| ACD SS Maceratese 1922 Calcio | |
|---|---|
| La Rata,Pistacoppi,Biancorossi | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Croce,macina |
| Inno | Vai Maceratese Guerino |
| Dati societari | |
| Città | Macerata |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie D |
| Fondazione | 1922 |
| Rifondazione | 1991 |
| Rifondazione | 2009 |
| Rifondazione | 2018 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Helvia Recina-Giuseppe Brizi (4 315 posti) |
| Sito web | www.ssmaceratese1922.it/ |
| Palmarès | |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
L'A.C.D. Società Sportiva Maceratese 1922, meglio nota comeMaceratese, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella città diMacerata. Milita inSerie D, la quarta divisione delcampionato italiano di calcio.
Fondata il 21 dicembre1922 con la denominazioneUnione Calcistica Maceratese a seguito della fusione di varie preesistenti società calcistiche cittadine, e che era diventata la quarta società calcisticamarchigiana, dopo l'Ascoli, l'Ancona e laSambenedettese: il risultato più prestigioso era stato costituito dalla partecipazione al campionato diSerie B 1940-1941.
I colori sociali sono il rosso e il bianco. Disputa le partite di casa allostadio Helvia Recina-Pino Brizi.
Come in diverse parti d'Italia, anche aMacerata, il calcio cominciò a muovere i primi passi nell'ambito delle società ginnastiche e precisamente in quello delle glorioseSocietà Ginnastica Virtus eRobur Macerata. La prima fondata il 31 agosto1904 avvia le attività calcistiche il 7 dicembre1908; la seconda viene fondata il 26 novembre1905 e sin da subito, tra le altre discipline, pratica, in maniera amichevole, lo sport venuto dall'Inghilterra. Il 19 marzo1910 nasce ilFootball Club Universitario composto da un mix di studenti delle varie facoltà e dei licei cittadini, giocherà solo incontri amichevoli locali e si scioglierà con l'ingresso in guerra dell'Italia. Nel dicembre1918 la società filantropica Helvia Recina, nata nel lontano1845, apre la sezione calcistica con il nomeMacerata Helvia Recina Football Club.
La prima gara ufficiale di calcio in città viene giocata il 20 maggio del1909, quando la Virtus Macerata, con maglia rossa, affronta ilCircolo Sportivo Vigor Ascoli. Ai primi del novecento il football veniva giocato all'interno delloSferisterio questo causò alcuni problemi e le autorità decisero che le manifestazioni sportive si sarebbero tenute a Piazza dell'Armi, oggi centro della città ma all'epoca zona periferica. Successivamente, fu costruito in quella zona ilCampo sportivo della Vittoria.
A cavallo della "grande guerra" si prova varie volte a creare un solo club. Il 1º maggio1911 prende vita laUnione Sportiva Maceratese, colori il bianco e il nero. Il tentativo fallisce miseramente e, a causa di problemi finanziari e diatribe tra i diversi dirigenti, viene sciolta nel giro di due mesi senza mai scendere in campo. Con la stessa denominazione e gli stessi colori, il 7 novembre1913 rinasce il club, il quale nel maggio dell'anno seguente partecipa al Campionato Regionale Marche, prima di dichiararsi disciolto a fine1914. Il 7 luglio1921 nasce ilFootball Club Macerata, maglia bianca e stemma cittadino in petto, è la prima squadra a giocare fuori regione: il 13 novembre pareggia 1-1 a casa dell'Ideale Bari. Anche in questo caso la vita è breve. Infatti a novembre dell'anno successivo viene dichiarato disciolto, dato che non viene riconosciuto da tutti come il tanto atteso club "unificante".
L'intento di creare un solo club cittadino non si ferma, così il 21 dicembre1922 si riuniscono i rappresentanti delle società:Virtus (Avv. Pizzarello Avezzana, Piero Cioci);Robur (Don Torello Simonelli, Ferruccio Foresi);Macerata Helvia Recina F.C. (Avv. Nansen Cola, Rodolfo Donati, Guido Benfatti, Amedeo Pennesi, Alfredo Antolini) per dichiarare disciolte le sopracitate e costituire un'unica società:Unione Calcistica Maceratese. Il presidente nominato è l'Avv. Guido Canestri ed il colore scelto è l'azzurro, in onore del gonfalone provinciale, modificato nel 1935 quando si decide di giocare con la magliabiancorossa in omaggio al vessillo comunale.[1]
Il 7 gennaio1923 la squadra gioca un'amichevole contro ilLibertas Rimini, imponendosi per quattro reti a zero; tale gara è la prima giocata dal sodalizio marchigiano.
Il primo campionato a cui la Maceratese prende parte la vede subito vincitrice anche se è solo un girone formato da tre realtà regionali.[1] L'anno successivo è iscritta al campionato regionale diSeconda Divisione. Nel1924-1925 non gioca in nessun campionato federale ma viene iscritta al posto dellaVigor Senigallia inPrima Divisione dell'anno seguente.
Nel1925-1926 partecipa quindi come ospite al campionato dove, essendo l'unica squadra marchigiana insieme all'Anconitana a prendervi parte, viene ammessa al girone semifinale della Lega Sud per diritto. Inserita in un girone che comprendeva ancheAlba Roma,Bagnolese,Taranto ePalermo, la squadra arriva ultima e retrocede, con solo una vittoria giunta a tavolino per il mancato arrivo dei lontanisiciliani. Questa annata, ricordata per la riforma dovuta allaCarta di Viareggio, influisce pesantemente sulle casse societarie a tal punto che il club, inattivo nella stagione successiva e costretto poi a ripartire dal campionato diTerza Divisione regionale, rischia di fallire. In questo periodo gioca solo amichevoli con il nomeErranti Sportivi Maceratesi. Nel1927 cambia denominazione inSocietà Sportiva Macerata.
Nel1929-1930 il Macerata prende parte di nuovo al campionato di Prima Divisione,[1] che nel frattempo era diventato il terzo livello nazionale e viene inserita in un girone comprendentePalermo,Messina,Salernitana,Foggia, Vomero Napoli,Taranto ed altre squadre delcentro-sud Italia; i primianni trenta sono gli anni dei sentitiderby contro l'Anconitana-Bianchi ed altre realtà della regione;[1] sono anche anni di alti e bassi sia a livello sportivo che a livello finanziario e per alcuni anni la squadra disputa i campionati regionali.
Nel1935 la società assume la denominazioneAssociazione Calcio Macerata, e il bianco e il rosso vengono scelti come nuovi colori sociali. Nello stesso anno viene istituito il primo campionato diSerie C ma il club non viene invitato a parteciparvi e viene iscritto nelcampionato regionale inferiore, dove arriva secondo dopo aver prevalso anche contro le corregionaliAscoli eVis Pesaro. La promozione arriva grazie ad uno dei pochi ripescaggi della storia del club.
In questa categoria il Macerata si salva senza problemi per alcune annate, anche grazie ad allenatori di rilievo comePál Szalay,Giovanni Borgato e l'onnipresenteGiuseppe Rossetti.[1] Nella stagione1938-1939 la squadra, costruita dal presidente Filippo Antonelli Incalzi, domina il proprio girone vincendolo con sette punti di vantaggio sullaCivitavecchiese.[1] I problemi per la squadra biancorossa sorgono nelle fasi finali quando viene inserita in un minigirone comprendente laMATER diRoma,Catania eMolinella; proprio quest'ultima vincerà lo scontro decisivo, alLittoriale diBologna, conquistando laSerie B a danno del Macerata.[1]
Tuttavia, la promozione in serie cadetta sarà conquistata l'anno successivo. I biancorossi acquistano l'allenatore-giocatoreGino Rossetti, ex bomber delTorino e dellaNazionale, vincono ancora una volta il proprio girone, con quattro punti di vantaggio sull'inseguitriceRimini.[2] Le fasi finali iniziano con la sconfitta contro ilVicenza; seguiranno le vittorie controVarese eMATER, allenata daFulvio Bernardini.[2]
Nella stessa stagione, gli uomini di Rossetti arrivano fino agli ottavi diCoppa Italia: dopo aver sconfittoSambenedettese,Fano,Pescara,Pisa eVicenza, il 7 aprile laLazio diSilvio Piola ferma il cammino dei marchigiani.
Nel campionato1940-1941, il Macerata partecipa alla Serie B con una squadra quasi interamente formata da giocatori locali, retrocedendo.[2] La rosa guidata, sia in campo che in panchina, sempre daGino Rossetti era composta da: Baldoni, Belelli,Bruscantini,Cartoni, Del Fava, Giacomozzi,Milli, Palmieri, Morlupi, Pierluigi, Piscopello,Querci, i fratelli Sfrappini,Tombesi, Traù, Trillini, Valli, Vecchietti e Volpi.[2] Nonostante la retrocessione il Macerata riesce a cogliere alcuni risultati degni di nota: si ricordano le vittorie casalinghe suVerona eLiguria, che successivamente vincerà il campionato.[2]
Nelle due stagioni successive i biancorossi disputano campionati di Serie C privi di grandi ambizioni. Il calcio nel frattempo, si ferma a causa dellaseconda guerra mondiale.[2]
Alla fine della guerra ricominciano i campionati; la Serie C viene divisa in due leghe: Alta Italia e Centro-Sud, con diciotto gironi in totale. La società viene iscritta in un girone gestito dalla Lega Centro-Sud con la nuova denominazione diSocietà Sportiva Maceratese, cogliendo una sofferta salvezza.[2]

Lastagione successiva è quella del primo derby vinto contro laCivitanovese: i maceratesi si impongono per tre reti a zero.[2] La squadra, allenata dalfriulano Dal Pont, vince il proprio girone con un punto di vantaggio sullaSambenedettese, conquistando il diritto di partecipare alle fasi finali.[2] Qui è inserita in un mini girone composto da Centese,Gubbio,Grosseto,Massese eCivita Castellana. I biancorossi arrivano a giocarsi tutto contro i maremmani.[2] Nonostante ai marchigiani basti un pari, subiscono dieci reti dal Grosseto, incappando in quella che ancora oggi è la peggior debacle della storia della società.[2]
La stagione successiva inizia con una prima riforma dei campionati che porta la Serie C ad essere composta da quattro gironi.[2] Solo le prime tre o quattro dei gironi vengono iscritte in Serie C per l'annata successiva, mentre tutte le altre retrocedono in quarta serie. La Maceratese vince ilgirone ancora una volta davanti allaSambenedettese, ed entrambe vengono iscritte in terza serie. Nei campionati successivi, cioè1948-1949 e1949-1950, la squadra si piazza entrambe le volte quinta in campionati che vedono vincitori prima ilPrato e poi l'Ancona.
Nella stagione1950-1951 la Maceratese partecipa allaSerie C e viene inserita nel girone centrale insieme ad alcune squadre come ilCagliari, ilSiena, l'Arezzo, ilPerugia ed altre importanti società calcistiche del centroItalia; i biancorossi terminano sesti a più di dieci punti dalla capolistaPiombino.[3]
La stagione1951-1952 è quella di un'altra riforma dei campionati (che porterà laSerie C a girone unico); in un girone da 18 squadre ne retrocedono inIV Serie ben 14 tra cui i biancorossi che in quella stagione scesero in campo con una squadra non all'altezza della categoria e infatti terminarono ultimi con appena 11 punti.[3] Nel giro di pochi anni la Maceratese, colpita anche da una crisi finanziaria, retrocede ben tre volte andando a finire in Prima Divisione nella stagione 1955-1956.[3] Dopo oltre 20 anni la Maceratese torna a giocare contro squadre rionali o poco più, squadre che il club di palazzo de Vico non aveva mai incontrato se non agli albori della sua storia.
Nelle stagioni successive la squadra del neo presidente, il Senatore Elio Ballesi vince i campionati fino a ritrovarsi inIV Serie nella stagione1958-59[3] dove gareggia contro squadre del suo calibro come l'Ascoli, ilTeramo, la tanto odiataCivitanovese e molte squadre pugliesi, abruzzesi, molisane e addirittura lucane;[3] la squadra biancorossa da "matricola terribile" vince il campionato per un punto di vantaggio e, dopo anni di assenza, ritorna a disputare laSerie C.[3] In questa stagione risultò fondamentale il bottino di punti realizzato alDella Vittoria un vero catino, sempre traboccante di spettatori (l'impianto ne poteva contenere circa 5 000) e infatti in questi anni si comincia a pensare ad un nuovo impianto, che verrà realizzato nel decennio successivo nella zona dell'ex mattatoio comunale.
Da ricordare l'importante iniziativa presa dalla nuova dirigenza di creare, nei locali sottostanti palazzo De Vico (in pieno centro), la Sportiva cioè un circolo che legava a livello sociale la Maceratese alla popolazione cittadina.[3] I soci della Sportiva partecipavano con delle quote ad una piccola parte del capitale sociale della società; in pratica era una specie di azionariato popolare.[3]
Nel1959-1960 i biancorossi neopromossi retrocedono subito nonostante tra le sue file ci siaPino Brizi, un giocatore che nella sua carriera ha indossato la maglia deiviola e quellaAzzurra.[3] I "pistacoppi" tornano nella Serie C unica nel1963-1964 (dopo che nellastagione precedente avevano vinto il girone E dellaSerie D battendo per un punto i concorrentiBrindisi eBarletta) dove disputano un campionato da metà classifica in un girone per loro inusuale come quello del Sud dove ci sono squadre come laSalernitana, ilLecce, ilPescara, ilSiracusa e laReggina.
La squadra diMacerata è saldamente nella categoria che le compete e dopo due stagioni giocate a buoni livelli la dirigenza di palazzo De Vico prova il colpaccio. Da segnalare la bella vittoria a metà anni '60 delCampionato De Martino per squadre diSerie C.
In questi anni l'amministrazione comunale costruisce il nuovo stadio che prenderà il nome diHelvia Recina e che viene inaugurato contro laTernana; il nome viene ripreso daHelvia Recina cioè l'antica colonia romana che sorgeva nell'odierna Villa Potenza, frazione diMacerata.
Nella stagione1966-1967 la Maceratese forma una squadra che possa lottare per laserie B; nella rosa i marchigiani hannoDugini eTurchetto, attorno a loro ci sono Alessandrini, Prenna, Rega, Ferretti, Capponi, Morbidoni, Feresin,Del Negro, Berti, Mazzanti ed altri ancora. La squadra allenata daAntonio Giammarinaro vince varie partite e a metà stagione è Campione d'Inverno con tre punti di vantaggio sulPerugia.[3] Nel girone di ritorno la squadra comincia a perdere qualche incontro, rimanendo comunque prima.[3]
Il 5 marzo1967, alSanta Giuliana diPerugia si gioca lo scontro diretto.[3] La squadra perde 3-1 e viene sorpassata proprio dalgrifo. Questa la squadra che scese in campo: Gennari, Feresin, Prenna, Rega, Marchi, Berti, Vicino, Turchetto, Mazzanti, Dugini - All.Giammarinaro.[3] Nonostante ciò la Maceratese prosegue il suo cammino testa a testa con gli umbri, anche grazie ad un lieve calo di quest'ultimi. Alla 30ª giornata i biancorossi potrebbero tornare in vetta ma perdono l'unica gara interna contro lo Spezia per 1a2. La domenica successiva perdono nuovamente, questa volta in terra toscana, contro la Carrarese per 2a0. Questa sconfitta segna definitivamente la fine del sogno. Il campionato si conclude con il secondo posto ad un punto di discstacco dal Perugia che vola in B.La dirigenza a fine stagione smobilita in parte la squadra: Dugini e Turchetto vengono venduti proprio alPerugia, e in panchina chiamaGuido Capello.[3] Il club da vita ad una battaglia, per la promozione inSerie B, conCesena (che poi verrà promosso) edArezzo. Alla 9° di ritorno gli uomini in biancorosso vanno a vincere lo scontro diretto in toscana per 0-2. La giornata successiva impattano per 0-0 con il Cesena all'Helvia Recina gremito da oltre 10mila spettatori. La Maceratese è prima e viaggia a gonfie vele. L'esaltante cammino però si arresta e nelle ultime dieci giornate arrivano soltanto pareggi o sconfitte, ad eccezione della vittoria contro laPistoiese. Il campionato si conclude con il 7º posto.
L'insuccesso, delle due stagioni, segna una svolta in senso negativo.[3] Fino a questo momento la societàMaceratese era una delle quattro società calcistiche marchigiane più gloriose insieme all'Ascoli, all'Ancona e allaSambenedettese. Da qui in poi le altre tre prenderanno strade e approderanno in categorie ben differenti dalla Maceratese.[3]
Nella stagione1968-1969 c'è da segnalare una squalifica del campo che porta i biancorossi a giocare le partite casalinghe lontano daMacerata che non riescono a centrare la salvezza. La squalifica fu determinata da un'invasione di campo da parte dei tifosi biancorossi nella partita giocata contro laMassese e terminata con una sconfitta; ne fecero le spese il Presidente Ballesi duramente contestato, il dirigente Tomassini ferito alla bocca, l'arbitro picchiato dentro gli spogliatoi e un agente dei carabinieri colpito da una mattonata al volto. Le cronache di allora parlano di oltre due ore di assedio terminato con il direttore di gara che fugge dallo stadio travestito da carabiniere.
Lastagione successiva la squadra torna a giocare all'Helvia Recina e domina il proprio girone diSerie D con 9 punti di vantaggio sulla seconda, ilForlì, a testimoniare che la squalifica della stagione precedente era stata fondamentale per la retrocessione.
La Maceratese rimane inSerie C fino al1972-1973 quando retrocede dal girone B.[4] Nel1970-1971 nel girone B dellaSerie C fu inserito anche ilGenoa; il "grifone", allenato da Arturo Silvestri e come presidente il Cavaliere Ufficiale della Repubblica Accorsi Amedeo, vinse il campionato ma si dovette chinare all'Helvia Recina per 2-0 contro i biancorossi. La Maceratese terminò quella stagione a metà classifica.[4]
Dal 1973 in poi iniziano anni di oblio che vedono i biancorossi continuamente inserie D a metà classifica e addirittura in tre stagioni consecutive dal 1975 al 1978 il club si salva dalla retrocessione in Promozione con un punto di vantaggio. Nonostante ciò la società in questi anni sfornaDino Pagliari, che verrà ceduto allaFiorentina, eNello Malizia. Le uniche soddisfazioni in questi anni arrivarono dai derby vinti o pareggiati all'Helvia Recina contro la Civitanovese.

Alla fine degli anni '70 la Maceratese inizia a valorizzare i giovani del vivaio comeGiovanni Pagliari (fratello diDino) eMoreno Morbiducci.[4] I risultati si cominciano a vedere nella stagione1978-1979 dove la squadra arrivò a metà classifica gettando le basi per lastagione successiva dove in panchina viene chiamatoPino Brizi che riuscirà a riportare il club inSerie C.[4]
Gli anni '80 cominciano con la vittoria del girone C nella stagione1979-1980 e la conseguente promozione inSerie C2 (categoria appena nata).[4] Nellastagione successiva il presidente senator Tambroni, l'Avv. Nascimbeni e Tonino Seri formano una squadra che non viene promossa inserie C1[4] e che conclude in terza posizione dietro ilPadova laCivitanovese.[4] Ancora una volta la Maceratese si deve arrendere in uno scontro diretto giocato all'Appiani diPadova e finito 3-2 per i padroni di casa che salgono di categoria.[4]

Nonostante questo la stagione è ricordata in città come quella dei "gemelli del goal" cioèPagliari-Morbiducci[4] e poi questa è l'annata del record di spettatori: 5 aprile1981 all'Helvia Recina arriva laCivitanovese fino a quel momento imbattuta; due ore prima della gara allo stadio ci sono circa 7.000 spettatori al fischio d'inizio le persone sono 10.700.[4] La partita per la cronaca finisce 1-0 per i biancorossi con gol di Moreno Morbiducci.[4]
Nella seconda metà degli anni '80 la squadra si stabilisce regolarmente inserie C2 con la politica di valorizzare i giovani del territorio comeAlessandro Porro,Carlo Troscè e Paolo Siroti.[4]
Nella stagione1985-1986 la Maceratese viene inserita nel girone C. La squadra arriva terza dietro alTeramo e alMartina Franca.[4] Da ricordare che nel corso della stagione si mette particolarmente in luce l'aitante difensorePaolo Agabitini che a fine stagione passerà all'Ascoli inSerie A.[4]
Finita la stagione la società entra in una crisi finanziaria che la porta a tre retrocessioni consecutive e alla mancata iscrizione al campionato di Prima Categoria perché oberata dai debiti e quindi esclusa dalla F.I.G.C.[4]. La squadra viene iscritta con il nomeSocietà Sportiva Maceratese 1989 inTerza Categoria.[5]
Nei primi anni '90 la Maceratese è nel più basso gradino del calcio nazionale (vince terza e seconda categoria di seguito), mentre un'altra società cittadina, il Macerata Calcio, è in Promozione.[5]
Nel 1991 le due società cittadine più importanti si fondono formando l'A.C. Nuova Maceratese che viene iscritta all'Eccellenza Regionale (categoria appena istituita).[5] Campionato vinto battendo la concorrenza diOsimana eMonturanese, vincendo all'ultima giornata aCerreto d'Esi.[5] Lastagione successiva vede la Maceratese inserie D. La società presieduta da Maurizio Mosca rinforza la squadra in ogni reparto con acquisti mirati come Francesco Musarra (ex Fermana), Valerio Alesi (exAscoli,Stefano Strappa e il bomber Roberto Chiodi.[5] Il Presidente inoltre acquistaBorislav Cvetković exStella Rossa con cui era diventato capocannoniere dellaCoppa dei Campioni nella stagione1986-87 con sette reti ed exAscoli.[5]
La squadra parte con 7 pareggi consecutivi.[5] Il 23 marzo1993 c'è lo scontro diretto all'Helvia Recina con la capolistaForlì.[5] La squadra perde 1-0.[5], ma nonostante questo la Maceratese prosegue il campionato con 6 vittorie consecutive e viene promossa inSerie C2.[5]
Il derby d'andata della stagione1993-1994 finisce 1-0 con gol di Alessandro Cocchi. In questa stagione la Maceratese raggiunge la salvezza nelle ultime giornate, mentre la Civitanovese retrocede.[5]
L'anno successivo viene creata una squadra conMarcello Campolonghi come punta e in panchina viene chiamatoValdinoci (ex allenatore dell'Atalanta inserie A; la squadra retrocede dopo i play-out contro ilCecina.[5]
Mosca rifonda la squadra portando a MacerataStefano Colantuono, Giuseppe De Amicis,Giuseppe Carillo,Sergio Spuri (secondo diGarella nella scudettataHellas Verona) e in panchina promuoveGiovanni Pagliari, fino in quel momento allenatore degli allievi. In questa stagione i biancorossi vincono il campionato[5] e anche il derby contro laCivitanovese, sia in casa che sul neutro diSenigallia.[5] LaSerie C2 è di nuovo realtà.
La stagione1996-1997[5] la società passa da Maurizio Mosca a Stefano Monachesi, che punta allaSerie B in tre anni. Il girone B comincia con un pareggio all'Helvia Recina contro laTriestina; la domenica successiva i biancorossi vincono aRimini e a metà stagione sono secondi dietro allefere. All'ultima giornata di andata arriva la sconfitta contro l'Iperzola e il conseguente esonero diPagliari sostituito daBruno Nobili anch'egli ex giocatore biancorosso. Nel girone di ritorno la Maceratese batte ilLivorno all'Ardenza per 2-1 e si ripete anche contro laTernana in casa per 3-2 con un gol del terzino Naccarella e chiude il campionato in terza posizione dietro aTernana eLivorno.[5] In semifinale play-off la Maceratese pareggia in trasferta e batte l'Arezzo in casa per 1-0.
Nel giugno del 1997 la Maceratese perde 3-0 e lascia andare ilLivorno inSerie C1[5].
Nella stagione successiva il presidente Monachesi investe molto e acquista giocatori come D'Isidoro e Zanin e riesce a trattenere il capitanoStefano Colantuono, Carlo Valentini eGiuseppe Carillo.[6] Sul campo, la squadra arriva a metà classifica. Seguono anni altalenanti.[6]
Nella stagione1999-2000 la squadra, che in rosa avevaGabriele Graziani, ceduto a metà annata, a gennaio è in zona play-off; successivamente alla sconfitta 4-0 subita aRimini i biancorossi perdono posizioni e concludono il campionato in zona salvezza.[6] Da ricordare la vittoria della Coppa Regionale-Nazionale, competizione facente parte delCampionato Allievi Nazionali, in cui partecipavano le società diSerie C ed alcune diSerie A eSerie B, avvenuta nella stagione 1998-1999.
Nella stagione2000-2001 retrocede inserie D dopo aver perso per 4-0 i play-out a Faenza.[6]
Nelle stagioni successive arrivano aMacerata molti presidenti e altrettante dirigenze, che non portano continuità all'ambiente calcistico. Nella stagione 2002-2003 la squadra, con la nuova denominazioneAssociazione Calcio Maceratese, retrocede in Eccellenza dopo uno spareggio perso: questa volta a battere i biancorossi sono i laziali del Guidonia.[6] Il club viene ripescato per la prima volta nella sua storia ma a fine stagione2003-2004 la squadra retrocede di nuovo dopo uno spareggio play-out aLadispoli, in cui la Maceratese perde per 0-1. Tuttavia, il 27 gennaio2002 il derby si conclude con il risultato di Civitanovese-Maceratese 0-3. Gaetano Malavolta successivamente rifonda completamente la squadra[6] mettendo a disposizione dell'allenatore-giocatoreFrancesco Nocera giocatori come: Giuseppe Castiglione (exAvellino,Palermo ed altre squadre diserie B e diserie C), Ante Pesic e il mediano-Roberto Vagnoni che concluse la stagione con 18 goal di cui 17 su punizione.[6] In unasola stagione il nuovo presidente riporta la squadra dall'Eccellenza allaserie D, la partita decisiva è ancora una volta il derby per 1-0, con rete di Guido Crocetti.[6]
A fine stagione Malavolta rimane aMacerata e crea, insieme al socio di minoranza Andrea Barcaglioni, una squadra che conclude 3ª in campionato uscendo al primo turno play-off contro il Tolentino.[6]
In estate la società torna in mano ad un maceratese; infatti Andrea Barcaglioni compra le quote di Malavolta.[6]
Le stagioni2006-2007 e2007-2008 sono la fotocopia di due anonimi campionati con il club che si salva solo nelle battute finali[6].
Al termine della stagione arriva l'ennesimo cambio di dirigenza; infatti il 27 maggio2008 viene reso noto che il 98% delle quote in possesso di Andrea Barcaglioni sono cedute in blocco al nuovo proprietario della Maceratese, Umberto Ulissi, imprenditore edile.[6] A metà giugno vengono presi Giorgio Carrer come D.S. ePasquale Minuti come nuovo trainer. Per ciò che riguarda il campo, nella stagione2008-2009, la squadra conclude penultima retrocendo in Eccellenza. A maggio 2009 arriva l'ufficializzazione del fallimento della società. Grazie allaFIGC, laFulgor Maceratese 1922 eredita la rosa della società fallita.[6]
Dopo due stagioni segnate da scarsi risultati, Paci passa la guida societaria a Maria Francesca Tardella, che cambia la denominazione sociale inSocietà Sportiva Maceratese[7][8], ingaggiando inoltre il ds Cicchi e l'allenatoreGuido Di Fabio[8], che si occupano di rifondare la rosa. La stagione si conclude con la promozione in Serie D.
Nel massimo campionato dilettantistico la Maceratese viene inserita nel girone F, insieme tra l'altro adAncona eSambenedettese, chiudendo infine al 4º posto in classifica. Tra i giocatori che si mettono più in luce si segnalano l'attaccanteFederico Melchiorri (poi passato al Padova in Serie B) e il portiere Riccardo Marani[9] (ceduto al Taranto).
La stagione2013-2014 si conclude con un altro quarto posto e l'eliminazione al primo turno play-off contro ilTermoli. Nell'annata seguente la Maceratese, guidata dal tecnico Magi, si laurea campione d'inverno del proprio girone davanti allaCivitanovese, battuta in entrambi gli scontri diretti. Anche nel girone di ritorno il cammino della società biancorossa prosegue senza sconfitte e sempre al comando della classifica, col raggiungimento della matematica promozione inLega Pro alla penultima giornata grazie alla vittoria per 1-0 sull'Olympia Agnonese[10]. La Maceratese chiude il campionato con soli 22 gol subiti che ne fanno la squadra meno perforata dei primi cinque campionati italiani.
L'imbattibilità interna (che durava dal 23 marzo 2014, a seguito della sconfitta contro l'Ancona per 1-4) si conclude l'8 maggio 2016 allorché ilSantarcangelo passa all'Helvia Recina per 1-3.La stagione2015-2016 si conclude con uno storico terzo posto e l'accesso ai play-off promozione, ove la Maceratese verrà eliminata dalPisa.
La stagione 2016-2017 vede i biancorossi debuttare inCoppa Italia, venendo eliminati al secondo turno a seguito della sconfitta per 2-3 contro ilCarpi. I biancorossi guidati dall'ex-Milan ePerugiaFederico Giunti si salvano evitando i play-out, ma in estate la società non si iscrive alla nuovaSerie C 2017-2018 venendo esclusa per il troppo debito accumulato e per le mancate risorse economiche.
Il 19 giugno 2018 nasce l'HR Maceratese la quale riprende i colori e il blasone della vecchia Maceratese e viene iscritta al campionato di Promozione Marche al posto dell'altra società cittadina,Helvia Recina. A giugno del 2019 riprende la denominazioneSocietà Sportiva Maceratese 1922.Nella stagione 2021-2022 i biancorossi riescono ad ottenere il ritorno in Eccellenza grazie a un memorabile finale di stagione: in seguito alla prima storica sconfitta interna in un derby contro la Civitanovese, la Maceratese si ritrova distanziata di 14 lunghezze dal Chiesanuova capolista. Tuttavia nelle rimanenti 11 partite verranno conseguite altrettante vittorie che permetteranno di operare il sorpasso in vetta al penultimo turno e di ottenere la promozione nell'ultima giornata di campionato.
Dopo tre stagioni in Eccellenza la Maceratese torna a giocare un campionato nazionale, vincendo lo spareggio giocato contro il K Sport Montecchio Gallo dopo un testa a testa durato per tutto il campionato, concluso con entrambe le compagini a 59 punti. Davanti ad oltre 3000 maceratesi la squadra allenata da mister Possanzini vince ai rigori e torna inSerie D.[11]
| Cronistoria dell'Associazione Calcio Dilettantistica Società Sportiva Maceratese 1922 |
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I primi colori del sodalizio furono azzurro e bianco in omaggio al vessilloprovinciale, ma dal1935 in poi verranno assunti quelli del gonfalonecomunale e cioè il bianco e il rosso. La divisa utilizzata dalla squadra è tradizionalmente costituita da una maglia a strisce verticali biancorosse abbinata a pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, tale maglia venne utilizzata la prima volta nel settembre1928 in un'amichevole contro l'Adriatica Porto Recanati. Negli anni 30'e 40' la divisa fu il più delle volte totalmente rossa.
Nel corso degli anni si sono succedute varie divise ma più o meno tutte sono rimaste fedeli alla "tradizionale". Per molti anni la seconda maglia è stata di colore azzurro, in omaggio ai primi colori sociali, mentre nell'ultimo decennio si è utilizzata principalmente o una divisa completamente rossa o una completamente nera.
Come simbolo la società ha sempre assunto quello comunale formato da due croci e due macine sormontate da una corona. Gli unici anni in cui vi fu uno stemma diverso sono da annoverare negli anni in cui la denominazione del club fuNuova Maceratese e lo stemma rappresentò due colline che si incrociavano. A partire dal nuovo millennio lo stemma prevede invece un esplicito richiamo al simbolo araldico comunale di Macerata.
L'inno della Maceratese si chiamaVai Maceratese ed è cantato da Guerino.

La squadra gioca le partite casalinghe allostadio Helvia Recina-Giuseppe Brizi, la cui capienza complessiva è di 9.000 posti circa. Il record di spettatori in una singola partita è di 12.900 presenze registrate il 5 aprile1981 per Maceratese-Civitanovese, valevole per il campionato di C2 girone B della stagione1980-1981. La partita terminò 1-0 con gol diMoreno Morbiducci.L'8 giugno 2010 si disputa all'Helvia Recina la finale delCampionato Primavera tra le formazioni delGenoa e dell'Empoli, vinta dalla compagine ligure per 2-1[17]. I settori aperti dello stadio (tutti meno la curva) vengono riempiti totalmente dal pubblico, che fa registrare il "tutto esaurito". L'evento viene ripreso in diretta e trasmesso dall'emittente televisivaSky[18], che utilizza cinque telecamere puntate sul terreno di gioco.
La Maceratese si allena il più delle volte all'interno dello stessoHelvia Recina-Giuseppe Brizi. La società dal 2011 al 2017 ha avuto in gestione il centro sportivo Collevario "Tonino Seri" (sito nell'omonimo quartiere cittadino e che prende il nome da un ex dirigente ed allenatore del club) composto da due campi in sintetico, da una struttura con vari spogliatoi e da un piccolo punto ristoro, il cui utilizzo era destinato soprattutto alle giovanili. Dal 2018 in poi, la prima squadra si allena all'Helvia Recina mentre le sue giovanili utilizzano l'impianto della frazione diVilla Potenza.
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 2º | Serie B | 1 | 1940-1941 | 1 | |
| 3º | Prima Divisione | 4 | 1928-1929 | 1931-1932 | 29 |
| Serie C Centro-Sud | 1 | 1945-1946 | |||
| Serie C | 22 | 1936-1937 | 1972-1973 | ||
| Lega Pro | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 | ||
| 4º | Seconda Divisione | 3 | 1933-1934 | 1935-1936 | 30 |
| IV Serie | 1 | 1952-1953 | |||
| Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
| Serie D | 11 | 1960-1961 | 2025-2026 | ||
| Serie C2 | 14 | 1980-1981 | 2000-2001 | ||
| 5º | Serie D | 11 | 1978-1979 | 2013-2014 | 15 |
| Campionato Interregionale | 1 | 1987-1988 | |||
| Campionato Nazionale Dilettanti | 3 | 1957-1958 | 1995-1996 | ||
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| I | Prima Divisione | 1 | 1925-1926 | 13 | |
| Promozione | 4 | 1953-1954 | 1988-1989 | ||
| Eccellenza | 8 | 1991-1992 | 2024-2025 | ||
| II | Seconda Divisione | 2 | 1922-1923 | 1923-1924 | 7 |
| Prima Divisione | 1 | 1955-1956 | |||
| Promozione | 4 | 2018-2019 | 2021-2022 | ||
| III | Seconda Categoria | 1 | 1990-1991 | 1 | |
| IV | Terza Categoria | 1 | 1989-1990 | 1 | |
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 6 | 1936-1937 | 2016-2017 | 6 |
| Coppa Italia Serie C | 13 | 1981-1982 | 2001-2002 | 17 |
| Coppa Italia Lega Pro | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 | |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 2 | 1972-1973 | 1980-1981 | |
| Coppa Italia Serie D | 11 | 2001-2002 | 2025-2026 | 11 |
| Poule Scudetto Dilettanti | 3 | 1992-1993 | 2014-2015 | 3 |
I primi gruppi di tifosi organizzati legati alla Maceratese nascono a metà deglianni settanta; il primo vero gruppoultras si costituisce nel1979 e assume la denominazioneBoys. Ad essi si aggiunge nel giro di poco tempo ilNucleo Storico. Entrambi i gruppi si scioglieranno nel giro di due decenni, rispettivamente nel1994 e nel2002.
A seguito della dissoluzione deiBoys si costituisce la compagineSeconda Generazione e il gruppoUltrà Rata, che assume la guida della curva durante la militanza della Maceratese inSerie C. Ad essi si aggiunge infine il gruppoArmata. Tutti i sodalizi si scioglieranno successivamente per motivi differenti: iBoys per varie divergenze intestine, gli altri a seguito dei varidaspo irrogati agli aderenti.
Nel1998 si costituisce il gruppoArmata 1998, che riprende il linguaggio degliUltrà Rata e professa un'ideologia politica moderatamente disinistra. I numerosidaspo irrogati agli aderenti condurranno nel2009 al suo scioglimento.
A partire daglianni 2010 pertanto la curva maceratese (denominataJust in memoria di uno dei fondatori del gruppo Boys) non presenta una sigla di riferimento, ma alcune "pezze" rappresentanti le varie anime che la compongono, legate a gruppi passati o a quartieri cittadini.
Nel 2015, a seguito del ritorno della Maceratese nei campionati professionistici, la curvaJust decide di non sottoscrivere latessera del tifoso[20] (che consente di seguire senza limitazioni le gare in trasferta e di sottoscrivere l'abbonamento per le gare casalinghe). Fanno eccezione due gruppi organizzati basati in gradinata, i40+ e ilGruppo Vergini[21], che accettano la fidelizzazione e seguono la squadra sia in casa che in trasferta.
Nell'estate 2016 anche gli ultras della curva decidono di sottoscrivere la tessera del tifoso[22] per seguire la propria squadra del cuore anche in esterna, pur continuando a professare contrarietà a tale strumento e disappunto per le limitazioni poste alle trasferte dei tifosi.
Successivamente al fallimento societario avvenuto nel 2017 e la successiva rifondazione del 2018, la Curva Just decise di non seguire più la squadra. Questo ha comportato una totale assenza del tifo sulla gradinata dello Stadio Helvia Recina nelle stagioni 2018-2019 e 2019-2020, nelle quali la Maceratese ha giocato nel girone B della Promozione Marche.Successivamente al ritorno in Eccellenza Marche nel 2022, la vecchia Curva Just, insieme a delle nuove leve, decide di riunirsi ritornando ad essere presente in ogni partita della nuova Maceratese.
La tifoseria della Maceratese è gemellata con quella delMestre[23], legame nato nella stagione1980-1981 quando la gara tra le due compagini fu rinviata per neve. Le due tifoserie fraternizzarono e si diedero appuntamento per la gara di recupero, poi per quella di ritorno. Nella stagione1996-1997 nasce l'amicizia con i supporters dellaMassese, ancora molto sentita da ambo le parti con vicendevoli visite.[24] Più recente è l'amicizia con la curva delSiena e con i ragazzi diCastelfidardo.
Nella seconda metà degli anni '80 era nata un'amicizia con la tifoseria delTrani, mentre nella stagione1992-1993 si strinse analogo legame con la curva dellaViterbese, quest'ultimo durato fino ai primi anni 2000. Infine nel 2015 era sorta un'amicizia con gli ultras dell'Isernia. Tutti i rapporti si sono persi con il passare degli anni, anche se rimane rispetto reciproco.
La rivale storica è laCivitanovese[25], con cui si registrano tafferugli sin dagli anni '50; l'astio si è poi intensificato negli anni '80 e '90 dove a gli scontri fanno riscontro diversi DASPO da ambo le parti. Altre rivali storiche sono laFermana[26], l’Osimana e laJesina con le quali si ricordano accese sfide sin dagli anni '70. Con le corregionali diFano eVis Pesaro la rivalità è nata negli anni '90 quando i club si sono incrociati nella vecchiaSerie C2, mentre con laSambenedettese l'astio nasce dall'amicizia degli adriatici con la curva civitanovese. Fuori regione le rivalità più sentite oppongono i tifosi della Rata a quelli diFoligno,Teramo[27],Rimini,Arezzo eTermoli.[28] Altri rapporti non amichevoli intercorrono conGiulianova,L'Aquila eChieti.
url (aiuto).| A.C.D. S.S. Maceratese 1922 – Archivio delle stagioni | |
|---|---|
| Unione Calcistica Maceratese | 1922-23 ·1923-24 ·1924-25 ·1925-26 ·1926-27 |
| Società Sportiva Macerata | 1927-28 ·1928-29 ·1929-30 ·1930-31 ·1931-32 |
| F.G.C. Macerata | 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 |
| Associazione Calcio Macerata | 1935-36 ·1936-37 ·1937-38 ·1938-39 ·1939-40 ·1940-41 ·1941-42 ·1942-43 ·1943-44 ·1944-45 · |
| Società Sportiva Maceratese | 1945-46 ·1946-47 ·1947-48 ·1948-49 ·1949-50 ·1950-51 ·1951-52 · 1952-53 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 ·1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 ·1963-64 ·1964-65 ·1965-66 ·1966-67 ·1967-68 ·1968-69 ·1969-70 ·1970-71 ·1971-72 ·1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 ·1980-81 ·1981-82 ·1982-83 ·1983-84 ·1984-85 ·1985-86 ·1986-87 · 1987-88 · 1988-89 |
| Società Sportiva Maceratese 1989 | 1989-90 · 1990-91 |
| Associazione Calcio Nuova Maceratese | 1991-92 · 1992-93 ·1993-94 ·1994-95 · 1995-96 ·1996-97 ·1997-98 ·1998-99 ·1999-00 ·2000-01 · 2001-02 |
| Associazione Calcio Maceratese | 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 |
| Fulgor Maceratese 1922 | 2009-10 · 2010-11 |
| Società Sportiva Maceratese | 2011-12 · 2012-13 · 2013-14 ·2014-15 ·2015-16 ·2016-17 ·2017-18 |
| Helvia Recina Maceratese | 2018-19 |
| Società Sportiva Maceratese 1922 | 2019-20 · 2020-21 · 2021-22 · 2022-23 · 2023-24 · |