasciabola a squadre negli anni '60.

Sci

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Tennis

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La sezionetennis della SEF Virtus, inaugurata nel1925, ha notevolmente contribuito alla popolarità di questo sport nel capoluogo emiliano. Nelle sue file hanno militato campioni del tennis italiano del calibro diPaolo Bertolucci,Omar Camporese,Raffaella Reggi eTathiana Garbin. Nel suo palmarès figurano 6Trofei FIT.

Onorificenze

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Stella d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— 1967
Collare d'Oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— 1998

Note

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  1. ^Il Mito della V Nera (edizione digitale parziale) Anni 1949-1970 388 537.pdf pag. 119 (PDF), susefvirtus.it.
  2. ^Chi Siamo, susefvirtus.it.
  3. ^Virtus.it[collegamento interrotto]
  4. ^(DE) Deutsche Turnzeitung, Nr. 28, 1876
  5. ^(DE)Festbuch, 7. Deutsches Turnfest, Deutsche Turnerschaft (DT), München, 1889, XII./3.
  6. ^Sezioni chiuse, susefvirtus.it.
  7. ^Sito ufficiale della S.E.F. Virtus Atletica Bologna, suvirtusatletica.it.
  8. ^GBRATHLETICS.COM – UK and International Athletics Records and Statistics, sugbrathletics.com.
  9. ^Copia archiviata, sufidal.it.URL consultato il 12 gennaio 2009(archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2008).
  10. ^Annuario dell'Atletica 2016,Federazione Italiana di Atletica Leggera
  11. ^Annuario dell'Atletica 2017,Federazione Italiana di Atletica Leggera
  12. ^Il mito della V nera.Gli sport praticati
  13. ^Copia archiviata, subolognafc.it.URL consultato il 12 gennaio 2009(archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).
  14. ^Fotografia di alcuni atleti della G.S. Bolognese, nel 1919 a ModenaArchiviato il 9 novembre 2014 inInternet Archive. – URL consultato il 22 ottobre 2014 -
  15. ^abcdefghijkI colori del Calcio divise da gioco – curriculim – 173 squadre 1898-1929 – la biblioteca del Calcio (Carlo Fontanelli, Simona Carboncini, Geo Edizioni, 2000)
  16. ^lo stemma della Nazionale Emilia F.C.Archiviato il 21 dicembre 2014 inInternet Archive. – URL consultato il 22 ottobre 2014 -
  17. ^Mappa di Bologna: via Luigi Valeriani 50, sututtocitta.it.
  18. ^ Pierre Bonello,Forza Azzurri statistics, suforza_azzurri.homestead.com.URL consultato il 3 febbraio 2009.
  19. ^ Luca Bortolotti,Lo sport bolognese perde pezzi: addio alle palestre dello Sterlino,La Repubblica, 11 ottobre 2013.
  20. ^Sterlino, la ginnastica è al collasso «Bisogna riaprire quella palestra»,Corriere della Sera – Corriere di Bologna, 30 ottobre 2013.
  21. ^News, suvirtus.it.URL consultato il 13 giugno 2021.

Bibliografia

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  • "I cavalieri della V nera : i 125 anni della SEF Virtus attraverso i suoi campioni".Gianfranco Civolani, Alberto Bortolotti ; con interventi diEmilio Marrese, Lorenzo Sani, Valeria Vacchetti. Nuova Tempi Stretti, Bologna, 1996.
  • "Il mito della V nera". A cura di: Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli. Poligrafici L. Parma, Bologna, 1972.
  • "Il mito della V nera 150". A cura di Alberto Bortolotti, Marcello Maccaferri, Giuliano Musi, Nicola Raule, Marco Tarozzi. Edizioni Minerva, 2021.

Collegamenti esterni

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