L'odierna Slovenia è stata abitata fin dalla preistoria. Sono stati ritrovati nella nazione dei fossili databili a circa 250 mila anni fa.[10] il flauto di Divje Babe, trovato nel 1995 nella grotta di Divje Babe vicinoCirchina, è probabilmente lo strumento musicale più antico mai reperto nella storia.[11]
La storia del territorio della Slovenia e quella delpopolo sloveno si intrecciano con le vicende delle potenze vicine nel corso dei secoli.Lo sviluppo nel tempo della storia slovena si segue facendo riferimento alle sueprovince storiche: laCarniola al centro, la porzione meridionale dellaStiria a oriente, e l'areaalpino-litoranea a ovest.
Durante l'Impero romano, il territorio dell'odierno Stato era suddiviso fra la regione dellaVenetia et Histria a occidente, e la provincia dellaPannonia a oriente, separate da una linea di confine lungo leAlpi Giulie ed ilCarso che ritornerà più volte nella vicenda storica. Dopo la caduta dell'Impero, il paese entrò a far parte del regno diOdoacre e poi di quelloostrogoto, mentre nelVI secolo si insediarono nell'area le genti slave meridionali, cui si possono ricondurre gli attualisloveni.
Nell'VIII secolo la zona passò sotto il dominio deiFranchi e dal 753 la Carniola fu cristianizzata dalmonaco irlandese san Modesto inviato nella regione comecorepiscopo diCarantania dal vescovoVirgilio di Salisburgo e dai missionari irlandesi o di scuola irlandese susseguiti dal vescovato di Salisburgo e dalPatriarcato di Aquileia. SottoCarlo Magno, la Carniola fece parte dellaMarca del Friuli, ma poi divenne unmargraviato autonomo, governato da un margravio di etnia slava con sede aKranj, soggetto ai duchi diCarinzia. L'area occidentale alpino-litoranea invece continuò a far parte del Friuli storico.
NelX secolo diverse cittadine e vallate della zona furono aggregate, seppur distanti, a Principati vescovili dell'area tedesca, mentre nel 1071 anche la Carniola fu sottoposta alla giurisdizione secolare dei Patriarchi di Aquileia. Questi la diedero in feudo alla casata diBabenberg, iniziando così il legame storico e statuale fra la Slovenia e l'Austria. Nel 1245,Federico II di Babenberg, duca d'Austria e di Stiria, ottenne il titolo di Ducato anche alla Carniola. Nel 1278 la città diCapodistria e la zona costiera istriana a lei vicina, fino a quel momento appartenuta al Patriarcato, si unì allaRepubblica di Venezia.
Seguì un periodo di governo dellacasa di Carinzia e Tirolo, che erano già signori anche dell'area diGorizia, ma alla morte diEnrico di Carinzia e Tirolo nel 1335 la Carinzia, la Carniola, la Stiria ed altri possedimenti furono assegnati dall'ImperatoreLudovico il Bavaro aOttone IV d'Asburgo. Dal 1335 pertanto iniziò il lungo periodo di dominio asburgico dell'attuale Slovenia, terminato solo dopo sei secoli nel 1918.
Composizione etnica delle popolazioni a occidente delconfine di Rapallo e successive modifiche del confine[13]
ad occidente delconfine di Rapallo: Territorio, abitato prevalentemente da sloveni, appartenente alRegno d’Italia dal 1920 al 1945 e passato alla Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale (dal 1991 assegnato alla Slovenia).
Territorio etnicamente misto (italiani e sloveni) appartenente al Regno d’Italia dal 1920 al 1945, e assegnato alla Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale (dal 1991 assegnato alla Slovenia).
Territorio etnicamente misto (italiani esloveni), appartenente al Regno d’Italia dal 1920 al 1945, e assegnato allaRepubblica italiana dopo la seconda guerra mondiale.
Nel 1947, la Slovenia, divenutarepubblica federata dellaJugoslavia socialista, ottenne la parte delle terre del Regno d'Italia abitate prevalentemente dalla popolazione autoctona slovena, espandendosi fino all'Isonzo, nelCarso ed inglobando gran parte delleAlpi Giulie.
Nel 1954, con la soppressione delTerritorio Libero di Trieste, la Slovenia jugoslava ottenne anche la porzione settentrionale dellaZona B, corrispondente alla città diCapodistria e ai suoi dintorni, ancora oggi abitati daitaliani, guadagnando così la sponda meridionale delgolfo di Trieste e uno sbocco sulmare. Gran parte della popolazione autoctona italiana abbandonò il territorio con l'esodo giuliano-dalmata. Il confine meridionale con laCroazia fu fissato invece lungo il torrenteDragogna.
Il 29 giugno 1993 la Slovenia dichiarò l'indipendenza dalla Jugoslavia, e uscì relativamente indenne dal conflitto immediatamente scaturitone, denominatoguerra dei dieci giorni, ottenendo nei mesi successivi il riconoscimento della propria sovranità.[14] Il Paese riuscì quindi a non essere militarmente coinvolto nei successivi eventi delleguerre jugoslave.
Con l'indipendenza inizia un riavvicinamento della nazione al contesto storico-politico dell'Europa Centrale, nel quale si era svolta gran parte della sua storia. Nel 2004 la Slovenia entra a far parte dell'Unione europea e dellaNATO, e nel 2007 adotta l'euro come propria moneta.
La Slovenia si trova nell'Europa centro-meridionale, tra leAlpi e lapenisola balcanica, con una superficie di20273 km² (una superficie pari a quella dellaPuglia) è la seconda meno estesa tra le ex-repubblichejugoslave dopo ilMontenegro.
La maggior parte del territorio sloveno si trova a più di200 m sul livello del mare. Può essere suddiviso in tre zone: l'altopiano carsico (Kras), compreso tra il confine con l'Italia eLubiana; la zonaalpina e prealpina che occupa la maggior parte del paese e un lembo dipianura pannonica a est verso l'Ungheria.
L'altopiano carsico è caratterizzato da roccecalcaree soggette al caratteristico fenomeno detto, appunto,carsismo che comporta la formazione di cavità sotterranee in cui talvolta scorrono anche corsi d'acqua.
La zona alpina è composta, da ovest a est:
dalleAlpi Giulie, nelle quali si trova la cima più alta della Slovenia, ilmonte Tricorno (Triglav2864 m);
laSava, che nasce anch'essa nelle Alpi Giulie e attraversa la Slovenia per poi confluire nelDanubio inSerbia;
laDrava, che nasce inItalia, attraversa laCarinzia, entra in Slovenia e poi nella Croazia dove riceve il suo tributarioMura segnando per un lungo tratto il confine con l'Ungheria poi, al confine con laSerbia, confluisce nel Danubio;
ilKolpa che segna per un tratto il confine con laCroazia.
Il lago più esteso è quello diCerknica, che può raggiungere i 38 km²: questo bacino ha la caratteristica di riempirsi e svuotarsi periodicamente a causa della presenza di fiumi carsici einghiottitoi nel terreno sottostante; non raggiunge mai profondità superiori ai3 m. Il secondo lago più esteso è quello diBohinj, ai piedi del Tricorno, con una superficie di3,28 km². Altro lago da segnalare, sebbene di ridotte dimensioni, è il lago diBled: ha una superficie di appena1,45 km² e può raggiungere una profondità di30 m. Al centro del lago vi è un'isola ed essa è l'unica isola naturale della Slovenia.
La costa slovena si affaccia sulGolfo di Trieste per circa46,6 km ed è principalmente rocciosa.
Ilclima è submediterraneo sulla costa,alpino sulle montagne econtinentale, con estati calde (spesso mitigate dall'altitudine) e inverni freddi, negli altopiani e nelle valli orientali.
La temperatura media annua sul litorale adriatico (Portorose) è di 13,8 °C, con una media del mese più freddo,gennaio, di4,9 °C e del mese più caldo,luglio, di23,3 °C[15]; aLubiana, situata a quasi 400 metri di quota nella zona centrale, tali valori scendono rispettivamente a9,3 °C per la media annua,−1,1 °C per la media di gennaio e19,2 °C per la media di luglio.[16]
Leprecipitazioni sono variabili, con valori di circa1000 mm sulla costa,800 mm nel sud-est e1400 mm nella Slovenia centrale; lungo l'arco alpino, nelle zone orograficamente meglio esposte alle correnti umide, si possono raggiungere anche i3500 mm.
La Slovenia a fine2022 conta 2 119 674 abitanti.[17]
Comunità nazionali slovene autoctone esistono in tutti i quattro paesi confinanti: in Italia (nelle provincie di Trieste, Gorizia e Udine) sono stimate intorno alle 46 000[18] persone, in Austria (in Carinzia sono stimate tra le 20 000 e 40 000 persone, mentre in Stiria 5 000), in Ungheria (nel Porabje sono stimati 3 500 sloveni); anche in Croazia vi è una comunità nazionale slovena autoctona, in Istria settentrionale, nel Fiumano, nel Gorski Kotar e nel Medžimurje, ma anche nei pressi dei fiumiKolpa eSotla e il loro numero è stimato in circa 3 500 persone; in Croazia vive anche una consistente comunità slovena di emigranti, stimata in 10 000 individui[19]).
GliItaliani di Slovenia rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane autoctone che abitarono per secoli ed in gran numero, le coste dell'Istria e le principali città di questa, che erano territori dellaRepubblica di Venezia. In Istria, secondo i censimenti austriaci che raccolsero le dichiarazioni relative alla lingua d'uso nel 1880, 1890, 1900 e 1910, nella regione geografica istriana gli italofoni contavano dal 37,59% (1910) al 41,66% (1880) della popolazione totale, concentrati nella aree costiere occidentali dove raggiungevano anche il 90%. Hanno subito una drastica riduzione dovuta all'esodo giuliano dalmata, che è stato causato dall'occupazione del territorio da parte dell'esercito jugoslavo durante laseconda guerra mondiale e dalle persecuzioni perpetrate da questo nei confronti della popolazione italiana, che sono conosciute come "massacri delle foibe".
Secondo il censimento sloveno del2002 in Slovenia ci sono 3 762 abitanti di nazionalità italiana, che sono organizzati nell'Unione Italiana. Lalingua italiana viene insegnata in tutte le istituzioni statali nella zona del Litorale. Le maggiori comunità italiane sono aAncarano,Capodistria,Pirano eIsola d'Istria che sono tutti e quattro comuni bilingui sloveno-italiani. Inoltre alla comunità italiana è garantito un seggio alParlamento sloveno, occupato ininterrottamente daRoberto Battelli dal 1990 al 2018, al quale è succedutoFelice Žiža con le elezioni del 2018.[21]
La comunità ungherese è concentrata soprattutto in tre comuni dell'Oltremura che sono bilingui sloveno-ungheresi. Anche alla comunità ungherese è garantito un seggio al Parlamento sloveno.
La lingua ufficiale su tutto il territorio è losloveno. Ad essa si affianca l'italiano nei quattro comuni litoranei diAncarano,Capodistria,Isola d'Istria ePirano, e l'ungherese in tre comuni diOltremura (Dobrovnik/Dobrónak,Hodoš/Hodos eLendava/Lendva). I locutori di madrelingua italiana sono 3 762 (lo 0,18% della popolazione), mentre la lingua italiana è parlata, come lingua straniera, dal 15% della popolazione (309 400 persone)[23]. Sloveno, italiano e ungherese sono lelingue elencate come ufficiali nella Costituzione. Come tali, tutte le leggi e i documenti di interesse nazionale sono redatti in tutte e tre le lingue, così come i passaporti. Inoltre i cittadini sloveni di lingua italiana e ungherese hanno diritto ad almeno un seggio nelParlamento sloveno. Gli altri atti pubblici sono redatti in lingua slovena, mentre vengono redatti anche in italiano e in ungherese nelle zone dove queste hanno, a fianco dello sloveno, lo status di lingua ufficiale.
In Slovenia vige un bicameralismo imperfetto, vale a dire che i due rami del Parlamento non hanno gli stessi poteri.
L'Assemblea nazionale (Državni Zbor) rappresenta lacamera bassa e conta 90 componenti, eletti con un sistema elettorale misto maggioritario-proporzionale direttamente dai cittadini, con due seggi riservati alle comunità nazionali autoctoneitaliana eungherese. Il mandato è di quattro anni.L'Assemblea nazionale concede o revoca la fiducia al Governo, su proposta del Primo ministro nomina e revoca i ministri e ratifica con una maggioranza dei 2/3 dei suoi membri (60) i trattati internazionali, oltre a indire il referendum vincolante per la ratifica degli stessi.L'iniziativa legislativa appartiene ai deputati e al Governo. Una legge può essere proposta anche da 5 000 elettori.
quattro rappresentanti dei contadini, artigiani e liberi professionisti;
sei rappresentanti dei settori di attività non economiche;
ventidue rappresentanti degli interessi locali.
Il Consiglio nazionale propone all'Assemblea nazionale l'adozione di leggi ed esprime all'Assemblea nazionale il proprio parere su tutti gli affari di sua competenza. Prima della promulgazione di una legge può richiedere all'Assemblea nazionale una seconda deliberazione, può chiedere un'indagine su affari di carattere pubblico, può chiedere la indizione di un referendum.L'elezione del Consiglio nazionale avviene ogni cinque anni.
IlPresidente della Repubblica è eletto dal popolo per un mandato di cinque anni. Può essere eletto solamente due volte consecutive.
Rappresenta l'unità della nazione ed è capo delle forze armate. Promulga inoltre le leggi, accredita i diplomatici sloveni all'estero e riceve le credenziali di quelli stranieri in Slovenia, promulga i trattati internazionali.
Il Governo è composto dalPresidente e dai ministri. Nell'ambito delle loro competenze il Governo e i singoli ministri sono autonomi e responsabili verso l'Assemblea nazionale.Il Presidente della Repubblica, dopo le consultazioni con i capigruppo dei deputati, presenta all'Assemblea nazionale il candidato a Presidente del Governo. Il Presidente del Governo viene eletto dall'Assemblea a maggioranza dei voti di tutti i deputati.I ministri vengono nominati e destituiti dall'Assemblea nazionale su proposta del Presidente del Governo. Prima della nomina il ministro proposto deve presentarsi davanti alla competente commissione dell'Assemblea e rispondere alle interrogazioni.
Al vertice della Magistratura c'è la Corte suprema.L'Assemblea nazionale elegge i giudici su proposta del Consiglio della magistratura. Il Consiglio della magistratura è composto da undici membri: cinque sono eletti su proposta del Presidente della Repubblica dall'Assemblea nazionale, sei sono invece eletti nelle proprie file tra i giudici.
È formata da nove giudici eletti dall'Assemblea nazionale su proposta del Presidente della Repubblica. Il suo presidente è eletto in seno alla stessa con voto segreto e svolge il suo mandato per tre anni. Essa giudica sulla conformità delle leggi rispetto alla Costituzione, delle leggi e dei regolamenti rispetto ai trattati internazionali ratificati e rispetto ai principi deldiritto internazionale, dei regolamenti rispetto alla Costituzione e alle leggi.
Dopo la decisione dei capi di Stato o di governo, i ministri dell'economia e delle finanze (Ecofin) abrogano la deroga di cui godeva per l'adozione della moneta unica, fissando il seguente tasso irrevocabile di conversione: 1 euro = 239,640talleri sloveni.
La Slovenia è suddivisa in 12regioni statistiche (Statistične regije), che non hanno carattere amministrativo, ma solamente statistico. Ognuna è formata da varicomuni (občina) per un totale di 210, di cui 12 con lo status di città (mestna občina).
La Slovenia confina a nord con l'Austria e l'Ungheria, a est e a sud con la Croazia, a ovest con l'Italia.
Esistono attualmente varie dispute di confine con la Croazia. La Slovenia richiede la cessione da parte della Croazia di alcune delle sueacque territoriali a ovest diUmago per potere accedere direttamente alleacque internazionali.Altre controversie tra le due ex repubbliche jugoslave riguardano l'assegnazione di alcune piccole unitàcatastali nei pressi del monteGorjanci e lungo ilfiume Mura.
All'interno dell'economia slovena, il settore industriale è quello più significativo, occupando il 40% del PIL. In particolar modo sono sviluppati l'industria siderurgica e del legno, mentre sono in forte crescita l'industria elettronica, elettrodomestici e trasporti.[25]In particolar modo, nonostante le sue ridotte dimensioni, la Slovenia può contare suPetrol, compagnia petrolifera nazionale equivalente in Italia all'Eni.
Il settore economicoturistico è prevalentemente montano, mentre rimane marginale il settore turistico balneare data la scarsa estensione delle coste. Fra le zone di un certo rilievo vanno menzionate legrotte di Postumia (Postojna) e il lago diBled.
Degno di nota è il grande proliferare di imprese di import/export grazie alla posizione strategica della nazione, che ne ha determinato sempre un crocevia. Il settore del commercio, in generale, contribuisce al 10,8% del PIL.[25]
Molto importante per l'economia slovena è il gioco d'azzardo: molto frequentati sono icasinò, soprattutto quelli sul confine italiano aNova Gorica.
L'infrastruttura stradale dispone di una reteautostradale in via di ammodernamento. Dal 1º luglio2008 è obbligatorio l'uso di un bollino (vinjeta), che può avere validità settimanale, mensile, semestrale od annuale, per percorrere tutte le autostrade e le superstrade slovene.
La compagnia aerea nazionale è stata (dichiarò il fallimento nel 2019) l'Adria Airways.
Lungo ilfiume Sava corre la linea ferroviaria che collega laGermania e l'Austria con iBalcani. Un'altra importante linea ferroviaria che attraversa la Slovenia parte daTrieste inItalia ed arriva inUngheria, attualmente in fase di ammodernamento nell'ambito del progetto delcorridoio V.
È prevalentemente montuoso/collinare. È attraversata da 2 fiumi principali: Drava e Sava
Ilparco nazionale del Tricorno è l'unico parco nazionale della Slovenia e si trova nel nord ovest del paese, non lontano dalla frontiera italiana ed austriaca.
La produzione letteraria slovena ebbe un primo periodo di splendore nelXVI secolo con laRiforma: si distinse la figura diPrimož Trubar,Jurij Dalmatin, traduttore dellaBibbia in lingua slovena eAdam Bohorič, autore, nel 1584, della prima grammatica slovena.
NelXIX secolo la letteratura slovena raggiunge il momento di massimo splendore conIvan Cankar nel romanzo e soprattutto conFrance Prešeren, il poeta nazionale sloveno, autore della poesiaZdravljica (oggi inno nazionale sloveno), la cui figura oggi è celebrata, il giorno della sua morte, l'8 febbraio, con il Giorno della Cultura Slovena.
Tra i musicisti e cantanti che si sono maggiormente distinti ricordiamo, tra gli altri,Rebeka Dremelj e soprattuttoSlavko Avsenik, re del folk sloveno, interprete di canzoni famose comeNa Golici (1955): questa canzone ebbe un notevole successo a livello mondiale.[27]
Nell’ambito dellamusica colta è da ricordareMatija Bravničar, tra i primi compositori sinfonici della Slovenia, presidente dell'Unione dei compositori iugoslavi e membro dell'Accademia slovena delle Scienze e delle Arti.[28]
Tim Gajser (Poetovio, 8 settembre 1996) è un pilota motociclistico sloveno, campione del mondo MX2 nella stagione 2015 e campione del mondo MXGP 2016 e 2019 e 2020.
Uno dei più importanti ginnasta iugoslavi naturalizzato sloveno fuLeon Štukelj, vincitore di diverse medaglie d'oro sia alle Olimpiadi che ai campionati mondiali.
Una delle rappresentazioni sacre in lingua slovena celebri è laPassione di Škofja Loka, riproposta nel 1999 e nell'anno del Giubileo, il 2000. Si tratta del più antico libro conservato sulla Passione di Cristo.
Per quanto concerne la mitologia slovena da ricordare la figura del leggendario camoscio biancoZlatorog che vive sulle alture delMonte Tricorno (o Monte Triglav) e la cui leggenda è ben nota anche nel Friuli-Venezia Giulia.
Nell'ambito della gastronomia slovena possiamo ritrovare un tipo di cucina che va da quella della Pannonia, delle Alpi, a quella della penisola balcanica, fino ad arrivare allacucina mediterranea.
^Jože Pirjevec,Serbi, Croati, Sloveni.,Il Mulino, 1995,ISBN 978-88-15-04852-3, p.173: “Alle otto di sera del 26 giugno 1991 labandiera jugoslava fu ammainata davanti al parlamento diLubiana e sul pennone fu issato il tricolore bianco, rosso e blu, ornato (...) Vi erano raffigurati il mare, il monte Tricorno e tre stelle gialle; richiamo al passato (essendo il Tricorno il simbolo della Slovenia)”.
^ Aleš Črnič, Mirt Komel, Marjan Smrke, Ksenija Šabec e Tina Vovk,Religious Pluralisation in Slovenia, inTeorija in praksa, vol. 50, n. 1, University of Ljubljana, Faculty of Sociology, Political Sciences and Journalism, 2013, pp. 205–232, 264,ISSN 0040-3598 (WC ·ACNP), COBISS 31869277.URL consultato il 26 gennaio 2017(archiviato dall'url originale il 28 novembre 2016).
^(EN) Eurobarometre - Europeans and their languages (PDF).